giovedì 23 marzo 2017

SFOGLIATINE ALLE MELE QUANDO LA PASTA SFOGLIA ASPETTA DA TROPPO TEMPO IN UN ANGOLO DEL FRIGO



Come per i budini di riso , un altro di quei dolci veramente semplici che mi fa andare in visibilio , è la sfogliatina alle mele.
Semplicissimo e carico di umiltà , di quella che manca ormai in tutto ed in tutti .
Ed è probabilmente questa semplicità  insieme all' umiltà  che mi fa amare tanto questa "pastarella " che rappresenta l'emergenza della domenica nel caso in cui dormo di più o non ho voglia di cucinare dolci elaborati .
La pasta sfoglia , è una di quelle cose che tengo sempre di scorta in casa , perché all'ultimo minuto  si può  presentare  un amico , o magari ti prende voglia di una torta salata o di un  dessert improvvisato.E poi io amo la scioglievolezza del burro e quella friabilità che , mescolata al caramello dello zucchero , si scioglie in cottura rende tutto un' altro mangiare .
Che dire , il burro è un'invenzione fantastica e benché la mia toscanità ed i miei luoghi mi facciano amare l'olio extra vergine di oliva , il sapore del burro mi riporta ai primi biscotti comprati della mamma quando potevamo scegliere giusto tra tre tipi di biscotto e due tipi di merendine .
Adesso , spero che questa tendenza di  ritornare alle cose semplici , prenda sempre più campo , anche perché dovremmo avere tutti la consapevolezza che a volte ciò che mangiamo , ciò con cui ci vestiamo , è complice ed artefice di tante sofferenze e spesso di morte.
E allora ben vengano le cose semplici quelle con il sapore di una volta, quelle della mia terra la Toscana , dove con pochi prodotti è possibile cucinare un piatto degno di un Re ..

INGREDIENTI PER 6/7 SFOGLIATINE

  1. 1 pasta sfoglia già pronta 
  2. 1 mela a vostra scelta in base al vostro gusto
  3. 2 cucchiai di marmellata di albicocca
  4. 1 cucchiaio di zucchero di canna grezzo
  5. zucchero a velo per decorare 



Stendete la pasta sfoglia , che sia a forma rotonda o rettangolare è identico , cambieranno le misure delle vostre sfogliatine , tagliatela in forme regolari rettangolari o circolari , quindi spargetela di marmellata cercando di lasciare   liberi  parte dei bordi .



Lavate e togliete il torsolo alla mela e tagliatela a fettine sottili.
Disponete le fettine , 4/5  ,su ciascun pezzo di sfoglia , in modo che aderiscano bene alla marmellata .



Spolverate con lo zucchero di canna  , ed infornate in forno già caldo  a 200 per circa 15 minuti.


Io le lascio semplici così , ma se volete potete mettere della gelatina per dare più lucentezza alla mela , ma anche questo mi sa di troppo artificiale e preferisco mettere solo dello zucchero a velo ..
Potete assaporarle calde o fredde ..

