giovedì 10 novembre 2016

GIRELLE AL CIOCCOLATO


Si  ,sono stata un po' ad incartarle ,perché mi piaceva pensare che fossero tante caramelle .
Stasera ho voglia di dolce , ma non ne mangio.. ormai lo relego solo alla prima colazione..basterà parlare con te , trovi sempre le parole e sai vivere la vita con una filosofia che è di gran lunga migliore della mia .
Io che spesso imparo da te ,che buffa la vita ....
Che gran bella cosa la vita , un calore immenso mentre scrivo e vi vedo accanto a me , uno per parte  ed il gatto fa le fusa .
Avete mangiato le girelle , i vostri baffi marroni sono una spia infallibile...
Incartate e nascoste dentro ad una busta anonima , ve le sto centellinando perché anche se , molto più sane di quelle industriali , non sono proprio una cosa sana...
Certo meno precise ,meno  rifinite perfettamente , sono un po' come le persone ..a volte la perfezione delude anzi..sinceramente amo molto di più le cose e le persone imperfette...

INGREDIENTI PER CIRCA 10 GIRELLE

  • 5 UOVA
  • 100 G DI ZUCCHERO SEMOLATO
  • 140 G DI FARINA 00
  • 15 G DI CACAO AMARO
  • 1 CUCCHIAINO DI MIELE
  • CREMA DI NOCCIOLE QUANTO BASTA
  • 150 G DI CIOCCOLATO FONDENTE
Per prima cosa mescolate le uova con lo zucchero.
Montatele almeno dieci minuti fino a che non si presenteranno come un composto spumoso.
Aggiungete la farina setacciata e continuate a mescolare .
Quando l'impasto avrà assorbito bene la farina , dividetelo in due parti uguali.
Nella prima aggiungete la polvere di cacao .
Stendete l'impasto al cacao , su un foglio di carta da forno che avrete  messo nella placca da forno e livellate bene più o meno ad un altezza di 4millimetri.
Cuocete in forno caldo per circa 5 minuti a 180°.
Togliete dal forno e versate sopra di esso l'impasto senza cacao , cercate di farlo congiungere bene al primo e rimettete in forno per altri sei sette minuti.
Togliete dal  forno e rovesciate su un panno leggermente zuccherato , togliete la carta da forno e arrotolate su stesso il rettangolo partendo dal alto più lungo .
Stringete bene e chiudete a caramella aiutandovi con due mollette , una per parte alle estremità.
Lasciate raffreddare completamente , dopodiché riprendetelo riapritelo e srotolatelo delicatamente .
Spalmate all'interno , con un coltello a spatola , la crema di nocciole e formate di nuovo il rotolo.
Mettete a raffreddare almeno un 'oretta in frigo.


 
Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente , quindi tagliate il rotolo in fette alte circa 2/3 cm.



Con una pinzetta da alimenti bagnate ogni girella da una parte con il cioccolato liquefatto , quindi mettete ad asciugare sopra una griglia .
Poi , una volta raffreddate , incartate con carta da forno e ponete in frigo .




BUON APPETITO !!!!



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mercoledì 9 novembre 2016

SPEZZATINO DI VITELLO CON PATATE E CAROTE


Ho nostalgia degli inverni freddi , di quelli che la neve ti copriva parte delle scale , e appena la sveglia suonava , correvi a  godere lo spettacolo della natura vestita di bianco ,dalla tua finestra ..
I vetri avevano assunto quell'aspetto meraviglioso di un'appannatura disegnata come in un quadro d'autore .
Tutto era silenzioso , perché le strade non erano trafficate .
Svegliavo mia sorella che mi dormiva accanto e la nonna , che invece dopo la morte del nonno  ,dormiva nel lettone con me ..
"Dai svegliati...non andiamo a scuola fuori è tutto bianco ...
Si girava dall'altra parte ed io mi vestivo veloce dimenticando la temperatura esterna .
Giornate interminabili a giocare con uno slittino di legno che ci aveva regalato lo zio , che amava la neve a dismisura , e il massimo della fortuna era che proprio lo zio ci portasse in un monte abbastanza vicino per fare " a pallate " e creare il nostro pupazzo di neve .
Carota in tasca , fremevo nella seggiola nell'attesa di partire , dondolando le gambe per far capire quanto grande fosse la mia impazienza..
Giornate meravigliose passate con mia sorella e i miei cugini con il solo lato negativo che il giorno dopo  puntualmente avevo 39 di febbre .
La mamma brontolava un po' lo zio , ma lui che era suo fratello minore , faceva finta di ascoltare la lezione , girava lo sguardo per incrociare il mio , e con un occhiolino mi rassicurava facendomi capire che anche sta volta l'avevamo passata liscia.
Intanto sopra il fuoco bolliva lo spezzatino di carne .. lentamente ,  che mamma cucinava in alternativa alla polenta o al brodo di carne   nei giorni freddi ...

