lunedì 8 maggio 2017

FAVE E PISELLI NEL TEGAME , E NORCIA NEL CUORE ..



Cara stellina , non so bene che cosa leghi così intensamente le nostre anime , so che vederti , anche solo per  qualche ora ed abbracciarti forte , mi rinfresca il cuore , giacché sei la sorella minore che forse avrei voluto..
Stasera inizio così , potrebbe sembrare un piccolo grande diario segreto , benché in parte questo blog lo sia , una piccola storia di cucina e di vita .
Da tempo pensavo di vederti e recarmi a Norcia .
Troppe cose dovevano però coincidere . Il sabato pomeriggio libero  ..così come la domenica dal lavoro , la campagna da non dover sistemare , Franci appena tornato dalla gita a Madrid , e poi lasciar passare il giusto tempo per non intralciare i lavori , le strade  ,i cuori e le anime .
Ma non resistevo più .
Eri stata con me una settimana dopo il terremoto devastante , ti avevo lasciata a Spoleto , non passa giorno che non ci sentiamo , ma non bastava più.
Domenica mattina , dopo una notte di vera bufera , siamo rientrati alle due . Avevamo riportato a casa Franci , e in cuor mio pregavo che il tempo migliorasse un po', altrimenti non ti avrei rivista .
Alle nove ho aperto gli occhi e ho sentito la voce di chi , per farmi felice venderebbe la sua anima , che mi ha sussurrato..preparati partiamo..
Il cuore ha avuto un sussulto ..Norcia , tu , i tuoi genitori dopo tre anni e dopo ciò che è successo ,finalmente  ritornavo nella tua città, che da quando ci sei , sento anche un po' mia.
Fino a Spoleto la strada corre veloce  ,poi piano piano il rettilineo lascia posto ad una strada tra le montagne di rocce e boschi .
Ammiravo silenziosa , i vari paesini che si susseguivano  ,bellissimi arroccati nelle cime delle colline Umbre , non certo meno prestigiose di quelle Toscane , ma diverse .
Trevi , Spello , e la meravigliosa Assisi di fronte alla quale sento sempre il bisogno di chiudere gli occhi.
La pietra particolare , così chiara , mi ricorda per certi aspetti altri luoghi , la pioggia cominciava piano a minacciare la guida .
Camionette di carabinieri ovunque , ti ho guardato perplessa , e tu mi hai ricordato che gli sciacalli sono dappertutto quando succedono eventi così tragici.
Non posso pensare , che qualcuno si appropri di qualcosa appartenente a coloro che già hanno perso tutto, ma non la dignità e la forza .
Il cartello Norcia , ci ricorda che è la città di San Benedetto , un messaggio mi avvisa che tu stellina, ci hai visti passare ..il cuore batte più forte e aumenta ancora di più alla vista delle mura che circondano la città  , in certi punti totalmente franate .


Chiudo gli occhi e ricordo la visita di qualche anno fa ..vorrei rivederla così .
Ma tu arrivi , scendo dall'auto e mi fai cenno di seguirti .
Lungo il viale verso quella che era la tua casa , ho la sensazione di essere in una città fantasma .
Case distrutte , altre in piedi , ma in quel tratto tutto disabitato . 
Un morso allo stomaco ed un nodo in gola , ci fermiamo per parcheggiare , ti abbraccio quasi a toglierti il fiato , nell'orecchio la tua solita frase.. adesso non piangere .




Il Corso è parzialmente aperto , c'è sempre una parte , dichiarata zona rossa non percorribile , dove i vigili del fuoco sono al lavoro , che grande corpo , quello che ho sempre amato di più.
Le persone hanno ricominciato a frequentare Norcia e qualche locale ha aperto già da un po' i battenti .
Faccio fatica a parlare e deglutisco in silenzio .






