venerdì 29 settembre 2017

SALSA PER CARNI CON CIPOLLE ,GLASSA DI ACETO BALSAMICO E PINOLI



C'è una dolce salsa che stravolge un piatto classico  ,specialmente per noi toscani senza il quale probabilmente non riusciremmo a vivere ..la bistecca .
In alternativa alla famosa "fiorentina " adesso molti ristoranti propongono la tagliata , che altro non è che la classica bistecca cotta al sangue e tagliata appunto a fette e condita con olio molto caldo contenente rosmarino , o pepe di vari colori .
Spesso viene servita con rucola e pomodorini , noi la mangiamo con una salsa a base di cipolle di Tropea , che possono essere anche semplicemente rosse .
Questo superbo condimento , oltre ad essere buonissimo sopra la carne ,  è ad esempio utilizzato  anche spalmato sul pane da Franci  , e così  interpreta il ruolo di una confettura elegante e sfiziosa ..
Richiede solo poco tempo se si esclude la cottura delle cipolle lenta e caramellata.
Tre ingredienti semplici  e... assaggiatela prima di utilizzarla sulla tagliata , perché il gusto deciso potrebbe stravolgere un po' quello della carne.
Questa sera era una meravigliosa costata di vitellone maremmano , ma potrete anche usare delle fette disossate facendovi consigliare dal vostro macellaio di fiducia .





INGREDIENTI PER TRE PERSONE 


  1. 3 BISTECCHE DI VITELLO
  2. cipolle , 3 rosse o Tropea 
  3. glassa di aceto balsamico , 3 cucchiai da minestra 
  4. olio di oliva tre cucchiai
  5. pinoli sgusciati , 1 cucchiaio
  6. sale ,pepe nero 

Sbucciate le cipolle , lavatele e tagliatele a fette sottili.
Fate scaldare in una padella antiaderente l'olio e gettatevi le cipolle .
Alzate la fiamma e appena cominceranno a sfrigolare , abbassate la fiamma e fate andare piano piano aggiungendo un pizzico di sale , coprite e fate cuocere per una mezz'ora .


Trascorsa la mezz'ora aggiungete la glassa di aceto balsamico , mescolate bene e continuate la cottura per altri dieci , quindici minuti alla fine dei quali mettete i pinoli .
Amalgamate , aggiungete il pepe nero appena macinato  e terminate la cottura .
Spegnete e servite la salsa sopra la carne che avrete cotto nella piastra e tagliata a fette più o meno sottili .  Se preferite sopra fette di pane o anche su fette di altra carne  .

BUON APPETITO 





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lunedì 25 settembre 2017

LA "CIACCIA" CON L'UVA


Lo so in realtà nel blog troverete già una ricetta relativa alla schiacciata con l'uva , ma vista l'immagine stupenda del blog che seguo sempre , perché , a parer mio è il migliore , Cucina Scacciapensieri , di Maddalena Laschi , ho avuto immediatamente la voglia di cucinare una Ciaccia con l'uva nera , così soffice e morbida .
Il risultato di questa leccornia è veramente eccellente ..
Quindi seguite ingredienti ed istruzioni e cimentatevi in perfetti fornaretti !!

L'uva nera è quella della vigna sotto casa che la vicina mi aveva gentilmente donato , ma al supermercato o magari da qualche contadino , potrete trovare l'uva fragola che è ancora più indicata per questo tipo di focaccia.
Allora , buon lavoro !!!

INGREDIENTI PER UNA FOCACCIA IN TEGLIA GRANDE

  1. farina macinata a pietra 2, g 400
  2. latte , 100 ml
  3. zucchero ,100 g
  4. acqua 80 g
  5. lievito di birra fresco , 5 g
  6. sale , un pizzico
  7. uva nera , 600 g circa
  8. burro , 60 g
  9. poco olio
  10. zucchero per caramellare , 3 cucchiai circa 


Sciogliete il lievito nell'acqua e nel latte al quale avrete aggiunti lo zucchero ed il burro morbido o fatto liquefare .
Quando il tutto si sarà amalgamato , cominciate ad aggiungere la farina , poca alla volta ed impastate bene con un mestolo di legno .
Aggiungete il sale e lavorate energicamente il composto.
Formate quindi una palla abbastanza morbida che metterete in una ciotola leggermente unta di olio , a lievitare fino al suo raddoppio.

