martedì 30 aprile 2019

STUFATO DI FAVE



Maggio è il mese che più di tutti mi ricorda i nonni , fatta eccezione chiaramente per le giornate in cui ricorrono le feste ricordate .
In particolare nonno Umberto , con il quale come ormai avrete capito , trascorrevo gran parte delle giornate estive , giacche invece che attratta da faccende casalinghe , amavo il suo orto al quale si approcciava con cura e dedizione .
Ed era con l'inizio di questo mese , che il nonno si affaccendava a mettere a dimora nella terra riscaldata dal primo vero sole primaverile , i pomodori succosi , i cetrioli , le zucchine lunghe , quelle tonde che la nonna avrebbe riempito di buona carne trita , il profumato basilico da pesto e le cipolle per le panzanelle estive .
Quando l'afa dei primi giorni estivi ci vedeva stremati , le verdure del nonno erano uno dei tanti toccasana che avevamo per salvarci .
La nonna preparava la panzanella già di primo mattino dopo che il nonno aveva fatto la spesa nel suo negozio personale a km zero e tutto biologico, e una volta pronta la copriva con un panno di cotone lindo e spesso , poi  la sistemava nella parte bassa del frigo accanto alla frutta .
Condiva  con sale , pepe nero  ed aceto ,  per un primo passaggio che serviva ad insaporirla , concludeva poi  l'opera cinque minuti prima di portarla in tavola , bagnandola bene con il nostro buon olio.
Ricordo tante cene fatte così , con il sapore  acre di cipolla   che mi rimaneva addosso per due giorni e che impregnava anche la camera che ospitava me con mia sorella ed i nonni..
E poi c'era la raccolta di fave e piselli .
Non era Primo maggio solo per la ricorrenza che celebravamo , festa dei lavoratori , ma perché finalmente si mettevano in tavola le prime fave dell'orto !
Babbo affettava la spalla , e facevamo tutta una celebrazione come un rito simil pagano per la famosa "avviatura".(Avviatura dalle mie parti significa cominciare a tagliare un salume integro..)
Quante belle cose ci siamo persi in questi anni , e quante ne abbiamo guadagnate ..Voglio evitare di fare  bilanci    perché la vita è un vivere guardando con ottimismo al presente con un piccolo passo dentro  al futuro senza rinnegare e dimenticare il passato !
Se le fave fresche avanzavano , nonna le stufava  nel vecchio tegame di coccio, rigorosamente il due maggio .
L'odore si sentiva fino all'orto , ed il nonno si rimpettiva guardandomi  ,soddisfatto ed orgoglioso del suo lavoro, ed io guardandolo d'altro canto mi sentivo   fiera di lui e di avere un nonno così.


Quest'anno per problemi di salute , non ho potuto coltivare ortaggi , il braccio non è al massimo e tu sei lontano e talmente stanco al tuo rientro che non ti avrei mai chiesto  aiuto, non possiamo  godere delle nostre bontà.
Cerco prodotti biologici , possibilmente coltivati nella zona , ma ad esser sinceri nessuno ha il sapore che ho negli anfratti della zona del cervello delegata al gusto..


INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • Fave da sgusciare , circa 1 kg
  • pancetta tagliata in un' unica fetta , 100 g
  • cipolla bianca , 1
  • salsa di pomodoro , 500 g circa 
  • sale 
  • pepe nero 
  • olio extra vergine di oliva

PROCEDIMENTO

  • Metti a bollire mezzo litro di acqua circa salata con metà della cipolla sbucciata ed affettata
  • Con l'altra metà della cipolla , tagliata finemente prepara un soffritto al quale aggiungerai sale e pepe nero
  • Quando la cipolla sarà trasparente aggiungi la pancetta tagliata a dadini e lascia cuocere fino a che non sarà bella croccante
  • A questo punto aggiungi le fave fresche e falle soffriggere per dieci , quindici minuti avendo cura di rimestare di continuo.
  • Bagna con un cucchiaio di acqua salata bollita e poi versa la salsa di pomodoro
  • Lascia insaporire e copri tutto con l'acqua fatta scaldare e salata 
  • Fai cuocere molto lentamente per circa un'ora  dopodiché controlla che la salsa si sia addensata e regola di sale e pepe
  • Porta in tavola con del buon pane tostato.

BUON APPETITO E BUON PRIMO MAGGIO !