No , non avevo mai visto prima d'ora grazie a Dio , una città terremotata e mi stupisco di quanto coraggio e naturalezza ti accompagnino nel tuo muoverti sicura .
Dietro ai tuoi occhi io vedo del dolore , probabilmente lo tieni da una parte , per non farlo mai uscire e chissà quando emerge che cosa pensi e come ti senti.
Ci avviciniamo ad un ristorante dove siamo stati già altre volte ,  non ha subito danni e la cucina  qui è meravigliosa .




Un antipasto  apre le danze , i salumi qui sono chiaramente una sciccheria e adoro il "ciauscolo "un salume tipico della tradizione di qui , spalmabile e buonissimo.
La seconda portata è una stupenda zuppa di lenticchie con dentro della salsiccia .




Ci dimentichiamo per un'ora di tutto quello che c'è fuori , scappano dei bei sorrisi , delle bellissime chiacchierate , ho l'ansia di andare a comprare tante cose .
In fondo è solo aiutando così a far ripartire un po' i negozi  e l'economia che posso sentirmi in piccolo modo utile .
Fotografo tutto , penso che far vedere le meraviglie di questa città invogli a venire , magari anche solo per un giro turistico.
Sono basita , quando vedo scene macabre di persone che camminano sopra le macerie delle case e si fermano ad osservare attentamente gli interni.
Non so fino a che punto può spingersi la maleducazione , vorrei avvicinarmi e gridare che cosa abbiano da guardare , io per tutta la mattina ho cercato di girare lo sguardo altrove , avevo la sensazione di violare l'intimità di tanta povera gente .
Lungo il Corso banchi di ogni ben di Dio..




Caciotte stagionate ..



Ricotte salate ..e legumi , tartufi .Quanta bontà produce questa terra ed i suoi abitanti.




Decidiamo di entrare in un negozio , sono stata attratta dall'esposizione di legumi e nocciole , posizionati con maestria all' esterno.







Il proprietario ci accoglie con un bel sorriso , facciamo due chiacchiere , chiedo se posso fotografare , e lui sorride ancora annuendo dolcemente .



Sorridiamo  tutti assieme , dopo aver preso delle specialità .
Avrei comprato tutto tanto era così ben curato e particolare .
Il signor Alessandro che con il suo negozio "Delicatezze , www.norciafood.com" porta avanti una tradizione , ci saluta e promettiamo di ritornare .




All'uscita della Porta principale ci aspetta una ragazza dalla quale prendiamo altri legumi , e non solo.
La mia stellina le ha commissionato per me , un cesto meraviglioso , all'interno di tutto , dalle lenticchie allo zafferano , un paté particolare di "roveja" e farro intero e spezzettato.
Ti guardo male , tu sorridi e mi baci .
La giornata è fantastica e  decidi di portarci a fare un giro in auto fino ad un fiume , il Torbidone , del quale ho sentito molto parlare .

A piedi ci incamminiamo lungo la stupenda campagna , e prima di giungere sul  luogo ,  un bellissimo incontro lungo la strada .




Quanta dignità ! Il pastore ci saluta e ci sorride , ricambio pensando al meraviglioso spettacolo che ci ha regalato .
Ogni pecora lo segue in fila ordinata ed ubbidiente.

Scorgo il fiume , lo scenario è bellissimo.



Il fiume è riapparso dopo il terremoto del trenta ottobre , dopo che invece era scomparso a seguito di quello del 1979 .
Scorre forte , l'esercito ha fatto degli argini e l'acqua è gelida e trasparente come quella che sta cominciando a cadere dal cielo .



