PIATTI A TUTTA NATURA


VELLUTATA DETOX ZUCCA GIALLA E ZENZERO



Ah ...non so correggere con i vari programmi in uso attualmente le fotografie per cui nella mia bella tazza di vellutata si nota benissimo l'orlo della stessa sopracitata formatosi nel muovere la ciotola.
Va bene , va benissimo anche così , vi ho sempre detto che amo l'essenza , la sostanza e meno la forma .
Sono sempre stata una bella bambina grassa , amavo mangiare fin da piccola , ma le mie merende erano per lo più composte da pane e pomodoro o pane vino e zucchero , raramente quando la mamma mi mandava a fare la spesa , mi facevo avanzare qualche spicciolo con il quale compravo e mangiavo di nascosto un buondì , una delle poche merendine che esistevano allora.
Oppure attraversavo la strada di casa e mi premiavo , dopo aver lavato i piatti ,con un bel granulato all'amarena , anch'esso uno dei primi gelati confezionati che riuscivamo ad avere.
E non parlo di millenni fa .
Poi improvvisamente le grandi marche  cominciarono a distribuire di tutto un po' ed in ogni casa potevi notare la differenza tra ciò che eravamo e quello che eravamo diventati.
Gli anni del benessere , il boom economico e , strana incoerenza proprio mentre esplodeva ogni ben di Dio , si incominciava a pensare alla forma fisica , non tanto rincorrendola attraverso una corsa o sana attività , ma eliminando i cibi in precedenza tanto agognati..
Così dai diciotto anni in poi ho provato tutte le diete dalla Scarsdale , alla proteica , quella zona , quella del minestrone..
Adesso mangio solo cose genuine in alta percentuale , e come sempre ribadisco in questo blog e non solo ,mi ostino quando posso a farmi pane , burro , dado vegetale  in casa ...e non mi preoccupo della linea , lascio che lo facciano le ventenni.
Adesso voglio godermi la vita , il cibo è anche convivialità , piacere , modus vivendi e per questo il mio rapporto con esso è molto migliorato .
Ci sono giorni però che ho proprio bisogno di una disintossicazione da tutto , come se una vellutata mi aiutasse anche a disintossicare testa e cuore ..
Questa che vi propongo mi è piaciuta e credo possa essere un valido aiuto se avete bisogno di sentirvi meglio...



INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • zucca gialla , 300 g circa 
  • sedano , 3 costole medie 
  • cipolla rossa , 1 grande 
  • zenzero fresco , mezza radice
  • dado vegetale , 2 cucchiaini
  • curcuma o curry (secondo la vostra preferenza..)
  • olio extra vergine di oliva 
  • semi di girasole , zucca e lino , 2 cucchiai 
Prendete la zucca gialla , sbucciatela , lavatela bene e riducetela a pezzetti.
Fate lo stesso con il sedano e la cipolla 
Mettete su una larga casseruola e coprite il tutto con acqua , in modo che questa sia almeno 2 cm in più rispetto all'altezza di tutta la verdura .
Fate cuocere lentamente per una mezz'ora poi aggiungete anche la radice dello zenzero grattugiata .
Continuate la cottura e quando sentirete con l'aiuto di una forchetta che la zucca è cotta , spegnete la fiamma .



Passate tutto al mixer . 
Mettete di nuovo la vellutata sul fuoco ,e fate bollire un 'altra mezz'ora , il tempo necessario per farla addensare .
Aggiustate di sale e terminate con un filo di olio.



Servite accompagnata da semi di zucca girasole e lino e una spolverata di curcuma o curry.

BUON APPETITO 









FRITTATA DI AGLIO PORRO IN FORNO


Adoro tutto quello che richiama all'aglio , la cipolla  ,i porri e contrariamente a tanta gente , non saprei come cucinare senza partire da questi ingredienti .
 Mi chiedo come si possa pensare a moltissime ricette senza questi fondamentali componenti  , spesso tanto dissacrati. 
Il soffritto per il ragù , per un risotto mantecato , un piatto di spaghetti con del semplice pomodoro si arricchiscono in maniera incredibile di sapore se tra gli ingredienti non mancano queste verdure .
Se per quanto riguarda l'aglio evito però accuratamente di farne uso da crudo , il discorso cambia per cipolle e porri.
Quando preparo anche una semplice insalata ne metto sempre un pò dopo aver affettato sottilmente e , nel caso della cipolla , tenuto a bagno per qualche ora , anche perché altrimenti qualcuno si lamenta  ,che il sapore della "cipuria" rimane per troppo tempo in bocca .
Franci è come me e mangerebbe cipolla cruda ovunque e frittate con agli , porro  ,così che spesso lo accontento , ma per evitare di rendere troppo pesante la sua frittata , ho escogitato un sistema di cottura in forno .
Teglia con carta da forno , pochissimo olio ed una grattugiata di formaggio ..breve cottura ed il tortino che ne esce fuori può essere la giusta soluzione per tanti secondi veloci o antipasti accompagnati da salumi e formaggi.
In questo periodo poi le verdure la fanno da padrone ed io ne approfitto.



