mercoledì 9 novembre 2016

SPEZZATINO DI VITELLO CON PATATE E CAROTE


Ho nostalgia degli inverni freddi , di quelli che la neve ti copriva parte delle scale , e appena la sveglia suonava , correvi a  godere lo spettacolo della natura vestita di bianco ,dalla tua finestra ..
I vetri avevano assunto quell'aspetto meraviglioso di un'appannatura disegnata come in un quadro d'autore .
Tutto era silenzioso , perché le strade non erano trafficate .
Svegliavo mia sorella che mi dormiva accanto e la nonna , che invece dopo la morte del nonno  ,dormiva nel lettone con me ..
"Dai svegliati...non andiamo a scuola fuori è tutto bianco ...
Si girava dall'altra parte ed io mi vestivo veloce dimenticando la temperatura esterna .
Giornate interminabili a giocare con uno slittino di legno che ci aveva regalato lo zio , che amava la neve a dismisura , e il massimo della fortuna era che proprio lo zio ci portasse in un monte abbastanza vicino per fare " a pallate " e creare il nostro pupazzo di neve .
Carota in tasca , fremevo nella seggiola nell'attesa di partire , dondolando le gambe per far capire quanto grande fosse la mia impazienza..
Giornate meravigliose passate con mia sorella e i miei cugini con il solo lato negativo che il giorno dopo  puntualmente avevo 39 di febbre .
La mamma brontolava un po' lo zio , ma lui che era suo fratello minore , faceva finta di ascoltare la lezione , girava lo sguardo per incrociare il mio , e con un occhiolino mi rassicurava facendomi capire che anche sta volta l'avevamo passata liscia.
Intanto sopra il fuoco bolliva lo spezzatino di carne .. lentamente ,  che mamma cucinava in alternativa alla polenta o al brodo di carne   nei giorni freddi ...

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • 900 G DI BOCCONCINI DI VITELLO 
  • 1 KG DI CAROTE 
  • 1 KG DI PATATE
  • 2 CIPOLLE 
  • 2 SPICCHI DI AGLIO
  • 1 BICCHIERE DI VINO ROSSO
  • 3 BICCHIERI DI PASSATA DI POMODORO
  • SALE,PEPE 
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
  • QUALCHE FOGLIA DI ALLORO



Tritate nel mixer 3 o 4 carote , la cipolla lo spicchio di aglio e una foglia di alloro.
Mettete il tutto a soffriggere in una capiente casseruola  assieme a due /tre cucchiai di olio .
Aggiungete anche un pizzico di sale e un filo di pepe -

Quando il tutto sarà imbiondito , aggiungete i bocconcini di carne e fateli cialdellare nel battuto per una ventina di minuti , durante i quali pulirete e sbuccerete le carote e patate e le ridurrete a quadretti.
Quando la carne avrà preso una bella doratura , aggiungete il vino e fatelo evaporare , dopodiché mettete anche le verdure .
Mescolate spesso per evitare che si attacchi  al fondo del tegame .



Aggiungete le foglie di alloro e lasciate cuocere una mezz'ora , poi aggiungete la salsa di pomodoro , fatela incorporare bene , quindi coprite il tutto con acqua bollita .
Mettete lo spezzatino a cuocere a fiamma molto bassa , dovrà leggermente sobbollire , e cuocere per almeno due ore ,durante le quali dovrete ogni tanto mescolare e ricoprire .



Aggiustate di sale che metterete a fine cottura per evitare che la carne indurisca .

Servite con fette di pane tostato ...




BUON APPETITO !!!!