BUON APPETITO 


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mercoledì 22 marzo 2017

TRIPPA AL POMODORO CON IL PROFUMO DEL PANE CAFONE


Il lievito   madre stava letteralmente spagliando dal suo barattolo nel frigo e allora ieri , ho messo al lavoro il mio caro Bimby per impastare il pane cafone .
Mi sono resa conto che non avrei potuto conciliare bene tutti i tempi tra la prima lievitazione , la seconda e quella finale , perché avrei dovuto sterzare il tutto , tra le infiltrazioni con il dottor Brue , la fisioterapia della tarda serata , e una decina di limoni biologici  ,e anche di più  ,che aspettavano di essere tramutati in marmellata da domenica , quando il contadino vicino di casa , me li aveva portati dentro ad un sacchetto che emanava un profumo  meraviglioso.
Messi a dimora una parte per il limoncello , che allieterà le nostre sere  estive , ho deciso di utilizzare l'altra parte per una marmellata della quale  , dopo il risultato ,  vi darò ricetta in base appunto a come sarà venuta .
Perché non posto mai niente senza aver provato di persona , per onestà e correttezza.
E mentre il profumo di pane  pervade casa , accendo prestissimo la TV perché su RAI tre c'è Giulia, che presenta il suo nuovo libro ,"La cucina dei mercati in Toscana ".
Giulia è davvero una donna  splendida , si rende sempre disponibile ad ogni domanda , e sono finalmente felice che una persona così semplice ed umile stia cominciando ad avere riscontro del suo lavoro fatto con tanta passione e sacrificio, Giulia è una persona che sembra conoscerla da una vita tanto si pone con  grazia e modestia nei confronti di tutti , una splendida persona  .
Il pane questa volta ha cambiato forma , non è rimasto compatto come sempre , ma al tatto ed al profumo sembra buono , forse anche lui ha risentito del mio troppo andare di corsa .Ha bisogno  di slow time  ,tempo lento , però tutto sommato mi ripaga sempre perché sa quanta voglia di cibo buono c'è in me ..



Ecco il mio cafone , potete trovare la ricetta sul blog , e vi assicuro che oltre ad avere un  buonissimo di sapore , si mantiene bene per diversi giorni , chiaramente perché contiene sale , essendo pane terrone !!
Con la dose che ho , ne faccio sempre due , in modo che uno va direttamente nel congelatore , scorta per quando , come succede spesso mi dimentico di comprarlo.
Il mio congelatore è abbastanza profondo e contiene dalle verdure del contadino , che metto da parte in estate quando ne faccio incetta , al mio pane , e tutto quello cucino ed avanza volutamente , per avere sempre a disposizione una cena o un pranzo pronto in caso di necessità.
Ci sono lasagne alle verdure , contorni al pomodoro , carne già cotta e tagliata , e poi c'è lei la mia trippa !!
La trippa è un piatto povero , un alimento consumato da tempi antichi , erroneamente si crede che sia l'intestino del bovino o maiale ma in realtà è lo stomaco , poi anche questo si divide in varie parti , omaso , abomaso , reticolo , ma basta che andiate dal vostro macellaio di fiducia e chiediate la trippa che si presenterà più o meno così.. 







Sicuramente già lessata , sarà nostro compito però , farla bollire bene ancora un 'oretta in acqua leggermente salata , e poi cucinarla a seconda di come ci piace , può essere alla Genovese con fagioli , alla marescialla come vuole la tradizione Napoletana , nel morsello Catanzarese , o ..alla Fiorentina alla mia maniera ..


INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  1. 600 g di trippa 
  2. 400 g di pomodori pelati o passata 
  3. 1 carota 
  4. 1 spicchio di aglio
  5. 1 cipolla rossa
  6. qualche foglia di alloro
  7. pepe nero in grani
  8. parmigiano
  9. mezzo bicchiere di vino bianco
  10. sale 
  11. olio extra vergine di oliva

Mentre la trippa starà bollendo in acqua leggermente salata , preparate tutte le verdure , sbucciate , lavate e fatte a pezzetti a coltello , senza l'uso del mixer , perché la cottura della trippa sarà lenta e le verdure dovranno sciogliersi all'interno del pomodoro .
Scolate la trippa dell'acqua di cottura e lasciatela raffreddare .


Sistematela in un tagliere e tagliatela a fettuccine più o meno sottili della stessa misura .

Soffriggette le verdure in olio di oliva e quando il soffritto si sarà abbastanza dorato , aggiungete la trippa le foglie di alloro e qualche chicco di pepe nero in grani  .
Fatela insaporire per un abbondante mezz'ora durante la quale aggiungerete anche il mezzo bicchiere di vino bianco e lo farete evaporare .
Tagliate a pezzetti i pomodori o preparate la passata e diluitela con un bel bicchiere di acqua calda , bagnate la trippa con il preparato .



