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lunedì 19 febbraio 2018

PACCHERI DI MARE CON POMODORI PACHINO



Esiste in realtà un giorno particolare da festeggiare abbastanza sontuoso con tavole apparecchiate ed imbandite di tutto punto?
 Sempre più spesso penso che la vita alla fine dovrebbe essere festeggiata ogni giorno , quando immagino  la malattia di tante persone , la povertà di chi realmente non arriva a fine mese , i servizi televisivi che purtroppo in pochi guardano  ,che rappresentano uno spaccato del nostro paese davvero impressionante .
Penso a chi ha lavorato un vita , e adesso si ritrova con pochi euro di pensione , o a chi sicuramente come me dovrà lavorare fino alla veneranda età di settanta anni .
Ho i miei pensieri e le mie teorie , ma me li tengo , come le opinioni sulle persone .
E allora ogni tanto allestisco una bella tavola apparecchiata , senza un motivo e senza un perché ,anche se di motivi veri ne ho tanti.
Basta un bel piatto colorato , ed un buon vino , ci piace a volte districarci nelle cantine della zona o dei piccoli paesi che visitiamo e fare incetta di vini particolari e che ci ricordano i giorni di festa .
La nostra cantina quindi si è arricchita di un fruttato Gewurztraminer , bianco che adoro , del Cirò rosso , Morellino della nostra vicina Scansano , e gli ultimi arrivati della zona Mantovana .Apprezzo tantissimo il Syrah di Cortona , nostra zona , basta un crostino ed una bruschetta , poi magari trascorro mesi senza assaggiarne un goccio ... un piccolissimo bicchiere di liquirizia che conservo gelosamente in un angolo del freezer dopo che ne produco poche bottiglie con la polvere che abbiamo acquistato direttamente nella fabbrica di Amarelli. ..
Che buoni e teneri ricordi , come quel piatto di paccheri con pesce e pomodoro Pachino ..

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

  • pasta formato paccheri , 180 g circa
  • seppioline , 300 g
  • gamberetti , 300 g 
  • polpo , 1 piccolo
  • scalogno , 1
  • pomodori pachino una decina 
  • prezzemolo
  • aglio
  • vino bianco , 1 bicchiere 
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , peperoncino rosso
  • brodo vegetale , 3/4 ramaioli
Pulite aglio e scalogno , tritatelo finemente e mettetelo a soffriggere in tre bei cucchiai di olio , assieme al prezzemolo .
Quando il tutto sarà ammorbidito , aggiungete il pesce che nel frattempo avrete pulito , ben lavato e tagliato a piccoli pezzi .
Fatelo insaporire bene e annaffiatelo con il vino bianco .
Appena il vino sarà evaporato , coprite il pesce con il brodo e fate andare a fuoco lento per una mezz'ora abbondante .
Mescolate ogni tanto ed assaggiate per verificare il grado di cottura .
Dieci minuti prima di spegnere la fiamma , aggiungete i pomodorini ed aggiustate di sale e peperoncino.
Cuocete la pasta , al dente , quindi tuffatela nel sugo ed amalgamatela per due minuti sopra la fiamma .
Aggiungete il prezzemolo tritato fresco e servite !