Ripercorriamo quasi a corsa la strada verso l'auto , i tuoi ci aspettano a casa,e non vedo l'ora di salutarli.
Quella che in origine era la vostra casa sebbene dall'esterno sembra perfetta , in realtà non è agibile , per cui avete dovuto trasferirvi in campagna a pochi chilometri dal centro storico .
Tua mamma ci aspetta con i cinque cani che abbaiano insospettiti , ma basta una parola ed una carezza che cominciano tutti a scodinzolare felici .
Vi siete ricostruiti una vita qui , o per lo meno state provando a farlo.
Abbraccio forte tua mamma , una splendida e forte donna che ha visto di tutto nella vita , e tuo padre .
Due colorate e invitanti  crostate ci aspettano in casa mentre il caffè gorgoglia sul fuoco e tuo padre mi fa vedere i resti di altre case rovinate .
Vorrei portarvi via tutti .
E' indescrivibile la vostra semplicità , il vostro essere così ospitali , genuini , stiamo per ripartire .
Oltre al cesto , un pacchettino che tua madre prepara di corsa con dei tartufi..non ho parole .
Faccio fatica a staccarmi dalle vostre braccia e non contengo le lacrime , tuo padre mi batte con le nocche al finestrino chiuso e con gli occhi lucidi mi fa cenno di chiamare appena arrivati a casa .




Adesso piove , il viaggio è silenzioso , tu guidi e mi guardi di sottecchi , mi prendi la mano .
Comprendi perfettamente il mio dolore , guardo fuori dal finestrino .
Non è la telecronaca di una giornata . 
E' la storia di una città che troppe volte è stata abbattuta , di persone meravigliose che non si amano perché hanno ventimila followers al mese su di un blog.
E' l'amore puro ,  vero , quello della gente di un paese di montagna che si è vista portare via tutto da una natura prepotente  , e quel poco che è rimasto lo condivide tutto con gli altri  .
E' la storia di una persona che amo , che da anni non ha fatto passare un solo giorno senza essere presente , che accetta il mio dolore , il mio trattarla a volte male . 
Che mi ascolta come io ascolto , che non giudica , non recrimina .
Ti voglio bene infinitamente .
Tu sei una parte di cuore .
E mi piacerebbe che tutti coloro che leggono questo post , riuscissero in qualche modo ad aiutare questa meravigliosa gente , magari con una semplice visita perché capiscano che nessuno li abbandona .
Cucino le fave in umido con i piselli ma il mio pensiero è a Norcia , arriva un messaggio con un cuore 
potrei anche non aprirlo ..so bene chi me lo ha mandato..


INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  1. fave fresche , circa 300 g già sbucciate 
  2. piselli già cotti , 200 g
  3. pancetta fresca , 150 g
  4. olio extra vergine di oliva , 2 cucchiai
  5. pomodori ciliegini , 5/6
  6. sale 
  7. peperoncino.


Sbucciate le fave e mettetele all'interno di una piccola casseruola .
Fate scaldare l'olio.



Aggiungete all'olio caldo la pancetta e fatela rosolare bene , dopodiché aggiungete i baccelli lavati .
Fateli leggermente tostare e coprite con acqua calda leggermente salata .
Abbassate la fiamma e mettete anche i pomodori tagliati a metà.


A metà cottura , circa dieci quindici minuti dall'inizio , aggiungete anche i piselli già cotti , aggiustate di sale e peperoncino , fate cuocere per altri quindici  /venti minuti.


Quando l'acqua si sarà completamente ritirata , spegnete la fiamma ed assaggiate .
Un piatto che nonna faceva come unico quando nell'orto , le fave ed i pisellini freschi , crescevano in abbondanza .

BUON APPETITO 


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sabato 6 maggio 2017

LA CIAMBELLA INTEGRALE ALLE NOCI , E L'ABBAZIA DI SAN GALGANO ..



