lunedì 30 settembre 2019

RIGATONI POMODORO , GORGONZOLA E PESTO



La giornata di oggi comincia con una nebbia mattutina, insolita per questi periodi , ma appena mi affaccio alla finestra , noto che, al disopra della piccola collinetta davanti a casa,il sole sta piano piano nascendo .
Paziento e ripeto silenziosamente in testa una delle più belle poesie che abbia mai studiato, a parer mio, che poi rifatta come canzone , ho imparato ancora meglio tanti anni dopo i miei studi.
"La nebbia agli irti colli, piovigginando sale..."
E mentre mi appresto a cominciare un altro giorno molto importante della mia vita , un nuovo inizio , incrocio con l'auto , i contadini vicini in fervida preparazione .
Comincia la vendemmia !
D' uve bianche e d' uve nere colmeranno le paniere , e fra pochi giorni , l'odore del mosto che sbollenta nei tini , pervaderà la strada sterrata che conduce al paese .
Ricordi , associazioni , momenti di gioia .Quanto è affollata la mente  in  certi momenti ? 
Trascorre la mattinata , torno a casa ansiosa di passare  il pomeriggio in compagnia di un amica cara e dolcissima che viene a trovarmi.
Un caffè , un te , della piccola pasticceria secca acquistata dal fornaio vicino a casa , che bontà!
Mi chiami , sorrido , sono in piena merenda da Tiffany e sorridi anche tu !
Che fantastica storia è la  vita !
Ho cucinato qualche giorno fa , questi rigatoni , che di per se sono un formato di pasta che adoriamo,perché racchiudono all'interno  ogni tipo di salsa come nessun altro formato  .
Un poco di pomodoro e...



INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • PASTA FORMATO RIGATONI , 160 G
  • PASSATA DI POMODORO , 1 TAZZA
  • PESTO DI BASILICO , 3 CUCCHIAI 
  • GORGONZOLA DOLCE , UN CUCCHIAIO 
  • CIPOLLA ROSSA 1
  • SALE 
  • PEPERONCINO 
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 
PROCEDIMENTO



  • Prepara un pesto molto denso , con poco olio , usando foglie di basilico , 80 g circa di parmigiano , una manciata di pinoli .Lascia da parte
  • Taglia la cipolla , falla soffriggere in poco olio e aggiungi la passata di pomodoro con poco sale e peperoncino 
  • Quando il pomodoro sarà un poco insaporito , metti anche il pesto appena preparato, avendo cura di lasciarne un piccolo cucchiaio da parte .
  • Cuoci i rigatoni al dente , poi scola la pasta e saltala in padella con la salsa e anche il  gorgonzola .
  • Quando il formaggio si sarà sciolto togli la pasta dal fuoco e spolvera con il pesto lasciato da parte 
BUON APPETITO !



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sabato 28 settembre 2019

VERDURE IN FORNO



I  km percorsi stamani sono sei .
Camminare nei miei luoghi è un rigenerante naturale .
Ho incontrato persone , auto che schizzano veloci anche se il limite è 50 ,( ma tanto chi li controlla ..) e fiori gialli lungo i bordi dei campi dove ancora i girasoli non sono stati battuti 
Fiori spontanei , selvatici che disegnano e abbelliscono il paesaggio , già di per se notevole , creando spunti per riflessioni e stati d'animo che portano solo e soltanto benessere .
Quindi , trovo nella mia passeggiata non solo benessere fisico ma anche e soprattutto psichico .
Con le cuffiette e la musica dei Negrita a palla , mi sono persa tra i miei pensieri e mi sono resa conto , solo alla fine del percorso , di aver cantato a squarciagola per quasi tutto il tempo.
Cantare mi è sempre piaciuto tanto , come quando ero piccola e durante la raccolta dell'uva e delle olive mi cimentavo in assoli che non erano alla mia portata e la sera faticavo a ritrovare un poca di voce anche solo per parlare .
Ma non ero sola "a quei tempi"..
Si sentiva cantare , voci provenire dai campi dove , contadini infreddoliti forse si cantavano delle nenie antiche per aiutarsi a superare freddo e fatica .
Tornando a casa , i  soliti regali graditi dai vicini , i più belli !
Un cesto misto di tante verdure . Probabilmente le ultime che ci regalerà questa stagione .
Voglia di conservarne il profumo , i colori , i sapori ..Voglia di aprire il congelatore e assaporare il gusto dell'estate .
Queste verdure miste così cucinate , saranno una buona base per :

  • semplici contorni
  • condimento per pasta 
  • bruschette saporite 
  • torte salate 


INGREDIENTI PER UNA TEGLIA 

  • MIX DI VERDURE (MELANZANA, PEPERONI DI VARI COLORI , CAROTA , CIPOLLA ,ZUCCHINE SE NE AVETE  E A SECONDA DEL VOSTRO GUSTO PATATE)
  • SALE 
  • ORIGANO
  • PEPE NERO
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 
PROCEDIMENTO

  • Lava bene tutta la verdura e tagliala in pezzetti più o meno uguali
  • Ricopri con carta da forno una teglia e disponi la verdura in uno solo strato
  • Aggiungi sale a piacere e pepe nero 
  • Annaffia tutto con olio extra vergine di oliva e metti in forno a 170° per 40/50 minuti
  • Togli dal forno e assapora come contorno
  • Metti parte delle verdure in vassoi da congelatore e avrai una scorta per l'inverno
BUON APPETITO !