BUON APPETITO 





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domenica 18 febbraio 2018

CIAMBELLA DEGLI AVANZI



In una domenica più uggiosa di sempre , perché oltre alla pioggia che cade quasi ininterrottamente , si è aggiunta la tua influenza che non passa più, oltre che cucinare e cercare di riposare , si può chiaramente ottimizzare lo spazio nella dispensa e cercare di riciclare tutto quello che ormai, conservato in buste aperte da giorni , mi osserva ogni qualvolta apro l'anta .
Nel porta pane , quando arriviamo alla domenica c'è un po' di tutto , tanto che lo sportello bombato fa fatica a chiudersi in se stesso.
Riciclo sempre gli avanzi , il pane poi , male che vada lo conservo per la mia vicina che lo usa come cibo per animali.
Ma avendo il tempo lento della domenica a disposizione , quando mi sembra un sogno non avere l'assillo dell'orologio che mi ricorda che devo lasciare la cucina , ho deciso di onorare la ciambella degli avanzi o come la chiamava la nonna Marianna il "dolce di pane".
Il pane che , anche quando ero piccola , tendenzialmente avanzava ,in città non poteva essere usato come cibo per galline o conigli , e quindi si studiavano tutte le ricette affinché potesse essere riciclato.
In estate chiaramente ,essendo nella patria originale,  la faceva da padrona la panzanella , costituita appunto da pane  e cipolla basilico  ,pomodoro ed olio , raramente altre verdure perché costavano troppo e non venivano prodotte , almeno fino a quando il babbo non comprò la casa in campagna .
Allora il nonno , faceva una mega produzione di ortaggi , e ci potevamo permettere verdure nella panzanella che però a quel punto mangiavamo più di rado perché gli avanzi venivano dati ai polli.
Ricordo perfettamente di aver conosciuto per la colazione solo quattro o cinque tipi di biscotti , merendine forse tre  ,compreso il classico Buondì , e mamma che non aveva proprio il pollice dolce per le torte .
La nonna Marianna con il pane riciclato allora , quando stava in estate con noi in campagna , ci preparava la torta ..
Il profumo di latte e burro ci svegliava , benché la cucina distasse abbastanza dalla nostra camera e fingevamo di dormire immobili , io e mia sorella , quando lei entrava in camera , per aspettare che il dolce fosse cotto e poterne avere una bella fetta per colazione.
Io oggi l'ho arricchito con gli avanzi che avevo ma ho cercato di seguire la regola della nonna, riciclare al massimo per ottenere comunque  , e forse anche di più , cibo sano e meraviglioso..




INGREDIENTI PER UNA TORTIERA DI 22/24 CM DI DIAMETRO

  • pane avanzato , bianco , integrale , ai cereali , circa 500 g
  • latte fresco , 500 ml circa 
  • 6/7 prugne 
  • uvetta , circa 3 cucchiai da minestra 
  • liquore dolce , 1 bicchierino
  • corn flakes , 1 ciotola
  • mandorle pelate mezza tazza 
  • mele , 2
  • uova , 2
  • zucchero semolato , 4 bei cucchiai
  • burro fuso , 100 g circa 
  • lievito per dolci mezza bustina 
  • pane grattugiato una manciata 
  • zucchero a velo q.b



Per prima cosa mettete il pane ridotto in piccoli pezzi in ammollo nel latte.
Fate altrettanto con le prugne ed uvetta che invece metterete in ammollo nel liquore .

Sbattete le uova , ed incorporatele al composto di pane e latte che nel frattempo avrete triturato con la forchetta .



Sbucciate le mele e tagliatele a pezzetti , aggiungetele al composto , poi mettete anche le prugne , l'uvetta , le mandorle e lo zucchero semolato.Aggiungete anche i corn flakes ed il burro fuso.

Fate un composto omogeneo e per ultimo unite il lievito per dolci.
Imburrate una tortiera a ciambella , poi cospargetela con il pane grattugiato, quindi ponete il composto nella tortiera.



Cospargete il tutto con altro zucchero ed infornate in forno caldo statico a 180°per circa 50 minuti .


Fate la prova stecchino e sfornate , lasciate raffreddare e trasferite sul piatto di portata .
Cospargete di zucchero a velo .