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lunedì 29 aprile 2019

QUINOA CON PESTO DI BROCCOLI E POMODORI SECCHI



Mamma continua a guardare la mia scodella e ripete ogni volta che mi vede magiare quinoa , bulgur o cous cous, le solite frasi con le stesse identiche parole .
Perché ti ostini a mangiare sempre quel becchime per uccelli? 
Poi si gira incuriosita mentre scodella piatti di pasta , rigorosamente al ragù di carne , o meglio sugo , il suo sugo , a dimostrare che per lei esiste solo un primo piatto di pasta .
Invece per salute e per piacere , mi diverto a riscoprire o meglio a scoprire tante cose nuove , come per esempio  in questo caso la Quinoa.

Chisiya Mama”, ovvero “madre di tutti i semi”. Un nome dal significato che evoca particolari suggestioni. È in questo modo che Aztechi e Inca chiamavano la quinoa, una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae, originaria del Sudamerica, che cresce rigogliosa sul territorio delle Ande (possiede caratteristiche di resistenza molto elevate). Grazie al ridotto indice glicemico, la quinoa rappresenta una valida alternativa a pasta, riso, pane e cereali in generale senza rinunciare al gusto e le sue proprietà nutritive sono più affini a quelle dei legumi. ( fedelmente tratto da Pagine Mediche .it )


Consumare la madre di tutti i semi , quindi , mi aiuta a convincermi che sto facendo del bene al mio corpo e vi dirò anche che è talmente versatile in cucina che  mi invento delle buonissime ricette , ogni volta strutturate con ingredienti  e preparazioni diverse.Questa volta è toccato ad un pesto di broccoli  , pomodorini secchi e lamelle di mandorle.



INGREDIENTI PER DUE PERSONE

  • quinoa , 120 g
  • broccoli lessati , 250 g
  • aglio, due spicchi
  • pomodori secchi, 4/5
  • mandorle in lamelle , un cucchiaio
  • peperoncino in polvere
  • curcuma 
  • olio extra vergine di oliva 

PROCEDIMENTO

  • Lava bene la quinoa sotto acqua corrente poi mettila in una padella antiaderente e lasciala tostare qualche minuto
  • Fai bollire dell'acqua alla quale avrai aggiunto poco sale , e non appena avrà raggiunto  l'ebollizione , aggiungi la quinoa e falla bollire per una ventina di minuti.
  • Sbuccia lo spicchio d'aglio e lascialo soffriggere in poco olio , poi aggiungi i broccoli bolliti ed insaporisci con sale e peperoncino
  • Scola la quinoa e passa al mixer i broccoli
  • Rimetti il pesto di broccoli nella padellina , aggiungi un cucchiaio di olio e la quinoa 
  • Mescola il tutto poi aggiungi se ti piace della curcuma in polvere 
  • Forma con l'aiuto di un coppa pasta due tortini che servirai con sopra i pomodori secchi e le mandorle in lamelle 
  • Sistema con una spolveratina di peperoncino ed un filo di olio
BUON APPETITO !

 
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domenica 28 aprile 2019

PANCAKE , LA MIA RICETTA



La storia è sempre la stessa , ed è quella che si ripete da tanti anni  or sono.
C' è un piccolo nano che si sveglia una mattina e chiede alla nonna di cucinare dei pancake , che poi , a dire il vero nella sua lingua si chiamano "paccheic".
Allo stesso modo , una nipotina si alzava e chiedeva ad una nonna una crostata morbida con della buona marmellata .
E poi c'è una nonna , regina di tutte le nonne che è Evita,
Lei per tanti anni , è entrata nelle case di tante , troppe donne ed ha insegnato a cucinare , o meglio  più che altro ha trasmesso  i segreti che questa grande arte richiede .
Lo ha sempre fatto con una tale passione che , quando entrava con garbo ,quasi in punta di piedi, immediatamente le mettevi a disposizione tutto quello che avevi , perché sembrava curarti tutto e rimettere tutto in ordine anche e soprattutto  gli animi .
Ed una volta uscita dalla tua cucina aleggiava un alone di magia , pari ad una polverina di stelle che rimaneva per tanto tempo tra le scaffalature e le spezie .
Ed era allora che la tua passione prendeva corpo e diventavi come lei un'artista , un'artista della cucina .


Quando poi ha avuto in dono dalla vita , il primo dei suoi nipotini allora le è stato facile riversare tutta quella passione che si fondeva con l'amore , per diventare una nonna di altri tempi.
Quella con la quale preparare i biscottini di Natale , o i dolci per la colazione .
Magari gli antipasti , con il pancarre trasformato in strepitosi fiorellini , e meravigliose paperelle , coniglietti o pulcini nate da  un panbriosce di morbidezza ineguagliabile .
Questa è lei , Evita che due nipotini Lorenzo ed Alessandro hanno la fortuna di avere come nonna .
E ho sempre avuto in cuor mio , il desiderio che se mai avessi avuto la fortuna di potere trascorrere qualche giornata con i miei nipotini , senz'altro avrei emulato lei ed i suoi metodi.
Alla richiesta dei pancake tanto amati , non  posso fare altro che mettermi al lavoro ..