Nel frigo non manca mai una bella insalatiera così colorata  e per darvi una mano  a rispettare la stagionalità ho trovato una bella foto che condivido con voi , perché mi state troppo a cuore !!!



Spero che quanto sopra ci aiuti nella scelta di ciò che comprare , per abituare anche i nostri figli a riconoscere le verdure di stagione , anche se vi confesso che a volte in questo periodo  ,cestini di fragole con quei colori vivi ed accesi mi attraggono più di qualsiasi altra cosa , ma meglio attendere qualche giorno....
Assieme a questa frittata potete degustare delle fave novelle tenerissime e dolci...

INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  1. aglio porro 1 medio
  2. uova medie 4
  3.  parmigiano grattugiato 2 cucchiai
  4. sale 1 pizzico
  5. pepe 1 pizzico



PROCEDIMENTO

Lavate ed affettate sottilmente il porro , mettetelo in un padellino antiaderente ricoperto di acqua , alla quale aggiungerete poco sale .
Fate andare a fiamma bassa e lasciatelo cuocere fino a che non avrà assorbito tutta l'acqua.

Sbattete le uova in una capace casseruola aggiungete il formaggio ed il porro .


Ricoprite con carta da forno inumidita e strizzata bene una teglia rotonda di 22 cm di diametro , versate il composto ed infornate con aggiunta di sale , pepe ed un filo di olio.
Lasciate cuocere per una mezzora , controllando visivamente perché i tempi dei forni possono variare .

Sfornate e godetevi questa bella frittata accompagnandola con verdure fresche  ..

BUON APPETITO 









MARMELLATA DI LIMONI



Se poi decidiamo di andare lentamente , è bello riscoprire anche il rumore della marmellata che bolle in un vecchio tegame sopra il fuoco .
A volte , quando sono sola ,  mi fa compagnia quel borbottio , come se all'interno della casseruola ci fosse un misterioso natante che sbatte contro uno scoglio senza che riesca a liberarsi.
Ma il profumo che si spande in tutta la cucina , mi riporta alla marmellata di limoni , quei limoni ... un prezioso dono dei miei vicini di casa , quel profumo avvolto in un sacchetto di carta marrone , quello comunemente usato per il pane ,che appena ho aperto mi ha inebriato .
Ho deciso , come vi avevo già premesso , di fare della marmellata anche perché a noi piacciono moltissimo in alternativa alle nostre torte .
Ho sempre fatto quella di arance , ma di limoni sinceramente nemmeno l'idea , conoscendo  la laboriosità di quella di   arance  , immaginavo la tortura nel fare questa di limoni .
Invece una sorprendente scoperta in una vecchia enciclopedia di cucina , mi ha invogliato  a provare e adesso due barattoli giacciono in dispensa , a dire il vero uno di essi è già a metà nel frigo perché qualcuno , come sempre ha apprezzato molto !
Che bello , quando oltre la passione si acquisisce anche la tecnica della lentezza , con il passare degli anni ho capito che non basta solo passione ma anche tanta pazienza , bisogna attendere ..
Come nella vita , avere pazienza e vedere che poi siamo premiati per questo .
Anche la marmellata di limoni richiede pazienza , così come il cugino limoncello ..hanno bisogno dei loro tempi , ma se li rispetti sono capaci di dare il meglio di se stessi...


INGREDIENTI PER DUE VASETTI CIRCA DA 300 G

  1. limoni g 300 circa 
  2. zucchero semolato 200 g
  3. acqua 
Lavate accuratamente i limoni e con un coltello ben affilato , tagliateli a fette molto sottili.
Poneteli all'interno di una ciotola e ricopriteli con acqua fredda.
Lasciateli a  riposare per  24 ore .



Il giorno successivo , togliete l'acqua  dal contenitore e con una schiumaiola raccogliete le fette di limoni che dovrete sistemare in una pentola abbastanza capiente  ,tanto da contenere i frutti e acqua per ricoprirli.
Portate l'acqua ad ebollizione , e quando comincia a bollire spegnete e togliete l'acqua mettendola in un contenitore .