BUON APPETITO 




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sabato 17 febbraio 2018

RISOTTO DELL'INCONTRO


E' un giorno abbastanza freddo , con una pioggerella mista a neve , a tratti riporta con il pensiero agli inverni di anni fa , quelli veri , quando il freddo era freddo e l'aria era rarefatta e gelida  .
Stamani mi hanno detto che nei prossimi giorni , avremo un inverno come quello del 1985 , quando gran parte dell'agricoltura venne disastrata dal gelo , compresi tanti olivi del babbo.
Ho guardato il mio piccolo orto dalla finestra  e ho pensato che sarà quel che Dio vorrà , non posso angosciarmi anche e soprattutto per cose rimediabili .
Ho guardato le tue mani mamma , e le ho strette cercando di fare attenzione a non procurarti dolore .
Qualche anno fa non erano così raggrinzite , ma oggi festeggi i tuoi primi 75 anni , e appena tornata dal lavoro , non ho potuto fare a meno di venirti a stringere.
Come potrei non farlo o pensare di non  chiamarti almeno quattro , cinque volte al giorno ?  O non lasciarti mio figlio a pranzo anche se sono a casa per farti sentire ancora  l'importanza che rivesti e soprattutto utile  ?
Il nostro percorso di vita non è stato facile , e fondamentalmente non lo è per nessuno..
Non sono una di quelle che proclama insuperabile l'amore materno o filiale.
Ho sempre sostenuto che figli e genitori sono persone , ed in quanto tali , soggetti a sbagliare o commettere errori.
Abbiamo litigato tante volte , ma con la voglia da entrambe le parti , di rimediare presto.
Credo che il babbo sia stato l'immenso filo che ci ha sempre unite .
Prima di entrare in casa tua , mi soffermo  davanti alla  porta a vetri , e ti vedo sempre lì, assorta , seduta accanto al tavolo..indossi i tuoi occhiali da vista , primo grosso scoglio da superare per non volerti vedere cambiata , le braccia conserte  ,i tuoi programmi   ,che mi racconti ogni volta fedelmente e le maledette sigarette che ti hanno tolto troppi respiri e sicuramente la bellezza di tante passeggiate.
Gli occhi sono sempre velati , ci provo spesso a cercare di  vederli sorridere mi travesto anche da pagliaccio .  Ma il dolore che ti hanno provocato è troppo grande e ti giuro che non permetterò a nessuno che ti si venga a piangere quando sarà troppo tardi .
L'ingratitudine di chi hai troppo amato , il tuo dolore.
Avrei voluto vederti sempre felice e serena , come quella sera che ti ho organizzato il compleanno con le tue amiche , una festa a sorpresa per te .
Sono passati pochi anni , e sembra una vita ,domani ti farò una bella torta se l'influenza avrà abbandonato parte di questa casa , altrimenti troveremo un'altra data per festeggiare , presto molto presto , perché il tempo e la vita sono abbastanza tiranni  e non voglio più rimandare.
Voglio dirti più spesso che ti voglio bene , che le creme per il viso che ti ho portato oggi servono a me più che a te , per aiutarti ad illuminare il tuo colorito ed illudermi di potermi ancora addormentare con la testa sul tuo cuore , quando il battito mi calmava e la tua voce mi tornava amplificata nelle orecchie  ..
Chissà perché  la mia mente che dimentica e rimuove ogni pensiero , che non ha più capacità di concentrazione ed è spesso confusa , non rimuove mai il profumo della tua pelle e della lacca per capelli che usavi da giovane . Forse perché certe cose non si possono dimenticare e fanno parte di un bagaglio , quello dei sentimenti , che ciascuno di noi ha il dovere ed il piacere di portare sempre con se ..
Buon compleanno mamma , ti dedico un gustoso risotto dove il radicchio Trevisano incontra la cipolla di Tropea , ed insieme benchè di tradizioni  opposte ,  creano come noi , uno stupendo connubio .


INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • riso , (ho usato il biologico semi integrale ..ma scegliete quello migliore per il vostro gusto), 180 g circa 
  • cipolla di Tropea 2
  • radicchio trevisano un cespo 
  • limone , il succo di mezzo
  • grana grattugiato , 3 bei cucchiai
  • pepe nero ,sale
  • brodo vegetale , mezzo litro circa 
  • burro un cucchiaio per mantecare
  • olio extra vergine di oliva



Pulite bene le cipolle ed affettatele neanche tanto sottili , perché la loro consistenza si deve sentire bene da cotte .
Fatele andare per una decina di minuti in poco olio , circa un cucchiaio  ,e nel frattempo , lavate bene anche il radicchio , tritatelo ed aggiungetelo alle cipolle.
 Fate andare   il tutto a fiamma bassa .
Quando entrambe le verdure saranno ammorbidite , aggiungete il riso e fate tostare.
Spremete  la metà del limone e con il succo filtrato dai semi bagnate il risotto.
Coprite con il brodo caldo e mescolate spesso .
Fate cuocere lentamente e mano a mano che il brodo viene assorbito dal riso , aggiungetelo di nuovo a piccole dosi.
Quando il riso sarà quasi cotto , aggiungete il grana grattugiato ed il burro.
Fate mantecare e servite caldo .