INGREDIENTI PER UNA DECINA DI PANCAKE

  • farina integrale , 100 g
  • farina di riso , 100 g
  • bevanda alla soia , 250 g
  • uova 2
  • zucchero integrale di canna , 30 g
  • olio di semi di arachide , 30 g
  • bustina di lievito , 1
  • aceto di mele , 1 cucchiaino
  • sale un pizzico


PROCEDIMENTO

  • Separa i tuorli dalle chiare e monta queste ultime a neve ben ferma
  • Sbatti i tuorli con lo zucchero poi aggiungi la bevanda di soia , l'olio , il cucchiaino di aceto .
  • Mescola bene le due farine assieme al lievito ,poi aggiungile piano piano all'impasto con le uova , sempre mescolando
  • Unisci il pizzico di sale ,e le chiare montate a neve 

  • Con un pezzo di carta assorbente ungi un padellino antiaderente  poi versa  un ramaiolo e lascia cuocere a fiamma bassa 
  • Gira dopo che l 'impasto presenterà in superficie delle bolle e man mano che togli disponi i pancake sopra un tagliere senza impilare altrimenti si sgonfieranno
  • Versa sopra di essi dello sciroppo d'acero e zucchero a velo.
  • Al momento di servire , se vuoi puoi anche aggiungere crema di nocciole , marmellata o frutta fresca .


BUON APPETITO ! 

Un caro saluto a tutti e un dolce augurio di una serena settimana ..
Silvia



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martedì 23 aprile 2019

BISCOTTI SANISSIMI CHE AMERANNO ANCHE I VOSTRI BIMBI


Ci siamo mangiati di tutto in occasione del  pranzo di Pasqua ; seduti nel caratteristico ristorante che spesso ci vede ospiti , quando abbiamo voglia di aria di casa e cucina casereccia.
La tradizione rispettata , nell'antipasto con la nostra "panina " aretina ricca di zafferano , pepe nero ed uvetta , accompagnata dall'uovo sodo benedetto fino alla fetta di colomba mandorlata che andava giù benissimo con il vinsanto della casa .
Un ottimo vino rosso di Montepulciano e le risate fatte al nostro tavolo e quello accanto composto dai nostri amici . Quelli veri di una vita , con i quali è rituale ritrovarci spesso e quest'anno anche nel giorno di Pasqua .
Il tempo è stato molto clemente , il mio dolore al braccio un po' meno , anche se sorrido , mi sforzo di sorridere sempre , soprattutto in una stupenda foto fatta da Matteo che ci ritrae tutti assieme , felici e "satolli." 
Una foto che forse arriverà a Londra dove lui abita , ma anche a Canterbury , dove abita la ragazza che sorride quando il nostro amico cameriere le urla all'orecchio" good eh good!!", e magari in California dove invece abita l'uomo biondo che sembra apprezzare la nostra cucina ed il nostro bere.
Tutti riuniti , senza età , sesso e religione, ma semplicemente un gruppo di persone che si vogliono bene .
E dopo qualche giorno di bagordi , eccomi tornata nei miei ranghi , molto più serena di prima , perché ormai non estremizzo niente nella mia vita , neppure l'alimentazione alla quale do' molta importanza e valore . Alla ricerca di materie prime buone per i miei piatti , farine particolari , legumi nella mia quotidianità , non mi tiro però indietro se c'è da bere un bicchiere di vino buono e mangiare in un buon ristorante qualcosa di più. Mi lascio andare e via, perchè anche questo è un modo di godere la vita ..
Ma..non si vive per mangiare !


Questi biscotti nascono , dopo aver letto tante righe di interviste fatte al dottor Berrino , rinomato oncologo , dopo aver visto tanti video che lo ritraggono e dopo aver letto anche libri della dottoressa Di Fazio primario di un reparto di oncologia a San Marino.
Ho pensato a me , ai miei cari , alla sofferenza che si percepisce in quei luoghi solo varcando la soglia , al dolore , a come affrontare una malattia .
Al fatto che molto spesso , figli di un boom economico senza precedenti ci siamo lasciati andare , anche a tavola perché venivamo da una generazione che aveva avuto troppa fame ed aveva sofferto per questo.
Adesso è il momento di fare un po' dietro front .
Che non vuol dire privazione , ma consapevole scelta. Un regime alimentare  corretto non implica per forza del cibo disgustoso , ma anzi ci aiuta ad apprezzare ingredienti semplici e genuini. E quando comincerete a stare meglio davvero , allora sarà tutto più semplice.
Eliminando per esempio gli zuccheri , che molto valore hanno solo per nutrire certi tipi di cellule , tipo quelle tumorali.
Sono ovunque , nel lattosio , nel fruttosio , maltosio ..potrei continuare , ma scelgo di evitare.

