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giovedì 9 novembre 2017

FIORELLINI DI SFOGLIA CON PRUGNE


Raccontare di un'emozione non è sempre facile , soprattutto se è una di quelle inaspettate , fatta di coincidenze strane , destini incrociati.
Ho sempre pensato che ognuno di noi abbia un proprio destino , puoi leggermente plasmarlo , deviarne il corso , ma ciò che è scritto , lo è dal momento in cui i tuoi occhi vedono la luce .
Altrimenti  ,non ci sarebbero persone tanto sfortunate da nascere in posti in cui ogni giorno lottare con le difficoltà della vita è routine , ed altre nate con sette camice come diceva nonna .
Bambini che nascono con genitori anaffetivi che diventeranno i migliori figli del mondo , altri che nascono circondati da un mare d'amore e si scorderanno completamente di avere genitori.
Chi nasce in territori pieni di uranio e chi isolato nella cima di una montagna  ,dove respirare è un privilegio.
E sono convinta che ogni persona che incrociamo nella nostra vita , non vi entra per caso ..
Appena finito gli studi superiori , per non gravare alla mia famiglia , mi districavo tra cucire una scarpa in pura pelle , confezionare una maglia di pura lana con i ferri della nonna , e per circa due anni fui la "tata " di un bambino fantastico ,che aveva compiuto da poco un anno figlio di una signora Americana e di un Romano  .
Francesco , questo è il suo nome , mi fu totalmente affidato dalla mamma nelle ore in cui lei adempiva al suo lavoro .
Biondo occhi azzurrissimi come il cielo terso  ,era un bambino di una bontà ineguagliabile .
Spesso il giorno non era sufficiente alla madre occupata dal suo lavoro , e mi tenevo quel piccolo bambolotto anche a dormire con me , stretti nel lettone di casa dei miei , dentro una camera , nella quale già dormivamo io , mia sorella e la nonna .
Tante giornate trascorse insieme a questo piccolo , che ogni giorno diventava sempre di più il centro delle mie giornate ed impegnava un grande pezzo del mio cuore .
Poi le variabili e varianti della vita , mi portarono a cambiare totalmente lavoro e dovetti lasciare quel bimbo , non senza enorme sofferenza .
Durante gli anni l'ho pensato spesso , ho ritrovato fotografie che ci ritraevano insieme , ho rivisto a volte  la madre , la quale mi aveva detto che Francesco non viveva più in Italia ma si era trasferito a studiare in America .

In un normalissimo e anonimo pomeriggio di lavoro la scorsa settimana , seduta alla mia cassa , improvvisamente sento di dover alzare gli occhi dal nastro trasportatore , l'unica cosa che attira la mia attenzione mentre lavoro ,tranne e fatta eccezione per  qualche   sguardo dei  clienti più empatici ..
Di fronte a me , nella cassa davanti un bellissimo ed altissimo uomo contraccambia il mio sguardo, mi batte forte il cuore e a lui sembra altrettanto , fermo le mani e mi alzo in piedi , lui si avvicina , ed un abbraccio immenso e strettissimo conferma ciò che entrambi avevamo capito.
Io la sua baby sitter , lui il mio primo bambino amatissimo .
Mi emoziono e gli occhi si inumidiscono ..lui sorride felice dice che a primavera tornerà e si fermerà qualche mese..lo saluto , capiamo che non siamo due esseri estranei.
Dopo soli due giorni , mentre trafelata cucino la cena prima della mia solita ora in fisioterapia , con la finestra aperta nel giardino , mi accorgo che quattro figure sconosciute cominciano a mangiare i frutti di uno stupendo corbezzolo..
Commento con mio figlio che non è molto educato da parte loro , e mi ostino a guardare meglio per capire ..ancora lui , il mio Francesco  (ha anche lo stesso nome di mio figlio...)nascosto dal cespuglio ma ben riconoscibile..
Scherzosamente gli grido che non è corretto rubarmi i frutti del corbezzolo..lui rimane basito ..Sei tu !... ed abiti qui in questo posto divino..
Scendo le scale di corsa , chiamo a raduno mio figlio , il mio compagno e la mamma ..
Ci emozioniamo tutti , avevo parlato di lui a tutti ..la mamma offre loro un  caffè.
Francesco è insieme a tre ragazzi americani , stupiti e meravigliati della nostra accoglienza .
Ci abbracciamo , ci scambiamo il numero di telefono , ci facciamo una fotografia insieme , e mi prometti che non ci perderemo più.
Dici che quando sarai in America , curioserai nel mio blog , per cucinare piatti che ti ricordano casa ..
Sono felice di averti ritrovato e che tu mi abbia regalato questa splendida emozione.
E per festeggiare virtualmente ti regalo questi semplici dolcetti di pasta sfoglia ..i miei fiorellini con prugne e crema ..




