giovedì 17 novembre 2016

POLPO ARROSTO CON POLENTA E CAVOLETTI GLASSATI


Che stranità questa !!! La parola stranità l'avevamo coniata con alcune colleghe di lavoro e ci ridevamo come matte ..
Stranità postare a quest'ora ..ma ebbene si ,abbiamo finito di cenare solo venti minuti fa , il tempo di rimettere in ordine e rilassarmi nel divano ,giusto quel poco per non sdraiarmi con una mappazza (sensazione del peso di un tir nello stomaco...ndr) e risvegliarmi domattina alle sei con ancora l'olio in gola..
Questo è il piatto che mescola sapori diversissimi tra loro ma che a parer mio è molto particolare ed è stato alquanto  apprezzato.
Una sorta di un mio mare e monti , con intermezzo di collina ...

Ho tentato di mescolare sapori inusuali perché non ho più voglia di riproporre le solite cose ...
Se volete provare ..è molto più facile di ciò che sembra ...

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • 3 POLPI DI MEDIA GRANDEZZA 
  • 300 G DI POLENTA RAFFREDDATA 
  • 300 G DI CAVOLINI DI BRUXELLES
  • 2 SCALOGNI
  • AGLIO 1 SPICCHIO
  • 1 CUCCHIAIO DI GLASSA DI ACETO BALSAMICO
  • SALE ,PEPE
  • 1 CUCCHIAIO DI ZUCCHERO 
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
  • 3 FETTINE SOTTILI DI PECORINO


Per prima cosa pulite bene i polpi togliendo loro l'occhio centrale e tuffateli in acqua bollita salata in tre  tempi , cioè tuffateli una prima volta e ritirateli immediatamente tenendoli dal corpo ed immergendo i tentacoli ,fatelo una seconda volta e alla terza lasciate cadere nell'acqua e cuocete per circa 40 minuti.

Fate  raffreddare i polpi nella loro acqua di cottura .
Nel frattempo lessate anche i cavolini in abbondante acqua salata .
Tagliate a fette di circa due cm la polenta fredda e sistematela in una teglia coperta con carta da forno .

Una volta lessati i cavolini , fate scaldare un cucchiaio di olio in una padella e versate la verdura dopo averla scolata , mescolate bene e conditeli con lo zucchero e  del pepe nero , facendoli cuocere per almeno dieci minuti , due minuti prima di spegnere aggiungete la glassa e sistemate di sale e pepe.
Lasciateli al caldo.
In un altro padellino , scaldate l'olio e fate soffriggere l'aglio lasciato intero e lo scalogno fatto a fette , quando sarà soffritto , aggiungete i polpi che avrete nel frattempo scolato dalla loro acqua.
Fateli insaporire da entrambe le parti e lasciate che si arrostiscano un po'.


A questo punto mettete sopra ogni fetta di polenta il pecorino ripassate un' attimo in forno caldo e preparate i piatti di portata alternando il polpo, la fetta di polenta calda e qualche cavolino di Bruxelles..

BUON APPETITO !!!!



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mercoledì 16 novembre 2016

I CAVALLUCCI



Insieme ai Ricciarelli ed al Panforte , credo che i Cavallucci siano i dolci più famosi nella Toscana vestita a festa di Natale .
Tipicamente dolcetti della città di Siena , ormai ricoprono il ruolo di protagonisti in ogni angolo della Toscana , e nelle campagne soprattutto , nel periodo dell'Avvento , è facile sentire il profumo che le spezie tipiche usate per questi dolci  ,emanano dai forni .
Il babbo li adorava , credo soprattutto perché , quando era piccolo , rappresentavano l'unico regalo che riceveva a Natale , e mi raccontava sempre che soprattutto per l'Epifania , la sua calza era composta dal cavalluccio , il mandarino e una cipolla ..
I suoi occhi trasmettevano la nostalgia tipica di chi sa che quel periodo è ormai troppo lontano , ed ogni volta che li cucino , inevitabilmente non posso non pensare a quegli occhi.
E se mi dovessero chiedere quale meraviglioso regalo vorrei per il prossimo Natale , risponderei senza indugio , mio padre a tavola.
Lui era quello che capiva , forse adesso avrebbe sofferto , troppo ..
A volte , quando si ha non troppa fortuna soprattutto per problemi di salute, il mondo che ti circonda invece di dare una mano , ti costringe a vivere con umiliazioni che mai avresti creduto , soprattutto per chi ha la fortuna di avere una testa pensante .
Tutto ti  gira intorno e trascorro il tempo  in attesa di essere qui ,sul mio divano a guardare tutto quello che di più importante ho ..i miei due uomini , la mamma e la mia gatta .
Sicuramente qualcuno proverà a togliermi anche questo ... tristezza , pena e brividi di compassione .
I cavallucci comunque prendono il loro nome da una piccola forma , di cavallo appunto , che veniva stampigliata nella superficie del dolce ....