Per questi semplici biscotti vi occorreranno..


INGREDIENTI PER UNA VENTINA DI BISCOTTI

  • farina di mandorle , 250 g 
  • purea di mele , 250 g
  • uvetta ammollata , 2 cucchiai
  • pinoli , un cucchiaio 
  • semi di sesamo , 2 cucchiaini
  • sale un pizzico
PROCEDIMENTO

  • Sbuccia la mela , privala del torsolo e falla a pezzettini che cuocerai in un piccolo tegame con due cucchiai di acqua
  • Appena cotta , lascia raffreddare e riducila in purea 
  • Mescola la purea di mela alla farina di mandorla ,creando un composto al quale aggiungerai sale e uvetta precedentemente ammollata , e passata al mixer
  • Quando tutti gli ingredienti saranno amalgamati , fai delle piccole palline e schiacciale leggermente fra le mani , formando dei piccoli dischetti che adagerai in una teglia ricoperta con carta da forno
  • Spolvera i biscotti con i semi di sesamo e cuoci in forno caldo a 180° per una decina di minuti

I biscotti si mantengono tre o quattro giorni in frigo dentro ad un barattolo di vetro !

Assaggiateli e fatemi sapere !

BUON APPETITO !


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sabato 20 aprile 2019

BUONA PASQUA !


Auguro a tutti voi una serena Pasqua in compagnia delle persone che più amate ..
Con l'augurio che ciascuno di voi , viva per accontentare se stesso e non gli altri e che trovi pace e piacere in ciò che sceglie.
Un grazie sentito dal cuore per le tante visite al mio semplice blog e alle tante  giornaliere che mi riservate .
Ve ne sono davvero grata ! 
Un bacio a tutti i vostri piccoli ..e sappiate accontentarvi della bellezza di un filo d'erba ..

Silvia 
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giovedì 18 aprile 2019

PANINA ARETINA (QUELLA GIALLA..)


Non amo particolarmente lo zafferano , il suo aroma mi stucca un po' e forse per questo risulterò a tanti di voi alquanto  strana .
Certo se mi presentassero  un bel risotto alla milanese cucinato come Dio comanda  , credo non mi tirerei  indietro , ma nella mia cucina questa nota colorata è poco presente, sono sincera  .
Sebbene  consapevole che  lo zafferano sia una polvere d'oro, non solo per il suo valore economico ma soprattutto per gli aspetti benefici che apporta al nostro organismo.
Ho conservato in un piccolo barattolino di vetro , quasi come una reliquia , un pistillo colorato vivo che contrastava in maniera sorprendente con la trasparenza del suo contenitore.
Tutto questo per annunciare la "panina aretina ", quella gialla , il cui colore appunto è dato dallo zafferano.
Nei giorni in cui sono a casa e non lavoro, per periodi di malattia o  ferie , perdo il senso della realtà , il calendario non esiste , e le ore  trascorrono  una  dietro l'altra senza che tra di loro vi siano  particolari variazioni .
Ma tra pochi giorni sarà Pasqua , e lo capisco dalla frenesia che vedo nei tuoi occhi , o meglio la stanchezza che hai quando rientri a casa dopo una giornata di quattordici ore fuori , al lavoro ..
Ti aspetto , nella mia piccola cucina , dietro alle tende traforate di una finestra che da sul giardino , dove la strada disegna una curva leggermente in salita , dalla quale spuntano le luci della tua auto.
Nel frattempo ripenso alla Pasqua di quando ero piccola.
Certo meno sfarzo e più calore . Un tavolo lunghissimo di legno nella grande sala della mamma , i nonni tutti e quattro e gli zii , noi cugini costretti a mangiare in un tavolino da picnic leggermente scostato dal tavolo importante , che  rendevamo meraviglioso con un vasetto di fiori di campo .
Il babbo come sempre a capotavola , era lui che desiderava tutta la famiglia riunita .
Lui che con tutti aveva una parola garbata ed un gesto gentile , lui che oltre all'amore mi ha lasciato come dice mamma tutti i suoi stessi gusti culinari..
Ed in questi giorni io non posso impastare , ma fremo perché la voglia è tanta .
Il mio caro Bimby a questo punto entra in scena , ma voi che potete , utilizzate le vostre mani ed il lento lavorare delle vostre braccia .
Vi sembrerà strano ma anche gli impasti acquisteranno più valore e sapore .
E lasciatevi sporcare dalla farina , in silenzio massaggiate la pasta e vedrete quanto motivo di rilassamento sarà tutto questo per voi.
Mamma proprio ieri raccontava di quanta felicità ricorda aleggiare nelle case in queste giornate , quando le donne si radunavano tutte insieme per preparare i pranzi di Pasqua , Ciambellini o Corolli  (dolci tipici delle mie parti.), crostate , panine ..Ridevano , cantavano ..
Adesso due donne in casa sono troppe , potremmo resistere due giorni dopo i quali già sarebbe sopportazione .
Mamma dice.."Che ci sia qualcosa nell'aria che ci ha fatto diventare così cattivi ?"