INGREDIENTI PER CIRCA 12 FIORELLINI

  • pasta sfoglia , 1 rotolo
  • prugne denocciolate , 12
  • panna liquida , 3 cucchiai
  • preparato per crema Paneangeli  ,3 cucchiai
  • zucchero a velo
  • perline argentate 




Con degli stampini a fiore medio grandi  , andate a ritagliare circa dodici pezzi nel rotolo di pasta sfoglia .
Amalgamate la polvere per crema con la panna liquida fino a creare una crema densa che userete per coprire il centro del fiore .
Stendete gli avanzi della sfoglia  , e ritagliate dei fiorellini più piccoli nel cui centro andrete a fare un piccolo foro.
Coprite con i fiori piccoli quelli grandi ed appoggiate al centro di ciascuno , sopra il foro la prugna denocciolata e le perline argentate .




Accendete il forno a 180° e sistemate la teglia nella quale avrete disposto carta da forno e fiori .
Cuocete per circa 15 minuti , controllando che la sfoglia non si colori troppo.

Togliete dal forno lasciate raffreddare e spolverate di zucchero a velo.




Gustate e conservate a temperatura ambiente ...


BUON APPETITO


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mercoledì 8 novembre 2017

BUCATINI AL PESTO DI RAPE ROSSE



E poi ci sono quei giorni pieni di ricordi , di emozioni , quelli in cui ripercorri una strada che hai percorso mille volte , ed ogni angolo ti ricorda un particolare momento della tua vita .
Non so se possa trattarsi di nostalgia legata al trascorrere degli anni , o di mancanza di qualcosa , o meglio di qualcuno.
Generalmente non sono brava a ricordare gli anniversari piuttosto che le date di compleanno , e di questo a volte mi dispiaccio moltissimo , ma il giorno in cui è venuta a mancare una delle persone più importanti della mia vita , mi ronza sempre intorno e quando arriva , come oggi  ,non faccio che posare lo sguardo sulle foglie ingiallite cadute ai margini dei viali , come a simboleggiare la fine di un ciclo di vita .
Lo zio , che probabilmente ho già descritto in questo contesto , è quella persona che in molti casi ha sostituito egregiamente mio padre , spesso assente per troppo lavoro anche se fisicamente ma non con il cuore  , quello che mi riconduce a migliaia di ricordi meravigliosi.
Lo zio e il cibo , il suo parallelo amore tra vita e cibo .
Chi ama la vita , lo si riconosce anche a tavola , ci sono gesti degli occhi , delle mani , strani buffetti , che contraddistinguono i veri amanti della vita anche a tavola .
Lo zio mi ha insegnato una volta  a tavola quando ero molto piccola , che non si parla con il boccone in bocca , non si mastica a bocca piena e non si fanno rumori mentre si beve o si termina il bicchiere di acqua..non si tira su il caffè ne la minestra .
Sono questi gli insegnamenti di vita , pochi fra migliaia che mi ha lasciato , che ricordo perfettamente , forse perché  fanno parte di una gestualità quotidiana .
Lo zio che ci e mi ha lasciato in questo otto novembre  ,lo ha fatto tra le mie braccia , con un'ultima frase leggermente sospirata , che fu...quando chiamano bisogna partire ..
Ed è con questo monito che vivo ,quando chiamano bisogna partire , anche se la direzione che vorresti prendere , spesso è opposta alla tua volontà.
Si dice che i migliori mangiatori oltre che amanti della vita sono amanti perfetti..
Si dice che un giorno pieno di foglie gialle necessita di un po' di colore per scacciare la solitudine che mi pervade ...un pesto di rape rosse ha colorato perfettamente i miei bucatini , mangiati da sola davanti ad una fotografia che ancora fa scendere qualche lacrima , benefica e liberatoria.




INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • bucatini o altro formato di pasta , 240 g
  • rape rosse , 2 anche già lessate 
  • noci una decina circa 
  • parmigiano , 100 g
  • olio extra vergine di oliva 
  • qualche foglia di menta 
  • sale ,pepe nero
Se utilizzate le rape rosse già lessate , scaldatele cinque minuti in acqua calda leggermente salata.



Mentre la pasta cuoce , preparate nel mixer il pesto per il condimento.
Fate a pezzetti la rapa rossa , aggiungete le noci sbucciate , due o tre foglie di menta , il parmigiano a pezzetti ,due cucchiai di olio evo un pizzichino di sale e pepe nero  .
Mixate il tutto fino quasi ad omogeneizzare .



Scolate la pasta al dente e conditela con il pesto preparato , aggiungendo a piacere , qualche gheriglio di noce e piccole foglie di menta , una spolverata di pepe nero ...e gustate !





BUON APPETITO





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lunedì 6 novembre 2017

TORTA SALATA CON SCAROLA



Scarola sembra il nomignolo di qualche fata dell'orto , di quelle leggiadre che calpestano ortica infestante e soffiano nei nuovi germogli per scacciare i piccoli vermicelli che si nutrono indisturbati di ciò che non è loro.
Qualche giorno fa , immediatamente dopo il pranzo colazione , così come lo chiamo quando ho il turno di pomeriggio a lavoro , mentre correvo trafelata per sistemare le cose in cucina , è suonato il campanello.
Non aspettavo visite a quell'ora ed affacciandomi con grande piacevole sorpresa in fondo alle scale due meravigliosi clienti , tenevano in mano una cassetta di legno con mele cotogne , quelle gialle ,profumate e ruvide,che sanno di antichi sapori di una volta  , ed in mezzo ad esse , spiccava un cesto immenso di insalata da mille tonalità di verde ... 
E' scarola ! Così mi hanno urlato !
Rendendosi conto che avevo già indossato la divisa  si sono dileguati senza che nemmeno avessi modo e e tempo do offrire loro un caffè , ed un grazie immenso per un gesto che per me , rappresenta molto di più di tante altre cose .
Ho riposto l'insalata in frigo .



Leggermente amarognola , condita con poco sale , aceto di mele , ed il nostro oro liquido , l'olio verde di recente spremitura , è stato il piatto che ho apprezzato più di ogni altro .
E non solo per il sapore , ma perché era un dono di due persone anziane che con questo gesto mi hanno voluto far capire tante cose , verdura prodotta da loro , frutta raccolta con le loro mani , recapitata direttamente a casa .
Mi hai fatto notare che quando mi descrivi come meravigliosa , ne hai tutti i motivi , come sostieni , visto che anche i clienti mi amano così .
Gesti che riescono ancora , grazie a Dio ad emozionarmi e a rendermi felice più che se ricevessi un diamante .
Sono diversa si, per fortuna apprezzo le piccole cose , anche la bellezza di un filo d'erba accanto all'ulivo ..
Con la scarola che non ho mangiato cruda ho cucinato una splendida torta salata .
Il gusto amaro si confonde con il dolce dell'uvetta ed i pinoli , mentre la provola lega tutto con un filo di morbida crema ..
Provatela se amate questi sapori..

INGREDIENTI PER UNA TORTA DI CIRCA 18 CM DI DIAMETRO

  • pasta sfoglia , un rotolo 
  • scarola , un cesto medio
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • 1 cucchiaio di uvetta 
  • 2 cucchiai di olive taggiasche 
  • 200 g di provola dolce 
  • aglio , 1 spicchio
  • 1 uovo
  • sale , pepe 
  • olio extra vergine di oliva 

Fate bollire due minuti la scarola in acqua salata calda , e poi scolatela e lasciatela asciugare .
Sbucciate lo spicchio d'aglio e schiacciatelo con il palmo della mano , lasciatelo scaldare in poco olio caldo , quindi aggiungete la scarola e fatela insaporire nell'olio .

Insaporite con sale e pepe nero , quindi aggiungete le uvette , i pinoli e le olive taggiasche .

Fate cuocere per circa cinque minuti per permettere ai sapori di amalgamarsi bene .



Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare , intanto stendete metà della pasta sfoglia .


Bucherellate con i rebbi di una forchetta la pasta , poi riempite con il ripieno preparato a base di scarola .



Aggiungete anche la provola tagliata a pezzi e poi ricoprite con l'altro disco di pasta sfoglia .