Lavate bene l'uva , asciugatela e prelevate tutti gli acini .
Quando la pasta sarà lievitata , dividetela in due parti.
Stendete la prima con il mattarello nello spessore di circa mezzo centimetro, e dopo aver unto la teglia con poco olio , sistematela bene al suo interno .
Con metà dell'uva cospargete bene la pasta e continuate spolverizzando di zucchero.
Stendete anche l'altra parte di pasta e coprite bene la precedente , cercando di sigillare i bordi per far si che durante la cottura non fuoriesca il liquido.
Coprite con la restante uva nera tutta la superficie e completate con abbondante zucchero.
Mettete in forno spento a lievitare per ancora almeno un altra ora .


Togliete la teglia dal forno e accendetelo posizionandolo sui 180 gradi , quando sarà caldo infornate la teglia e cuocete per circa 40 minuti o almeno fino a quando non vedrete che la superficie sarà di un bel colore dorato.
Fate asciugare la "ciaccia"sopra ad una griglia e gustate !!


BUON APPETITO 




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venerdì 22 settembre 2017

FAGOTTINI DI SFOGLIA CON CIPOLLE DI TROPEA , ASIAGO E NOCCIOLE



Cipolle di Tropea e Asiago stagionato ..
Ancora una volta Nord e Sud che si incontrano ed insieme a stupende nocciole tostate del Piemonte e grana Mantovano , danno vita a deliziosi fagottini di sfoglia da gustare caldi e filanti..
In realtà , sembra una stupenda pubblicità di un nuovo prodotto da mettere in commercio , altro non è che un ' idea salva cena , quando comunque in dispensa ed in frigo ci sono ottimi prodotti di prima qualità e a km zero..
Le cipolle sono originali portate da mia suocera , Asiago e Grana appena arrivati a casa direttamente comprati da noi nella Pianura Padana , le nocciole sono in parte di una pianta vicina a casa .
Dovrei imparare bene la procedura della pasta sfoglia e poi sarebbe tutto perfetto.
Dato che ormai pane , burro , dado e parte di detersivi e bagno schiuma me li produco , ogni giorno la sfida diventa sempre più ardua per cercare nuove cose da sperimentare e creare .
E nonostante il poco tempo , la stanchezza che arriva veloce e tutto il resto , mi rendo conto che non c'è cosa più preziosa che offrire tanti prodotti genuini e creati direttamente da me .
E di tutto questo vado fiera , perché oltre che l'ambiente , spero e sono convinta di salvaguardare anche la salute dei miei affetti più cari .
Quindi la pasta sfoglia è un po' un'intrusa ma mi piace così tanto che , a volte mi tolgo lo sfizio di mangiarla cucinandola  come pietanza salata e  dolce .
Questa volta , è base di deliziosi fagottini che possono rappresentare un superbo antipasto o , come dicevo sopra , un salva cena niente male ..

INGREDIENTI PER CIRCA DIECI FAGOTTINI

  1. pasta sfoglia , 1 confezione
  2. cipolle di Tropea , 2
  3. ricotta , 100 g
  4. Asiago stagionato , 200 g
  5. grana padano , 60 g
  6. nocciole tostate , una ventina 
  7. uovo, 1
  8. semi di sesamo
  9. olio extra vergine di oliva 
  10. sale e pepe



Sbucciate le cipolle , lavatele e fatele a fettine sottili , poi trasferitele in una padellino con poco olio e lasciatele andare piano piano.
Con la pasta sfoglia , fate dei rettangoli e lasciateli da parte .
Preparate il formaggio Asiago grattugiandolo con una grattugia a julienne , mescolatelo con la ricotta asciutta ed il grana grattugiato.
Quando le cipolle si saranno raffreddate , unitele ai formaggi ed in ultimo mettete anche le nocciole intere o tritate grossolanamente .