Aggiungete solo a questo punto lo zucchero cercando di coprire bene tutte le fette  e cuocete per un'ora abbondante , mescolando spesso .
Se vedete che la marmellata si addensa troppo aggiungete qualche cucchiaio dell'acqua messa da parte nel contenitore , proprio per questo scopo.

Viceversa se troppo liquido , fate bollire qualche minuto in più.


Togliete dal fuoco e passate tutto  al mixer , tranne  due cucchiai , che aggiungerete dopo il passaggio nel mixer , in modo che nella marmellata rimarranno anche alcune scorzette .
Versate nei barattoli sterilizzati , chiudete e capovolgete , lasciate raffreddare e pastorizzate .



PASTORIZZAZIONE 

Quando le marmellate non vengono consumate nel giro di pochi giorni , io consiglio la pastorizzazione , anche se casalinga .
Usate barattoli perfettamente sterilizzati ,con coperchi nuovi .
Immergete all'interno la marmellata bollente , chiudete immediatamente e capovolgete in modo che anche l'interno del tappo risenta del calore .
Una volta raffreddati , i barattoli , prendete  delle pentole grandi , depositateveli   e ricoprite  il tutto con acqua fredda .Tra un barattolo e l'altro mettete dei piccoli pezzi di stoffa per evitare che durante la bollitura si possano toccare fra di loro e rompersi.

Portate ad ebollizione  e calcolate da questo momento circa 50 minuti di bollitura .
Trascorsi i quali , spegnete la fiamma e lasciate raffreddare i barattoli all'interno della pentola.
C'è poi chi sostiene che lo sbalzo termico , quindi dopo la bollitura passare direttamente al frigo , sia la cosa migliore , la mia esperienza però è quella che sopra vi ho descritto.
In ogni caso cercate sempre di pastorizzare in qualche modo, se avete intenzione di conservare qualche mese in dispensa marmellate e conserve ..











MARMELLATA DI GLICINE



Da quando è iniziata la Primavera , giorno dopo giorno , le trasformazioni di tutto quello che circonda casa , sono visibili dal nostro modesto occhio umano in maniera davvero sorprendente .
Fiori e piante , che credevo essere morti per il troppo gelo dello scorso inverno , improvvisamente cominciano a muoversi e ci regalano ogni giorno , un nuovo gesto di amore  ed uno spettacolo che fa bene all'anima e al cuore .
Una piccola fogliolina verde di un verde tenue , una gemma rosa , fili d'erba che crescono selvaggi ovunque .
E nell'arco di una settimana , gli splendidi lillà , che tanto mi ricordano l'infanzia nel cortile della nonna che ne era pieno , sono diventati macchie colorate di un colore , il lilla appunto , che amo da morire .
Così che , affacciandomi , mi sorprende anche il glicine pieno di fiori meravigliosi , tempestati da insetti più o meno grossi , di cui amo il ronzio , che mi fa capire che l'estate è ormai alle porte .
Trasportano polline loro , ed immagino dei piccoli secchi invisibili di legno , incastrati bene tra le loro zampette , che riempiono incessantemente , per poi svuotare , in una immaginaria  fabbrica di miele a ciclo continuo.
Piccoli operai che in questi giorni , fanno un lavoro estenuante , perchè il tempo è davvero poco , e devono approfittare di queste riserve che ben presto svaniranno.
E così penso che anche le nostre semplici cucine possono arricchirsi di fiori e colori , mi torna in mente la bontà dei fiori di acacia fritti con la loro pastella , e tu che torni e mi dici che , ascoltando la radio che ti fa compagnia nel tuo lungo viaggio di ritorno , sei stato attratto da uno chef pluristellato che decantva la marmellata di fiori di glicine , particolarmente buona in accostamento con formaggi saporiti...

Perchè no ...l'estate faremmo tante cene con gli amici e tra gli antipasti non mancano mai formaggi e confetture che preparo in casa e allora decido che voglio cimentarmi in questa ardua impresa .
Ardua si perchè , la pazienza sta nel centellinare fiore per fiore e raccogliere i petali , uno ad uno , controllare che non vi siano insetti al loro interno e procedere alla cucina di una marmellata dolce e profumata che è valsa la pena fare...