INGREDIENTI PER CIRCA 20 CAVALLUCCI

  • 1 KG DI FARINA 00
  • 600 G DI ZUCCHERO SEMOLATO
  • 250 G DI ACQUA
  • 500 G DI NOCI 
  • 120 G DI ARANCIO CANDITO
  • 1 TAZZINA DA CAFFÈ DI SAMBUCA
  • 1 CUCCHIAIO DI VINSANTO
  • 10 G DI CANNELLA IN POLVERE
  • 10 G DI AMMONIACA PER DOLCI 



In una pentola mettete a scaldare l'acqua alla quale avrete aggiunto lo zucchero e lasciate sciogliere a fuoco lento.
Quando il tutto si sarà amalgamato e sciolto bene , togliete dal fuoco ,ed aggiungete le noci leggermente sminuzzate ma lasciate a pezzi grossi.
Poi i canditi ,la cannella i liquori e i dieci grammi di ammoniaca .Impastate bene e sempre nella stessa pentola cominciate ad aggiungere la farina gradualmente .
L'impasto comincerà ad indurirsi .
A questo punto trasferitelo su di una spianatoia o piano di lavoro e lavoratelo fino ad ottenere un panetto.

Intanto spolverate di farina una teglia ed accendete il forno a 180°.

Dividete l'impasto in due parti.



Con ciascuna delle parti formate dei panetti che taglierete in pezzi più po meno uguali dando loro la forma arrotondata schiacciata al centro .

Sistemate sulla teglia infarinata i Cavallucci e mettete in forno per sette /otto minuti.
Togliete dal forno , e non preoccupatevi se vi sembreranno morbidi, raffreddandosi acquisteranno la durezza tipica del dolce .


Degustateli con dell'ottimo Vinsanto o Passito...


BUON APPETITO !!!



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martedì 15 novembre 2016

FRITTATA IN "TRIPPA"


La carne no, il pesce è pieno di mercurio , le acque sono inquinate , il prosecco bio in realtà non lo è , così come tutto il biologico , gli animali crescono stivati in pochi centimetri quadrati e in loculi talmente sporchi che i ratti ne fanno incetta , e con le ferite che si ritrovano devono essere curati con troppi antibiotici che poi ingurgitiamo anche noi mangiandoli , e poi le mucche inquinano l'aria con il loro letame ...
Vi siete mai chiesti davvero che cosa possiamo mangiare ...
Io credo che siamo arrivati ad un punto di non ritorno e questo solo e soprattutto per esclusivi e sporchi interessi economici , nessuno si è mai preso a cuore la vita e le persone , ma il proprio borsello e i propri interessi .
Ed oggi conviene non pensare , ed accettare il cancro in ogni famiglia come fosse una banale influenza , perdere le persone care non importa a coloro che hanno voluto così ..
Visitando Firenze ci siamo sorpresi dal fatto che ogni persona Asiatica indossa la mascherina a protezione di naso e bocca ..
Mi sono intravista così ed ho avuto un brivido forte pensando a cosa lasceremo dopo di noi.
La fortuna di avere ancora qualche pollo del cortile dei vicini , olio di nostra produzione e uova fresche mi sembra sempre più privilegio...
E quando ne abbiamo tante , oltre alle mie torte e dolcetti cucino quella che la zia Clara e mamma chiamavano , frittata in trippa ..
Ne facevano un grande tegame  ,attorno al quale ci sedevamo tutti e il rosso del pomodoro insieme al giallo delle uova era già felicità ,  aspettavamo a tavola con le fette di pane fresco che sarebbero servite per "scarpette" esilaranti ..
E allora anche io ricalco  a volte la scena....

INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • 6 UOVA 
  • 1 CIPOLLA
  • 3 BICCHIERI DI PASSATO DI POMODORO
  • 2 CUCCHIAI DI OLIO EXTRA VERGINE 
  • SALE ,PEPERONCINO
  • ORIGANO 
  • 2 CUCCHIAI DI GRANA GRATTUGIATO

Sbattete le uova  con poco sale e scaldate un filo di olio in padella antiaderente -
Versate il composto nell'olio e fate una frittata , girandola una volta .
Nel frattempo affettate finemente la cipolla e fatela appassire in poco olio , aggiungete la passata di pomodoro , il peperoncino e un pizzico di sale .
Fate addensare e  mettete  la frittata che avrete tagliato a striscioline .


Coprite e lasciate  insaporire una ventina di minuti , trascorsi i quali aggiungete una presa abbondante di origano e il grana .

Servite  caldo, dopo aver regolato di sale , ...


BUON APPETITO !!!!