Aggiustate di sale e pepe ed amalgamate bene quello che sarà il ripieno dei fagottini.

Riprendete i rettangoli di sfoglia e mettete al centro un cucchiaio abbondante di ripieno spalmandolo leggermente , quindi arrotolate i fagottini e lasciate le estremità leggermente aperte per consentire all'aria di fuoriuscire in cottura .
Sistemate un foglio di carta da forno sulla teglia e andate a mettervi i fagottini che avrete spennellato con il tuorlo d'uovo sbattuto e spolverato di semi di sesamo.




Una volta terminati i fagottini cuocete in forno caldo a 200° per circa venti minuti , fino a che non avranno preso un bel colore dorato .
Servite caldi..

BUON APPETITO 


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mercoledì 20 settembre 2017

TORTA PERE E FRUTTA SECCA


E' frizzante l'aria di queste mattine di metà settembre .
La stupenda villa che ci ha accolti nel parco Mantovano , profumava di antico e di notti reali .
Il tuo splendido dono per il mio compleanno , aveva colpito ancora una volta .
Breve fuga per un po' di rilassamento , lontani da tutto , da il tin tin assordante di una cassa , alle lamentele di chi si sveglia la mattina e ce l'ha già con il mondo intero.
Un enorme indigestione di cultura , di gioia per gli occhi e cuore , passando da una meravigliosa Piazza San Marco  ed i suoi leoni vigili , alla Mantova ed il suo Palazzo Ducale .
Gli occhi non paghi di un fascino intramontabile , nella visita alla Camera degli sposi , e poi la Chiesa di Sant'Andrea gelosa custode delle reliquie del sangue di Nostro Signore , e il Palazzo  Te , e Verona così affascinante da sperare di avere ancora ore ed ore per prolungare la visita , anche se cuore e piedi erano  esausti.
Le storie  dipinte da  un Mantegna impareggiabile , e della famiglia dei Gonzaga , i laghi di Mantova e la piccola Osteria del Sordello dove abbiamo assaporato dei tortelli  con la zucca , tipicità di queste zone , e la gentilezza ed il sorriso della proprietaria dell'albergo che ci  ha accolto con tanto calore , raccontandoci gli aneddoti e leggende di questo meraviglioso territorio .
La guardo grata di farmi conoscere tante cose , grata di avermi fatto dormire in una camera dove soggiornò il Re Vittorio Emanuele , grata di avermi indicato  la Latteria sociale , dove fare scorta di Grana artigianale , della Riseria , dove acquistare  del buon riso Carnaroli , della Cantina dove prendere  un cartone di vini , dal Custoza al Soave , dal Bardolino all'ottimo Prosecco .
Torniamo a casa , paghi da ogni punto di vista ...
Gioiosa e spensierata la giornata a Gardaland , dove festeggiando i miei primi cinquantuno , torno bambina , piene di cultura umanistica ed eno gastronomica le altre due .
E nel viaggio di ritorno , ringrazio ancora una volta di averti accanto e darmi tanta pace , mentre sorridi e guidi sereno.
La prima cosa che farò rientrando a casa sarà una bella torta ..l'idea ci piace e così fatto ordine e pulizie ecco che mi accingo a mantenere la promessa.
Le pere sono quelle gustosissime , della Valdichiana ,la mia valle , le ho prese perché presentano delle piccole imperfezioni e macchie di colore ruggine ma proprio per questo sono buone , la farina è la mia macinata a pietra nr 2..la nostra colazione inizia con bontà e genuinità..