E' bellissimo avere questa capacità della mente , di riallacciare ogni cibo , ogni sapore ad un luogo .
Un luogo che seppur non particolarmente caro , rimane impresso , forse perché visitato con l'ansia della novità , e con te .
Nella nostra continua e frenetica ricerca di posti da conoscere e visitare , ci siamo dati come obiettivo di arricchire il nostro sapere relativo alle Regioni che ci hanno dato i natali , Toscana e Calabria , e mi sorprendo pensando che alla fine di posti da conoscere ce ne sono ancora tantissimi .
La mia Toscana , offre scorci e piccoli luoghi che ti lasciano veramente incantato alla prima vista .
Incontri ovunque turisti stranieri , macchine fotografiche al collo e primi sandali nei piedi nudi , quando ancora noi indossiamo gli stivali invernali .
Per loro , soltanto nominare Toscana , è sinonimo di bellezza come lo è per me , che mi rendo conto di amare la mia terra come mai prima .
Come posso non farlo ? Il territorio varia da   montagne  a dolci colline , mare stupendo , come quello ad esempio delle piccole calette dell'Argentario, posti come la Lunigiana e la Garfagnana ,il Viareggino , Arezzo e la sua speciale Fiera Antiquaria rinomata , Pisa e la torre pendente , Firenze , forse la più bella città d'arte del mondo ???  Ognuno con il suo  dialetto  e le  sue particolari pietanze .
Ed i popoli che vi hanno abitato , hanno lasciato ognuno di loro delle bellissime tracce di un passato , che appartiene indissolubilmente ad un presente quasi perfetto..
I Toscani ed il loro , nostro , essere così.
Da un articolo , rubo una nota degna di noi , di me....

Il toscano doc non vi abbraccia, vi salta addosso (ricordate Roberto Benigni con Raffaella Carrà?), non vi bacia sulle guance, vi tramortisce di baci su tutto il viso; non vi stringe la mano se siete amici, vi salta sulle spalle all’improvviso!
Dialetto, cucina, comicità, ironia e scherzi: oltre a queste caratteristiche, i veri toscani hanno soprattutto un cuore immenso. Sono loro che passano a prenderti di notte per tirarti su il morale, sono loro che inventano qualunque cosa pur di strapparti un sorriso e sono loro che, anche senza preavviso, vengono a prenderti in stazione o in aeroporto in piena notte quando sei in difficoltà.


Leggo e rileggo ed è così che mi vedo , che mi ci sento dentro a tutto questo.




A pochi km da Siena si erge un'Abbazia senza tetto , quella di San Galgano , in mezzo ad una campagna verde e lussureggiante .
Particolarissima , ci siamo arrivati quasi per caso , alla ricerca della Spada nella roccia ..
L'enorme Chiesa senza tetto è di per se una splendida attrazione che fa parte  di questa Valle , la valle del Merse , assieme all'eremo di Monte Siepi , la ricchezza di questo territorio .
Non si può che rimanere attratti ed incantati dalla vista di certe cose ..






Mi siedo qualche minuto ed immagino che ogni preghiera qui  ,acquisisca maggiore intensità perché forse , la chiesa senza tetto , permette ai pensieri di arrivare prima al mio speciale  interlocutore .
Le grida assordanti dei tanti turisti mi riportano alla realtà , facciamo qualche foto nello stupendo giardino che costeggia la costruzione , e al di là della strada un piccolo posto di ristoro , quasi come un  richiamo , ci attrae con bibite e specialità.




Un ultimo sguardo e mi appresto ad assaggiare una superba torta con tante  noci , la farina è sicuramente integrale e non lo capisco dal colore , quello è dato dalle noci nell'impasto , ma dai piccoli pezzetti di crusca che rimangono intrappolati nel tovagliolo.
Sarà perfetta per le nostre colazioni.






INGREDIENTI PER UNA TORTA DA 20 CM CIRCA DI DIAMETRO

  1. uova , 2 grandi
  2. zucchero , 150 g
  3. farina , io ho usato la 2 Senatore Cappelli , 180 g
  4. panna liquida fresca , 250 ml
  5. lievito , 1 bustina 
  6. arancio , 1
  7. noci sgusciate , 3 bei cucchiai da minestra 
  8. burro per imburrare la tortiera
  9. zucchero a velo per la decorazione finale

Sbattete le uova con lo zucchero fino a creare un composto denso e spumoso , al quale aggiungerete gradualmente la farina mescolata con il lievito e la scorza dell'arancia grattugiata .