BUON APPETITO 



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venerdì 16 febbraio 2018

CAROTE SIMIL VICHY



Mi rendo conto che questo blog era nato con l'intento di insegnare un minimo di nozioni di base in cucina .
Poi uno si fa prendere la mano , e comincia a cucinare e conseguentemente postare ogni tipo di piatto e ricetta , e magari colui al quale il blog era ed è essenzialmente dedicato , si lamenta di non saper ancora fare a cucinare .
In realtà è vero che  anche le poche volte che capita di preparare la  cena  e tu mi osservi , io mi innervosisco perché ogni angolo della cucina è mio e ne conservo gelosa ogni piastrella , ogni casseruola , ogni posata e tu lo percepisci e mi aiuti a lavare pazientemente ogni oggetto usato senza chiedere  .
Mi raccomando allora, dopo che mi rendo conto di aver preso troppo possesso , che tu rubi con gli occhi , che forse è il sistema con il quale io stessa ho imparato fin da piccola , per esempio i segreti degli gnocchi di patate della nonna .
Ho sempre sfruttato e lo faccio anche adesso , la capacità dell'apprendere visivamente .
Secondo me è la migliore lezione di vita .
Guardare ed imparare .
Poi è vero che dimentico , per esempio non riesco più a leggere un libro e per questo mi rammarico molto , così come non sono in grado di seguire lezioni di base di nessun argomento se non seguo le immagini , perchè ho difficoltà di concentrazione .
Ma in cucina mi viene tutto spontaneo e naturale , qualcosa che scatta dentro e mi suggerisce ..
Poi ci sono le cose semplici , come i contorni che amo moltissimo  le carote , i carciofi , lo spinacio , qualsiasi verdura  che sono spesso protagonisti nella mia tavola  e  cucinarli ,  cosa per me  semplicissima tranne che in preparazioni particolari  , diventa ancora una volta difficoltosa per chi a mala pena sa accendere un fornello ..
Carote Vichy , per esempio..
Vichy splendida località termale in Francia , deve appunto la sua fama alle sue rinomate acque  che la fecero diventare molto presto città fiorente e sviluppata .
Le acque venivano ritenute miracolose , tanto che lo stabilimento termale veniva frequentato anche da Napoleone .
Una rinomata azienda estetica , oltre che alla stoffa a quadretti , resa celebre da Brigitte Bardot in una copertina della famosa rivista Elle , e perché no le sue carote..anche e soprattutto questa è Vichy per noi italiani .
Ecco perché le ho chiamate simil Vichy perché per poterle denominare  così , avrei dovuto avere a disposizione   almeno un litro di quell'acqua portentosa che io ho sostituito con dell'acqua minerale addizionata di anidride carbonica !



INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • carote fresche circa 600  g
  • acqua minerale addizionata di anidride carbonica , circa mezzo litro
  • sale , un pizzico
  • burro, 40 g
  • prezzemolo una bella manciata

Per prima cosa lavate e pulite bene le carote , poi affettatele più o meno uguali per quanto è possibile .
Sistematele in una casseruola dove avrete fatto sciogliere il burro a fuoco basso .



Fatele insaporire mescolando per cinque minuti , quindi ricoprite con l'acqua .
L'addizione di anidride carbonica le renderà più tenere .
Fate cuocere fino a che l'acqua non sarà completamente evaporata ,poi aggiungete un pizzico molto piccolo di sale lasciate glassare leggermente  e completate con un  bel pugno di prezzemolo tritato .
Servite calde .

BUON APPETITO 



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