INGREDIENTI PER UNA TORTA DA CIRCA 24 CM DI DIAMETRO

  1. pere , 6 medie
  2. burro , 100 g 
  3. zucchero semolato , 200 g
  4. vinsanto o vino liquoroso , mezzo bicchierino
  5. 6/7 noci e pinoli , una bustina
  6. qualche goccia di limone 
PER LA PASTA
  1. burro , 200g
  2. zucchero di canna ,200 g
  3. farina nr 2 o integrale , 350 g
  4. farina di riso , 120 g
  5. sale , un pizzico
  6. uova 3



Preparate la pasta come fate generalmente con la frolla per crostata , e in questo caso io ho optato per mescolare tutti gli ingredienti nel mixer ed amalgamare fino a che la pasta ottenuta è bella compatta .Avvolgetela in una pellicola e sistematela nel frigo , dove la terrete per almeno un'ora durante la quale preparerete le pere.

Sbucciate la frutta , togliete il torsolo e semi e dividetela in otto parti.
Mano a mano che sarà pronta raccoglietela in un piatto , bagnandola con poco succo di limone per non farla annerire .

Sciogliete il burro con lo zucchero  sul fuoco , e quando sarà leggermente caramellato unite le pere e fatele andare per circa dieci minuti .
Aggiungete poi il liquore e lasciatelo evaporare .
Mentre si raffreddano stendete un foglio di carta da forno nella tortiera  , o imburratela , e stendete la pasta tolta dal frigo.
Disponete le pere a raggiera nella tortiera , cospargetele di pinoli e gherigli di noce , quindi adagiatevi sopra la frolla alta circa dieci mm, e chiudete bene i bordi .

Infornate a 170 gradi in forno caldo , e cuocete per circa 35 minuti .
Togliete dal forno quando la pasta avrà assunto un bel colore dorato.
Capovolgete la torta nel piatto di portata e servite ...

BUON APPETITO 



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lunedì 11 settembre 2017

TORTA RUSTICA DOLCE SALATA CON FICHI E FORMAGGI



Amo questo frutto , e per consacrarlo gli dedicherei ogni giorno una ricetta diversa ,dall'antipasto al dolce .
Il periodo è talmente breve che a volte purtroppo , non ho abbastanza tempo per sfruttarne tutte le virtù..
Nella dispensa non dovrebbero mai mancare  marmellate di fichi e more , indispensabili ingredienti per una crostata dal sapore genuino e semplice .
La prima volta che mangiai un fico , è legata al ricordo dei parenti della mia tanto amata Cortona .
La domenica insieme  alla mia famiglia , eravamo soliti ,fare visita agli zii di Cortona .
Le loro case contadine , profumavano di pane appena sfornato e di ragù della domenica e incredibilmente  per ogni stagione , un profumo diverso ..
Si poteva sentire l'odore della passata di pomodori e basilico appena imbottigliata d'estate , odore di castagne scoppiettanti in Inverno ,cotte sopra la fiamma del grande camino , ai lati del quale noi bambini sedevamo sopra ruvide panche di legno , odore di pecorino e baccelli in Primavera e funghi in padella con tanta nepitella nei primi giorni dell'Autunno,e frutta ad ogni stagione che profumava come non ho  mai più sentito .
Oltre che al profumo ogni stagione è legata ai ricordi visivi e  dell'anima.
La piccola scala  a pioli di legno serviva , sia come rifugio per un dolce appollaiarsi di polli e  galline , sia per raggiungere la cima di ciliegi  , albicocchi e piante di fico .
Ma non c'era volta che puntualmente , nel salire gli scalini , scivolassi con il viso sopra la terra umidiccia schiacciandomi in faccia appunto uno dei frutti che era caduto dall'albero.
La lagna , che faceva seguito a questo episodio , si enfatizzava quando vedevo la mamma , che puntualmente mi riempiva di sculacciate perché avevo rovinato le calze nuove o piuttosto , sporcato il maglioncino di lana .
Non capivo , non capivo come si poteva infierire su una bambina caduta da una scala scivolosa in una campagna ostile a chi di campagna non conosceva niente o poco..
Capisco adesso , capisco i sacrifici della mamma , il suo sperare che le calze nuove durassero tutta una stagione , le sue preghiere perché non crescessimo tanto , almeno le maniche delle maglie non ci sarebbero sfuggite ..adesso capisco tutti i sacrifici dei miei genitori .
Li ho capiti presto , ed è per questo che ho cercato sempre di arrangiarmi nonostante lo studio , per non chiedere più di tanto al babbo.
Completamente immerso nel lavoro , per cercare di regalarci una vita dignitosa , una vita semplice ma senza tanti sacrifici per me , mia sorella e mamma  .Ricordo , quando le sere d'inverno tornava che era già buio , ed io in trepidante attesa del suo ritorno mettevo le mani sopra ad un calorifero acceso .
Diventavano rosse paonazze dal calore , ma non appena sentivo la chiave del babbo nella toppa della serratura , correvo ad abbracciarlo e soprattutto a prendergli le mani che tenevo gelosamente dentro le mie per trasmettergli calore.
Ho sempre pensato che l'amore , in fondo è poca cosa , non ha bisogno di gesti eclatanti o meravigliosi diamanti...l'amore è una cosa semplice  , come scaldare la mano a tuo padre o tua madre da piccolo  ,continuare a farlo da adulto con la persona del tuo cuore o  con un figlio o come un fico mangiato sul pane insieme ad un goccio di olio e sale ...

