sabato 29 ottobre 2016

PASTA AI FRUTTI DI MARE , FUNGHI E GRANELLA DI MANDORLA


Benché sia stato un sabato da dimenticare , di ben nove ore e mezzo dietro una cassa a sentire un tin tin assordante , non rinuncio all'appuntamento con voi ed il mio blog.
Quasi uno dei momenti più miei della giornata , finalmente il silenzio e la tranquillità del lieto vivere..
Chi l'ha detto che la domenica è lasagna ?
Ci sono degli stereotipi  di vita e degli schemi mentali che a volte ci incatenano più di anelli di acciaio .
Facciamo resistenza a tutto persino all'amore , alla carità umana e ad un sorriso .
Lo vedo ,lo sento , lo percepisco ..sguardi annichiliti , sempre più persi dietro ad un carrello e la sola voglia di riempirlo a simulare la pienezza di un vuoto , grande o piccolo che ognuno di noi porta inesorabilmente dentro di se .
Si secondo me è proprio   questa la  ragione che spiega tutta la frenesia dalla quale siamo circondati.
Fortuna che ho tanti "miei clienti " così come li chiamo io  ,che ricompensano con degli sguardi e dei sorrisi che mi riempiono il cuore .
Stamani  ,servire la mia cara signora Luana , che mentre scaricava il carrello mi ripeteva pezzi di una pagina di questo diario che le era rimasta impressa , è stata una cosa emozionante ..
Lei di una finezza disarmante dietro a quel suo aspetto volutamente bucolico , con un apertura di mente che tanti sognano e anelano , lei che ha sempre avuto accanto un uomo dalle mille virtù e sfaccettature che si complimentava con me ...
Grazie Luana , per aver reso quel momento da ricordare e grazie per tante belle parole semplici e non affettate che tu e il tuo grande uomo mi avete detto nel percorso tortuoso di questo pezzo di vita ..
Le linguine nascono in un giorno che dovevamo mangiare chiaramente molto presto perché alle tredici dovevo essere al lavoro e da dietro il coperchio del contenitore del frigo , mi compariva davanti un misto di frutti di mare vicino a degli champignon , e mentre il tutto soffriggeva nel fuoco , due mandorle cadevano dal barattolo dello scaffale chiedendo impetuose di essere protagoniste anch'esse di un momento di vana gloria ...

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 
  • 240 G DI PASTA DI SEMOLA 
  • 300 G DI FRUTTI DI MARE MISTI
  • 200 G DI FUNGHI CHAMPIGNON
  • 90  G DI MANDORLE
  • 2 SCALOGNI
  • MEZZO BICCHIERE DI VINO BIANCO SECCO
  • SALE
  • PEPERONCINO 
  • BASILICO QUALCHE FOGLIA


In poco olio fate soffriggere gli scalogni tritati finemente ed un pizzico di peperoncino  , quando saranno dorati aggiungete i frutti di mare .
Fateli andare a fiamma viva qualche minuto poi sfumate con il mezzo  bicchiere di vino bianco.
Appena il vino sarà evaporato , aggiungete i funghi e abbassate la fiamma .
Salate leggermente e fate amalgamare il tutto mescolando  per qualche minuto .



Fate ritirare  il sughetto e scolate la pasta al dente , quindi tuffatela nel sugo mescolate bene e mettete gli ultimi cinque minuti qualche foglia di basilico spezzettato e le mandorle tritate a coltello .

Servite caldo ...