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venerdì 27 settembre 2019

FREGOLA SARDA AL POMODORO E VONGOLE



Le settimane sembrano volare , complici le tante cose da fare , gli impegni quotidiani , la mamma che va portata a fare la spesa , l'iscrizione di mio figlio  all'università, la voglia di correre dai nipotini ed aspettarli all'uscita della scuola .
Sentire il cuore in gola perché non li vedi da quasi un mese, e vedere le loro guance colorarsi di un leggero rossore , gli occhi complici ed un lieve sorriso .
E gli abbracci di mia figlia .
Ho cercato l'amore . Ho desiderato che la mia vita traboccasse di amore , non quello che ci insegnano da bambini nelle favole di Biancaneve e Cenerentola  delle quali però spesso ho apprezzato la morale.
L'amore vissuto , quello che ti fa piangere , mettere in gioco i sentimenti e che non ti fa aver paura di mostrare il cuore , in genere nascosto lì , non propriamente nella parte sinistra del corpo come ci hanno sempre fatto credere.
Forse la scoperta che il mio cuore non fosse così perfetto come lo avevo sempre disegnato , è stata la prima vera scossa per cercare di migliorare la mia vita , per rimettermi continuamente in gioco , per stimolare me stessa a   non accontentarmi. Ho sempre voluto vivere non sopravvivere .Quanto è brutta la parola rassegnarsi , o appunto accontentarsi.
Ho sbagliato per sbagliare ...
E continuerò a pagare o a complimentarmi con me stessa per ogni scelta della vita .
Molte sono state deludenti , quando  ho investito  tutta me stessa istintivamente , senza mai pensare che di fronte avevo l'altro , o l'ignoto che magari mi ignorava .
Con il tempo ho capito che nessuno può mettermi i piedi in testa o peggio ancora, umiliarmi traendone gioia .(che misere anime .)
Un altro grande cambiamento nella mia vita si sta avverando ..
Non so , ho voglia di rimettermi in gioco , di non subire più , un giorno , racconterò tutto, di tanta gente che sbandiera valori , arriverà anche quello il momento .Ma le più grandi soddisfazioni me le incomincio a togliere e come sempre tu sei a sostenermi ,a capire tutto di quello che ho bisogno , che non è mai bene materiale , ma appoggio morale e fisico,  che solo tu ed i miei figli sapete darmi.
Quanto sono fiera di me stessa !
Dei miei dubbi, delle mie paure , del mio "Coraggio si" , con la c maiuscola !
Brava Silvia ..e fino a che me lo dico da sola  !... Che bel sorriso di soddisfazione che ho guardandomi allo specchio stamani, non me lo ero vista da molto tempo , forse dal giorno del nostro matrimonio  .
Fregola è una pasta Sarda che alla mia bella età non avevo mai cucinato . 
Ne ho fatto un piatto divino unendola alle vongole , pomodorini e peperoncino !
Ve la consiglio...



INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • FREGOLA SARDA 210 G
  • VONGOLE , 1 KG CIRCA 
  • PASSATA DI POMODORO , 5/6 CUCCHIAI
  • POMODORINI , UNA DECINA 
  • AGLIO 2 SPICCHI
  • PREZZEMOLO , UN CIUFFETTO
  • SALE , PEPERONCINO
  • VINO BIANCO , 1 BICCHIERE 
  • BASILICO FRESCO


PROCEDIMENTO 

  • Lava e spurga bene le vongole prima sotto l'acqua corrente e poi lasciandole in ammollo dentro acqua e sale 
  • Fai un battuto di aglio , prezzemolo e peperoncino fallo andare in due cucchiai di olio extra vergine di oliva e dopo due o tre minuti aggiungi le vongole e falle aprire , sala leggermente 
  • Una volta aperte togli le vongole e mettile da parte assieme al liquido  , aggiungi il pomodoro passato e lascia insaporire pochi minuti nella casseruola dove hai fatto aprire i molluschi ed il vino bianco.
  • Nel frattempo fai bollire dell'acqua salata 
  • Aggiungi la fregola al pomodoro insaporito e falla leggermente tostare poi procedi la cottura aggiungendo acqua mano a mano che si cuoce  ed il liquido emesso dalle vongole in apertura 
  • Quando  la pasta sarà quasi cotta , metti i pomodorini e le vongole tenute da parte , lascia insaporire fino al termine della cottura della pasta , poi regola di sale e pepe e cospargi con un trito di prezzemolo e basilico freschi .

BUON APPETITO !


 
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martedì 24 settembre 2019

ZUPPA ALLA LUCCHESE DEL COLLE



                         





                                                                          
                                               
   
Settembre è arrivato e con lui le giornate più corte e le prime piogge Autunnali , la luce filtra attraverso le tende ,ma sembra essere smorzata .
In pochi giorni il sole ha perso calore e colore .





Mi affaccio e mi pregusto una mattina dai colori vivaci , la felpa a coprire braccia ed emozioni , controllo il cielo gonfio di nuvole , nel fuoco la prima zuppa della stagione .
Non poteva essere altro che Del Colle a saziare il mio gusto e bisogno di cose buone  e genuine .

Ho scelto Zuppa alla Lucchese , ho scelto di volere bene a me e a chi amo , ma altre sì ho scelto la semplicità nella preparazione e la dolce sensazione che mi provoca il sobbollire sopra la stufa ..
C'è bisogno di aggiungere altro ?
Ne cucino una confezione , per metà potrò congelarmela e tirarla fuori nelle sere che avrò più fretta , basterà solo riscaldarla  ed abbrustolire del buon pane .
I nutrienti ci sono tutti , un filo di olio a completare e avrete risolto ogni problema per la cena o perché no, un pranzo completo.
Ma adoro gustarmela cucchiaio dopo cucchiaio con la lentezza che mi appartiene ogni volta che mi siedo attorno ad un tavolo..
Fuori è buio , la zuppa fuma nel piatto, noi siamo qua ad assaporare i primi regali di un Autunno ormai dichiarato...