Montate poi la panna liquida con delle fruste elettriche iniziando però dalla velocità minima , e quando è montata , deve rimanere abbastanza spumosa ma non troppo dura , aggiungetela al composto di uova e farina .
In ultimo mescolate anche le noci e versate il tutto nella  tortiera a ciambella , ben imburrata ed infarinata .




Cuocete in forno statico già caldo a 170 gradi circa per 45 minuti , controllando sempre dopo almeno i primi trenta minuti , la cottura con uno stecchino .



Sfornate e lasciate raffreddare per dieci minuti , quindi capovolgete  e raffreddate ancora sopra una griglia .
Trascorso questo tempo , passate la torta nel piatto di portata e decorate con zucchero a velo.



Gustate a colazione o magari con del buon Vinsanto Toscano !!!

La particolarità è che non contiene burro o olio , ma è di una fragranza e morbidezza sorprendente .

BUON APPETITO 







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giovedì 4 maggio 2017

PASTA AL PESTO DI FAVE E NOCCIOLE ,RICORDANDO CHISSA' PERCHE' LE GIORNATE A BAGNO VIGNONI



Ho sempre visceralmente amato la Val d'Orcia ed i suoi paesaggi mozzafiato , dichiarati , tra l'altro Patrimonio dell'Unesco.
Giornate a girovagare nei piccoli borghi antichi di Pienza, ed improvvise fughe , appena uscita dal lavoro , con la macchina fotografica .
Appostata nelle curve che delimitano quei territori e le dolci colline , cercavo di rubare gli ultimi raggi di luce , ad un sole che dietro a quelle colline andava a ripararsi.
E non avevo mai visitato Bagno Vignoni , perché lo ritenevo un centro troppo snob per le mie pretese .
Attraverso la strada che si snoda dolcemente tra Pienza e Bagno Vignoni appunto , occupando il posto del primo passeggero in auto , ti chiedevo d fermarti ad ogni piazzola perché mi sembrava che qualsiasi scorcio di quella terra avesse un valore per i miei occhi ed il mio cuore , tale da lasciarlo impresso all'interno di un album e riguardarlo ogni volta che avessi avuto bisogno di pace .
Avevamo scoperto delle Terme naturali  all'interno di un bosco , e siccome l'acqua termale per me è il massimo , cercavamo di unire l'utile al dilettevole .ma soprattutto non avevamo bisogno di posti troppo snob per la mia visione della vita .
Nel nostro pomeriggio libero , partivamo per goderci qualche ora , a  "lessarsi"all'interno di quelle buche , in compagnia di qualche persona straniera , che come noi aveva preferito rimanere nell'anonimato di quel bosco , piuttosto che in un centro benessere di lusso  , cercando di lasciare tutti i pensieri , fuori da quelle vasche  naturali di acqua calda .




La luce del tardo pomeriggio creava dei chiaro scuri interessanti e lo spettacolo del viaggio era questo ovunque  mi affacciassi .





Da un verde smeraldo acceso , ad uno più tenue ,a quello estremamente scuro dei cipressi ormai ombreggiati  ,ed in lontananza lo spettacolo di campi di grano e colline che in tutta la Val d'Orcia si rincorrono con colori che variano a seconda delle stagioni .





E dove la coltivazione del grano aveva raggiunto già la giusta maturazione , immense distese di quelle che io chiamo le rotoballe . 
Quelle presse tipiche di paglia o fieno che caratterizzano i campi coltivati in estate e che spesso fanno da scenografia a molte foto d'arte .
In fondo la natura è di per se un quadro d'autore , senza che necessiti l'aggiunta di molti fronzoli.

La luce ci lasciava velocemente  e calando il sole , anche il paesaggio si trasformava repentinamente , pur sempre rimanendo qualcosa di incredibile alla nostra vista .