INGREDIENTI PER DUE PANINE 

  • farina integrale , 150 g 
  • farina Manitoba , 150 g (se volete potete utilizzare 300 g di 0, ma io non la uso volentieri al posto delle due farine.)
  • acqua 200 ml
  • lievito di birra , 12 g
  • uvetta , 200 g
  • zucchero , 50 g
  • zafferano , una bustina
  • sale , un pizzico 
  • olio extra vergine di oliva , 50 g
  • pepe nero , un cucchiaino da caffè
PROCEDIMENTO

  • Mescola le due farine , o come detto sopra se vuoi utilizza una sola farina che in questo caso sarà quella 0 (io non amo molto le farine raffinate..)
  • Sciogli il lievito di birra nell'acqua insieme allo zafferano 
  • Fai la fontana con le farine ed incorpora il liquido , prima l'acqua in cui avrai sciolto lievito e zafferano
  • Aggiungi lo zucchero e le uvette , precedentemente ammollate e strizzate
  • E' la volta dell'olio  del sale e del pepe nero.
  • Lavora energicamente l'impasto , e quando vedrai che sarà ben compatto , mettilo in una ciotola leggermente unta di olio a lievitare dopo aver fatto una croce con il coltello(questa è la tradizione della nonna )
  • Copri con pellicola e lascia in forno spento con luce accesa 

  • Trascorse due ore circa , il tempo che l'impasto sarà quasi raddoppiato riprendilo e toglilo dalla ciotola

  • Dividilo in due parti uguali e rilavora ciascuna parte formando due palline a forma di pagnotta alle quali avrai dato anche la pirlatura come nell'impasto del pane

  • Spolvera entrambe con un filo di zucchero e rimetti a lievitare per un'ora sempre in forno spento con luce accesa 
  • Trascorso il tempo previsto accendi il forno statico a 180° e cuoci le panine per circa 40/50 minuti 
  • Toglile e lasciale raffreddare sopra una griglia .
  • Conservale dentro un panno e dureranno anche per tre o quattro giorni

PS..la Panina Aretina viene consumata nella colazione di Pasqua con le uova  sode Benedette o a fine pranzo con il cioccolato dell 'uovo..!

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mercoledì 17 aprile 2019

CROSTATA DI FROLLA INTEGRALE CON MIRTILLI E MARMELLATA


Ho provato a cercare le rondini , a controllare se i loro nidi che ogni hanno tornano puntualmente ad abitare nei mesi primaverili ed estivi , mi potessero offrire lo spettacolo consueto di tanti piccoli becchi gialli aperti in cerca di cibo.
La loro presenza sotto le finestre della stanza della lavanderia è un po' una rassicurazione e segno tangibile del tempo che passa cercando , per quanto più riesce a rispettare le leggi della natura ed i suoi cicli.
Non ho ancora visto niente , e la cosa non mi ha sorpresa perché in effetti , il loro garrire al tramonto non mi ha ancora destata dai miei pensieri.
Mi chiedo se anche per loro sia diventato tutto più difficile , se il loro ritmo abitudinario sia sconvolto come il nostro da un tempo che non ha più pause , riflessioni , umanità..
Le accolgo come un dono  ,per me rappresentano  la Primavera che torna impellente e non curante di tutto quello che invece viene devastato da noi miseri uomini.
Ricordo di quando mio figlio , molto piccolo , le sorprese a cantare nei loro nidi e si fermò con la sua testina all'insù pieno di curiosità , a guardarle per un intero pomeriggio.Quella fu una delle tante scoperte che lo arricchiscono ancora oggi e alle quali deve rispetto e gratitudine .
Ogni scoperta , ogni cambiamento, ogni nuova esperienza arriva per arricchire chiunque l'affronti con animo umile e disposto ..ne sono certa .
Ed ho coraggio e voglia .
Anche in cucina come sempre esperimento e cerco di far  evolvere il mio pensiero , uscire dagli schemi e fare conoscenza con tutto quello che per me rappresenta il nuovo che incombe .
Così negli scaffali adesso colloco farine particolari ricercate e preziose per la nostra salute , legumi e cereali , e nel frigo prevalgono i colori di tanta verdura ..
Non solo ..finalmente ho imparato a conoscere la cicoria selvatica che cresce spontanea nei nostri campi.
Ieri sera una cena da re ..Ci siamo deliziati con cicoria selvatica spadellata con aglio e peperoncino e fagioli cannellini cotti piano piano sopra la stufa a legna della mamma , pane nero integrale e tanto amore che trabocca dai nostri occhi e sorrisi!
Partiamo con la nuova frolla integrale , base di crostate interessanti per iniziare le giornate senza appesantirsi troppo di zuccheri e farine bianche !
Il gusto è eccellente e salutare ..