Del Colle (Del Colle ) è una storica azienda toscana che dal 1996 produce e trasforma una selezione delle migliori produzioni di legumi e cereali , nel massimo rispetto dell'ambiente e del territorio per portare in tavola genuinità e gusto vero.
Tra le tante proposte che potrete trovare visitando il sito ,  (basterà cliccare il rigo con il nome Del Colle in blu che vi ho evidenziato sopra) le zuppe, che tra l'altro rivestono un ruolo importante a tavola sia in Estate che in altre stagioni .
La procedura per la preparazione è molto semplice , basterà l'aggiunta di pochi ingredienti ed in un tempo relativamente breve porterete in tavola un ottimo piatto unico ed equilibrato .
La zuppa alla Lucchese in particolare , composta di ingredienti quali i piselli decorticati , orzo perlato , i buonissimi fagioli dall'occhio ed altri legumi ancora ,è un 'antica ricetta che abbinava le varietà di legumi ai cereali per antonomasia , farro ed orzo .
Molto pratica perché non necessita di ammollo , trova largo riscontro per il suo particolare equilibrio di sapori !




Se vi ho fatto venire voglia di cucinarla ecco qua i semplici passaggi :


INGREDIENTI PER 4 PERSONE 

  • ZUPPA  ALLA LUCCHESE DEL COLLE  (DEL COLLE ) , 1 CONFEZIONE DA 500G
  • CIPOLLA ROSSA , 1
  • COSTOLA DI SEDANO , 1
  • PASSATA DI POMODORO , 2 CUCCHIAI
  • SALVIA UNA DECINA DI FOGLIE
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 
  • SALE, PEPE NERO
PROCEDIMENTO

  • Lava bene la cipolla ed il sedano e battili con un coltello affilato
  • Fai scaldare poco olio ed aggiungi gli odori pronti assieme a poca salvia sminuzzata 
  • Nel frattempo metti a scaldare 2,5 litri di acqua alla quale avrai aggiunto poco sale o dado vegetale .
  • Quando la cipolla sarà trasparente , aggiungi  il pomodoro e successivamente il contenuto della zuppa dopo averlo ben lavato e controllato visivamente 
  • Lascia insaporire qualche minuto e poi completa aggiungendo gradualmente l'acqua portata a bollore 
  • Fai cuocere a fuoco lento per circa 1 ora da quando comincia l'ebollizione .
  • Servi con un filo di olio extra vergine a crudo dopo aver regolato di sale ed aver aggiunto una piccola quantità di pepe nero
  • Completa a piacere con un trito di salvia fresca
  • Per renderla ancora più gustosa puoi aggiungere nel soffritto iniziale  del lardo !
BUON APPETITO !






.

 Grazie a DEL COLLE !



                                                                               
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lunedì 23 settembre 2019

SCHIACCIA ALL'UVA (NUOVA VERSIONE )



"Tornerà l'Autunno , quello vero.
La tazza di tè fumante l'odore di castagne, le foglie stanche della stanchezza giusta,i compiti dei figli da finire,le malinconie che tornano da chissà dove e io che infilo un cappotto e vado a chiedere al cielo come sta ".
Questo scritto è di Fabrizio Caramagna , giovane studioso e scrittore di aforismi che potete trovare sul web .
Mi è sembrato rappresentarmi come nessun 'altra cosa , perché amo l'Autunno e non avrei avuto maniera migliore di descriverlo in poche righe .
Magari al posto della tazza di tè, avrei preferito scrivere un caffè nero bollente , non ho più da riguardare i compiti dei figli , ma trascorro minuti ferma a guardare le fotografie dei quaderni del mio nipotino che mia figlia mi manda .
Ed allora i pensieri corrono lontano..Alla vita frenetica , al lavoro che non mi risparmiava , agli orari impossibili , al controllo delle cartelle  nell'ora tarda ,quando già magari i miei bambini già dormivano.
Ho perso tante cose per guadagnarmi niente , anzi ...
Attraverso le finestre osservo la pioggerella fine accompagnata da un lieve vento che , trasporta le foglie stanche  sopra l'erba bagnata .
Il tappeto erboso , che cambia colore , non infilo ancora un cappotto ma una morbida felpa per andare ad accertarmi che il cielo stia bene ..
Un altro giorno ad aspettarti,stasera farai anche molto tardi .
Ti ho consigliato di dormire fuori per evitare di rientrare a tarda notte  e ripartire domattina presto :un dolce sorriso per tua risposta .
Figurati se dopo le tante traversie mi lasci dormire sola di notte .
E' autunno , Inverno , Primavera , Estate ma la gente non si accorge se è Estate o Inverno quando è felice .
Ma non c'è Autunno senza la schiaccia con l'uva nera , tipica della mia Toscana .
Questa volta ho variato un poco la ricetta , ho cercato di renderla morbida ,cambiando il lievito e aumentando la quantità di olio .
Tanto zucchero nella superficie ,la mamma ha apprezzato la morbidezza .
Buon Autunno !




