Il nostro ultimo giorno in questa splendida cittadina , Nafplio (che a mio avviso non ha niente da invidiare a Nafpaktos anzi) è arrivato .Dedichiamo la giornata alla sua conoscenza e all'esplorazione delle sue bellezze.
Quasi mezzanotte e la gente fuori ancora canta felice , la ascolto dalla finestra aperta che però ha un'orrenda visuale su un palazzo che sembra bombardato.
L'albergo dallo stile napoleonico con poltrona , divani ed arredamenti così fatiscenti ,ci ha molto delusi.
Gli ospiti della camera sopra la nostra devono soffrire di sonnambulismo poiché tutta la notte hanno camminato con passi per niente felpati tanto da svegliarci di continuo..mi chiedo se siano quel tipo di persone così educate e rispettose che ragionano della serie se non dormo io chissenefrega degli altri !
Le urla amorose e strazianti dei gatti che fino alle quattro di mattina si sfidano in serenate lamentose ,ed infine , quando riusciamo a prendere sonno , il garrire delle rondini ed i raggi del sole che filtrano dalle persiane decadenti ci destano completamente ..
Tu mi sei accanto e penso che sono tremendamente fortunata di poter godere del mio sole personale .
Nafplio si sveglia lentamente , camminiamo nei meravigliosi piccoli borghi ciottolati appena lavati dagli avventori e ristoratori
L'odore è quello acre della candeggina .Al porto le solite imbarcazioni di chi ama restare e farsi ammirare nei meravigliosi yacths e da questa cosa ne trae piacere (mah!)
In pochi minuti siamo alla prima fortezza , quella di Palamidi , una cittadella spettacolare costruita nei primi anni del 1700 dai Veneziani , da qui possiamo godere di uno spettacolo meraviglioso ed unico del golfo della regione dell' Argolide e la cittadina con tutte le sue costruzioni neoclassiche , ma anche moderne ed abbastanza fatiscenti.
Facciamo il giro a piedi e come noi molti turisti tra i quali tanti cinesi e francesi .
Il caldo oggi si fa sentire e ci fermiamo all'ombra di un grande gelso dove qualcuno ha pensato bene di posizionare una panchina in legno.
Rimaniamo delusi dal costo del biglietto , otto euro a testa , esagerato considerando il fatto che all'interno della fortezza non esiste più niente che sia visitabile .
Ma abbiamo preso atto che qui in Grecia è così, basta che ci sia una pietra incisa in antichità e ti chiedono di pagare , anche se poi la manutenzione di certi siti lascia veramente a desiderare .
Visitiamo il bastione di Agios Andrea , ma la chiesetta al suo interno è chiusa per cui la visita è davvero breve .
Voglio vedere invece la Chiesa di Agios Spyridon , perché per il popolo greco ha assunto un valore di enorme significato.
Qui infatti fu ucciso il primo presidente della Grecia Indipendente nel 1828 , Ioannis Kapodistrias , nome della strada che stiamo percorrendo , ma anche di un Hotel inerpicato sulle scale che conducono alla cittadella , insomma qui tutto parla di lui.
Ci rifocilliamo con acqua fresca e ci rechiamo nella chiesa dove accendo una candela nei loro contenitori pieni di sabbia .
Rimugino sul perché una donna del posto , una sorta di perpetua le toglie tutte in continuazione , forse per pericolo di incendio , ma trovo poco senso a questo gesto.
Ci avviamo all'albergo , dobbiamo recuperare sonno ed energia .Alle sei del pomeriggio il mare è ancora una tavola tanto che mi pento di non aver preso le mie pinne nella stanza de l'hotel, ma mi immergo comunque totalmente e mi godo la fresca bellezza delle acque care agli Dei .
Il continuo dolore al mio braccio mi impedisce però qualsiasi movimento , ma mi sento comunque una grande privilegiata .
Ho il mare , uno dei più belli , te che mi sorridi e mi accarezzi , il sole che ci regala un tramonto da cartolina , e la taverna accanto che ci riserva il nostro piccolo tavolo , dal quale osservare il mare di notte e farsi cullare dal rumore delle onde che si infrangono negli scogli.
I calamari fritti sono una prelibatezza così come l'anguria che il proprietario ci ha sempre offerto in queste sere . Il cameriere giovane e gentilissimo mi parla in lingua inglese e mi dice che gli italiani parlano e fanno tutto troppo velocemente , come non dargli ragione ..mi racconta che la moglie è di Cefalonia e parla molto bene italiano grazie agli insegnamenti del bisnonno che ha combattuto la seconda guerra mondiale accanto agli italiani , che non erano proprio alleati ma avevano un cuore d'oro con i Greci a differenza dei tedeschi .
Gli consiglio la visione del film , Il mandolino del capitano Corelli , mi sorride , mi dice di averlo già visto...gli lasciamo l'ultima mancia .
Domani partiremo per un'altra regione ..grazie Nafplio ti ricorderemo per sempre ..per i tuoi profumi , la tua meravigliosa ospitalità , le tue botteghe eleganti e la voglia di vita e per il kolomboi (tipico rosario greco) bellissimo acquistato come simbolo più importante di questa cultura .
Metti degli avanzi in frigo e dei piccoli pomodorini nati in un vaso di fiori ..ne esce una pasta fredda da portare anche in un picnic di Ferragosto !
INGREDIENTI PER DUE PERSONE
- PASTA FORMATO PENNE , 180 G
- MORTADELLA , 4 FETTE
- CIPOLLA DI TROPEA , MEZZA
- FORMAGGIO (AVANZI DI FETA , PECORINO , PROVOLA..) 100 G
- POMODORI MATURI , 2
- BASILICO UNA BELLA MANCIATA
- POMODORINI DATTERINI , UNA DECINA
- SALE , PEPE NERO OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
PROCEDIMENTO
- Lava bene le verdure e falle a pezzetti
- Taglia a pezzetti anche il formaggio e la mortadella
- Lascia i pomodori datterini a piccole fette
- Mentre cuoci la pasta in acqua abbondante salata , trita nel mixer le verdure assieme alla mortadella e al formaggio
- Aggiungi due o tre cucchiai di olio extra vergine di oliva , regola di sale e pepe nero
- Quando la pasta è cotta condisci con il mixer e le fettine dei pomodorini
- Aggiungi basilico tritato e mescola bene
- Lascia raffreddare e mescola prima di servire , se necessario aggiungi altro olio
BUON APPETITO !
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