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lunedì 14 novembre 2016

RISOTTO ZAFFERANO TALEGGIO E PANCETTA



Stasera l'aria è fredda , per certi aspetti mi piace molto .
Mentre rientravo dal lavoro , tu cara stellina mi scrivevi e ti sentivo serena , semplicemente perché la notte scorsa finalmente sei riuscita a dormire nel tuo letto.
Ed una foto bellissima di questa luna cosi ravvicinata alla Terra è arrivata dall'altra mia stella ..
Che bello avervi nella mia vita !!!
Rientrando ho pensato che siete uniche e rare , perché la nostra vicinanza ed amicizia è splendida e non legata da nessun opportunismo .
Un biglietto per Dubai ???No dai Cri, andiamo in un posto un tantino più umano...lì è finta anche la neve , come la maggior parte della gente.
Come e cosa succederebbe per un minuto , se tutti sentissero tutti, quando parlano in loro assenza....
Quanto vorrei che il mondo fosse più vero...
Intanto so che le mie arance sono in viaggio , a breve la nostra marmellata sarà pronta ..e per alleviare un po' il primo freddo questo risotto ci scalda l'anima ed il cuore ..

INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • 270 G DI RISO CARNAROLI
  • 1 BUSTINA DI ZAFFERANO 
  • 200 G DI TALEGGIO O FORMAGGIO BRIE
  • 1 MANCIATA DI PARMIGIANO GRATTUGIATO
  • 1 BICCHIERE DI VINO BIANCO
  • 1 SCALOGNO
  • 3 CUCCHIAI DI OLIO DI OLIVA 
  • 3 FETTE DI BACON 
  • 1 RAMO DI ROSMARINO
  • MEZZO LIT DI BRODO VEGETALE 



Tagliate lo scalogno a fette sottili , fatelo scaldare insieme all'olio e quando sarà appassito aggiungete il riso.
Fatelo tostare bene , quindi aggiungete il bicchiere di vino .
Amalgamate bene il riso e lasciate evaporare il vino.
Nel frattempo , scaldate il brodo vegetale o va benissimo anche acqua salata , prendetene un bicchiere e scioglietevi all'interno la polvere dello zafferano.

Quando il vino sarà evaporato cominciate ad aggiungere qualche mestolo di brodo e mescolate spesso .
A metà cottura aggiungete il bicchiere con il liquido dove avrete fatto sciogliere lo zafferano .Mescolate bene e aggiungete anche il taleggio a pezzetti .
Abbassate la fiamma e girate spesso .



In un piccolo padellino fate cuocere il bacon con qualche goccia di olio e fatelo arrostire bene .
Quando il riso sarà cotto al dente , mettete una manciata di parmigiano e decorate con il bacon croccante e qualche foglia di rosmarino ...


Servite caldo ....

BUON APPETITO !!!!



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domenica 13 novembre 2016

TORTA AL CIOCCOLATO CON CREMA AL MASCARPONE



Novembre è il nostro tempo delle olive , la coglitura,... la raccolta. Quest'anno purtroppo limitata ai fine settimana se il tempo metereologico ce lo consente , perché purtroppo non mi sono meritata nemmeno tre giorni di ferie .
Due , fatti cadere dall'alto come se li avessi chiesti in pieno agosto , come se per anni non mi fossi prodigata per darli agli altri..che vuoi farci la vita e le persone sono queste e come dici tu Cri , fai del bene e scordalo tanto se lo scordano anche gli altri..
Non importa  solo perché ho una vita meravigliosa e le ore che passo a casa ed in famiglia mi compensano di tutto il resto , e questo è ciò che conta .
Alla fine non c'è niente di più importante che cucinare e godere dei vostri sorrisi , di una giornata passata tutti insieme in campagna , dell'olio buono , delle nostre bruschette e del tuo compleanno.
E' già oggi hai preteso di prenderti le pastarelle in una bellissima pasticceria perché già mi sarei stancata nei campi..io nei campi non mi stanco, io nei campi respiro aria buona , non ho assilli e soprattutto ho solo persone che mi amano intorno e facci caso non indosso neppure l'orologio ..e soprattutto nessuna maschera.
Si dai..ma almeno una piccola tortina al cioccolato..


INGREDIENTI 
  • 170 G DI FARINA
  • 120 G DI BURRO
  • 70 G DI CACAO
  • 100 G DI ZUCCHERO
  • 150 ML DI LATTE 
  • 3 UOVA
  • 1 BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI
  • 100 G DI CIOCCOLATO FONDENTE
PER LA CREMA
  • 250 G DI MASCARPONE 
  • 3 CUCCHIAI DI ZUCCHERO
In una ciotola setacciate farina e cacao insieme al lievito .
Montate gli albumi a neve e in un 'altra ciotola i tuorli con lo zucchero ,poi versate il latte e fatelo incorporare bene .
Aggiungete la farina mescolata al cacao ed il burro sciolto , poi il cioccolato che avrete ridotto a scaglie e in ultimo gli albumi montati a neve.
Versate il composto in uno stampo a cerniera che avrete imburrato ed infarinato , quindi cuocete in forno già caldo statico a 175° per 35 minuti .