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • 900 G DI BOCCONCINI DI VITELLO 
  • 1 KG DI CAROTE 
  • 1 KG DI PATATE
  • 2 CIPOLLE 
  • 2 SPICCHI DI AGLIO
  • 1 BICCHIERE DI VINO ROSSO
  • 3 BICCHIERI DI PASSATA DI POMODORO
  • SALE,PEPE 
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
  • QUALCHE FOGLIA DI ALLORO



Tritate nel mixer 3 o 4 carote , la cipolla lo spicchio di aglio e una foglia di alloro.
Mettete il tutto a soffriggere in una capiente casseruola  assieme a due /tre cucchiai di olio .
Aggiungete anche un pizzico di sale e un filo di pepe -

Quando il tutto sarà imbiondito , aggiungete i bocconcini di carne e fateli cialdellare nel battuto per una ventina di minuti , durante i quali pulirete e sbuccerete le carote e patate e le ridurrete a quadretti.
Quando la carne avrà preso una bella doratura , aggiungete il vino e fatelo evaporare , dopodiché mettete anche le verdure .
Mescolate spesso per evitare che si attacchi  al fondo del tegame .



Aggiungete le foglie di alloro e lasciate cuocere una mezz'ora , poi aggiungete la salsa di pomodoro , fatela incorporare bene , quindi coprite il tutto con acqua bollita .
Mettete lo spezzatino a cuocere a fiamma molto bassa , dovrà leggermente sobbollire , e cuocere per almeno due ore ,durante le quali dovrete ogni tanto mescolare e ricoprire .



Aggiustate di sale che metterete a fine cottura per evitare che la carne indurisca .

Servite con fette di pane tostato ...




BUON APPETITO !!!!

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martedì 8 novembre 2016

LA BRUSCHETTA


L ' olio nuovo è pronto , difficile immaginare qualcosa di più buono in queste giornate .
Porta con se non solo il sapore unico e particolare , ma una serie di ricordi e emozioni che riaffiorano puntualmente ogni volta che mi appresto a preparare le bruschette .
Ogni prima bruschetta è carica di significato.
Dietro c'è l'immenso nostro lavoro per arrivare a tanto , ma c'è la fatica del babbo e dello zio che ci hanno lasciato non solo meravigliosi ricordi ed insegnamenti , ma anche tanto oro verde .
E poi , la bruschetta capita in questi giorni , proprio ad onorare il tuo lavoro caro zio , nei giorni in cui ti abbiamo perso , ormai diversi anni fa , quando ancora molto giovane , hai chiuso gli occhi tra le mie braccia dicendomi ,nonostante tu fossi ormai divorato dalla malattia e dal dolore , che stavi bene .
Ecco una persona meravigliosa come te , non muore mai nel cuore e non esiste un giorno o ricorrenza per ricordarti , ma scorri dentro di me , sei stato il babbo in più , come ti chiamavo e mi hai insegnato tanto .
Ogni gesto , ogni decisione porta con se un tuo consiglio e se ancora oggi ti cerco ovunque è perché a volte mi manca la tua voce , un tuo parere .
Del resto hai lasciato veramente tanto e sentire ancora tante persone  che parlano di te e del babbo e vi descrivono come due persone meravigliose , a me gonfia il cuore di orgoglio .
Non credo che per molti uomini sarà così un giorno.
Perché voi non avete finto niente , non avete agito per farvi acclamare nel mondo o avere dei primi posti ..voi siete sempre andati dietro al cuore ed è questo principalmente che ha fatto di voi persone stupende.
La raccolta delle olive  , iniziava sempre nella data che coincide con una fiera di paese , era retorica .
Tutti insieme nei campi , che quando ero piccola , di questi tempi erano freddi e a volte nevosi .
Non mancava niente , ricordo  un uomo , pagato dal babbo,che   ricopriva il ruolo di una sorta di fattore , mi comandava di raccogliere le olive che erano cadute dall'albero.
Io non amavo per niente fare questo lavoro cosicché mi inginocchiavo e senza farmi vedere  , facevo dei piccoli solchi e seppellivo le olive dentro ricoprendole con la terra , tutto fino a quando non se ne accorse  , perché a quel punto la mamma mi sculacciò forte ,  allora usava ed era di gran moda sculacciare , non come adesso che se rimproveri un figlio interviene immediatamente il telefono azzurro,
Io piansi tanto ma per breve tempo , e mi rimisi quasi subito a cantare . Ancora oggi mamma , ogni volta che facciamo la raccolta , mi ricorda quanto ho cantato nei campi.
Eravamo felici con poco ,  bella cosa questa..
Poi c'erano i giorni al frantoio , quando zio partiva con il trattore a portare le olive ed io pretendevo di fare almeno una visita all'edificio .
Grande rumore , odore di sansa , olio.. contadini che ridevano ed assaggiavano il pane con l'olio nuovo ...
Un grande fuoco dove si cuoceva la carne che ciascuno portava , e bottiglie di vino , occhi allegri e guance rosse ...
Com'erano belle quelle giornate piene di allegria e solidarietà , c'era chi ti aiutava a scaricare , caricare , gioiva per la bontà del tuo olio , ecco cosa racchiude la mia bruschetta ...un pezzo di vita .
Dietro ogni gesto , ogni piatto , ogni sguardo c'è sempre una parte di vita che niente e nessuno dovrebbe calpestare ...