BUON APPETITO !!!!
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venerdì 28 ottobre 2016

PAN DEI SANTI



E' già siamo quasi arrivati a quella che era , per la mia famiglia di origine , la giornata che ci vedeva riuniti tutti dai parenti della mamma , zii , cugini , figli dei cugini , in aperta campagna , non quella dove adesso abito io , purtroppo..
Si purtroppo perché li c'era sempre aria di festa , e il babbo la mattina dei Santi , come del resto ogni giorno , si vestiva a festa ancora di più .   Lo spiavo di nascosto da dietro la porta perché amavo quel suo rituale di annodarsi la cravatta e spalmarsi sul mento il dopobarba.
Era bravissimo anche nel fare il nodo , e ricordo bene che non tutti avevano quella abilità così che , anche qualche vicino si presentava ogni tanto per chiedergli di annodare quell'accessorio  ,ormai quasi in disuso..
E il suo profumo che percepivo da lontano ..
Ecco in quella giornata noi biscugini giocavamo come forsennati tutti insieme all'aperto , nonostante le rigide temperature contrariamente a adesso , che rispettavano il detto "per i Santi manicotti e guanti".
Quando pioveva una camera ci ospitava per i nostri giochi , ed io sfido chiunque a credere se quel povero proprietario del letto da una piazza e mezzo , la sera avesse potuto dormire senza ricomporlo , tanto ci avevamo saltato sopra  ,sfruttando la rete come un tappeto elastico.
Dalla cucina ogni tanto proveniva la voce dei grandi che ci ammoniva di dire delle preghiere dato che si era fatto il giro di tutti  i nostri defunti nei rispettivi Cimiteri.
Il babbo in particolare anche più tardi ci avrebbe impedito nei giorni della ricorrenza dei Santi e Defunti di andare persino nelle discoteche..
Per certi aspetti mi manca quel momento storico , certo detta così sembra passato un secolo , in realtà stavamo proprio bene e non perché ho ricordi di bambina , ma perché la vita era molto meno frenetica di adesso e potevamo goderci tanti momenti .
Ora  chiaramente siamo nei centri commerciali anche per le feste ricordate , e qualcuno associa il mio lavoro di semplice commessa , a quello di un medico , per cui è normale che si lavori anche per Natale , più o meno..come se la necessità di acquistare fosse impellente ogni momento...
Tristezza ecco cosa provo , tristezza è il sentimento giusto , soprattutto perché se tante persone hanno solo tempo da investire dove il consumismo la fa da padrone  , non riesco a trovare altro termine ..
Spero vivamente che si ricominci a fare qualche passo indietro , se non vogliamo davvero  arrivare prima dove nessuno vorrebbe...

Pan dei Santi o detto in dialetto Pan co' Santi , è tipico della Toscana e si mangia appunto in questa ricorrenza , noci ed uvette sono le protagoniste , di questo che non è propriamente un dolce ma gli  si accosta molto...


                                        INGREDIENTI PER 4 PAGNOTTELLE CIRCA


  • 500 G DI FARINA (io usato quella Verna ma generalmente  è la 00 )
  • 200 G DI UVETTA
  • 250 G DI NOCI SGUSCIATE 
  • 25 G DI LIEVITO DI BIRRA O 50 G DI LIEVITO MADRE
  • 25O ML DI ACQUA
  • 130 G DI OLIO DI OLIVA
  • 6 CUCCHIAI DI ZUCCHERO
  • 1 CUCCHIAINO DI SALE
  • 1 CUCCHIAINO DI PEPE NERO
  • 1 TUORLO D'UOVO PER SPENNELLARE 




Per prima cosa mettete le noci in una padella con un cucchiaio di olio e fatele tostare per circa dieci minuti , quindi toglietele dal fuoco e lasciate raffreddare .
Nel frattempo sciogliete il lievito nell'acqua , aggiungete l'olio , gradualmente la farina e tutti gli altri ingredienti.



Formate un impasto omogeneo e lavoratelo bene , se necessario spolverate con altra farina ma deve rimanere morbido .
Mettete in una grande ciotola infarinata a lievitare coperto con pellicola per un minimo di sei ore ,trascorse le quali riprenderete l'impasto e lo sezionerete in quattro parti.
Con ogni pezzo formate dei filoncini o piccole pagnotte .