INGREDIENTI PER CIRCA 4/5 PICCOLI VASETTI

  1. fiori di glicine 200 g
  2. acqua 600 g
  3. zucchero semolato 600 g
  4. limone 1

Cogliete i fiori quando sono nel momento di massima fioritura e cominciate a separare i petali e sistemarli in una grande ciotola .Quando saranno il peso indicato sulla ricetta , dopo averli controllati bene e tolto loro le impurità ed eventuali insetti , sciacquateli velocemente , e copriteli con 200 g di zucchero ed il succo del limone .
Lasciate ad appassire per un paio di ore .


Trascorso questo tempo , ponete sul fuoco una pentola grande con l'acqua ed il resto dello zucchero e portate a ebollizione , quando comincerà il bollore , gettate all'interno anche i petali con lo zucchero .

  




Cominciate a far bollire piano piano il tutto semicoperto da un coperchio .




Fate sobbollire piano per almeno due ore , dopodichè se volete , passate la marmellata ala mixer per renderla più omogenea e sminuzzare i petali .

Quando vedrete che mettendo un cucchiaino di marmellata sopra ad un piattino , non scivolerà veloce , toglietela dal fuoco e sistematela immediatamente all'interno di barattolini piccoli sterilizzati  capovolgendo subito e lasciando raffreddare così la mrmellata .



Noi l'abbiamo assaggiata anche nel pane per la nostra colazione  e devo dire che è davvero ottima , il profumo che sprigionava in cottura era da togliere il fiato..
Provatela poi sopra un bel Pecorino di Pienza o altri formaggi stagionati...

Fatemi sapere e ..

BUON APPETITO !!!






 TISANA ALLO ZENZERO E LIMONE  

Credo molto nella proprietà delle erbe medicinali  , nel potere delle radici , piante e frutti.
Del resto molto medicinali sono composti da erbe e da sempre secondo me l'uomo riserva un grande rispetto per la natura , tranne chiaramente che in questa età contemporanea .
Certo , ci sono malattie che è impensabile poter curare con pozioni medicamentose magiche a base di camomilla o gramigna però posso dire che questa tisana allevia molto i malanni di stagione ,la stagione attuale .fredda e umida .
Ho provato questa tisana personalmente e posso dire con certezza che su di me ha funzionato tanto che sono due giorni che la consiglio a tutti  i clienti che  sento starnutire ...

INGREDIENTI PER DUE TAZZE

  • 1 RADICE DI ZENZERO FRESCA
  • 2 CUCCHIAI DI MIELE 
  • 1 CEDRO ( NEL CASO NON LO TROVIATE VA BENISSIMO IL LIMONE)

Sbucciate la radici di zenzero e affettatele finemente con una mandolina .
Mettetele in un piccolo bollitore con due tazze di acqua ed i cucchiai di miele .
Accendete la fiamma e ponete il bollitore a scaldare .
Quando inizia il bollore abbassate la fiamma al minimo e fate bollire per almeno mezz'ora .
Appena  saranno trascorsi quindici minuti circa , più o meno la metà del tempo , aggiungete il succo dell'agrume e continuate a far bollire .
Spegnete il fuoco e versate all'interno di una tazza .
Cercate di inalare bene e cominciate a sorseggiare quando si sarà leggermente raffreddata.
Il sapore non è proprio quello di una bibita gradevole ma tutto sommato nemmeno imbevibile .
I benefici saranno molti , non fosse altro per il fatto che lo zenzero ha moltissime proprietà antinfiammatorie ..
Allora buona tisana e guarigione ..

PS ...Questa tisana la dedico in particolare a due persone molto carine , Graziella e Adriano grandi bevitori di tisane ed infusi..forse questo li rende così ????









E poi ad un certo punto , mentre percorriamo una strada di un paese vicino , mi cominci a parlare del cavolo nero ..
Quanta coltivazione ne viene fatta qui e che bella pianta !...E ' facile da coltivare ? Sai che non l'ho mai assaggiato ..
Io ho sempre adorato il cavolo nero , ricordo che il babbo quando accendeva la stufa a legna chiedeva alla mamma di fare due o tre bruschette per cena , e che la nonna non avrebbe mai cucinato la ribollita o come diceva lei , la minestra di pane  ,se le fosse mancato il cavolo nero ..
Mi chiedi perché abbia questo nome ..perché proprio cavolo nero ??
Credo che si chiami così per il colore delle sue foglie , di un verde molto scuro , e so per certo che ha delle proprietà benefiche , soprattutto per il fatto che è un immunostimolante .
Nonna lo schiacciava da crudo e lo metteva sopra le ossa dolenti di braccia o gambe ..io la guardavo strana , ma lei tutta la notte dormiva incartando il cavolo nero addosso ad un'articolazione e la mattina seguente lo dava in pasto alle galline ..
Per un certo periodo mi sono rifiutata di mangiare anche la ribollita ,immaginando che il cavolo con la quale era cucinata , fosse uscito da un ginocchio della nonna ...
Allora stasera per mantenere le nostre difese forti , non ci resta altro che mangiare qualche bruschetta...