INGREDIENTI PER UNA TORTA DI CIRCA 24/26 CM

  1. pasta brisee , 1 rotolo 
  2. robiola , 140 g circa (2 quadretti)
  3. caprino , 80 g
  4. uova 1
  5. sale , un pizzico 
  6. timo
  7. miele 
  8. fichi , circa una ventina 



Stendete il rotolo di pasta brisee sulla teglia rotonda lasciando anche il foglio di carta da forno , nel quale è avvolta .
Bucherellate con i rebbi di una forchetta , e mettete da parte .

Intanto mescolate con una forchetta i due tipi di formaggio e aggiungete l'uovo sbattuto.
Con il composto , andate a riempire la torta livellando bene con il dorso di un cucchiaio.

Sbucciate i fichi e con un coltello tagliateli in quattro senza dividerli ma lasciandoli a forma di fiore .
Con questi ultimi andate a decorare completamente la superficie della torta sopra al formaggio precedentemente steso.
Completate con un pizzico di sale , timo , e un filo di olio .
Guarnite anche con un leggero filo di miele ed infornate a forno caldo , metà altezza a circa 180 gradi per una mezz'ora, controllando che il bordo della torta sia ben dorato prima di toglierla dal forno..
Togliete e servite calda come antipasto , ma anche come dessert insolito ..