Lasciate bollire a fiamma molto bassa per almeno un ora e mezzo , controllando di tanto in tanto che non si asciughi troppo , in questo caso aggiungete acqua calda , mescolando ogni tanto.
Sistemate di sale e servite accompagnata da un abbondante manciata di parmigiano grattugiato ..e abbondante pane per fare la scarpetta nel sugo.



In qualche zona d'Italia usano la trippa così cucinata anche come condimento della pasta per un sostanzioso piatto unico.
BUON APPETITO 



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martedì 21 marzo 2017

TORTA DI CAROTE ,QUANDO LA BONTA' E' ANCHE SALUTE PERCHE LA FACEVA NONNA...


Il lunedì , giorno di minestrone e petto di pollo , solitamente , mi ha sorpresa in maniera direi fantastica quando aprendo il contenitore della colazione , mi sono resa conto che eravamo a secco.
La confezione di biscotti , che transita nello scaffale da destra a sinistra  da qualche mese , si trova li per supplire ad un eventuale mancanza di torta genuina e sa bene che , come tante  altre , sarà riciclata magari per qualche base di uno stupendo cheese cake.
Il fatto però che dovevo fare la torta di lunedì , mi ha suggerito qualcosa di molto genuino .
Sto leggendo da tanto tempo , le proprietà delle varie farine e mi rendo conto , di quanto realmente ci avveleniamo mangiando.
Alla ricerca di prodotti sempre più sani , mi perdo nei mercati e nei mulini , e aspetto , con ansia , che le povere piantine di pomodoro e cetriolo cresciute nel vaso , diano quei tre o quattro frutti che bastano a soddisfare la mia voglia di mangiare genuino.
Mamma è l'altra metà del mio ufficio qualità , lei assieme al mio compagno e mio figlio , è quella che da il benestare a quasi tutte le torte e i dolcetti .
La sera cena con una tazza di latte quasi sempre , ed io la rifornisco di qualcosa di buono da inzuppare .
Dopo che mi saluta al termine della sua visita quotidiana , quasi immediatamente , mi arriva la sua chiamata per complimentarsi con me e dire che la torta che le ho dato è la più buona in assoluto .
In realtà quindi mi è molto difficile capire cosa sia per lei il più buono , ma sapendo quanto ama i dolci non la ritengo molto affidabile .
Però questa torta di carote a me fa letteralmente andare in brodo di giuggiole , sarà che penso a quanto è sana e genuina rispetto ad un croissant del bar , sarà che ci sento le noci a pezzi ben definiti, sarà che la nonna Marianna  ,che a volte si riteneva un po' americana soltanto per il fatto di esserci vissuta  dieci anni , ci faceva fare festa ( e che festa..) quando sfornava la sua Carrot cake , ed il profumo di cannella e noce moscata pervadeva la sua cucina ...
Mi piace , molto..addirittura molto , mi hai ribattuto ??
Si addirittura molto e dopo il tuo bacio in fronte , hai chiamato Franci per portarlo alla stazione , ed io sono rimasta ad ammirare la torta di carote e ad assaporare pensieri e ricordi..

INGREDIENTI PER UNA TORTA DA 8 PERSONE

  1. 4 uova 
  2. 250 ml di olio (io ho usato quello di semi di arachide)
  3. 300 g di zucchero di canna grezzo
  4. 250 g di farina bianca 0
  5. 2 bustine di lievito per dolci
  6. 2 cucchiaini da caffè di cannella
  7. 400 g di carote grattugiate
  8. 1 pizzico di sale
  9. mezzo cucchiaino di noce moscata
  10. 120 g di gherigli di noci
  11. 250 g di formaggio cremoso (Philadelphia)
  12. 100 g di burro morbido
  13. 150 g di zucchero a velo



Cominciate sbattendo le uova con lo zucchero , quando il composto sarà ben gonfio e spumoso , aggiungete l'olio .
Continuate con la farina setacciata , il lievito, le spezie ed il pizzico di sale.
Poi le carote che avrete ben lavato , sbucciato e grattugiato o passato al mixer .
Fate incorporare bene ed in ultimo mettete le noci in pezzi non troppo piccoli.
Imburrate ed infarinate una teglia da 24/26 cm di diametro ed accendete il forno posizionando la temperatura a 180° modalità statica .
Infornate la torta e cuocete per circa 50 minuti .
Controllate la cottura dopo i trenta minuti visivamente , le carote all'interno la rendono molto umida quindi è facile che in base ai forni debba rimanere più a lungo a cuocere .