Avendo omesso di fotografarlo da crudo ho scaricato un immagine per mostrare il cavolo a chi magari non lo conosce..

INGREDIENTI X DUE PERSONE
  • 1 MAZZETTO DI CAVOLO NERO 
  • 2 LIT DI ACQUA
  • SALE
  • 1 CUCCHIAINO DI BICARBONATO
  • PEPE NERO
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 
  • 4 FETTE DI PANE ARROSTITO
  • 2 SPICCHI DI AGLIO






Portate a bollore i due litri circa di acqua salata e quando inizia a bollire tuffatevi  le foglie del cavolo nero tagliate a metà e precedentemente ben lavate .
Aggiungete il cucchiaio di bicarbonato e un goccio di olio, quindi fate riprendere il bollore e lessate il cavolo per circa un 'ora da quando inizia la bollitura .

Una volta che sarà morbido e cotto scolatelo e lasciatelo all'interno di uno scolapasta ma , trattenete in una piccola ciotola un po' dell'acqua di cottura  , quindi strizzatelo bene , e mettetelo in un recipiente.
Nel frattempo fate soffriggere lo spicchio di aglio nell'olio dentro ad una padella quindi aggiungete il cavolo che avrete triturato con una mezzaluna .
Salate aggiustate di pepe nero e cominciate a saltare in padella per dieci minuti circa .
A questo punto prendete le fette  di pane arrostito , strusciatele con lo spicchio di aglio e bagnatele con il liquido di cottura del cavolo ,quindi terminate ricoprendole con la verdura in abbondanza.


Sapore di una volta , semplice , genuino e soprattutto salutare !!!


BUON APPETITO !!!



FIORI DI ACACIA FRITTI

Sabato scorso , come ogni giorno  ,la mia Cri mi dette il buongiorno , sempre di corsa e sempre trafelata dietro alla sua campagna e l'erba da tagliare , e tra una faccina e l'altra con sorrisi e cuori , mi scrisse con tanto di foto che si  sarebbe cucinata i fiori di acacia fritti..
Conosco l'acacia semplicemente in relazione al buon miele che uso ma non avevo idea che si potesse mangiare .
Cosi con mia suocera , molto titubante , che mi aiutava a raccoglierla , ho deciso di provare subito questo piatto e di postarlo in fretta perché altrimenti non potete godere più di questo stupendo fiore.
Un retrogusto dolciastro accompagna questa sorta di frittella , che ho preparato come uso fare con i fiori di zucca , la prossima volta al posto del sale voglio sperimentare dello zucchero , o meglio ancora , una volta fritti voglio cospargere i fiori con tanto miele e magari attirare così le api per ricreare un ciclo magnifico legato alla vita....

INGREDIENTI
  • FIORI DI ACACIA 
  • UOVA 
  • FARINA 
  • OLIO DI ARACHIDI 
  • SALE

Ecco sua maestà fiore di acacia , che io ho la fortuna di avere nel giardino , ma si può trovare facilmente anche lungo i bordi dei fiumi o nelle campagne ..


Lavate bene i fiori senza staccarli dai loro rametti ,quindi fateli asciugare e preparate una pastella di uova e farina .
Sbattete bene e immergete dentro i fiori.


Sono molto delicati , per cui fate molta attenzione .

Scaldate una padella con l'olio di arachidi e quindi cominciate la frittura prendendo i fiori con un mestolo a molletta .


Fateli dorare da entrambe le parti , e scolateli sopra una carta assorbente.


Aggiungete un leggero pizzico di sale e passate in un vassoio da portata.


Continuate fino alla fine quando resteranno nella pastella solo i fiori che dovrete a quel punto raccogliere con un cucchiaio e deporre nell 'olio.


Facile , economico e buonissimo...


BUON APPETITO !!!!