BUON APPETITO 




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sabato 9 settembre 2017

FILETTO DI MAIALE AL PEPE VERDE E ROSSO



Capita che hai voglia di coccolarti anche cucinando , ma soprattutto mangiando quello che cucini.
L'autunno è dolce anche per questo , perché a parer mio si ritorna tutti più umani.
Meno frenesia , più tranquillità  ,dettata probabilmente dall'inizio di una stagione con meno luce , più voglia di casa , e anche se ancora l'autunno pieno non è arrivato io , in parte mi ci sono molto calata .
Settembre è un po' il mio inizio dell'anno , è sempre stato così , tanti eventi che cadevano in questo mese magico , il primo ,il più importante da sempre per me , il giorno della mia nascita . E anche se non amo cose particolarmente ridondanti ed altri hanno sempre cercato di fare di tutto per rovinare questa giornata , io cerco sempre di renderla speciale prendendo tutto con calma ,e soprattutto cullando un po' il mio cuore e la mia anima .
 Salta un programma , te lo fanno volutamente saltare ? Benissimo troveremo un'alternativa , del resto la vita è tutto questo..
Ognuno di noi si fa i suoi bei castelli in aria , e pretende che siano piantati a terra con solide fondamenta , in realtà  poi, una piccola e breve folata di vento in un attimo distrugge tutto .
E si deve esser pronti e bravi a non dare niente per scontato , preparati al cambiamento , e attrezzati ad ogni evento che la vita ci mette davanti.
Reduce da un matrimonio bellissimo di una stupenda quasi nipote , Vanessa , assaporo ancora le risa e la gioia di tutta la serata .
Un piccolo problema all'occhio , mi ha costretta ad andare similmente adornata stile Jack Sparrow . Avrei voluto decorare  la mia benda in tono con il vestito , ma poi ho pensato che la bellezza di un occhio solo può bastare se sapientemente truccato , e che bellezza sono altre cose  .  La strada impervia  ,l'ambiente sconosciuto e la tanta gente mi hanno costretta a sedermi al mio tavolo ,anche se la tua mano non mi ha lasciata un secondo , preoccupati come eravamo che cadessi da qualche parte .Nonostante ciò ho potuto    godere di meravigliose scene , come quella del taglio della torta in un contesto scenografico e romanticissimo , o il lancio delle lanterne verso il cielo ormai nero , che illuminavano ogni piccolo riquadro di giardino coltivato a rosmarino ,lavanda e piante di ulivi .
La piccola chiesetta , illuminata a giorno da lanterne  e adornata di rose bianche , il prato erboso talmente verde da sembrare sintetico , piccole luci di candele bianche  attaccate ai rami degli alberi di melo e pomi , facevano sembrare tutto un piccolo sogno , e la ristorazione , soprattutto negli antipasti ed aperitivi senza pari.Ovunque tavoli adorni di cibo e bevande .
La sposa , bellissima nel suo , direi quasi peplo bianco , dal quale usciva vistosa una pancina tonda e perfetta , bellissima dietro ad una profonda scollatura  messa in risalto da un cordone di rose , anch'esse bianche e labbra rosse vermiglio sapientemente truccate .
Lo sposo  ,unico per simpatia e accoglienza ...  Li ho visti sereni , felici contornati da parenti ed amici in un giorno che sarà il punto di partenza di una nuova vita .
Mi sono emozionata , perché ricordo quando era piccola e piangeva nel farsi la doccia , quando si scambiava con la sorella gemella per confondermi le idee , quando suo marito ci ha annunciato che le aveva chiesto di sposarla il giorno dopo Natale .Attorno ad un lungo tavolo , dove eravamo assieme per  festeggiare la festività  di Santo Stefano, avevamo immediatamente interrotto tutti  il respiro per una frazione di secondo , seguita da un applauso di gioia ..
Lunga vita ragazzi  vi auguro una complicità ed un rispetto infinito reciproco , come quello che avete nei confronti delle persone che vi amano , me compresa , che mi sono sentita avvolta d'amore e serenità in quel contesto , nonostante la mia visione a metà...
Vi dedico un piatto elegante e semplice , quello delle occasioni raffinate  e piacevoli..
Il filetto di maiale al pepe verde e rosso.. che Marco , ottimo cuoco potrà riproporre nelle lunghe serate d'inverno  magari alla sua splendida sposa con in braccio la figlia che verrà a completare un quadro , già di per se meraviglioso.

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  1. filetto di maiale . circa 700 g 
  2. farina , 1 cucchiaio
  3. pepe verde , due cucchiai
  4. pepe rosso in bacche , 1 cucchiaio
  5. brandy , 3 cucchiai 
  6. panna da cucina , 3 cucchiai
  7. latte , 1 cucchiaio
  8. sale
  9. qualche rametto di rosmarino
  10. burro , qualche piccolo fiocco
  11. olio extra vergine di oliva 



Tagliate a fette di circa 3/4 cm il filetto di maiale dopo averlo lavato ed asciugato bene.

Battete il pepe verde  non tutto  ,almeno un cucchiaio ,  e spalmatelo sulle fette di carne , poi andate ad infarinarle con la farina posta in un piatto , togliendo quella in eccesso.
Scaldate un filo di olio in un padellino antiaderente assieme ai fiocchi di burro e , quando quest'ultimo sarà liquefatto mettete la carne a rosolare .
Fatela dorare bene da entrambe le parti quindi , aggiungete il restante pepe verde , quello rosso , ed irrorate con il liquore .