Una volta cotta , lasciatela raffreddare nel forno spento , poi sfornatela e mettetela ad asciugare sopra alla gratella .



Mentre si raffredda preparate la crema che servirà sia per un leggero strato per decorare l'interno della torta , sia per coprirla .
Prendete il burro ammorbidito e lavoratelo con lo zucchero a velo , poi in maniera a graduale , aggiungete la crema di formaggio , dovrà venire un composto molto spumoso  ,che nell'attesa di utilizzare , conserverete nel frigo.



Prendete la torta e con un coltello dividetela a metà.
Spalmate un terzo della crema sulla torta , quindi sovrapponete di nuovo la calotta superiore e andate a ricoprire tutta la superficie della torta con la crema .



Dovrà risultare un bello strato denso che non sarà assolutamente ben livellato , ma anzi più o meno alto, come si impone a questa bella torta rustica .
Rimettete in frigo e lasciatela almeno un 'ora .



Servite come ghiotta colazione o merenda ...

BUON APPETITO




Ringrazio tutti voi , che seguite numerosi il mio blog , con affetto particolare Sabina , una dolce signora che ieri mi ha fatto i complimenti per il mio blog e mi ha mandato due foto con i ravioli ed i carciofi cucinati seguendo le mie ricette ..
Grazie per la fiducia e l'affetto che mi dimostrate !!!
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lunedì 20 marzo 2017

LE POLPETTINE DI POLLO E LA NOSTALGIA DEL MIO LAVORO



Stamani il cielo è grigio , quel tanto che basta a rendere malinconico un anonimo lunedì di marzo , che poi dovrebbe essere il primo giorno di primavera e quindi non capisco perché  lassù non abbiano rispetto delle stagioni.
Una notte insonne , forse i salumi della cena hanno contribuito al bisogno di acqua fresca da bere ad ogni ora , forse il pensiero del lunedì che stava arrivando .
Ho fatto spesso caso che la notte tra la domenica ed il lunedì è sempre la più tribolata come avrebbe detto nonna !!
Chissà , sarà pure una coincidenza , ma a volte ci credo alle coincidenze .
E poi stamani avervi visto uscire , sempre insieme , mi ha fatto salire una nostalgia clamorosa ..del mio lavoro , della mia routine , dei giorni frenetici e dello sbattere la porta di corsa per uscire .
Sono abbastanza stanca di stare  a casa , e mi risuonano di continuo , le parole del mio medico , non è il lavoro per te se non vuoi del tutto rovinarti la vita ...è certo..!! E a questa età che si va a fare , e siccome gli aiuti promessi in caso di bisogno non sono mai arrivati , mi rimboccherò , come sempre ho fatto , le maniche e ricomincerò a testa alta , soprattutto perché se di una cosa posso andare fiera ,  è che nella vita , posso permettermi di non dire grazie a nessuno  ,se non ai miei genitori , ai miei nonni , mio figlio e mio compagno , mia sorella e mio cognato .La mia famiglia .
Punto , quella famiglia che c'è sempre stata , quel compagno che per vedermi sorridere fa anche questo, mi accompagna ad un corso di cucina e riprende ogni momento in cui dalla mia testa sono usciti pensieri e dolore  , finalmente , almeno per qualche ora .E sorrido perchè faccio quello che più mi piace e mi distoglie dal dolore con gesti semplici e non faticosi , e se sono stanca posso permettermi di sedere .
E poi la compagnia di persone stupende , per prima lei Giulia ed il suo compagno , ha fatto tutto il resto.
Finalmente una speranza , di vita ..Ci voleva per il mio spirito e la mia anima..