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martedì 8 novembre 2016

LA BRUSCHETTA


L ' olio nuovo è pronto , difficile immaginare qualcosa di più buono in queste giornate .
Porta con se non solo il sapore unico e particolare , ma una serie di ricordi e emozioni che riaffiorano puntualmente ogni volta che mi appresto a preparare le bruschette .
Ogni prima bruschetta è carica di significato.
Dietro c'è l'immenso nostro lavoro per arrivare a tanto , ma c'è la fatica del babbo e dello zio che ci hanno lasciato non solo meravigliosi ricordi ed insegnamenti , ma anche tanto oro verde .
E poi , la bruschetta capita in questi giorni , proprio ad onorare il tuo lavoro caro zio , nei giorni in cui ti abbiamo perso , ormai diversi anni fa , quando ancora molto giovane , hai chiuso gli occhi tra le mie braccia dicendomi ,nonostante tu fossi ormai divorato dalla malattia e dal dolore , che stavi bene .
Ecco una persona meravigliosa come te , non muore mai nel cuore e non esiste un giorno o ricorrenza per ricordarti , ma scorri dentro di me , sei stato il babbo in più , come ti chiamavo e mi hai insegnato tanto .
Ogni gesto , ogni decisione porta con se un tuo consiglio e se ancora oggi ti cerco ovunque è perché a volte mi manca la tua voce , un tuo parere .
Del resto hai lasciato veramente tanto e sentire ancora tante persone  che parlano di te e del babbo e vi descrivono come due persone meravigliose , a me gonfia il cuore di orgoglio .
Non credo che per molti uomini sarà così un giorno.
Perché voi non avete finto niente , non avete agito per farvi acclamare nel mondo o avere dei primi posti ..voi siete sempre andati dietro al cuore ed è questo principalmente che ha fatto di voi persone stupende.
La raccolta delle olive  , iniziava sempre nella data che coincide con una fiera di paese , era retorica .
Tutti insieme nei campi , che quando ero piccola , di questi tempi erano freddi e a volte nevosi .
Non mancava niente , ricordo  un uomo , pagato dal babbo,che   ricopriva il ruolo di una sorta di fattore , mi comandava di raccogliere le olive che erano cadute dall'albero.
Io non amavo per niente fare questo lavoro cosicché mi inginocchiavo e senza farmi vedere  , facevo dei piccoli solchi e seppellivo le olive dentro ricoprendole con la terra , tutto fino a quando non se ne accorse  , perché a quel punto la mamma mi sculacciò forte ,  allora usava ed era di gran moda sculacciare , non come adesso che se rimproveri un figlio interviene immediatamente il telefono azzurro,
Io piansi tanto ma per breve tempo , e mi rimisi quasi subito a cantare . Ancora oggi mamma , ogni volta che facciamo la raccolta , mi ricorda quanto ho cantato nei campi.
Eravamo felici con poco ,  bella cosa questa..
Poi c'erano i giorni al frantoio , quando zio partiva con il trattore a portare le olive ed io pretendevo di fare almeno una visita all'edificio .
Grande rumore , odore di sansa , olio.. contadini che ridevano ed assaggiavano il pane con l'olio nuovo ...
Un grande fuoco dove si cuoceva la carne che ciascuno portava , e bottiglie di vino , occhi allegri e guance rosse ...
Com'erano belle quelle giornate piene di allegria e solidarietà , c'era chi ti aiutava a scaricare , caricare , gioiva per la bontà del tuo olio , ecco cosa racchiude la mia bruschetta ...un pezzo di vita .
Dietro ogni gesto , ogni piatto , ogni sguardo c'è sempre una parte di vita che niente e nessuno dovrebbe calpestare ...




INGREDIENTI 

  • FETTE DI PANE TOSCANO 
  • OLIO NUOVO 
  • AGLIO 
  • SALE 
Tagliate il pane e fatelo tostare leggermente in una gratella sopra dei carboni ardenti , o dentro al forno .
Quando sarà bello colorito , toglietelo e lasciatelo raffreddare .
Sbucciate lo spicchio d'aglio e sfregatelo leggermente nel pane tostato .
Posate sopra un piatto di portata ed irrorate con abbondante olio , aggiungete del sale ed assaporate..