Togliete dal forno , e lasciate raffreddare il dolce.


Con un piatto più piccolo della tortiera , date la forma della nuova torta , riducendo quella esistente , e in un altra ciotola sbriciolate la parte che avete tagliato dal dolce .
Adesso unite mascarpone e zucchero lavorando bene , e con la crema ottenuta ricoprite completamente il dolce .
Prendete le briciole che avevate preparato e cospargetele sulla superficie di tutta la torta .
Passate in frigo per almeno un 'ora in modo da far raffreddare il tutto .



Al momento di servire se volete cospargete con zucchero a velo.


BUON APPETITO !!!!



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sabato 12 novembre 2016

CANEDERLI (KNODEL)



Quando cucino piatti tipici di località , che non sono quella in cui abito e sono cresciuta , ho sempre difficoltà a postare , per paura di mancare di rispetto  a tutti coloro che , di queste pietanze , ne hanno fatto peculiarità.
I canederli , specialità tirolese , in particolare di città come Trento e Bolzano , li ho conosciuti tanti anni fa quando, credo, la maggior parte dei miei concittadini probabilmente come me , ignorava la loro esistenza.
Frequentando per vacanza certi luoghi paradisiaci , il menù ti ripropone questo piatto cucinato particolarmente in brodo di carne , ma anche con salsa al pomodoro piuttosto che con burro fuso e salvia .
La mia grande amica Lia , che abita proprio in quelle zone mi insegnò a preparali tanti anni or sono , e il segreto principale , nonché la loro bontà , sta nel fatto che i Canederli , a parer mio , sono una delle espressioni più alte della cucina del riciclo.
O meglio , qui riciclare e riusare gli avanzi , è d'obbligo , questo piatto nasce con  questa motivazione , ma il mio motto , non si butta via niente ,si sposa con un gusto ,  più che eccellente ..
Tanto che ogni volta che li cucino ,ne tengo in serbo sopra il tagliere qualcuno in più che puntualmente cuocio a metà pranzo o cena a grande richiesta ..
Questa volta li ho cucinati con una salsa di formaggio e noci ...

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • 250 G DI PANE RAFFERMO
  • 1 BICCHIERE DI LATTE
  • AVANZI DI SALUMI (SPECK,PANCETTA ,PROSCIUTTO MA ANCHE FEGATO..)
  • 2 UOVA
  • 3 CUCCHIAI DI GRANA GRATTUGIATO
  • 100 G DI FORMAGGIO A PASTA DURA (IN QUESTO CASO AVEVO UN AVANZO DI PECORINO ...)
  • 3 CUCCHIAI DI FARINA (HO USATO LA VERNA...MA UNA QUALSIASI)
  • ERBA CIPOLLINA UN PIZZICO
  • SALE PEPE 
  • NOCE MOSCATA
PER LA SALSA
  • 200 G DI FORMAGGIO MOLLE TIPO BRIE
  • 2 CUCCHIAI DI LATTE
  • 1 CUCCHIAIO DI PARMIGIANO 
  • 1 NOCE DI BURRO
  • QUALCHE NOCE 
Iniziate con il tagliare il pane raffermo e metterlo a bagno nel latte fino a che non lo abbia incorporato bene.
Poi una volta che il pane si sarà ammollato , aggiungete le uova e mescolate  ,salate , mettete il pizzico di pepe e la noce moscata .
Aggiungete il salume tagliato in piccoli pezzi , che tipicamente è lo speck , per conferire quel particolare sapore , ma vanno bene anche altri salumi svuota frigo , che , visto  che non si deve buttare via niente ..non saranno gettati nell'immondizia.
Stesso discorso per il formaggio , se ne avete di avanzato va bene purché di pasta semidura  e tagliate anch'esso a dadini .
A questo punto mettete l'erba cipollina , il grana grattugiato e la farina e fate un composto omogeneo.
Fatelo riposare un'oretta .



Trascorso il tempo in cui l'impasto si sarà insaporito , aiutatevi con un cucchiaio e tenete dell'acqua a disposizione dove andrete a bagnarvi le mani spesso per formare delle palline , prelevando ogni volta un cucchiaio del composto.


All'incirca dovranno avere le misure di un mandarancio ..