E siccome Franci stasera ha il pollo , rivisitiamolo con queste stupende polpettine , anche perché qualche fetta di mortadella nel frigo sta per lasciarci , ed io non posso cominciare la settimana avendo nella coscienza la morte del  salume più profumato che esista ..

INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • 450 G DI PETTO DI POLLO
  • 3/4 FETTE DI MORTADELLA FRESCA
  • 2 UOVA
  • 3 CUCCHIAI DI FORMAGGIO GRATTUGIATO (VA BENE IL PECORINO , PARMIGIANO UN QUALSIASI FORMAGGIO A PASTA DURA )
  • 1 SPICCHIO DI AGLIO
  • PREZZEMOLO 1 CUCCHIAIO
  • 1 CUCCHIAIO DI PANE AMMOLLATO NEL LATTE 
  • QUALCHE FOGLIA DI ALLORO
  • SALE E PEPE NERO
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 



Tritate nel mixer la carne del pollo , così da cruda (ricordatevi poi di sanificare bene il bicchiere del mixer perché il pollo è sornione !!! ) , passate tutto dentro ad una ciotola capiente.
Fate lo stesso con la mortadella che andrete ad aggiungere , una volta tritata al pollo.
Completate l'impasto con il formaggio , il prezzemolo e aglio triturati molto finemente , e le uova .
Amalgamate molto bene il tutto poi aggiustate di sale e pepe.


Ricoprite con un foglio di carta da forno bagnato e strizzato , una teglia da forno , quindi aiutandovi con un cucchiaio da minestra  , formate tanti bocconcini che sistemerete direttamente all'interno della teglia .
Continuate fino alla fine dell' impasto.
Ungete il tutto con un filo di olio, aggiungete le foglie di alloro sparse  e mettete in forno caldo a 180° per circa 30 minuti.
Controllate visivamente , facendo attenzione che siano ben cotte quando le togliete dal forno.

BUON APPETITO 



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domenica 19 marzo 2017

CARCIOFI RIPIENI DI TONNO , DALLA RICETTA DI GIULIA RIVISITATI UN PO'..



Il mio amore per i carciofi mi spinge sempre a cercare nuove ricette , ormai credo di averli cucinati in tutti i modi , o meglio credevo , perché ogni giorno scopro sempre qualcosa di nuovo.
Sperimento, e se l'esperimento riesce bene , la prima voglia è quella di condividere nel mio blog con voi .
Ci sono , come ho già ripetuto , diverse varietà di carciofo , che io , fatta eccezione per il romanesco , riconosco abbastanza male .
Il violetto , dal morello , poi la carciofina , quella speciale da mettere nei barattoli sottolio e mangiare già a maggio con la nuova spalla salata di maiale , e poi appunto il romanesco o mamma.
La "mamma " del carciofo deve il suo nome sicuramente alla grandezza , che raggiunge due volte quella di un carciofo normale , ed è consuetudine cucinarla ripiena .
Nonna e mamma usavano spesso la carne macinata , io questa volta ho seguito una ricetta di Giulia ,e ho preparato un ripieno a base di tonno .
Risultato eccellente , soprattutto per  chi come me adora il tonno ed i carciofi .
Un connubio perfetto..



Non si sa poi se sono fiori o carciofi ,  a volte sono talmente belli che potrebbero tranquillamente rappresentare il soggetto di un bel quadro d'autore ..

INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • 3 CARCIOFI (IO IN QUESTO CASO HO USATO IL ROMANESCO MA VA BENE ANCHE QUELLO PIÙ PICCOLO)
  • 240 G DI TONNO SOTTOLIO
  • 3 BEI CUCCHIAI DI PECORINO GRATTUGIATO
  • 1 SPICCHIO DI AGLIO
  • 2  CUCCHIAI DI PANE RAFFERMO AMMOLLATO NEL LATTE 
  • 1 CUCCHIAIO DI PREZZEMOLO TRITATO
  • 2 UOVA 
  • SALE ,PEPE
  • NOCE MOSCATA


Lavate bene i carciofi e tagliate loro il gambo , poi togliete loro le foglie esterne più dure e cercate delicatamente di aprirli con le mani e allargarli proprio come si trattasse  un fiore sbocciato.
Pulite anche i gambi sbucciando circa i 5/6 cm al di sotto del carciofo perché cuocerete anche questo poi nel tegame .
Sciacquate i carciofi anche all'interno e poi posizionateli a testa in giù per lasciare scolare l'acqua in eccesso.
Mentre si asciugheranno preparerete il ripieno.