INGREDIENTI PER UNA SCHIACCIA 

  • Farina 0, 500 g
  • acqua , 350 ml circa 
  • lievito , 1 bustina  Paneangeli tipo "Pizzabellaalta"
  • uva nera del contadino tipo Sangiovese o Merlot , 2 grappoli medi
  • olio extra vergine di oliva , 2 bei cucchiai
  • sale un pizzico
  • zucchero semolato , 2 cucchiai


PROCEDIMENTO

  • Setaccia la farina e disponila in una larga ciotola, aggiungi il lievito Paneangeli
  • Comincia ad aggiungere acqua in maniera graduale e lavora l'impasto con la mano , facendo assorbire acqua alla farina .
  • L'impasto non deve indurire ma rimanere abbastanza molle .
  • Aggiungi un cucchiaino di zucchero , un cucchiaio di olio e per ultimo un pizzico di sale .
  • Lavora qualche minuto e lascia in luogo tiepido a lievitare per un paio d'ore l'impasto , coperto da pellicola 
  • Riprendi e dividi in due parti , una delle quali leggermente più grande.Con questa rivesti la teglia che avrai bagnato di olio.
  • Disponi gli acini di uva nera e schiacciali leggermente con una forchetta poi cospargi di zucchero , ricopri con l'altra parte di impasto.
  • Ricopri ancora con altri acini di uva nera , cospargi di zucchero semolato e bagna con olio extra vergine di oliva .
  • Accendi il forno al massimo della temperatura ed inforna la schiacciata 



  • Lascia la schiaccia i primi dieci minuti nella parte più bassa del forno alla massima temperatura , poi abbassa a 180° e dopo altri dieci minuti sposta la teglia ad altezza intermedia .
  • Cuoci per una quarantina di minuti totali  e controlla visivamente la superficie che dovrà essere ben colorita 


  • Sforna e ricopri di zucchero 


BUON APPETITO !


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venerdì 20 settembre 2019

CALAMARATA RISOTTATA CON ORTO E MARE



Venerdì giorno di magro , ossia dall'astinenza delle carni !
Questo era ed è , un precetto della  Chiesa  Cattolica , ma se ai tempi dei tempi , quando fu intimato , il pesce avesse avuto i prezzi di adesso, probabilmente non avrebbe riscosso molto successo !
In realtà, mi chiedo quanti di noi , riescano a praticare questa cosa ancora oggi .
Io so per certo che non è così per me , tranne chiaramente nelle vigilie di Pasqua e Natale , giusto perché mamma cuoce i ceci e cucina da quando sono nata praticamente , l'insalata con il baccalà ! Fermo restando che sono convinta che non sia il fatto di rispettare un precetto che faccia di me una persona migliore ....
Oggi il giardino sembra ballare  una tarantella antica , le foglie che cominciano ad ingiallire si muovono al ritmo veloce del vento che soffia incessante e mi innervosisce .
Nel silenzio della mia piccola cucina , ho impastato velocemente un mix di farine , terminando i soliti rimasugli che ho trovato nei sacchetti di carta .
Grano 0, integrale e due cucchiai di quella per la panificazione .
Non avevo nessuna intenzione di fare del pane , ma una teglia di pizza rossa , ricca di pomodori in barattolo di cui ,il compagno di mia suocera ci ha fatto dono.
Aprire il coperchio è stato come respirare l'aria di  una giornata di agosto nell'orto con il nonno.
E anche se ormai da tanti anni panifico , questa cosa rimane per me uno dei gesti che amo più in assoluto .
Dovrei farmi analizzare e capire perché il silenzio della mia cucina e l'odore del pane rappresentino per me , qualcosa di insostituibile.
Oltre alla pizza rossa , parte della quale ha costituito il mio pranzo , ho fatto anche una piccola schiacciata salata .
Stasera , basterà farcire con tanta mozzarella ed i miei uomini avranno la cena pronta  , chiaramente accompagnata da trancio di salmone e cipolla caramellata .
Quest'anno per problemi di salute non ho potuto continuare il sogno di avere un mio orto , ma grazie a Dio ho dei vicini (non tutti eh ....ma sempre meglio che niente !) fantastici che sanno bene come farmi felice .
Un sacchetto di melanzane , uno di pomodori , del basilico .
Così con una piccola melanzana , una zucchina e dei pomodori , ho cucinato un sughetto piccante assemblando anche dei frutti di mare .
Quale pasta migliore della calamarata ?
La calamarata è una pasta tipica del Sud , Napoli nello specifico, che si chiama così perchè assomiglia molto agli anelli di calamari ed è fantastica a mio avviso, cucinata in ogni modo , ma dà il meglio di se quando è accostata al pesce .




INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • PASTA FORMATO CALAMARATA , 160 G
  • FRUTTI DI MARE MISTI (VONGOLE , COZZE , CALAMARETTI..) 300 G
  • POMODORINI UNA DECINA, PIÙ DUE CUCCHIAI DI PASSATA DI POMODORO
  • CIPOLLA ROSSA 1
  • ZUCCHINA LUNGA ,1
  • MELANZANA , 1
  • PREZZEMOLO TRITATO , 1 CUCCHIAIO
  • VINO BIANCO , 1 BICCHIERE
  • PEPERONCINO
  • SALE 
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 
PROCEDIMENTO



  • Pulisci bene cozze e vongole (per fare questo sugo vanno benissimo anche le surgelate !)
  • Fai un trito con la cipolla ed il prezzemolo , un piccolo peperoncino e metti tutto sul fuoco in una abbondante casseruola con poco olio .
  • Quando la cipolla sarà trasparente aggiungi la melanzana e la zucchina precedentemente lavate e tritate 
  • Se fresche , fai aprire vongole e cozze e poi lascia da parte 
  • A metà cottura delle verdure , aggiungi i frutti di mare e sfuma con vino bianco 
  • Appena il vino sarà sfumato aggiungi pomodorini e passata 
  • Lascia cuocere per qualche minuto quindi  aggiungi la calamarata 
  • Procedi con la cottura lenta aggiungendo acqua calda salata man mano che la pasta cuoce 
  • Un minuto prima di togliere la pasta dal fuoco , aggiungi del prezzemolo tritato molto finemente 
  • Servi calda e..
BUON APPETITO !