BUON APPETITO !!!!
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lunedì 7 novembre 2016

INVOLTINI DI VERZA


Mi piace tutto quello che è a base di verdura , anche se ultimamente mi rattristo sempre di più , a sentire di continuo come vengono fatte certe coltivazioni o piuttosto quante persone muoiono soltanto per la sfortuna di essere capitati in una zona dove ,per esempio ,  si coltiva la soia...
Ho smesso di comprare anche la bevanda alla soia dopo aver visto un servizio televisivo in cui si mostravano le anomalie e malformazioni di bambini ed adulti capitati a nascere in un paese argentino dove si produce.
Soia che viene esportata ovunque e che per essere coltivata necessita di quantitativi abnormi di erbicidi e pesticidi.
Mi chiedo dove potremo andare a finire ..e poi ci stupiamo del cambiamento climatico , o di intolleranze alimentari piuttosto che di resistenza agli antibiotici .
Certo ha ragione Franci quando , in tono polemico , dice che agli italiani basta guardare il Grande Fratello o Uomini e Donne e si sistema tutto.
In effetti quello che ci rende così remissivi o poco reattivi è probabilmente la mancanza di informazione , e  la consapevolezza di chi ci comanda che tanto ormai assorbiamo tutto passivamente .
Per quel che posso ,  cerco di arrangiarmi , non comprando biologico che tanto è totalmente inquinato anche quello , ma evitando di mangiare cose non troppo sane ..esiste ancora qualcosa di non contaminato ? 
Esistono ancora persone nelle quali puoi contare davvero ??
Due...forse tre ..oppure i pesticidi  hanno avvelenato anche i cuori  ed i cervelli ...
Certo perché ormai coloro che vanno controvento non esistono più , le battaglie costano sacrifici e passione ed andare tutti insieme a capo basso anche se non si è d 'accordo con certe teorie od opinioni , in fin dei conti è meno faticoso.
Si lotta ardentemente almeno in apparenza per combattere certe forme di violenze , e al contempo se ne intraprendono altre che sono molto peggiori .
Si ,il mondo è questo , è di chi è più bravo in quello che io chiamo il leccaggio spinto , e se si ha la sfortuna di avere un minimo di dignità ed intelligenza ,  ci si scosta da tutto , osservando con fare sornione tutte le contraddizioni e le pericolose trappole in cui le persone cadono...
Perfetto e dopo la mia solita arringa eccoci qua...in cucina con la verza....

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • 18 FOGLIE DI VERZA 
  • 300 G DI CARNE MACINATA DI VITELLO
  • 2 SALSICCE FRESCHE
  • 1 UOVO
  • 1 CUCCHIAIO DI VINO BIANCO
  • 1 CUCCHIAIO DI LATTE 
  • 1 CUCCHIAIO DI GRANA GRATTUGIATO
  • 100 G DI PECORINO
  • SALE ,PEPE NOCE MOSCATA 
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 


Mettete dell'acqua a scaldare e quando comincerà il bollore , aggiungete un po' di sale e le foglie di verza che avrete lavato molto bene .
Fate riprendere il bollore e lasciatele cuocer per circa dieci minuti , fino a quando non si saranno ammorbidite .
Tiratele fuori dall'acqua con una schiumaiola e lasciatele ad asciugare sopra ad un panno pulito.
Mentre le foglie si raffreddano , preparate il ripieno mescolando i due tipi di carne il formaggio grana , l'uovo il sale , pepe e la noce moscata e anche le coste triturate della verza .
Aggiungete anche il cucchiaio di latte ed amalgamate bene il tutto .

Prendete ora le foglie che avrete diviso togliendo la costa centrale e mettete al centro di ognuna di esse un cucchiaio di ripieno , richiudete a mo di pacchettino e continuate fino ad esaurimento del ripieno.