Aprite il tonno e sminuzzatelo con la forchetta lasciando anche un poco dell'olio di conserva , aggiungete il prezzemolo tritato finemente e l'aglio schiacciato , poi di seguito il pecorino grattugiato e le uova ed il pane ammollato nel latte ben strizzato.
Mescolate bene e regolate di sale e pepe nero.
Grattugiate anche un poco di noce moscata e spolverizzate l'impasto.
Riprendete i carciofi e andate a questo punto a riempirli con l'impasto di tonno cercando di pressare un pochino .



Terminato di riempire , sistemate le verdure all'interno di un tegame assieme ai gambi e se volete anche delle patate sbucciate e  fatte a spicchi non troppo piccoli.
Versate per metà tegame dell'acqua e abbondante olio extra vergine .



Mettete il tegame al fuoco e fate andare a fiamma non troppo alta un paio di ore coperti , fino a che i carciofi non saranno ben cotti.
L'acqua  permetterà loro di cuocere  ,mentre l'olio di dare all'ultimo un po' di croccantezza .
Lasciate coperti in modo che il vapore ricada e aiuti la cottura .



Servite caldi  , ma se avanzano buonissimi anche mangiati riscaldati..

BUON APPETITO 



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sabato 18 marzo 2017

RAVIOLI MAREMMANI PER QUANDO LA RICOTTA NON SI PUO' BUTTARE



Se penso a quanto abbiamo mangiato oggi, sto  male a cercare di postare un post nel blog.
Probabilmente mi sentirei più ispirata a descrivere come si fa una bella tisana digestiva , ma siccome domani è domenica , allora darvi questa splendida idea di un raviolo casalingo ,  mi sembra come regalarvi qualcosa di buono.
E' stata una giornata bellissima , particolare , e ne parlerò più avanti , perché ci vuole tempo anche per metabolizzare le cose belle .
A volte ci vuole ancora più tempo che per quelle meno belle  , perché ti aprono mille spiragli sulla vita , pensi ai colori , alle sfumature (e non di grigio o di nero ..per carità) , a tutto quello che puoi fare  con le tue piccole potenzialità e alle persone dalle quali puoi essere circondata .
Posso solo dire che era diverso tempo che non avevo trascorso una bella giornata così , per le poche ore che posso , circondata da persone sconosciute , che mi sono sembrate immediatamente familiari .
E gli occhi incamerano tutto come una cinepresa o un'eccellente macchina fotografica , i gesti diventano armoniosi e gioisci , sorridendo con quei sorrisi mega che si devono sentire , perché finalmente non sono di circostanza , ma veri e spontanei.
Grazie amore per avermi regalato anche tutto questo..
Fra qualche giorno , chissà, parlerò di cosa oggi mi ha reso così felice.
Intanto però non posso non presentare i nostri ravioli , gesto forse inconscio di gratitudine per ricompensarti di tanto pensiero e amore nei miei confronti .
Ne ho fatti solo dodici..solooo?? Sono talmente grandi , che una persona normale come sottolineo , io ci farebbe tre pasti .
Ma chiaramente tu , te li sei divorati , ed io ti guardavo felice , assaporando gli avanzi di una cena del giorno prima.
La ricotta era di pecora fresca , mia sorella ormai è la mia fornitrice ufficiale , e ne era avanzata giusto una piccola tazza , dopo che l'avevo utilizzata per tortini salati e coppette dolci .
Uno spinacio freschissimo in piccole foglie , poi ha contribuito a rendere il tutto eccellente , la sfoglia con le uova della nostra vicina , che si scusa regalandocene un po' , visto che le galline razzolano nel nostro giardino , e un goccio di miele al tartufo con gherigli di noce e pepe fresco appena macinato ..Tutto questo non è un piccolo sogno??