Nel frattempo sciogliete la panna nel latte creando un composto cremoso .
Appena il liquore sarà evaporato e la carne ben cotta , aggiungete la panna ed il rosmarino .
Fate andare ancora la carne per  due o tre minuti poi ,togliete dal fuoco.
Servite immediatamente la carne con il suo sughetto .


BUON APPETITO 




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giovedì 7 settembre 2017

CHEESE CAKE DI FINE ESTATE CON PESCHE



Lo so , direte subito , ancora l'ennesima cheese cake !
E' il dessert che accompagna la mia estate , veloce da fare , se non si considerano i tempi di raffreddamento , è visivamente meraviglioso e molto versatile .
A Leonardo e Carla è piaciuto molto in questa ultima versione, che mi ha accompagnata a cena , nella loro nuova casa .
Si adesso vivono , insieme , loro due , madre e figlio , in una piccola e stupenda casa , all'interno di un borgo rurale , meravigliosamente rifinita ed arredata , di quelle che , appena entri , ti senti subito a casa tua..
Un ambiente intimo e "coccoloso" , dove tutto è messo al posto giusto , dal quadretto verde che spicca nella piccola nicchia della cucina , al para spifferi , sapientemente fissato alla porta di entrata .
O uscita ...? Uscita che da su di uno splendido porticato , con un piccolo divano in ferro battuto e tende di cotone bianco appese agli archi dell'antica loggia..
Ti immagino così , Carla a godere di un ombra leggera dietro a quegli archi , seduta nel tuo divanetto , contemplare le giornate calde d'estate , con il fruscio delle foglie alle spalle ..
A ricordare tutti i giorni che abbiamo trascorso insieme , ai pianti , le risate , le litigate ...all'accorrere subito se c'era bisogno..
La immagino così un' amicizia , ed in effetti la nostra dura da quasi trent'anni..una mezza vita ..

INGREDIENTI PER UNA CHEESE  CAKE DA 24 CM DI DIAMETRO

  • biscotti allo zenzero , si proprio quelli di Natale , 300 g
  • burro , 80 g
  • Formaggio spalmabile , 400 g
  • robiola , 2 confezioni da 80 g
  • panna fresca , 500 ml
  • latte condensato , 1 tubetto
  • pesche nettarine gialle , 2
  • graniglia di nocciola , circa 100 g
  • biscottini mikado 
  • qualche nocciola intera
  • zucchero di canna chiaro , 2 cucchiai
  • gelatina o colla di pesce , 5 fogli


Tritate con il mixer i biscotti , si trovano in vendita anche adesso ma se volete farli in casa trovate la ricetta sul blog .
Sciogliete il burro in un pentolino e mescolatelo con una forchetta ai biscotti triturati.
Con il composto ottenuto , andate a ricoprire il fondo di una tortiera apribile , di circa 20 /22 cm di diametro , nella quale avrete disposto un foglio di carta da forno bagnato e strizzato.
Livellate bene il composto con il dorso di un cucchiaio e ponete in frigo .

Intanto mettete in ammollo i fogli di colla di pesce , e montate la panna lasciandone due o tre cucchiai da parte .
Mescolate il formaggio molle con la robiola , il latte condensato  , ed unite in ultimo la panna montata ben soda , mentre scalderete quella lasciata da parte , utilizzandola per sciogliere al suo interno i fogli di colla di pesce .

Appena avrete ben sciolti i fogli di colla , aggiungete il composto a tutti gli altri formaggi.
Mescolate molto bene e riprendete la tortiera con la base di biscotto.
Ponete tutta la miscela di formaggi sopra la base e mettete di nuovo in frigo a raffreddare per almeno due / tre ore .