Portate a bollore abbondante acqua salata o brodo di carne a seconda se volete fare i canederli in brodo di carne o asciutti.
Mettete un goccio di olio all'interno dell'acqua e quando inizia il bollore cominciate a gettarvi i canederli uno alla volta delicatamente , e fate riprendere il bollore .
Trascorsi dieci minuti tirateli via dall'acqua con una schiumaiola.
Nel caso li vogliate assaporare con del brodo di carne , serviteli con il liquido , altrimenti fateli scolare bene e metteteli nel piatto di portata.
Per la salsa al formaggio , fate scaldare il latte con il poco burro , quindi aggiungete il formaggio molle a pezzi e con una frusta mescolate fino ad ottenere una salsa alla quale aggiungerete del pepe nero e le noci triturate.
Versate la salsa sui canederli e servite il tutto molto caldo con aggiunta di formaggio grattugiato e pepe nero.



BUON APPETITO !!!!



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venerdì 11 novembre 2016

ORATA CROCCANTE



Ennesima giornata di pioggia ed in giro per fare delle commissioni  ,che rimando sempre , mi sono bagnata talmente tanto che tornata a casa non sentivo più nessuna estremità del mio corpo .
Fatta eccezione che per la testa ..quella è sempre in movimento e non si ferma mai ..mille cose che ideo , progetto , penso..
Ma mi affaccio alla finestra e guardo il mondo fuori ..mi piace anche sotto la pioggia .
Mi piace pensare di fare un girotondo mentre l'acqua piovana scorre dalla testa agli occhi e sentire quel profumo tipico della campagna bagnata .
Fino a che chiudo gli occhi e davvero metto un braccio fuori per provare quella sensazione addosso se pur in maniera lieve e diversa .
Da piccola andavo in cerca di ogni pozzanghera e mi ci buttavo dentro con un grande salto .
La mamma mi imbottiva sempre con abiti cerati ed impermeabili , generalmente coordinati con gli stivaletti di gomma che spaziavano dal blu al rosso..
"..se fai così ti entrerà tutta l'acqua dentro agli sciantellini ..." il nonno chiamava così gli stivali di gomma , ed io pensavo che gli sciantellini erano stati inventati proprio per fare così , e non mi curavo di ciò che lui mi diceva .
Chissà se ai pesci di mare , quelli grossi , Dio avrà fatto una pelle come i miei sciantellini....
Certe volte mi addormentavo con questi pensieri , e rimanevo con dei dubbi atroci , convinta che se avessi chiesto queste cose , mi avrebbero scambiata per pazza ...
Per tanto tempo , ho invidiato i bambini che giocavano con la terra , piuttosto che con un pallone e non si facevano troppe domande...

Le mie adorate orate si vestono a festa con questo vestito giallo che le rende croccanti e saporite ...da provare per avere una buonissima alternativa alla classica e semplice orata in forno.

INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • 3 ORATE 
  • 2 CHIARE DI UOVO 
  • UN BICCHIERE DI LATTE 
  • DUE CUCCHIAI DI FARINA DI MAIS 
  • AGLIO 
  • PREZZEMOLO
  • 1 FETTA DI PECORINO TAGLIATA SPESSA
  • 3 PATATE
  • SALE PEPE
  • OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

Pulite ed eviscerate bene i pesci quindi lavateli e lasciateli asciugare bene.
Sbucciate le patate ed affettatele a  fette non troppo spesse , lasciatele a bagno per almeno un'ora.
Sbattete poi le chiare d'uovo con una forchetta , aggiungete un pizzico di sale e mescolatele al latte .
Con questo liquido ottenuto ricoprite le orate .
Lasciatele in ammollo per un'oretta.
Preparate poi un trito con aglio e prezzemolo , sale ,pepe e aggiungetevi la farina di mais.
Rotolateci bene i pesci che avrete tolto dal latte ed uovo .
Prendete poi una teglia grande e rivestitela con carta da forno , adagiatevi le patate e sopra di esse le tre orate .
Rifinite di sale , pepe e mettete in cottura in forno a 180° per venti minuti ,trascorsi i quali aprirete riprenderete la teglia ed aggiungerete un cucchiaio di olio ed i pezzetti di pecorino sopra le patate.
Ripassate in forno per un altro quarto d'ora o fino a che non vedete che i pesci avranno fatto una bella crosticina croccante .
Servite insieme pesci e patate ancora caldissimi...




BUON APPETITO !!!!
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giovedì 10 novembre 2016

GIRELLE AL CIOCCOLATO


Si  ,sono stata un po' ad incartarle ,perché mi piaceva pensare che fossero tante caramelle .
Stasera ho voglia di dolce , ma non ne mangio.. ormai lo relego solo alla prima colazione..basterà parlare con te , trovi sempre le parole e sai vivere la vita con una filosofia che è di gran lunga migliore della mia .
Io che spesso imparo da te ,che buffa la vita ....
Che gran bella cosa la vita , un calore immenso mentre scrivo e vi vedo accanto a me , uno per parte  ed il gatto fa le fusa .
Avete mangiato le girelle , i vostri baffi marroni sono una spia infallibile...
Incartate e nascoste dentro ad una busta anonima , ve le sto centellinando perché anche se , molto più sane di quelle industriali , non sono proprio una cosa sana...
Certo meno precise ,meno  rifinite perfettamente , sono un po' come le persone ..a volte la perfezione delude anzi..sinceramente amo molto di più le cose e le persone imperfette...