Vi indico gli ingredienti per una persona , perché è la dose che ho fatto , quindi regolatevi nel caso dovete farli per più persone .




INGREDIENTI

PER LA PASTA FRESCA 
  • 2 PUGNI DI FARINA 0
  • 1 UOVO
  • 1 FILO DI OLIO
  • 1 CUCCHIAINO DA CAFFÈ DI ACQUA 
  • SALE 
PER IL RIPIENO
  • 2 CUCCHIAI DI SPINACI GIÀ COTTE
  • 1 SPICCHIO DI AGLIO
  • 1 TAZZA DI RICOTTA 
  • 1 CUCCHIAIO DI PARMIGIANO GRATTUGIATO 
  • SALE
  • PEPE
  • NOCE MOSCATA 
PER IL CONDIMENTO
  • 1 CUCCHIAINO DI MIELE (SE POTETE AL TARTUFO MA VA BENISSIMO ANCHE NON AROMATIZZATO).
  • GHERIGLI DI NOCE 
  • PECORINO A SCAGLIE UN CUCCHIAIO
  • 1 NOCE DI BURRO 
  • PEPE NERO


Mentre aromatizzate  in padella le verdure  già lessate o cotte direttamente nella padella stessa  , insieme allo spicchio di aglio  ed una spolverata di noce moscata , cominciate a preparare la pasta fresca che servirà da involucro per i ravioli.
Mettete la farina a fontana , al centro rompete l'uovo aggiungete un pizzico di sale , un filo di olio ed il cucchiaino di acqua , quindi , cominciate ad impastare e formate un impasto che stenderete con il mattarello o con la macchinetta apposita .


La sfoglia ed il ripieno...



Mescolate le spinaci alla ricotta , aggiungete il formaggio grattugiato , il sale ed il pizzico di pepe .
Amalgamate il tutto e con un piccolo cucchiaio o la sac a poche  , mettete l'impasto sopra la sfoglia a mucchietto , in fila indiana , a lato in modo tale  che poi potete ricoprirli con l'altra metà della sfoglia .



Ricoprite con l'altro lato della pasta e con la rotellina dentata tagliate i ravioli , che dovranno essere abbastanza grandi.



Utilizzate tutta la pasta e disponete i vostri ravioli in fila sopra ad un tagliere di legno leggermente infarinato , quindi lasciateli riposare .



Fate bollire una pentola di acqua leggermente salata , e appena raggiunge il bollore versatevi i ravioli facendo attenzione perché molto delicati.
Abbassate la fiamma per far scemare il bollore , cuocete per dieci minuti , ma controllate sempre la cottura  visivamente .
Mentre i ravioli cuociono sciogliete la noce di burro con un pizzico di pepe  a fiamma bassa .
Scolate i ravioli e passateli nel burro .
Impiattate , aggiungete il miele , le scaglie di pecorino ed i  gherigli di noce tritati grossolanamente  .



Servite caldi se volete con aggiunta di erba cipollina essiccata ..

BUON APPETITO!!!



Un grazie infinito a Giulia e Tommaso e a tutto il meraviglioso gruppo che ha allietato questa meravigliosa  giornata ..
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venerdì 17 marzo 2017