E grazie Cri....
Mi farebbe molto piacere se chi visita le mie pagine lasciasse anche dei commenti....grazie 






TORTINO DI LEGUMI CON AGRETTI


Sto cercando di sperimentare una cucina fatta principalmente con le primizie primaverili che a me piacciono da morire ma che non disdegni la cultura del riciclo degli avanzi , perché a me sembra davvero un affronto dare in pasto ai bidoni tutto quello che lasciamo scadere .
Anche se ormai , siamo fatti dei gattari , ed abbiamo adottato tre o quattro mici , che non si fanno vedere spesso , ma sono sempre attratti dal profumo di ciò che resta nel nostro piatto per cui non gettimo assolutamente niente.
Perché i nostri gatti  (randagi fino a qualche tempo...) fa mangiano di tutto ,legumi e frutta compresi , quindi a questo punto siamo a posto...
Abbiamo cespugli di menta , dopo che due anni fa ne abbiamo messo a dimora una piccola pianta , ormai cresce ovunque...
E poi i primi piccoli piselli da sgranare , le fave e qualche grissino integrale avanzato o cracker, si prestano molto bene per questo tortino insolito...accompagnato da agretti è un piatto che a noi piace tanto..


INGREDIENTI X 4 PERSONE
  • 200 G DI AGRETTI
  • 100 G DI  G DI FAVE FRESCHE
  • 100 G DI PISELLI
  • 150 G DI GRISSINI INTEGRALI O CRACKER O SENZA GLUTINE
  • 70 G DI GRANA GRATTUGIATO 
  • LIMONE,MENTA ,OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA

Sbollentate le fave ed i piselli per cinque minuti ,e dopo averli ben puliti lessate gli agretti.




Togliete i legumi dall'acqua e fateli asciugare appena , poi metteteli nel mixer insieme al grana , i cracker,dieci foglie di menta , sale e pepe.
Il composto fatto senza uova risulterà molto più friabile e leggero.
A questo punto rivestite una teglia con carta da forno e procedete a stendere l'impasto , io non faccio un solo tortino , con questa dose ne preparo quattro.


Se poi volete servirlo come antipasto allora potete fare tanti piccoli tortini e per facilitarvi il lavoro bagnatevi ogni tanto le mani.

Infornate a forno ventilato ad una temperatura di circa 160° per un quarto d'ora .


Servite il tortino accompagnato dagli agretti che avrete conditi con sale olio e qualche goccia di limone..


BUON APPETITO !!!




RAVIOLI RICOTTA E ORTICA


Tornata dalla mia solita  ,consueta camminata , eccomi al mio appuntamento con voi e la mia cucina , una delle cose più belle che ho , e che mi sta dando tante soddisfazioni, come quella di camminare per la strada e ricevere i complimenti di  tante belle persone .
Ed io sorrido , saluto chiunque con un bel buongiorno , come mio padre mi ha insegnato , anche se qualcuno per questo ti guarda stranito perché dire buongiorno è diventata una cosa vintage..
Per gli altri, per me non lo sarà mai , perché un sorriso ed un buongiorno non si negano a nessuno.
Mentre cammino , a volte sorrido da sola , a volte canto , a volte penso , mille pensieri , di tutti i tipi , tristezza , malinconia quando in giornate apparentemente tranquille  ,ti arriva una telefonata che ti avvisa della perdita di una parente cara ..
Ti scende una lacrima , pensi a tutta la devozione con la quale è stata assistita dal marito per anni , un angelo , raro e stupendo ,mio cugino tanto stimato , nonostante la vita ci abbia allontanato , ma una di quelle persone che ti rimangono nel cuore e li restano , e allora continui a soffermarti sulle cose importanti , paura , tristezza ,la vita è anche questo...
Perché non vivere gli attimi che ti rendono felice , perché rovinare quelli che potrebbero riempirti il cuore , perché, perché, perché...
Forse immergersi nel mio mondo , in cucina è l'unico rifugio per questi momenti , per non pensare a quanto male ti fa la vita e cercare invece di pensare a quanto ti regala ma non te ne accorgi....

Le ortiche nascono spontanee negli orti , lungo i bordi delle strade e dei fiumi , il loro nome già fa capire che sono erbe urticanti ,ma se utilizzate dopo scottate in acqua bollente , sono un ottimo ingrediente per minestre , ripieni , e risotti ,tra l'altro e non meno importante , contengono tantissimo ferro quindi se avete problemi di anemia , armatevi di guanti e come me , gironzolate per la campagna a caccia di questa meravigliosa erba, della quale potete anche bere l'acqua come tisana , senza abusarne perché contiene anche molti minerali che sarebbero dannosi per i reni ..
Quindi ortica alla mano ecco i miei ravioli, tanto per completare e continuare la ricerca di cibi antichi e naturali ..