INGREDIENTI PER LA FROLLA INTEGRALE

  • farina integrale  300 g
  • zucchero integrale di canna  , 90 g
  • uova , 2
  • olio di semi di arachidi , 80 g
  • lievito per dolci  , 1 cucchiaino
PER DECORARE

  • marmellata a vostro piacimento , 1 barattolo
  • mirtilli , 1 vaschetta 
  • zucchero a velo 


PROCEDIMENTO

  • Lavora le uova con lo zucchero , l'olio di semi ed il cucchiaino di lievito
  • Poi aggiungi la farina integrale mescolando di continuo
  • Quando avrai ottenuto un panetto dalla consistenza omogenea , avvolgilo in pellicola e mettilo in frigo per una mezzora
  • Scalda il forno a 180°
  • Riprendi la frolla ed utilizza circa i due terzi per fare la base della crostata , che stenderai sopra un foglio di carta da forno 
  • Passala direttamente nella teglia e ricopri con la marmellata 



  • Aggiungi la frutta e le decorazioni a piacimento con la restante frolla .
  • Inforna per circa 35/40 minuti 
  • Spolvera con poco zucchero a velo 
BUON APPETITO !


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lunedì 15 aprile 2019

FUSILLI DI MAIS E RISO CON LE FAVE


Dovrebbe ancora piovere , perché la Primavera che aveva fatto capolino per qualche giorno , ormai ci ha lasciati.
Ha lasciato il suo posto a giornate fredde e ventose , e nonostante sia tornata l'ora legale , non riesco a godere di un grammo di luce serale in più , perché non ho voglia di stare fuori vestita con piumini e sciarpe pesanti.
Fatta questa premessa , è inutile negare che la voglia di assaggiare tutte le primizie che sfoggiano i banchi dei mercati mi prende sempre di più.
Che poi non amo mangiare verdura e frutta fuori stagione , ma certo , dopo mesi bui e poveri di ortaggi , quando carciofi , fave , agretti e piselli teneri fanno l'occhiolino , io sono solita cedere alla loro tentazione .
Sono ghiotta dello stufato di fave , che mangio come piatto unico la sera , magari per sostituire una fetta di carne , carne della quale ho ridotto drasticamente il consumo..
Fave fresche che mi diverto a sbucciare seduta al tavolo e i ricordi vanno ancora una volta alle giornate estive  o meglio davvero primaverili , quando ancora la primavera aveva un suo perché, e con il nonno trascorrevo per le vacanze Pasquali , intere giornate nel nostro orto.
A volte lo aiutavo , altre lo aiutavo a bestemmiare da buono Toscano ..
E con il cesto pieno di fave e piselli , mi ordinava di andare in casa dalla mamma , la zia e la nonna a cominciare l'arduo compito della sbucciatura .
Con mia sorella e mia cugina passavamo interi pomeriggi nelle ore più afose a fare questo che per noi era un passatempo meraviglioso .
Ora con le fave quelle più tenere spesso mi cucino anche dei buoni primi piatti , utilizzando magari della buona pasta di mais e riso ..

INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • pasta di riso e mais , 180 g 
  • fave fresche , circa 500 g da sgusciare
  • speck , una fetta abbastanza alta 
  • cipolla rossa , 1
  • pecorino grattugiato , un cucchiaio
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , pepe nero


PROCEDIMENTO
  • Sguscia le fave e metti da parte i teneri baccelli
  • Sbuccia la cipolla tagliala sottile e falla soffriggere in poco olio
  • Quando sarà trasparente , aggiungi le fave e fai insaporire completando con sale e pepe nero
  • Copri con due bei mestoli di acqua calda e lascia cuocere le fave a fuoco lento
  • Nel frattempo cuoci la pasta e tagli a fettine sottili lo speck
  • Prendi un piccolo padellino antiaderente e fai cuocere lo speck fino a che non risulterà bello croccante
  • Scola la pasta e versala nel tegame con le fave , mescola bene e se necessario aggiungi un cucchiaio di olio a crudo 
  • Sistema di sale e pepe nero, aggiungi il pecorino e servi con lo speck caldo
BUON APPETITO !!