Penso a foto che ho visto in migliaia di mostre , paesaggi , tramonti , luci colorate di arancio verde ma mi rendo conto che non sono mai sazia .
E finalmente arrivavamo nella splendida piazza del paese di Bagno Vignoni.




Credo che vi siano poche piazze che ricalcano questa così particolare . Di notte poi , illuminata ad arte , il suo fascino diviene ancora più particolare soprattutto agli occhi di chi se la trova di fronte la prima volta .
Bagno Vignoni è uno stupendo borgo termale , conosciuto già all'epoca degli Etruschi i quali usavano l'acqua per le loro lavorazioni , più tardi poi , furono i Romani a scoprire le proprietà benefiche delle Terme .
Questa grande vasca , contenete appunto acqua termale al centro della Piazza , rende magico un centro storico già di per se rinomato , e di notte , magari quando le temperature sono ancora più basse  , il vapore che l'acqua produce, offre un'atmosfera quasi incantata ..
In estate , i rinomati ristoranti della zona , offrono pietanze Toscane ai migliaia di turisti che si trovano a visitare questo luogo , e lo scenario che si presenta è davvero da cartolina .




Così mi diletto a leggere i menù che sono esposti  in grandi bacheche di legno all'esterno dei locali , e sono magicamente attratta da un primo piatto di pasta condita con pesto , non di basilico stavolta ma di fave .
Io però , vi propongo il mio adesso  , dato che siamo nel pieno della raccolta...





Se avete la fortuna di avere un 'orticello  e di coltivare fave , saprete quanto queste piante siano rinomate soprattutto in Toscana , Lazio ed Umbria e non vi è famiglia che in questo periodo , non completi la cena con pecorino buono e fave fresche .
Per realizzare il pesto ve ne serviranno una bella manciata da sbucciare e ricavarne una bella ciotola .





INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  1. fave fresche , una ciotola già sbucciate
  2. nocciole tostate , due cucchiai
  3. pecorino toscano , 2 cucchiai
  4. cipollotto fresco , 1
  5. olio extra vergine di oliva 
  6. sale 
  7. pepe
  8. menta fresca , qualche fogliolina 
  9. pasta di semola , tipo fusilli , 180 g
TEMPO DI PREPARAZIONE 


PER IL PESTO

Compresa la sbucciatura delle fave , circa trenta minuti .

BOLLITURA  E COTTURA DELLA PASTA

 Circa 25 minuti per una pasta al dente , due minuti per il soffritto della cipolla e due minuti per saltare la pasta in padella .

TEMPO TOTALE 55 MINUTI




Sbucciate le fave e mettete da parte i baccelli , poi pulite il cipollotto fresco.
Mettete nel mixer i baccelli e le nocciole e procedete a tritare il tutto abbastanza grossolanamente .
Passate a versare ora nel mixer circa un cucchiaio di olio , un pizzico di sale ed il formaggio pecorino .
Fate un composto omogeneo assieme a baccelli e nocciole .



Mentre la pasta sarà in cottura tagliate finemente la cipolla e fatela soffriggere fino a renderla croccante . , mettetela da parte .
Scolate intanto la pasta e gettatela nell'olio in cui avrete soffritto la cipolla .



Aggiungete il pesto , mescolate velocemente quindi aggiungete la cipolla soffritta , qualche fogliolina di menta e servite calda..