INGREDIENTI
PER LA PASTA 
  • FARINA  0 500 G 
  • 6 UOVA 
  • SALE 
  • 1 CUCCHIAIO DI OLIO DI OLIVA
PER IL RIPIENO
  • RICOTTA FRESCA 300 G 
  • ORTICA UNA BELLA MANCIATA 
  • 1 UOVO
  • FORMAGGIO GRATTUGIATO 
  • NOCE MOSCATA 
  • LA BUCCIA GRATTUGIATA DI UN LIMONE 
  • PEPE NERO


So perfettamente che tutti non avranno la possibilità di trovare ortiche , nel qual caso potete tranquillamente sostituirle con erbette tipo spinaci fresche o bietole.

Prendete le ortiche alle quali ho mescolato anche qualche aglietto selvatico , ma potete mettere un piccolo spicchio di aglio, lavatele bene e fatele bollire per qualche minuto nell'acqua.


Appena scottate sminuzzatele con un coltello tagliente ed unitele alla ricotta .


Aggiungete l'uovo , il parmigiano grattugiato , il sale , pepe e noce moscata  e per ultimo la buccia grattugiata del limone .


Mentre il ripieno riposa , preparate la sfoglia , facendo la classica fontana con la farina , mettendo al centro le uova e un pizzico di sale .
Impastate e tirate la sfoglia allo spessore più basso che potete.




Dividetela in due parti e nella prima cominciate a mettere con un cucchiaino il ripieno distanziato di qualche centimetro tra uno e l'altro .



Coprite con l'altra pasta fatta e tagliate i ravioli con una rotellina dentata , in maniera irregolare come ho fatto io , perché quelli perfetti si trovano in vendita ...


A questo punto cercate di sigillare bene i bordi e infarinate i ravioli che sistemerete in una tovaglia stesi per qualche ora .


Portate una pentola d'acqua a bollore , unite il sale e un cucchiaio di olio , appena inizierà a bollire tuffate i ravioli , pochi alla volta .
Fate riprendere il bollore e lasciate cuocere diversi minuti , perché la pasta tirata a mano necessita di lunga cottura .

Preparate un condimento a base di burro , salvia , parmigiano e pepe nero con il quale condirete i vostri ravioli..



BUON APPETITO !!!!!






RISO CON MALVA AL PROFUMO DI LIMONE


Cominciare la giornata , con i complimenti per il mio blog semplice ,naturale e casareccio , beh..emoziona perché vuol dire che un piccolo pezzettino di sogno si sta avverando..
E' vero che ognuno di noi , a volte ha delle capacità intrinseche , che riescono a fuoriuscire soltanto se qualcuno le apprezza o le motiva e le incoraggia..
Quindi dico a tutti , forza...non importa come sarà  il risultato , ma fate di ciascuno di voi un piccolo artista facendo emergere quella bella parte che avete dentro e rinunciate ad essere quello che non siete..
Felicità è anche questo..
E dopo questa piccola arringa della mia premessa ,un accenno alle cose belle e naturali , quelle che abbiamo accanto ma non vediamo più, troppo immersi nel cellulare , nei selfie , nei tablet ...non critico e non giudico , ma se riprendessimo la capacità di assaporare una passeggiata nella natura , un museo, un teatro all'aperto ,snobbando i centri commerciali e lo shopping compulsivo , sono convinta che staremo tutti molto meglio.
Quello di oggi è un piatto naturale e credo che farò una pagina dedicata alla riscoperta della mia campagna e tutto quello che mi /ci regala--
Si chiama malva , ha delle foglie rotonde frastagliate , a primavera fiorisce con dei piccoli fiorellini viola ,la nonna la usava come panacea per tutti i mali . 
Bastava dire di avere un mal di pancia e lei ci faceva litri di acqua di malva , che io puntualmente facevo raffreddare e davo ai gerani fioriti della mamma..
In realtà ho scoperto essere una pianta dalle molte qualità terapeutiche,leggermente lassativa ,diuretica ,antinfiammatoria miracolosa per le cistiti ricorrenti..quindi perché non usarla come ingrediente del mio piatto....?

Foglie i malva e rosmarino appena raccolte


INGREDIENTI PER DUE PERSONE
  • 30 FOGLIE DI MALVA CIRCA 
  • 250 G DI RISO CARNAROLI
  • 1 SCALOGNO 
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
  • 1 DADO PER BRODO (SENZA GLUTAMMATO ...)
  • 100 G DI PARMIGIANO GRATTUGIATO 
  • 1 PICCOLA NOCE DI BURRO
  • LA BUCCIA GRATTUGIATA DI MEZZO LIMONE
  • 1 BICCHIERE DI VINO BIANCO SECCO
  • SALE E PEPE

Raccogliete la malva , evitando chiaramente luoghi inquinati da traffico o diserbanti.
Lavatela molto bene e tenetela a bagno per un po'.
Tagliate a fettine lo scalogno e soffriggetelo nell'olio di oliva , quando è dorato gettate il riso e fatelo tostare.
Aggiungete le foglie di malva tagliate a striscioline.