IL POLPO IN INSALATA QUANDO INCONTRA ARANCE E PATATE E SOGNA UN FINOCCHIETTO



Si  potrebbe scrivere anche , liberamente tratto da una storia vera , e non mi sto riferendo ad un film , bensì alla mia vita .
Non amo fare bilanci , quelli li lascio a coloro che hanno sempre pensato di poter programmare e mettere ordine , nella testa e nell'animo.
Ma ciò che mi fa vivere più armoniosamente è il fatto di saper accettare ogni giorno , con la consapevolezza di viverlo fino in fondo , uno alla volta senza fare grandi progetti o avere troppi ripensamenti.
Del resto non posso neppure permettermi di farlo più di tanto , così come credo molti di voi.
Il fatto però di poter godere di un'altra meravigliosa primavera già è un qualcosa che mi dico non essere ,purtroppo privilegio di molti . E con questi pensieri mi sorprendo a trascorrere minuti affacciata ad una finestra e contemplare il pezzetto di giardino al di sotto . A breve dovrai effettuare il primo taglio della stagione , perché , in questo periodo anche il manto erboso dovrà rinnovarsi, un po come le persone .



Per qualche giorno spariranno queste meravigliose pratoline che ormai hanno praticamente sostituito tutti i fili di erba verde ma  quest'anno c'è anche un 'altra novità.
Sparsi in maniera difforme , sono nati  una miriade di cespugli di viole , e mi viene in mente subito il profumo della nonna Marianna , quello che custodiva gelosamente nel suo armadio e che conservava come reliquia , utilizzando qualche piccola goccia solo nelle occasioni speciali..



Ripensandoti nonna  , mi chiedo se avrai mai goduto di un giorno di mare . Certo  ,il viaggio in nave verso l'America   ti avrà fatto assaporare fin troppo il suo profumo , o forse , per te  ,odore nauseante  ??  Ma godere di un bagno senza pensare a niente solo a lasciarsi cullare dalle onde, forse questo  non lo hai mai potuto fare ..

.
Così osservo le conchiglie che ogni tanto mi riporti da un'immersione nei fondali...
E mi manca non aver parlato con te di queste cose nonna  , e mi manca non poter avere parlato abbastanza o meglio per quanto adesso avrei voluto  ,con tutti coloro che non ci sono più.
Credo che è per questo che   in quelle poche ore che trascorri a casa , magari  ti  tormento con mille domande  .
Generalmente leggi libri di storia , la tua passione  , ed io a ogni domanda che mi viene in mente , ti chiedo conferma o risposta  , tu molto dolcemente posizioni il dito nel rigo della pagina e rispondi ..non ho mai notato un soffio di noia o di irritazione ..
Perdonami , ma il poco tempo che posso viverti vorrei assaporarlo tutto in maniera famelica .
Ti ho mai chiesto se nel tuo mare hai pescato un polpo..perché a me piace da morire e ieri me lo sono reinventato in una ghiotta insalata , che mi ha riportato immediatamente alle giornate trascorre sulla spiaggia di ghiaia ..
E la bella stagione porta con se i ricordi più gioiosi cosi che anche l'animo si mette in pace  , con la speranza di godere ore  a respirare sole e mare ..

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 
  • 1 KG DI POLPO
  • 4/5 PATATE MEDIE
  • 1 FINOCCHIO
  • 1 ARANCIO 
  • SALE
  • PEPE
  • OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
  • ACETO BIANCO



Pulite e lavate il polpo poi mettetelo a bollire in una pentola coperto da acqua alla quale avrete aggiunto un bicchiere di aceto bianco.
Nel frattempo mettete a lessare anche le patate con la loro buccia .



Il polpo necessiterà di circa un ora di bollitura , dovete controllare con una forchetta e quando sarà abbastanza morbido , spegnete la fiamma e lasciatelo raffreddare nella sua acqua di cottura .
Sbucciate le patate e lavate bene il finocchio lasciando le piccole foglioline verdi da parte.
Una volta raffreddato , tagliate a pezzi il polpo e mescolatelo con le fette di finocchio . 
Fate a fette anche le patate e metà arancia.
Componete il piatto , partendo dalla fila di arancia poi le patate ed infine l'insalata  di polpo alla quale aggiungerete le foglie del finocchio tritate .




Condite con olio , sale il succo dell'arancia e abbondante pepe.
Servite con un buon vino bianco Toscano ,magari Vernaccia  !!

BUON APPETITO 


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