BUON APPETITO 


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mercoledì 3 maggio 2017

MARMELLATA DI FRAGOLE PER INIZIARE UNA STAGIONE PIENA DI FRUTTA E COLORI



E  come si fa a non lasciarsi tentare dai colori , profumi e sapori di frutta e verdura tipiche di questo periodo..
Dopo un piccolo accenno d'estate  dei giorni passati , la temperatura è scesa in picchiata . Mi cadono gli occhi sui tetti del paese e della campagna dove ancora , la maggior parte dei camini , fuma a qualsiasi ora del giorno , segno evidente che non sono la sola a morire di freddo anche in casa .
E nonostante tutto questo , mi rendo conto che siamo circondati da frutta e verdura tipiche di questo periodo che contrastano molto con il clima attuale .
Le rosse fragole , il verde basilico ed il viola dei cipollotti di Tropea , qualche gialla tenue nespola e tutto ciò che  rimanda con il pensiero ad un' estate calda  ,in cui si ha voglia solo di assaporare una ciliegia ,una  fragola o la più indicata anguria , per rinfrescarsi dalla calura estiva .
Invece , mi viene voglia di cucinare un bel minestrone caldo , consapevole  che sarei probabilmente sola a mangiarlo e in alternativa , visto che come tutti sono attratta dai colori delle fragole , penso che potrei comunque sfruttare il caldo dei fornelli , con una bella , densa , vellutata marmellata .
Quella di fragole , da utilizzare su crostate e cheese cake , piuttosto che su biscotti da colazione e perché no , su un pecorino o un primo sale , con latte che in questo periodo acquista un aroma tutto particolare dovuto alla freschezza della rinnovata erba da pascolo .
Come promesso , cerco l'immagine di quello che non è primizia del mese di maggio , per abituarvi e abituarmi ad utilizzare preferibilmente prodotti di stagione , per far bene alla salute e all'ambiente !




Mi rendo conto che la frutta scarseggia , ancora qualche arancio tardivo , nespole , le prime ciliege ma ovunque è un tripudio di fragole .
Sagre della fragola , festival della fragola , offerte incredibilmente buone ,e marmellata sia ..



INGREDIENTI 

  1.  fragole , 2 kg
  2. zucchero semolato , 1 kg
  3. limone , 1



Lavate velocemente sotto l'acqua corrente le fragole togliendo loro il gambo e foglie verdi , dividetele in due /tre parti e sistematele in una casseruola , ampia da contenerle tutte  ,assieme allo zucchero.

Appena avrete terminato di pulire  tutta la frutta , bagnatela bene con il succo del limone e versatevi sopra tutto lo zucchero
Mescolate bene e mettete sul fuoco a fiamma bassa .




Non appena inizia il bollore coprite e lasciate cuocere piano per circa un 'ora e mezza.
Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare il tutto anche una notte .
La mattina seguente passate il composto con il mixer fino ad ottenere una crema che rimetterete sul fuoco , e lascerete cuocere di nuovo per lo stesso tempo della prima volta .




Mescolate spesso  e , quando la marmellata si sarà addensata , sistematela ancora caldissima sui vasetti di vetro ben puliti , capovolgeteli.
Preparate una pentola di acqua ed immergetevi i vasetti , portate a bollore e lasciate bollire per circa quaranta minuti .
Lasciate raffreddare i barattoli di marmellata all'interno della pentola .
Particolarmente vellutata , potete utilizzare la marmellata ,oltre che nei consueti usi , anche sopra formaggi pecorini freschi o formaggi erborinati ...