Lavate bene le pesche , asciugatele e una volta trascorso il tempo previsto , ed il cheese cake è ben rassodato ,  tagliatele a fettine sottili e decorate tutta la torta .
Cospargete anche la granella di nocciole e i mikado a creare dei simpatici motivi decorativi.
Fate sciogliere lo zucchero e quando si sarà liquefatto , versatelo a filo su un foglio di carta da forno con movimenti circolari .
Una volta solidificato utilizzatelo per guarnire , completate con gelatina spray o in mancanza di quest'ultima ,  irrorate le fettine di pesca con del succo di limone ..


Rimettete e conservate in frigo fino alla consumazione..


BUON APPETITO 


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martedì 5 settembre 2017

PETTO DI POLLO AL SAPORE DI TARTUFO DI NORCIA



Il lunedì non è più sempre giornata da petto di pollo , ma nemmeno da serata schifezza ...
Cucino e mangiamo quello che gli orari di lavoro mi consentono.
E direi , anche le stagioni, visto che ormai sono mesi che il caldo mi affligge e che ho rinunciato alla mia passione culinaria preferendo verdure crude , freselle e mozzarelle , insomma tutto quello che  non necessita di cottura .
Ho lasciato i fuochi per il compleanno del mio Franci , ma in quel caso non ho sentito il minimo sacrificio .
Ventilatore puntato in faccia , non ho sudato nemmeno una goccia ...
Adesso dopo la provvidenziale e breve pioggia  ,caduta dopo circa sette mesi  che aspettavamo , l'aria si è rinfrescata ed ha assunto quel tipico particolare odore e sentore frizzante che mi rimette in moto , più o meno , in base anche al mio stato fisico.
E poi ci sono quelle giornate dove tutto sembra essere perfetto , ma non lo sei tu ..
Magari dei ricordi , nostalgia , qualcosa che non è andato come volevi , e mille pensieri per un attimo a toglierti ogni voglia ..
Due messaggi delle più care amiche , sorprendentemente con le stesse parole , ti bastano a capire e a svegliarti dal torpore .
Il tuo sorriso , di quando rientri , e mi avvicino con gioia ai fornelli , dopo aver "scavato" negli anfratti del congelatore per cercare il tartufo di Norcia , quello che la mia stellina mi ha confezionato come un gioiello prezioso , tale e quale esso è..
Stasera accompagnerà del petto di pollo.




INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  1. petto di pollo , 500 g circa 
  2. farina , 1 cucchiaio
  3. aglio , 2 spicchi
  4. pasta d' acciughe , un bel cucchiaio da minestra 
  5. tartufo nero , 1 medio
  6. vino bianco , mezzo  bicchiere
  7. sale ,pepe
  8. olio extra vergine di oliva
  9. zucchina , 1

Lavate bene sotto l'acqua corrente il petto di pollo , asciugatelo con un panno e tagliatelo a quadretti più  o meno della stessa misura .

Mettete in un piatto il cucchiaio di farina e versatevi sopra la carne tagliata .
Infarinate bene e lasciatela nel piatto .

Intanto sbucciate l'aglio , e schiacciatelo con il palmo della mano , mettetelo in una capiente padella antiaderente e fatelo andare con due o tre cucchiai di olio .
Aggiungete , trascorsi due o tre minuti , la pasta d'acciuga e fatela sciogliere bene .
A questo punto , aggiungete la carne e fatela andare piano nel condimento .
Non appena avrà assunto un bel colore dorato , sfumate con il vino e fatelo completamente evaporare.
Preparate il tartufo , grattugiandolo con una grattugia da formaggio .
Spolverate completamente la carne con il tartufo e lasciatela ancora un minuto sul fuoco .




Lavate la zucchina , asciugatela e tagliatela a julienne .
Coprite il fondo di un piatto  o di un vassoio con la verdura e sopra la carne con il sughetto .
Servite caldo e ..se non amate il tartufo potete cucinarla seguendo tutti i passaggi  indicati per l'esecuzione  della ricetta senza aggiungerlo all'ultimo.


BUON APPETITO !


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