INGREDIENTI 

  • FETTE DI PANE TOSCANO 
  • OLIO NUOVO 
  • AGLIO 
  • SALE 
Tagliate il pane e fatelo tostare leggermente in una gratella sopra dei carboni ardenti , o dentro al forno .
Quando sarà bello colorito , toglietelo e lasciatelo raffreddare .
Sbucciate lo spicchio d'aglio e sfregatelo leggermente nel pane tostato .
Posate sopra un piatto di portata ed irrorate con abbondante olio , aggiungete del sale ed assaporate..




BUON APPETITO !!!!
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lunedì 7 novembre 2016

INVOLTINI DI VERZA


Mi piace tutto quello che è a base di verdura , anche se ultimamente mi rattristo sempre di più , a sentire di continuo come vengono fatte certe coltivazioni o piuttosto quante persone muoiono soltanto per la sfortuna di essere capitati in una zona dove ,per esempio ,  si coltiva la soia...
Ho smesso di comprare anche la bevanda alla soia dopo aver visto un servizio televisivo in cui si mostravano le anomalie e malformazioni di bambini ed adulti capitati a nascere in un paese argentino dove si produce.
Soia che viene esportata ovunque e che per essere coltivata necessita di quantitativi abnormi di erbicidi e pesticidi.
Mi chiedo dove potremo andare a finire ..e poi ci stupiamo del cambiamento climatico , o di intolleranze alimentari piuttosto che di resistenza agli antibiotici .
Certo ha ragione Franci quando , in tono polemico , dice che agli italiani basta guardare il Grande Fratello o Uomini e Donne e si sistema tutto.
In effetti quello che ci rende così remissivi o poco reattivi è probabilmente la mancanza di informazione , e  la consapevolezza di chi ci comanda che tanto ormai assorbiamo tutto passivamente .
Per quel che posso ,  cerco di arrangiarmi , non comprando biologico che tanto è totalmente inquinato anche quello , ma evitando di mangiare cose non troppo sane ..esiste ancora qualcosa di non contaminato ? 
Esistono ancora persone nelle quali puoi contare davvero ??
Due...forse tre ..oppure i pesticidi  hanno avvelenato anche i cuori  ed i cervelli ...
Certo perché ormai coloro che vanno controvento non esistono più , le battaglie costano sacrifici e passione ed andare tutti insieme a capo basso anche se non si è d 'accordo con certe teorie od opinioni , in fin dei conti è meno faticoso.
Si lotta ardentemente almeno in apparenza per combattere certe forme di violenze , e al contempo se ne intraprendono altre che sono molto peggiori .
Si ,il mondo è questo , è di chi è più bravo in quello che io chiamo il leccaggio spinto , e se si ha la sfortuna di avere un minimo di dignità ed intelligenza ,  ci si scosta da tutto , osservando con fare sornione tutte le contraddizioni e le pericolose trappole in cui le persone cadono...
Perfetto e dopo la mia solita arringa eccoci qua...in cucina con la verza....

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • 18 FOGLIE DI VERZA 
  • 300 G DI CARNE MACINATA DI VITELLO
  • 2 SALSICCE FRESCHE
  • 1 UOVO
  • 1 CUCCHIAIO DI VINO BIANCO
  • 1 CUCCHIAIO DI LATTE 
  • 1 CUCCHIAIO DI GRANA GRATTUGIATO
  • 100 G DI PECORINO
  • SALE ,PEPE NOCE MOSCATA 
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 


Mettete dell'acqua a scaldare e quando comincerà il bollore , aggiungete un po' di sale e le foglie di verza che avrete lavato molto bene .
Fate riprendere il bollore e lasciatele cuocer per circa dieci minuti , fino a quando non si saranno ammorbidite .
Tiratele fuori dall'acqua con una schiumaiola e lasciatele ad asciugare sopra ad un panno pulito.
Mentre le foglie si raffreddano , preparate il ripieno mescolando i due tipi di carne il formaggio grana , l'uovo il sale , pepe e la noce moscata e anche le coste triturate della verza .
Aggiungete anche il cucchiaio di latte ed amalgamate bene il tutto .

Prendete ora le foglie che avrete diviso togliendo la costa centrale e mettete al centro di ognuna di esse un cucchiaio di ripieno , richiudete a mo di pacchettino e continuate fino ad esaurimento del ripieno.



Rivestite la teglia con carta da forno e mettete i rotolini all'interno di essa .
Riempitela e bagnate con un filo di olio di oliva , sistemate in forno aggiungendo sale e pepe.
Lasciate cuocere  a 180° per circa  trenta minuti.
Trascorsi i primi venti minuti , aprite il forno e bagnate con un cucchiaio di vino bianco , poi aggiungete i quadretti che avrete ricavato dal pecorino .
Fate gratinare il tutto , togliete dal forno e servite caldi ..

BUON APPETITO !!!




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