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venerdì 12 aprile 2019

TORTA SALATA ALLE VERDURE PRIMAVERILI E RICOTTA


Il bello delle torte , è che non esistono solo dolci , ma anzi spesso come salva cena , apprezzo ,in verità apprezziamo , questa meravigliosa alternativa a pesce carne o salumi.
Da quando poi ho scoperto la pasta frolla salata senza neppure un grammo di burro , allora mi sento anche più felice nel cucinarle , perché so che tutto sommato faccio del bene anche alla nostra salute .
Primavera come le torte salate , si possono presentare in mille modi , questa nasce da un'idea di Alice , foodblogger di Panelibrienuvole.
E così da una temperatura di 24 gradi in pieno giorno , si passa a tre gradi la mattina all'alba .
Mi alzo , infilo la tua felpa e la prima cosa che faccio è quella di appoggiarmi alla finestra e muovere le braccia per togliere il torpore ed il dolore che accompagna ormai tante notti.
Il caffè dovrebbe darmi una bella svegliata invece , nonostante la dolcezza della torta di carote ,  sento che ancora non ho abbastanza lucidità , torno nel letto con la voglia di leggermi un libro .
Appoggiato nel comodino , forse da qualche mese , aspetta che gli dedichi qualche ora del mio tempo.
E adesso potrei farlo , visto che momentaneamente son a casa per un intervento al braccio che pensavo fosse panacea per tutti i mali , ma che in realtà mi sta facendo sprofondare in una lenta e inconsueta tristezza derivante probabilmente dalla paura di non aver risolto il mio problema .
Per la prima volta ho rifatto una doccia , rigenerante con la paura tipica che mi accompagna ogni volta che tolgo il cerotto dal pezzetto del mio corpo a turno un pochino martoriato.
Ho paura di guardare il taglio allo specchio , respiro profondamente e noto che il gonfiore attorno alla nuova ferita  non è poi più grave di quello di altre volte.
Come cambia la visione della realtà da quando possiamo tutto a quando qualcuno deve aiutarti anche ad asciugare il viso.
A questo forse devo la mia felicità, che non è stoltaggine , badate bene , ma è vivere con leggerezza la vita , la stessa che ti si propone ogni giorno in maniera diversa ed inaspettata.
Tu non ci sei , ed il primo desiderio che ho è quello di raccontarti quanto sono stata coraggiosa .
Una piccolezza ..
Una folata di vento mi costringe ad interrompere il cerchio dei miei pensieri , dove spesso mi rifugio , e vedo con dispiacere che l'anta della finestra  ha scaraventato il vaso della mia orchidea per terra .
Raccolgo ogni piccolo pezzetto di corteccia e mi scuso con quel meraviglioso essere .Dovevo stare più attenta , averne più cura e non lasciarla di fronte ad una finestra semiaperta e con fuori un terribile cambio improvviso di tempo .
Per ritrovare un po' di Primavera , una torta salata , piena di colore e verdure tipiche di questo periodo.
Non voglio mangiare formaggi e bere latte , ma dopo tanto tempo una fetta di torta con un velo di ricotta biologica non mi ucciderà!




INGREDIENTI PER UNA TORTA DA 24 CM

PER LA FROLLA SALATA

  • farina di riso , 120 g
  • farina integrale , 130 g
  • olio di oliva , 250 ml
  • sale , un pizzico
  • uovo 1
PER LA FARCITURA

  • ricotta fresca biologica , 250 g
  • grana grattugiato , 2 cucchiai
  • fave fresche sbucciate , un pugno 
  • asparagi , 4 freschi
  • carciofo , 1
  • fiori di zucca , 3
  • limone ,1
  • olio extra vergine di oliva 
  • pepe nero ,sale
PROCEDIMENTO

  • Mescola le farine e mettile in una zuppiera , aggiungi il sale  l'olio e l'uovo e lavora con le mani fino a quando avrai ottenuto un composto omogeneo che metterai in frigo 
  • Pulisci tutte le verdure , affetta finemente i carciofi e mettili in acqua acidulata con limone , togli la parte coriacea agli asparagi tagliali a piccoli pezzi lasciando le punte più lunghe e sbollenta tre o quattro minuti in acqua salata

  • Riprendi la pasta frolla stendila bene in una tortiera precedentemente imburrata


  • Posizionala nel freezer per un'oretta circa 
  • Mescola la ricotta al formaggio grana e spolvera con poco pepe nero.
  • Trascorso il tempo previsto riprendi la frolla e coprila con un foglio di carta da forno , sul quale posizionerai dei legumi secchi.