INGREDIENTI PER CIRCA 10 GIRELLE

  • 5 UOVA
  • 100 G DI ZUCCHERO SEMOLATO
  • 140 G DI FARINA 00
  • 15 G DI CACAO AMARO
  • 1 CUCCHIAINO DI MIELE
  • CREMA DI NOCCIOLE QUANTO BASTA
  • 150 G DI CIOCCOLATO FONDENTE
Per prima cosa mescolate le uova con lo zucchero.
Montatele almeno dieci minuti fino a che non si presenteranno come un composto spumoso.
Aggiungete la farina setacciata e continuate a mescolare .
Quando l'impasto avrà assorbito bene la farina , dividetelo in due parti uguali.
Nella prima aggiungete la polvere di cacao .
Stendete l'impasto al cacao , su un foglio di carta da forno che avrete  messo nella placca da forno e livellate bene più o meno ad un altezza di 4millimetri.
Cuocete in forno caldo per circa 5 minuti a 180°.
Togliete dal forno e versate sopra di esso l'impasto senza cacao , cercate di farlo congiungere bene al primo e rimettete in forno per altri sei sette minuti.
Togliete dal  forno e rovesciate su un panno leggermente zuccherato , togliete la carta da forno e arrotolate su stesso il rettangolo partendo dal alto più lungo .
Stringete bene e chiudete a caramella aiutandovi con due mollette , una per parte alle estremità.
Lasciate raffreddare completamente , dopodiché riprendetelo riapritelo e srotolatelo delicatamente .
Spalmate all'interno , con un coltello a spatola , la crema di nocciole e formate di nuovo il rotolo.
Mettete a raffreddare almeno un 'oretta in frigo.


 
Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente , quindi tagliate il rotolo in fette alte circa 2/3 cm.



Con una pinzetta da alimenti bagnate ogni girella da una parte con il cioccolato liquefatto , quindi mettete ad asciugare sopra una griglia .
Poi , una volta raffreddate , incartate con carta da forno e ponete in frigo .




BUON APPETITO !!!!



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mercoledì 9 novembre 2016

SPEZZATINO DI VITELLO CON PATATE E CAROTE


Ho nostalgia degli inverni freddi , di quelli che la neve ti copriva parte delle scale , e appena la sveglia suonava , correvi a  godere lo spettacolo della natura vestita di bianco ,dalla tua finestra ..
I vetri avevano assunto quell'aspetto meraviglioso di un'appannatura disegnata come in un quadro d'autore .
Tutto era silenzioso , perché le strade non erano trafficate .
Svegliavo mia sorella che mi dormiva accanto e la nonna , che invece dopo la morte del nonno  ,dormiva nel lettone con me ..
"Dai svegliati...non andiamo a scuola fuori è tutto bianco ...
Si girava dall'altra parte ed io mi vestivo veloce dimenticando la temperatura esterna .
Giornate interminabili a giocare con uno slittino di legno che ci aveva regalato lo zio , che amava la neve a dismisura , e il massimo della fortuna era che proprio lo zio ci portasse in un monte abbastanza vicino per fare " a pallate " e creare il nostro pupazzo di neve .
Carota in tasca , fremevo nella seggiola nell'attesa di partire , dondolando le gambe per far capire quanto grande fosse la mia impazienza..
Giornate meravigliose passate con mia sorella e i miei cugini con il solo lato negativo che il giorno dopo  puntualmente avevo 39 di febbre .
La mamma brontolava un po' lo zio , ma lui che era suo fratello minore , faceva finta di ascoltare la lezione , girava lo sguardo per incrociare il mio , e con un occhiolino mi rassicurava facendomi capire che anche sta volta l'avevamo passata liscia.
Intanto sopra il fuoco bolliva lo spezzatino di carne .. lentamente ,  che mamma cucinava in alternativa alla polenta o al brodo di carne   nei giorni freddi ...

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • 900 G DI BOCCONCINI DI VITELLO 
  • 1 KG DI CAROTE 
  • 1 KG DI PATATE
  • 2 CIPOLLE 
  • 2 SPICCHI DI AGLIO
  • 1 BICCHIERE DI VINO ROSSO
  • 3 BICCHIERI DI PASSATA DI POMODORO
  • SALE,PEPE 
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
  • QUALCHE FOGLIA DI ALLORO



Tritate nel mixer 3 o 4 carote , la cipolla lo spicchio di aglio e una foglia di alloro.
Mettete il tutto a soffriggere in una capiente casseruola  assieme a due /tre cucchiai di olio .
Aggiungete anche un pizzico di sale e un filo di pepe -

Quando il tutto sarà imbiondito , aggiungete i bocconcini di carne e fateli cialdellare nel battuto per una ventina di minuti , durante i quali pulirete e sbuccerete le carote e patate e le ridurrete a quadretti.
Quando la carne avrà preso una bella doratura , aggiungete il vino e fatelo evaporare , dopodiché mettete anche le verdure .
Mescolate spesso per evitare che si attacchi  al fondo del tegame .