Sbattete il tuorlo dell'uovo e spennellatelo sulla superficie della torta .



Sigillate bene il bordo e bucherellate anche la parte superiore, poi mettete in forno caldo statico a 180° per circa 40 minuti .
Controllate visivamente  e sfornate  la torta .




Servite la torta 
salata calda , come antipasto o piatto unico .

BUON APPETITO .


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domenica 5 novembre 2017

STRUDEL DI MELE




Sicuramente uno dei dolci autunnali che preferisco è lo Strudel di mele .
Ricorda il calore delle cucine tirolesi , la pazienza nello stendere la pasta , talmente fine che quasi sembra trasparente ...
E le  mele nuove delle valli Trentine , gialle , rosse così succose e dolci che sembrano leccornie prelibate .
Ne consumo a sacchetti interi e se il detto , una mela al giorno leva il medico di torno , allora dovrei vivere cent'anni...
No , sarebbero troppi , mi accontento di molto meno vissuto dignitosamente .
Il profumo che emanano le Stube tirolesi quando in forno sta cuocendo lo Strudel , trova forse eguali , nel profumo che si espande nella cucina durante la cottura del mio pane ai cereali .
Ho anche la ricetta per la pasta tipica di questo dolce che io chiamo dolomitico , ma nei casi in cui decido di farlo all'ultimo momento , tengo in serbo un rotolo di pasta sfoglia pronta , un preparato per  crema istantanea ed il gioco  fatto.
Poi come a tutte le mie preparazioni , decido di effettuare delle modifiche in corso d'opera , e a volte ne escono disastri paurosi , altre volte , come nel caso di questo dessert , vengono letteralmente spazzolate.
E quando anche mio cognato , commenta .... davvero speciale ..., allora mi convinco che lo è realmente ...
Credo che poi sia un dolce tentativo per fare mangiare anche della frutta ai bambini durante la prima colazione o accompagnando un tè delle cinque o una sostanziale merenda .
Servitelo caldo , e se dovesse avanzare , lasciate da parte un po' di crema , con la quale , una volta riscaldata ,accompagnerete la fetta di dolce nel piatto  .

INGREDIENTI PER UNO STRUDEL

  • pasta sfoglia integrale , 1 confezione 
  • crema istantanea Pane Angeli , una busta 
  • panna fresca liquida , 250 ml
  • mele red delicious , tre medie (o golden che comunque con la loro pectina sono idonee alla cottura..)
  • marsala , 1 bicchierino da liquore 
  • cannella in polvere , 1 cucchiaino
  • limone , il succo di mezzo frutto
  • uvetta , 2 cucchiai
  • pinoli , 2 cucchiai
  • burro , 1 bella noce 
  • zucchero semolato , 1 cucchiaio
  • zucchero a velo 



Per prima cosa mescolate la panna liquida con il preparato per crema istantanea , (...io non avevo tempo di farla altrimenti la crema possiamo farla fresca ) e tenetela da parte .
Sbucciate le tre mele e tagliatele a dadini , bagnateli con poco succo di limone .
Mettete le uvette a bagno nel liquore e lasciatele in ammollo durante il tempo che preparerete lo Strudel.
Stendete il foglio di pasta sfoglia integrale e lasciatelo a temperatura ambiente qualche minuto .
Coprite tutta la parte centrale con la crema precedentemente preparata , aggiungete i pezzetti di mela , i pinoli e le uvette scolate dal liquido .
Coprite il tutto con zucchero semolato e una spolverata di cannella .
Arrotolate delicatamente il disco , facendo ben attenzione  ,affinché la farcitura di frutta non fuoriesca , sigillate le due estremità ripiegandole su se stesse e fate in modo che la sigillatura centrale rimanga al di sotto a contatto con il foglio di carta da forno con il quale ricoprirete una teglia rettangolare.
Bucherellate il dolce con i rebbi di una forchetta per fare fuoriuscire aria durante la cottura e scaldate la noce di burro.
Spennellate lo Strudel con il burro liquefatto e spolverate con zucchero semolato.

Infornate in forno caldo statico a 180° per circa 40 minuti , controllando sempre visivamente la cottura del dolce che dovrà acquisire un bel colore dorato.

Lasciare raffreddare sopra una ghiera e quindi spolverate con abbondante zucchero a velo.

BUON APPETITO 



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