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giovedì 19 settembre 2019

MELANZANE CON PESTO E MOZZARELLA DI BUFALA



Oggi è uno di quei giorni che..
Come cantava la cantante Ornella Vanoni  , sarà il cambiamento repentino del clima , il vento che soffia e sparge ovunque le foglie secche del platano , il cielo plumbeo che sovrasta il giardino , o sarà che a volte capitano opportunità che non puoi afferrare su due piedi e , stranamente per la mia natura , cominci a vedere tutto grigio.
A pensare che la vita a volte è sofferenza , che speri spesso di smetterla di essere forte e lasciarti andare al pianto , ma anche che, fortunatamente, questo stato d'anima  dura  l'arco di poche ore , una mattinata, e poi riprendo il mio straccio in mano  ricominciando  a lucidare di nuovo  un mobile già lucidato ieri.
Non è novità che ho di gran lunga sempre preferito un angolo silenzioso del mio giardino , al frastuono della città , ma in certi momenti vorrei affacciarmi e vedere il via vai delle persone che si apprestano a fare shopping come le guardavo da bambina , quando la mamma una volta alla settimana ci portava nel corso e ci comprava per merenda un pezzetto di pizza .Ne sento il profumo e la salivazione, collegata al pensiero, mi pare far sentire anche il dolce del pomodoro a pezzi e la saporita mozzarella che si scioglieva sotto i miei denti.Capita anche a voi di frugare nei vostri archivi fotografici che abbiamo tutti nella mente  ?
Osservo le piante aromatiche dietro al vetro della finestra , la salvia , il timo , il basilico ..quanti giorni a venire  conserveranno la loro bellezza ?
Con il basilico ho fatto credo l'ultimo pesto,a meno che la natura non voglia regalarmi ancora una volta  i suoi preziosi doni .
Ho scoperto che le piante aromatiche sprigionano il loro maggiore profumo e gusto durante la notte ,quando ,finalmente al buio , si rilassano , un poco come facciamo noi, e abbandonano lo stato difensivo che invece le contraddistingue durante il giorno.
Non vedo l'ora che sia sera ..
Le ultime melanzane , si chiama parmigiana bianca  ?
Lo spunto è di Fatto in casa da Benedetta , il sapore è gradevole e possiamo goderlo per qualche tempo ancora e assaporandolo immergersi  in  un 'estate appena trascorsa ,ancora da finire che mi ha davvero regalato più di quello che avessi mai potuto sperare !



INGREDIENTI PER 6 PERSONE 

  • MELANZANE ,2 (scegliete voi se tonde o leggermente allungate )
  • PESTO ,1 PORZIONE  (PESTO ) (ricetta cliccando sul blu)
  • MOZZARELLA DI BUFALA , CIRCA 250 G
  • PANE GRATTUGIATO , 2 CUCCHIAI
  • FORMAGGIO GRATTUGIATO , 100 g circa
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 
  • SALE , PEPE NERO
PROCEDIMENTO

  • Lava bene le melanzane lasciando loro la buccia e togliendo il picciolo
  • Falle a fette e disponile sopra una teglia rivestita con carta da forno
  • Incidile con la punta di un coltello affilato  e bagnale con un filo di olio , poi spolvera con una leggera quantità di sale e pepe 
  • Passa in forno a 180 per circa una mezzora 


  • Nel frattempo prepara il pesto e taglia a fette la mozzarella 
  • Disponi nel fondo di una pirofila del pane grattugiato  e un poco di pesto , poi,quando le melanzane  saranno pronte rivesti il fondo della pirofila
  • Sistema su ciascuna altro pesto ed un fetta di mozzarella 



  • Continua fino ad esaurimento degli ingredienti 
  • Nell'ultimo strato metti la mozzarella,poi bagna con poco olio e spolvera di pane grattugiato
  • Inforna a 180° per un'oretta fino a quando vedrai che le verdure avranno fatto una croccante crosticina 
  • Servi calde e se avanzano puoi conservarle anche nel congelatore e rimettere direttamente in forno caldo quando necessita 



BUON APPETITO !
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mercoledì 18 settembre 2019

CROSTATA RICOTTA E PESCHE



Amo queste mattine e sere di clima settembrino , che nel resto della giornata invece , sembra aver dimenticato il suo dolce essere temperato.
Lo so , forse sono un po' strana in questo , ma credo che Autunno ed Inverno siano le mie stagioni preferite .
Non c'è che dire , amo le lunghe giornate di primavera per la luce che ci regalano fino a tarda sera , l'estate che ci vede sempre in cerca di nuove attività , cene all'aperto , ma il caldo tepore di un plaid morbido nelle gambe sorretto da un libro è sicuramente ciò che desidero di più al mondo .
Lo so , lo so , soprattutto abitando in campagna , la natura si colora di nuovo e ci regala il meglio di se stessa , ma forse sono un temperamento simile al letargico e sogno di continuo paesi come Irlanda , Nord Europa perché lo spettacolo che regalano nei giorni freddi , a mio avviso è ineguagliabile.
E sinceramente mi difendo meglio con una maglia addosso in più che trascinandomi madida di sudore sotto i 43 ,(addirittura anche di più questa estate ) e dico 43 gradi che ci regalano le ultime estati !
Il mio cervello e fisico si attivano con il freddo polare !
Già facile dire a me piace il caldo quando si ha l'opportunità di trascorrere mesi al mare , o in piscine  o completamente stravaccati su un divano di una fresca stanza !
Più difficile , essere attivo e lavorare con alte temperature o sopportare sbalzi tragici di aria volutamente raffreddata che creano problemi respiratori ormai più in estate che in inverno..E fatta la premessa , precisando ancora una volta che espongo un mio pensiero , come ultima cosa , ma non meno importante , quanto amo tornare a d accendere il mio forno !
Lievitati , panificati , pizze e dolci ..
Da unì idea di Fatto in Casa da Benedetta ho preso  spunto per questa crostata facendo qualche piccola variazione in corso d'opera,come sempre mi capita , della serie riuscissi mai a ricalcare fedelmente una ricetta !
Adesso ci sono le pesche settembrine , quelle che il babbo chiamava spiccatoie , forse perché la loro polpa si stacca benissimo dal nocciolo e, oltre che buonissime per essere messe sotto sciroppo, sono molto buone anche come ingredienti dei dolci perché hanno una giusta quantità di zucchero .