Aggiungete le foglie di alloro e lasciate cuocere una mezz'ora , poi aggiungete la salsa di pomodoro , fatela incorporare bene , quindi coprite il tutto con acqua bollita .
Mettete lo spezzatino a cuocere a fiamma molto bassa , dovrà leggermente sobbollire , e cuocere per almeno due ore ,durante le quali dovrete ogni tanto mescolare e ricoprire .



Aggiustate di sale che metterete a fine cottura per evitare che la carne indurisca .

Servite con fette di pane tostato ...




BUON APPETITO !!!!

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martedì 8 novembre 2016

LA BRUSCHETTA


L ' olio nuovo è pronto , difficile immaginare qualcosa di più buono in queste giornate .
Porta con se non solo il sapore unico e particolare , ma una serie di ricordi e emozioni che riaffiorano puntualmente ogni volta che mi appresto a preparare le bruschette .
Ogni prima bruschetta è carica di significato.
Dietro c'è l'immenso nostro lavoro per arrivare a tanto , ma c'è la fatica del babbo e dello zio che ci hanno lasciato non solo meravigliosi ricordi ed insegnamenti , ma anche tanto oro verde .
E poi , la bruschetta capita in questi giorni , proprio ad onorare il tuo lavoro caro zio , nei giorni in cui ti abbiamo perso , ormai diversi anni fa , quando ancora molto giovane , hai chiuso gli occhi tra le mie braccia dicendomi ,nonostante tu fossi ormai divorato dalla malattia e dal dolore , che stavi bene .
Ecco una persona meravigliosa come te , non muore mai nel cuore e non esiste un giorno o ricorrenza per ricordarti , ma scorri dentro di me , sei stato il babbo in più , come ti chiamavo e mi hai insegnato tanto .
Ogni gesto , ogni decisione porta con se un tuo consiglio e se ancora oggi ti cerco ovunque è perché a volte mi manca la tua voce , un tuo parere .
Del resto hai lasciato veramente tanto e sentire ancora tante persone  che parlano di te e del babbo e vi descrivono come due persone meravigliose , a me gonfia il cuore di orgoglio .
Non credo che per molti uomini sarà così un giorno.
Perché voi non avete finto niente , non avete agito per farvi acclamare nel mondo o avere dei primi posti ..voi siete sempre andati dietro al cuore ed è questo principalmente che ha fatto di voi persone stupende.
La raccolta delle olive  , iniziava sempre nella data che coincide con una fiera di paese , era retorica .
Tutti insieme nei campi , che quando ero piccola , di questi tempi erano freddi e a volte nevosi .
Non mancava niente , ricordo  un uomo , pagato dal babbo,che   ricopriva il ruolo di una sorta di fattore , mi comandava di raccogliere le olive che erano cadute dall'albero.
Io non amavo per niente fare questo lavoro cosicché mi inginocchiavo e senza farmi vedere  , facevo dei piccoli solchi e seppellivo le olive dentro ricoprendole con la terra , tutto fino a quando non se ne accorse  , perché a quel punto la mamma mi sculacciò forte ,  allora usava ed era di gran moda sculacciare , non come adesso che se rimproveri un figlio interviene immediatamente il telefono azzurro,
Io piansi tanto ma per breve tempo , e mi rimisi quasi subito a cantare . Ancora oggi mamma , ogni volta che facciamo la raccolta , mi ricorda quanto ho cantato nei campi.
Eravamo felici con poco ,  bella cosa questa..
Poi c'erano i giorni al frantoio , quando zio partiva con il trattore a portare le olive ed io pretendevo di fare almeno una visita all'edificio .
Grande rumore , odore di sansa , olio.. contadini che ridevano ed assaggiavano il pane con l'olio nuovo ...
Un grande fuoco dove si cuoceva la carne che ciascuno portava , e bottiglie di vino , occhi allegri e guance rosse ...
Com'erano belle quelle giornate piene di allegria e solidarietà , c'era chi ti aiutava a scaricare , caricare , gioiva per la bontà del tuo olio , ecco cosa racchiude la mia bruschetta ...un pezzo di vita .
Dietro ogni gesto , ogni piatto , ogni sguardo c'è sempre una parte di vita che niente e nessuno dovrebbe calpestare ...