  • Cuoci in forno statico per 45 minuti a 180°,trascorsi i quali toglierai la tortiera e anche il foglio di carta da forno con i legumi, poi rimetterai in forno ancora una quindicina di minuti.
  • Togli la torta salata cotta e lascia raffreddare
  • Appena è pronta , versa il composto di ricotta , livellalo bene con il dorso di un cucchiaio e poi procedi a ricoprire con tutte le verdure 
  • Bagna con un filo di olio e spolvera con poco sale e pepe nero 
BUON APPETITO !





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giovedì 11 aprile 2019

TORTA DI CAROTE CON FARINA DI RISO E OLIO DI OLIVA


Rivoluzione anzi no rivisitazione ..
Ecco all'ingresso della mia piccola cucina dovrei appendere questo cartello .
Amo prendere una ricetta della nonna dal quaderno a righe tutto sporco di macchie di olio quasi infarinate e di ditate della nonna , poi della mamma e ora le mie .
In quel caso non cambio neppure una virgola tranne qualche volta quando mi trovo in difficoltà a reperire certi ingredienti , o perché non li trovo o perché probabilmente nonna attribuiva loro un nome che non mi è noto.
Così ho scoperto per esempio che la sua erbetta per le polpette di carne , nota come Persia  ,altro non era che la maggiorana ..
A forza di comprare vasetti di erbe aromatiche e farli odorare alla mamma ci siamo arrivate .
Anche questa è una forma di amore e di rispetto per chi non c'è più , per lo meno fisicamente .
Ora che mi sforzo di avere una sana alimentazione , per lo meno abbastanza genuina , il problema nasce quando devo pensare alla nostra colazione .
Muffin cacao e pere , (Muffin cacao e pere ), gallette di riso e quinoa con un velo della nostra marmellata ,biscotti rustici con farine nobili ed anche fette di pane casareccio che impasto con farina integrale , semola Senatore Cappelli , o farina di sorgo e farro..alla ricerca di nuove esperienze ed esperimenti culinari sempre e  costantemente .
Questa torta invece , nasce dalla rivisitazione delle care ed amate Camille alla carota ...
Partiamo dal fatto che mi hanno regalato delle uova freschissime , quindi già siamo molto avvantaggiati !


Da qui l'idea di mescolare carote grattugiate ad un buon succo di arancia spremuta e olio di oliva ..


L'unico burro che ho usato è quello per imburrare la teglia assieme alla mia farina di riso.



Quando poi , facendo colazione , tu assaggi e commenti che è molto buona , allora so di aver centrato il mio obbiettivo che non è solo quello di renderti felice , ma di farti mangiare cose sane ! Ci vuole molto a farla per i nostri cari se consideriamo che con un robot , mixer o bimby ci vogliono tre minuti di orologio...

INGREDIENTI PER UNA TORTA DI 24 CM 

  • carote fresche , 250 g
  • zucchero a velo , 200 g
  • farina di riso , 200 g
  • uova intere , 3
  • mandorle tritate finissimamente , 100 g
  • arancia spremuta , 80 g
  • olio di oliva , 80 g
  • scorza dell'arancia grattugiata
  • lievito per dolci , 1 bustina 
  • zucchero a velo


PROCEDIMENTO

  • Sbatti le uova con lo zucchero a velo
  • Grattugia le carote o passale al mixer dopo averle sbucciate 
  • Aggiungi al composto di uova e zucchero le carote e le mandorle tritate molto finemente quasi a farina 
  • Poi in successione metti farina , spremuta d arancia , olio , scorza grattugiata ed infine il lievito per dolci
  • Imburra ed infarina uno stampo per dolci , accendi il forno statico a 180°
  • Inforna e cuoci per 45/50 minuti controllando visivamente 
  • Fai la prova stecchino ..(che consiste nel mettere uno stecchino al centro della torta e farlo fuoriuscire ..se umido la torta avrà bisogno di qualche ulteriore minuto di cottura ).
  • Sforna , lascia raffreddare , capovolgi nel piatto di portata e spolvera con poco zucchero a velo .
BUON APPETITO !


PS..La torta è perfetta anche per i celiaci , chiaramente avendo l'accortezza di mettere zucchero e lievito senza glutine 
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