BUON APPETITO 




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lunedì 1 maggio 2017

LA PIADINA SPECIALE DI EVA , ED UN PRIMO MAGGIO PIU' SIMILE AD UN PRIMO NOVEMBRE




Lei è li , sembra sempre che sia dietro allo schermo del cellulare , ad aspettare che tu le mandi un messaggio .
La mia patrona del Bimby , e non solo , le scrivo alla fine di una giornata , e per l'ennesima volta le chiedo se può darmi la ricetta della sua meravigliosa piadina .
E bum...!!! In men che non si dica mi tempesta di ricette fantastiche , ogni bip del cellulare corrisponde ad una foto con relativa ricetta e spiegazione , ricetta di piadine , un pan briosce dall'aspetto fotonico , baguette che sembrano soffici piume ..e poi mi scrive , per oggi basta !!
Si perché capita spesso che mi invii le sue più belle ricette , lei che di dimestichezza con i blog non ne ha nessuna , ma che se riuscirà ad averne uno  ,prima o poi  ,di certo supererà con le sue meravigliose creazioni tanti di quelli con migliaia  di followers, al top solo  per una superba fotografia !!!
Lei è chiaramente Evita , la dolce mia " tesora " , che prima di sorridere con la bocca lo fa con gli occhi,e nel suo abbraccio immenso ci starei qualche ora perché lo sento sincero , come quello di una sorella maggiore .
Vederla mi ricarica e mi rigenera sempre , amo quell'anima nobile , per il suo parlare schietto e spontaneo , e la sua armatura che mostra una donna forte con una sensibilità senza pari ..
Grazie Eva , per tutto quello che dai senza mai pretendere in cambio niente e grazie per il tuo saper donare  e la tua esperienza , la passione che metti nella tua vita nel fare tutto , anche semplicemente indossando sempre dei castigati pantaloni blu ed un soprabito tra il bianco ed il grigio con una signorilità ed una classe che in molte donne si sognano.
Ma tu sei questa e oggi mi sentivo di dedicarti queste breve righe ...perchè dietro ad ogni tuo messaggio ci leggo oltre la ricetta , un gesto d'affetto infinito .


Oggi che finalmente siamo a casa e che chiaramente piove ! Ma un giro in auto con la nostra coppia di amici ci ha ritemprato occhi e cuore ,  costeggiando boschi e vecchi casolari , vigneti appena mossi e viali di cipressi , la nostra Toscana  ,dai mille volti  e nonostante l'aria gelida , più simile ad un primo novembre , il calore delle nostre vite , incrociate sempre con quelle di amici così cari , ci ha riscaldati più di una fiamma ardente . 


Il viale costeggiato dai cipressi , il vicino paesino di San Gusmè e poi Castelnuovo Berardenga  e la strada verso il ritorno , tutto praticamente non fotografabile perché la pioggia incessante ed il freddo non ci ha permesso di scendere neppure per un po'.







Tornando a casa un caffè caldo e fragole appena lavate ci hanno immediatamente ritemprati come quando mi impasto una piadina e tu mangiando  di gusto mi poni la solita , rituale domanda :
-Si ma alla fine tu preferisci la pizza o una piadina così buona ?
Adesso poi abbiamo trovato un nuovo ripieno , finocchiona e pecorino , una piadina più toscana di così non esiste ...








INGREDIENTI PER CIRCA 12 PIADINE

  1. farina 0 , g 500
  2. latte , 250 g
  3. strutto , 100 g
  4. lievito istantaneo per torte salate , 2 cucchiaini
  5. sale , 10 g
PER FARCIRE 
  1. pecorino tipo Pienza , circa 250 g
  2. finocchiona toscana  , circa 200 g

Fate sciogliere lo strutto nel latte in un piccolo contenitore a fiamma molto bassa .
In un recipiente abbastanza grande mescolate la farina al lievito e sale , ed aggiungete gradualmente il latte con lo strutto .
Lavorate bene l'impasto , fino ad ottenere una palla dalla quale ricaverete circa dodici palline che incarterete ciascuna nella pellicola .







Se volete fare delle piadine più grandi dividete l'impasto in sei palline anziché dodici.



Lasciatele riposare in frigo , poi stendetene una alla volta sulla spianatoia infarinata .



Fate scaldare una padella antiaderente e procedete alla cottura della piadina .
Ci vorranno all'incirca due tre minuti per parte a padella molto calda . 





Preparate nel frattempo la farcia composta da pecorino tagliato a fettine sottili e finocchiona ,  ma se volete anche formaggio molle e prosciutto , rucola e pomodoro , a seconda dei vostri gusti .





Distribuite sulle piadine calde il formaggio ed i salumi , poi piegate a metà la piadina e assaporate calda.

Molto comodo conservare le palline nel congelatore e tirarle fuori circa un 'ora prima dell'utilizzo per poi procedere come con il prodotto fresco.




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