Rivestite la teglia con carta da forno e mettete i rotolini all'interno di essa .
Riempitela e bagnate con un filo di olio di oliva , sistemate in forno aggiungendo sale e pepe.
Lasciate cuocere  a 180° per circa  trenta minuti.
Trascorsi i primi venti minuti , aprite il forno e bagnate con un cucchiaio di vino bianco , poi aggiungete i quadretti che avrete ricavato dal pecorino .
Fate gratinare il tutto , togliete dal forno e servite caldi ..

BUON APPETITO !!!




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domenica 6 novembre 2016

KANELBULLAR SVEDESI



Sono chiamati Kanelbullar , Cinnamon roll , Kanelbulle , io li chiamo semplicemente girelle alla cannella , che non sono altro che squisite brioche provenienti da quella meravigliosa terra che si chiama Svezia .
La cannella ed il suo profumo riescono ad inebriare , e a noi piace moltissimo cosicché questa dolce leccornia ci accompagna nelle colazioni dei mattini che presagiscono pioggia e freddo .
Non so la cannella  che proprietà abbia , per quanto concerne un discorso terapeutico , so che il suo profumo mi riporta molto lontano , in fiere e mercati che annunciavano un Natale ormai prossimo , e tra un vin brulè ed un cinnamon roll andavamo a letto storditi .
O forse chiudendo gli occhi e assaporando quel profumo , posso solo immaginare una via delle Indie cosparsa di spezie colorate , quella dall'Europa all'India , spezie come il pepe  ,i chiodi di garofano e la cannella che avevano in Europa un valore immenso , non in quanto spezie da usare per la cucina , ma bensì come fonte di farmaci..ecco le girelle alla cannella hanno il potere di farmi sorridere così come tutto quello che cucino per amore ...

INGREDIENTI PER UNA VENTINA CIRCA DI GIRELLE

  • 200 G DI FARINA MANITOBA
  • 300 G DI FARINA PER DOLCI
  • 3 CUCCHIAINI DI CANNELLA
  • 1 UOVO INTERO ED UN TUORLO
  • 200 ML DI LATTE
  • 100 G DI ZUCCHERO SEMOLATO
  • 170 G DI ZUCCHERO DI CANNA GREZZO
  • 120 G DI BURRO
  • 12 G DI LIEVITO DI BIRRA FRESCO
  • ZUCCHERO A VELO




Sciogliete il lievito di birra in 50 g di latte , mescolate le due farine ed aggiungetevi  il lievito sciolto .
Poi cominciate con aggiungere  l'uovo ed il tuorlo , e lo zucchero semolato .
Intanto scaldate il latte rimasto ed aggiungetevi 90 g di burro e appena sarà sciolto , mettete  il tutto nell'impasto assieme ad un pizzico di sale .
Lavorate bene e formate un panetto che porrete  all'interno di una ciotola ,coprite con della pellicola e lasciate lievitare per un paio d'ore .



Prima che siano trascorse le due ore sciogliete in un pentolino il burro avanzato e lasciatelo raffreddare .
Mescolate al burro sciolto , lo zucchero di canna grezzo ed i cucchiaini di cannella , il tutto servirà come ripieno per l'impasto .
Riprendete l'impasto e lavoratelo formando due rettangoli .
L'altezza dovrà essere di circa un 1 cm.
All'interno dei rettangoli predisponete il ripieno di zucchero e cannella , quindi avvolgete partendo dai lati più lunghi e facendo in modo che la chiusura rimanga al di sotto.




Tagliate con un coltello affilato delle rotelline di pasta che metterete abbastanza distanziate tra loro sopra ad una teglia rivestita con carta da forno , e lascerete ancora circa un 'oretta a lievitare coperte da pellicola , in luogo tiepido.(io le ho messe nel forno con luce accesa ..)
Trascorsa l'ora accendete il forno statico e cuocete per circa venti minuti ad una temperatura di circa 175°.
Sfornate e lasciate raffreddare , quindi preparate un composto con qualche cucchiaio di zucchero a velo e pochissima acqua, e lasciate  cadere la glassa  sopra le girelle .





BUON APPETITO !!!
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