Se mescolate ad ingredienti come ricotta , amaretti e frutta  secca ..
Provate e non ve ne pentirete !

INGREDIENTI PER UNA CROSTATA DA 24 CM DI DIAMETRO

PER LA PASTA 
  • UOVA , 1
  • ZUCCHERO A VELO , 50 G
  • LIEVITO PER DOLCI , 1 CUCCHIAINO 
  • OLIO DI SEMI DI ARACHIDE , 50 G
  • FARINA 0 , 170 G
PER IL RIPIENO

  • CIOCCOLATO BIANCO 100 G
  • RICOTTA DI PECORA , 250 G
  • PESCHE SETTEMBRINE , 2
  • AMARETTI , 100 G
  • GRANELLA DI NOCCIOLE , 1 BUSTINA 
  • ZUCCHERO A VELO 






PROCEDIMENTO


  • Prepara la pasta base della crostata , mescolando uova e zucchero , poi olio , farina e lievito
  • Lavora l'impasto fino a che non si appiccicherà più alle mani e con un mattarello stendilo sopra un foglio di carta ada forno 
  • Sciogli il cioccolato bianco e una volta sciolto ed intiepidito, mescolalo alla ricotta poi aggiungi anche le pesche ben lavate e sbucciate a piccoli pezzetti 
  • Amalgama bene il composto


  • Stendi la pasta nella teglia con la sua carta da forno 
  • Sbriciola la metà degli amaretti e ricopri la base della pasta
  • Riempi il tutto con il ripieno appena preparato 


  • Ultimo passaggio ricopri con i restanti amaretti sbriciolati e la granella di nocciole  
  • Spolvera con dello zucchero a velo e metti a cuocere in forno caldo a 180 ° per 40 minuti 


  • Togli dal forno , lascia raffreddare e cospargi di altro zucchero a velo , decora con amaretti interi 



BUON APPETITO !
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martedì 17 settembre 2019

IL CIRCOLO VIRTUOSO DELL'ECCELLENZA NELL'ARTE BIANCA BLOGTOUR



Appartengo a quella categoria di persone che ci prova per gioco, ma quando capita proprio a me, allora le cose le prendo davvero sul serio !
Mi candido all'ennesimo magnifico blog tour proposto dall'associazione Aifb (AIFB ), adoro la meta , l'Umbria , e nello specifico Assisi e Trevi, .
 Così come adoro infarinarmi nella mia cucina e soprattutto la lentezza dei lievitati e la ricerca del vivere lento.
Sto vivendo l'emozione della partenza , non ci credo , è finalmente successo a me di essere scelta per il blog tour che si svolgerà in due giorni ed avrà come protagonista il chicco di grano . Saremo ospiti di un evento che prevede la presenza di alcuni membri dell'associazione , e sarà un'immersione completa all'interno del Molino sul Clitunno,(Molino sul Clitunno )  grazie all'evento "Infarinati ", organizzato dalla famiglia Marani che produce farina da oltre 35 anni, e al contempo  dentro   vari Show Cooking  , ma anche tante altre splendide attività.
Assisi rappresenta la città che probabilmente sceglierei dove vivere , è dopo Cortona ," il paese mio che sta sulla collina distesa come un vecchio addormentato " e riesce ad accogliere ogni visitatore e turista consegnandogli il suo bagaglio di pace , amore e soprattutto tranquillità .
La stessa aria che si respira alla Valle di Assisi  Hotel e Spa  (Valle di Assisi Hotel e Spa )dove pernotteremo per una  notte .



Dalla finestra posso godere di questa magnifica vista , tutto è curato nei minimi particolari e seppure per una notte riesce a donarmi una sensazione carica di emozione, lontana dai problemi e dalla frenesia  del vivere quotidiano .
Una doccia veloce e ci aspetta Chiara Comparozzi, di  Marketing & Communication Specialist, Food & Travel Industry.
Avrà cura di farci da guida ed in realtà capirò subito che,dietro a tutta la descrizione del suo lavoro e della sua figura,c'è una persona bellissima e non solo esteticamente.Incontriamo i nostri"colleghi"per un giorno,il gruppo sembra amalgamarsi subito.
Ci aprono la Sala del Consiglio Comunale di Assisi,dove a riceverci troviamo il vice sindaco incaricato assieme ad una figura nota a  tutto il mondo culinario,lo chef Natale Giunta.Un sorriso gli occhi che brillano, ma che si riempiono di lacrime non appena ascolto la storia di questo grande uomo prima che grande chef,il quale  invito tutti a conoscere attraverso editoria e web.E' qui per essere  premiato dal vice sindaco in qualità di assessore alla legalità per il suo coraggio .Cittadino di Assisi,proprietario di famosi e  pluristellati  ristoranti,ci accompagna con uno zainetto a tracolla ed il fare di uno studente liceale al suo show cooking.







Chiara , bellissima nella sua semplice eleganza , coordina ogni nostro movimento con la naturale ed elegante ospitalità, tipica della sua città.



