Chissà perché,quando penso alle crostate,è come se avessi nonna davanti o accanto ,nella mia piccola cucina a darmi indicazioni o correggere i miei errori su come procedo nel manipolare la pasta o stendere la frolla .
Crostata era praticamente l'unico dolce che mangiavamo fatto in casa da lei , o per lo meno, quello che veniva fatto di più.
Obbligo era avere due o tre crostate per il giorno di Pasqua , tradizione che si è spenta qualche anno prima della morte della nonna , perché la mamma di dolci non ne ha mai voluto parlare .
La zia Clara invece era la pasticcera di famiglia , e ci deliziava spesso con dolci le cui ricette , si tramandavano oralmente da amica ad amica .
Credo che in ogni dove , fatta eccezione per le famiglie nobili ed abbienti , le ricette venissero tramandate di madre in figlia , si guardava , si rubava con gli occhi ..
Passavo interi pomeriggi sopra la spianatoia con i gomiti appoggiati per osservare ogni minimo movimento di mattarello , di mani infarinate e di magiche dita che, una volta facevano il buco nello gnocco di patate , un 'altra modellavano le losanghe per la crostata .Non ero mai sazia di guardare , nonostante tutti i moniti delle donne grandi ,nonna ,mamma ,zia ,quando mi supplicavano di spostare le piccole braccia che erano d'impiccio per il loro lavoro .
E poi ogni domenica la spianatoia veniva tirata fuori per fare le pappardelle , ma quello spesso era compito del babbo .
Nuvole di farina investivano la cucina quando mi sporcavo bene bene le manine e le sbattevo soltanto per il piacere di vedere la polvere svolazzare e depositarsi nei miei capelli neri come il carbone, e in quelli della nonna , la quale faceva finta di arrabbiarsi per non contrastare le urla della mamma , e con il suo sorriso sornione che riservava solo a me , mi intimava di finirla .
Oggi le impastatrici , i Bimby ed altri robot sostituiscono questo arduo ed artistico lavoro , e questo è un bene se si pensa alla fatica di quelle povere braccia , ma il risvolto è che manca quell'aria di festa e gioiosa che ho sempre cercato di riproporre anche ai miei figli , quando da piccoli li facevo giocare con acqua e farina o facevamo assieme i biscotti di Natale .
Avremmo potuto comprarli , ma il punto non era il fine della cosa ...
E poi c'è la mia amica Cri,che è celiaca quindi ho sperimentato per lei , una domenica che era a cena da noi ,questa crostata con frolla a base di farina di riso.
Devo dire che è molto buona , quindi facciamo che la metterò in una sezione dedicata a coloro che sono intolleranti al glutine , ma perché no , la trovo ottima per tutti anche perché molto friabile e leggera.
Però non cadete nel tranello che per disintossicarsi ogni tanto è bene mangiare prodotti senza glutine .
Quelli sono nati per chi ha gravi patologie e tali devono rimanere ...
Vedo troppa gente acquistare i prodotti gluten free semplicemente perché convinta che facciano bene in alternanza agli altri..assolutamente no...ma una farina di riso o pasta di mais si può azzardare !
INGREDIENTI PER UNA CROSTATA DA 24 CM
PER LA FROLLA
- farina di riso (Alce Nero biologica è quella che ho usato ) , 250 g
- burro a temperatura di frigorifero , 125 g
- zucchero a velo , 90 g
- uovo , 1 intero
- sale , un pizzico
PER LA COPERTURA
- ricotta di bufala , 300 g( se preferite vaccina o di pecora )
- limone , qualche scorzetta
- zucchero , 1 cucchiaio
- marmellata di more . 1 vasetto
Preparate la frolla come di consueto e cioè mescolando farina e zucchero a velo , quindi i pezzetti di burro appena tolto dal frigo e facendo un impasto sabbioso al quale aggiungerete l'uovo ed il pizzichino di sale .
Non lavorate troppo la frolla , compattatela e ponetela, all'interno di un piatto coperta con pellicola , in frigo per almeno un'ora .
Mentre la frolla riposa in frigo, lavorate la ricotta con il cucchiaio di zucchero fino a renderla una crema alla quale aggiungerete anche le scorzette di limone.
Riprendete la frolla e con l'aiuto di un foglio di carta da forno , stendetene i due terzi con il mattarello , con i quali andrete a rivestire una teglia precedentemente imburrata ed infarinata (con farina di riso se avete un celiaco !!).
Coprite con la crema di ricotta .
Poi passate alla marmellata che stenderete sopra lo strato di ricotta .
Cercate di livellare bene il ripieno e quindi con il resto della frolla , create le decorazioni , io ho optato per dei fiori, ma potrete fare losanghe , foglie , cuori ...
A questo punto mettete in forno caldo a 180° statico e cuocete la crostata per circa trenta minuti nella parte bassa , poi posizionatela nella parte più centrale , seguite la cottura perché dipende molto dal tipo di forno .
Sfornate e lasciate raffreddare , dopodiché , spolverate con zucchero a velo senza glutine .
BUON APPETITO ...
Nessun commento
Posta un commento