La versione meno classica del pollo , che generalmente cucino arrosto , è questa del pollo con crostini.Mamma lo chiamava pollo alla Marengo , ma in realtà quella era un 'altra ricetta .
Come molte altre, anche questa fa parte del Ricettario tramandato dalle donne di casa , ed era un piatto che mamma usava cucinare quando aveva ospiti a cena , anche perché era molto comodo prepararlo in anticipo e riscaldarlo al momento di portarlo in tavola .
E, non meno importante , oltre che gustoso è un piatto scenografico e semplice , fatto con le solite materie prime che si trovavano in casa , pollo compreso .
Si , perché la mamma aveva anche il suo pollaio , a primavera era solita acquistare diversi pulcini che poi allevava da se ,certo vederla con le unghie laccate di smalto , sempre truccata e ben vestita entrare nel pollaio era strano ed inconsueto , ma lei ormai da quando eravamo venuti ad abitare in campagna , si adattava a tutto .
Il pollaio era attaccato all'orto del nonno , ed io ero solita togliere le erbacce e darle agli animali attraverso la grossa rete di recinzione .
Fu così che il nonno mi sorprese un giorno , che ero abbastanza piccola , a cogliere dei bei pomodori maturi e tirarli alle galline , le quali facevano una sorta di Gran Premio per venire ad accaparrarseli , ed io ero felicissima perché stavo facendo qualcosa di buono per loro..
La mia altalena , che scendeva da un grande tronco della quercia enorme sotto casa , quel giorno fu tagliata dal nonno , e solo molto più tardi ho collegato quel fatto alla punizione che mi aveva inflitto per aver fatto fuori tutti i pomodori...
Chissà se mangiando quella carne però , si sarà accorto che , con i pomodori aveva un altro sapore , e perché farmi piangere tanto se in un ora avevo reso felici tanti animali...
Il momento in cui "tirava il collo " agli animali , io non mi facevo trovare per non assistere a quel tremendo eccidio , e siccome ad ogni pollo corrispondeva un nome , mentre mangiavo Peter mi scusavo per addentargli la coscia con tanta indifferenza , ma del resto si sa....la vita continua...
INGREDIENTI
- 1 POLLO
- 300 G DI PROSCIUTTO CRUDO
- 2 CIPOLLE PICCOLE
- UNA VENTINA DI FOGLIE DI SALVIA
- QUALCHE FOGLIA DI ALLORO
- 1 NOCE DI BURRO
- 2 SPICCHI DI AGLIO
- 2 BICCHIERI DI VINO BIANCO
- MEZZO LIT DI BRODO CALDO
- OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
- SALE ,PEPE
- 1 PANINO PER CROSTINI
Lavate bene il pollo e fiammeggiatelo per togliere le eventuali tracce di piume , quindi evisceratelo e tagliatelo a pezzi non troppo grandi.
Mettetelo in u tegame abbastanza grande con due cucchiai di olio , due spicchi di aglio, e le foglie di alloro.
Fatelo rosolare bene e quando comincia ad avere la pelle dorata sfumatelo con il vino bianco .
Evaporato il vino , togliete il pollo e mettetelo da parte in un piatto.
Tritate il prosciutto insieme alla salvia e alle cipolle , deve venire un bel trito.. e fatelo rosolare nel tegame del pollo ,
Dopo che la cipolla ha preso colore , aggiungete anche i pezzi di pollo , bagnate con il brodo caldo e lasciate cuocere lentamente per circa un 'ora, salate secondo il vostro gusto ma poco perché il prosciutto avrà già insaporito .
Quando vedete che il pollo è cotto spolverate di pepe e toglietelo dal tegame . Con il trito che resta , fate i crostini spalmandolo nelle fettine di pane tagliate.
Servite in tavola dentro ad un capiente vassoio pollo e crostini ancora caldi...
BUON APPETITO !!!
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