Nella bellissima piazza centrale si sta svolgendo la manifestazione Chef Award 2019,che vede partecipi Chef da ogni parte d'Italia , ci fermiamo ed assistiamo alla preparazione di un Babà rivisitato dallo chef Nicola Annunziata  , del ristornate 1978 di Roma (Ristorante 1978)Ciro Flagella  .
Portatemi in una sagra o trattoria  e mi farete felice , ma anche facendomi assaggiare un babà con bagna agli agrumi ed erbe aromatiche , su spuma di ricotta campana , con caviale di peperoncino sfoglia dorata di certo non sortirete  un peggior effetto  su di me !
Sono felice , sto vivendo la mia passione più grande in mezzo a gente che non conosco ma sento simile per tante cose che ci accomunano ,in fondo non è questo lo scopo del cibo oltre quello di sfamare ? Accomunare e creare momenti di totale rilassamento e perfetta convivialità.Ne sono certa !


Ammiro estasiata ogni movimento ..




E finalmente assaggio !


Il Babà si presenta con un impasto di una consistenza leggermente diversa dal classico , meno spugnoso , ed il gusto del peperoncino in contrasto con quello degli agrumi prende il sopravvento , ma lo apprezzo molto , ringrazio lo chef e sorseggio dell'acqua , mi incammino verso il palazzo dove si svolgono altri Show Cooking , assaggeremo prodotti  di panificazione gourmet creati con le farine del Molino sul Clitunno .
Nel percorso abbiamo occasione di incontrare altre aziende produttrici di qualità ed eccellenze come il pomodoro dell'azienda Flagella (https://www.ciroflagella.it/ )




Ed anche un liquore particolare dell'azienda Gnavolini , a base di foglie e rametti di olivo .



Eccoci pronti ad assistere alla preparazione dell'impasto a base di farina Oro puro , ultima nata in casa Mulino del Clitunno .
Una farina composta con grani selezionati Italiani , nello specifico Emiliani , il risultato dell'idea di filiera 100% italiana voluto dall'azienda .




Una sala , dei tavoli prontamente puliti ed apparecchiati dagli studenti efficientissimi dell'istituto alberghiero di Assisi e ci godiamo lo show , unico neo , il caldo anomalo che mi e ci perseguita in questa domenica di metà settembre 



Assieme allo Chef Natale , un altro grande chef maestro di farine e lievitati Favio Gargiulo , che ci spiega sommariamente un impasto per la pizza e pane , seguo ogni passaggio mentre lo chef Natale sta preparando una preparazione tipica della sua terra , lo Sfincione palermitano . Pochi ma genuini ingredienti , la ricotta , la cipolla , passata di pomodoro , alici e pane grattugiato , il tutto condito con del buon olio di oliva .



Il sapore , ma soprattutto i profumi mi conducono direttamente nella Palermo di altri tempi , dove assaporare lo sfincione ,probabilmente non voleva dire degustazione di prodotti gourmet , ma riciclo di avanzi ed utilizzo di materie prime povere , quelle che ogni famiglia aveva a disposizione per potersi sfamare .
Il sapore è degno  rappresentante della cucina mediterranea ..



Maria Rosaria , l'altra food blogger presente con me all'evento , sembra apprezzare molto ..


Ci incamminiamo verso la navetta che il Molino sul Clitunno ha messo a disposizione con i suoi autisti per noi e attraversando la città giungiamo davanti alla Basilica di San Francesco , che oltre alla sua tipica bellezza sembra essere vestita a festa e decorata da un pittore romantico per la vivacità ed i colori che ci offre il tramonto .
Sono arrivata qui con poche cose , una valigia quasi vuota , ma so  che ritornerò a casa con ricordi ed emozioni che non saprò raccontare per quanto impressi ed unici.




A pochi metri dalla Basilica , il Borgo Antichi Orti (Borgo Antichi Orti ) ,che Chiara ha scelto per noi come luogo per la nostra cena . Arrivando rimango basita al primo sguardo,   non sono ancora scesa dalla navetta e mi rendo conto di essere catapultata direttamente  all'interno  di un paradiso senza eguali.


Dire che tutto è estremamente curato, è davvero riduttivo .
Questo luogo, nel quale per secoli   dei monaci svolsero un minuzioso lavoro di coltivazione , studio e catalogazione di piante medicinali , erbe coltivate ed utilizzate chiamate Hortuli , è stato riportato alla sua naturale bellezza con un sapiente lavoro di ristrutturazione : qui si intrecciano ottima e particolare cucina curata dagli Artieri , maestri d'arte del Medioevo , alla base della quale troviamo molto della coltivazione del luogo , esperienze sensoriali che  sono  la vera chiave con la quale entrare in confidenza con gli orti, la simpatia ,la professionalità ed umile semplicità del proprietario che ci accoglie con un garbo ed una propensione a ricevere del tutto inusuali .



Una tavola apparecchiata all' esterno nella splendida location che fronteggia  la cucina  ed il bar, ci aspetta per degustare, oltre al cibo superlativo  curato dallo chef Enea Barbanera , gli ottimi vini prodotti  da giovani ragazzi viticoltori che ad ogni bicchiere ci presentano uve e caratteristiche , alcuni  drink spagirici realizzati attraverso la mescita di prodotti di alta qualità preparati con alambicchi in vetro , il tutto home made .


Lo scrigno menù , è una novità esclusiva che vedo per la prima volta associato alla degustazione, e capisco che serve al cliente ad orientarsi attraverso un coinvolgimento sensoriale , per  effettuare  la scelta del drink !












Mi rendo conto che non sono la sola entusiasta ! E girellando un po' ritraggo angoli e cose particolari che colpiscono la mia attenzione , come questi fiori colorati che provengono da un unica pianta capace di dar vita con una sola radice a dei fiori con ben cinque tipi di cromature diverse .