Mescolate bene e sfumate con il bicchiere di vino bianco .
Quando il riso si sarà ritirato un po', continuate la cottura diluendo con il brodo.

Grattugiate la buccia di limone  e 
tenetela da una parte .

Tenete anche qualche foglia e fiore di malva freschi.
A cottura quasi ultimata aggiungete il parmigiano e la noce di burro , fate mantecare , mettete sale e pepe e la buccia del limone grattugiato...
Profumo dolce sapore agrumato  e delicatezza...


BUON APPETITO !!!!

POLENTA E ROMICE


Continua la mia ricerca alla riscoperta ..
Riscoperta di me ,   bambina quando il nonno Umberto mi portava con se in giro nei boschi , nei campi e a passare pomeriggi interi seduta nella terra dell'orto .
Per merenda era sufficiente un pomodoro maturo appena raccolto ,se chiudo gli occhi riesco a sentire il sapore dolce ed il profumo del basilico , le api che ronzano intorno ed il sole che illuminava quelle meravigliose giornate e permetteva ai pomodori del nonno di essere così succulenti..
Il nonno aveva la cultura contadina , benché fosse stato un capotreno , era cresciuto in una famiglia antica dove si viveva molto di ciò che la terra  produceva ..
Non so se avesse conosciuto le proprietà terapeutiche di ciò che amava produrre e cercare , certo è che forse qualcosa di lui scorre dentro di me ...
Il romice è un 'erbaccia così come lo ha definito Franci , che si trova ovunque , soprattutto ai bordo dei campi ,  ha numerose proprietà curative , e quando mio figlio si è servito il secondo piatto di ciò che ieri ho cucinato , ho pensato che si sta convertendo piano piano a ciò che io vorrei tanto capisse...
Apprezzare tutto ciò che la natura ci da è cominciare a vivere sereni...
Posterò diverse foto perché abbiate un 'idea di che bel piatto è possibile realizzare con un'erbaccia di campo , molta passione e fantasia...
La raccomandazione è sempre quella di raccogliere prodotti lontani da inquinamento e diserbanti !!!


INGREDIENTI
  • 20 FOGLIE DI ROMICE
  • 2 FOGLIE DI PORRO
  • PANE GRATTUGIATO  DUE CUCCHIAI
  • 2 CUCCHIAI DI PARMIGIANO GRATTUGIATO 
  • 1 UOVO 
  • 2 CUCCHIAI DI LATTE 
  • 1 CONFEZIONE DI POLENTA PRECOTTA
  • NOCE MOSCATA
  • 1 BARATTOLO DI SALSA DI POMODORO BIOLOGICA
  • SALE PEPERONCINO

FOGLIE DI ROMICE O LAPAZIO
Lavate accuratamente le foglie di romice , tenendole a bagno e cambiando almeno tre volte l'acqua di pulitura.
Intanto fate bollire un litro di acqua salata e quando avrà raggiunto  il bollore immergete delicatamente le foglie facendole scottare per due minuti.
Spegnete la fiamma e delicatamente ponete le foglie ad asciugare .
Nella stessa acqua scottate le due foglie di porro.


Preparate un composto di pane grattugiato , parmigiano uovo latte e noce moscata , amalgamate bene fino a che si sarà addensato quindi aggiustate di sale e pepe.


Togliete anche il porro dall'acqua e fate asciugare anch'esso.

Ponete all'interno delle foglie un cucchiaio di ripieno che avete preparato con il pane e cercate di arrotolare la foglia come un fagottino per far si che il ripieno rimanga all'interno in cottura .
Tagliate a fili più o meno grandi il porro e con essi chiudete i fagottini.



Intanto mettete a soffriggere alcuni pezzetti di aglio porro e peperoncino nell'olio, quindi aggiungete i fagottini e fateli cuocere a fiamma bassa per dieci minuti circa , poi  la polpa di pomodoro  e fate bollire piano piano fino a che la salsa si sarà addensata...In  una pentola portate a bollore acqua salata e cuocete la polenta.



Appena il sugo si sarà addensato assaggiate e regolate di sale e pepe.





Servite la polenta accompagnata dal sugo e dai fagottini ....

Il risultato sarà sorprendente e vi ricompenserà del lavoro faticoso....



BUON APPETITO !!



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