INGREDIENTI 

  • FETTE DI PANE TOSCANO 
  • OLIO NUOVO 
  • AGLIO 
  • SALE 
Tagliate il pane e fatelo tostare leggermente in una gratella sopra dei carboni ardenti , o dentro al forno .
Quando sarà bello colorito , toglietelo e lasciatelo raffreddare .
Sbucciate lo spicchio d'aglio e sfregatelo leggermente nel pane tostato .
Posate sopra un piatto di portata ed irrorate con abbondante olio , aggiungete del sale ed assaporate..




BUON APPETITO !!!!
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lunedì 7 novembre 2016

INVOLTINI DI VERZA


Mi piace tutto quello che è a base di verdura , anche se ultimamente mi rattristo sempre di più , a sentire di continuo come vengono fatte certe coltivazioni o piuttosto quante persone muoiono soltanto per la sfortuna di essere capitati in una zona dove ,per esempio ,  si coltiva la soia...
Ho smesso di comprare anche la bevanda alla soia dopo aver visto un servizio televisivo in cui si mostravano le anomalie e malformazioni di bambini ed adulti capitati a nascere in un paese argentino dove si produce.
Soia che viene esportata ovunque e che per essere coltivata necessita di quantitativi abnormi di erbicidi e pesticidi.
Mi chiedo dove potremo andare a finire ..e poi ci stupiamo del cambiamento climatico , o di intolleranze alimentari piuttosto che di resistenza agli antibiotici .
Certo ha ragione Franci quando , in tono polemico , dice che agli italiani basta guardare il Grande Fratello o Uomini e Donne e si sistema tutto.
In effetti quello che ci rende così remissivi o poco reattivi è probabilmente la mancanza di informazione , e  la consapevolezza di chi ci comanda che tanto ormai assorbiamo tutto passivamente .
Per quel che posso ,  cerco di arrangiarmi , non comprando biologico che tanto è totalmente inquinato anche quello , ma evitando di mangiare cose non troppo sane ..esiste ancora qualcosa di non contaminato ? 
Esistono ancora persone nelle quali puoi contare davvero ??
Due...forse tre ..oppure i pesticidi  hanno avvelenato anche i cuori  ed i cervelli ...
Certo perché ormai coloro che vanno controvento non esistono più , le battaglie costano sacrifici e passione ed andare tutti insieme a capo basso anche se non si è d 'accordo con certe teorie od opinioni , in fin dei conti è meno faticoso.
Si lotta ardentemente almeno in apparenza per combattere certe forme di violenze , e al contempo se ne intraprendono altre che sono molto peggiori .
Si ,il mondo è questo , è di chi è più bravo in quello che io chiamo il leccaggio spinto , e se si ha la sfortuna di avere un minimo di dignità ed intelligenza ,  ci si scosta da tutto , osservando con fare sornione tutte le contraddizioni e le pericolose trappole in cui le persone cadono...
Perfetto e dopo la mia solita arringa eccoci qua...in cucina con la verza....

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • 18 FOGLIE DI VERZA 
  • 300 G DI CARNE MACINATA DI VITELLO
  • 2 SALSICCE FRESCHE
  • 1 UOVO
  • 1 CUCCHIAIO DI VINO BIANCO
  • 1 CUCCHIAIO DI LATTE 
  • 1 CUCCHIAIO DI GRANA GRATTUGIATO
  • 100 G DI PECORINO
  • SALE ,PEPE NOCE MOSCATA 
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 


Mettete dell'acqua a scaldare e quando comincerà il bollore , aggiungete un po' di sale e le foglie di verza che avrete lavato molto bene .
Fate riprendere il bollore e lasciatele cuocer per circa dieci minuti , fino a quando non si saranno ammorbidite .
Tiratele fuori dall'acqua con una schiumaiola e lasciatele ad asciugare sopra ad un panno pulito.
Mentre le foglie si raffreddano , preparate il ripieno mescolando i due tipi di carne il formaggio grana , l'uovo il sale , pepe e la noce moscata e anche le coste triturate della verza .
Aggiungete anche il cucchiaio di latte ed amalgamate bene il tutto .

Prendete ora le foglie che avrete diviso togliendo la costa centrale e mettete al centro di ognuna di esse un cucchiaio di ripieno , richiudete a mo di pacchettino e continuate fino ad esaurimento del ripieno.



Rivestite la teglia con carta da forno e mettete i rotolini all'interno di essa .
Riempitela e bagnate con un filo di olio di oliva , sistemate in forno aggiungendo sale e pepe.
Lasciate cuocere  a 180° per circa  trenta minuti.
Trascorsi i primi venti minuti , aprite il forno e bagnate con un cucchiaio di vino bianco , poi aggiungete i quadretti che avrete ricavato dal pecorino .
Fate gratinare il tutto , togliete dal forno e servite caldi ..

BUON APPETITO !!!




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