O da vecchi scaffali dove intravedo una bottiglia di bianco della mia Valdichiana accostata ad un rinomato Bordeaux ..


La cena inizia come da menù , tutto perfetto compreso il clima gioioso che si è creato all'interno del gruppo , mi chiedo se sia l'effetto sortito dal buon bere , ma non credo sia così , perché non mi pare che vi sia alcun atteggiamento affettato !
Dopo un pasto luculliano visitiamo altri locali con la guida del proprietario ambizioso e perfetto conoscitore del suo gioiello e della storia che lo circonda .
Salutiamo e proseguiamo per il nostro Hotel , ma prima un particolare " arrivederci " a Natale .
Sorprendente uomo che mi ha colpita per l'umanità che lo contraddistingue e la  fierezza con la quale rispecchia quanto di più gioviale e caloroso possa trasmettere un uomo siciliano .
Assaporo il privilegio che ho avuto e che mi è stato donato dall'associazione AIFB e dopo una doccia calda , cado stramortita tra le braccia di Morfeo .
Riapro gli occhi  e la luce che filtra dalla finestra mi  colpisce immediatamente , lo spettacolo di cui posso godere di prima mattina è questo:


Penso  a mio marito , a quanto è stato entusiasta per me e  a quanto assapora assieme a me ogni momento di felicità vissuta seppur non in prima persona  , ringrazio  San Francesco per avermi donato un uomo così accanto, mentre  lo sguardo volge verso la stupenda collina che ho di fronte .


La colazione nel meraviglioso giardino ci aspetta , poi partiamo alla volta del Molino e della visita dei  suoi locali ,oltre alla visita abbiamo in previsione diversi ed interessanti eventi .




Eccoci qua davanti ai maestosi sili  che contengono i grani scelti e selezionati utilizzati dal Molino per la creazione di farine ottenute attraverso una molitura che si tramanda, come dalle più rispettabili tradizioni, di padre in figlio .
Ormai da tre generazioni , la famiglia Marani con un entusiasmo eccellente, si forma ed acquisisce esperienza, traendo il meglio dalla loro terra Umbra immersi in una natura che fa da nobile sfondo al tutto .
Il figlio ci accompagna e ci spiega con amore e passione ogni piccolo dettaglio dei macchinari e del percorso che porta il chicco di grano a diventare farina scelta .







Non si finisce mai di imparare e mi muovo con entusiasmo tra i locali del Molino , come uno studente di prima elementare al quale spiegano un capitolo del nuovo sussidiario ( mi chiedo se esiste ancora questo entusiasmo in molti di noi ..)e terminata la visita ci rechiamo presso il Vecchio Fienile dove ci aspetta una tavola rotonda .




 Intervengono la dottoressa Evelina Flachi ,specialista in alimentazione e nutrizione ,la dottoressa Nerina Di Nunzio direttore di IED Roma e già precedentemente direttore marketing e comunicazione del Gambero Rosso  ed il prof. Salvatore Farina docente di filosofia e storia al liceo classico di Caltanissetta .



 Nonché un nutrito gruppo di Chef che lavorano ai forni del Vecchio Fienile ristrutturato sapientemente dalla famiglia Marani  ed utilizzato oltre che per conferenze , come scuola di cucina .
Gli argomenti chiaramente  riguardano tutto quello che concerne l'alimentazione , più specificatamente del nuovo concetto di filiera , con una prevalenza particolare ed occhio di riguardo all'arte bianca ciò che viene definita la farina , essenziale ingrediente e base della nostra alimentazione mediterranea , chi di noi non ama pasta, pane e pizza ?
Scopro ancora una volta con quanto amore e cura esce da quel molino il prodotto finito e quanto la famiglia investe sulla salute dei consumatori e non a parole ma dimostrando a chiunque voglia visitare il loro molino con i fatti evidenti !
E pranzo sia ..Abbiamo assaggiato appena arrivati brioche  e prodotti tipici siciliani cucinati con le "nostre " farine ..
Nello spiazzo adiacente il fienile , è tutto pronto per calmare la nostra fame ed è tutto perfettamente in sintonia con il luogo ,assaggio piatti tipici del posto e divoro il pane meraviglioso prodotto questa mattina .













 Alla fine del lauto pasto , ci dirigiamo ai laboratori dove due ragazze estremamente competenti ed appassionate , cosa molto rara ma che qui ho riscontrato in ogni lavoratore  , ci spiegano tutto quello che accade all'interno del percorso controllo qualità , e tutto è anche perfettamente descritto in cartelli rossi e bianchi che si susseguono alle pareti.

E' il momento dei saluti , quello che , quando hai vissuto degli istanti  fantastici vorresti sempre rimandare .
Porto con me , gli sguardi di Flora e Fabio ,una coppia di Napoli che mi ha preso il cuore , la generosità e la simpatia di Maria Rosaria , l'entusiasmo e la passione di Chiara , la dolcezza di Francesca che nonostante tutte le ore di treno mi ha regalato spontanei  sorrisi , la competenza dei lavoratori del Molino , i sapori antichi del Borgo Antichi Orti , lo charme della Valle di Assisi Hotel e Spa , la professionalità della dottoressa Nerina Di Nunzio e al contempo il suo modo sbarazzino ed  elegante  , i colori di questa terra che non finirà mai di stupirmi..

Non ci avevo creduto , AIFB , Associazione Italiana Food Blogger , mi ha fatto vivere un sogno magico , torno con un po' di esperienza in più , con conoscenza acquisita e tanta voglia di fare , quella che vorrò condividere con tutti quelli come me che ancora sono capaci di sognare ..
A presto ,
Silvia 











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