Sistematele sopra una teglia ricoperta con carta da forno , distanziati tra loro e metteteli in forno con la luce accesa per almeno un'altra ora , dopo la quale spennellerete con il tuorlo dell'uovo la superficie di ognuna di esse.
Io ho aggiunto anche una spolverata di zucchero , a piacere ..
Infornate in forno caldo a 180°  per 35 minuti circa .
Sfornate e ponete sopra una gratella per farli asciugare bene ...

Il profumo si espanderà ovunque e non potrete fare a meno di assaggiarne subito  un  po'.
Potrete conservarli qualche giorno incartati con carta da forno ....





BUON APPETITO !!!!





Un caro abbraccio a tutti e un caloroso grazie per le innumerevoli visite...

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giovedì 27 ottobre 2016

LOMBATINE DI MAIALE ALLA GLASSA DI ACETO BALSAMICO




La lombatina di maiale , alternativa alla fetta di carne di vitello , a me non ha mai fatto impazzire .
Soprattutto perché , a mio avviso , rimaneva in cottura sempre un po' "stoppacciosa "
Stoppacciosa era un termine che il nonno usava sempre , io lo collegavo alla stoppa , cioè quella specie di residuo di canapa che serviva agli idraulici per le tubature , e non vedevo alcun nesso con ciò che mamma o nonna cucinavo.
Poi ho compreso che stoppaccioso è qualcosa che devi masticare tanto e ti rimane in bocca a lungo , a volte sinonimo di duro ..insomma la bistecca di maiale per me era questo.
Poi ho scoperto questa salsa per accompagnarle e allora accetto meglio il fatto di cucinarle .
D'estate se accendiamo il barbecue , magari qualcuna tra il vitello può finirci , ma cotte in padella ormai vengono servite solo così , con una glassa di aceto balsamico e pinoli ..

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • 3 BISTECCHE DI MAIALE 
  • 2 CIPOLLE ROSSE 
  • 2 SPICCHI DI AGLIO
  • MEZZO BICCHIERE DI ACETO BALSAMICO
  • 1 CUCCHIAIO DI PINOLI
  • SALE PEPE
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
Fate cuocere in una padella antiaderente le bistecche di maiale o  le lombatine accompagnandole con qualche spicchio di aglio , sale  e pepe.
Quando saranno cotte toglietele dalla padella , e tagliate a fettine le cipolle .
Mettete nella padella dove avete cotto la carne , due cucchiai di olio e le cipolle fatele dorare e quando si saranno ammosciate , aggiungete l'aceto balsamico .
Mescolate bene e fate andare a fiamma bassa fino a che l'aceto avrà creato una salsa densa e glassata .
A quel punto aggiungete sale pepe e pinoli ..

Servite la carne con la salsa e magari un contorno di verdure saltate in padella ...


BUON APPETITO !!!





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mercoledì 26 ottobre 2016

CROSTATA CON LA ZUCCA



Siamo da poco rientrati da una gita che non è quella proprio fuori porta , ma una giornata al' insegna di un controllo non proprio dietro l'angolo .
I kilometri  non sono la cosa che ci ha spaventati di più, ma le varie notizie che si susseguivano da casa mentre stavamo rientrando riguardo a delle nuove scosse di terremoto  ,di cui una abbastanza forte , nell'Italia centrale..
Ormai il pensiero stellina va subito a te  ,e sono ancora qui aspettando un tuo scritto che hai promesso di mandare .
Aspetto , anche tutta la notte ... sveglia .
Proprio stamani mi hai fatto tanta compagnia per tutto il viaggio , consolandomi sempre con un cuore che in pochi ho trovato .Tu che mi dici sempre di stare serena e , benché tanto più giovane di me , mi aiuti a vivere .
Tu che non sei figlia , ma lo sei molto di più .
Spero solo che le foto che adesso guardo di una Chiesa caduta li  vicino a te siano solo dei flash nella mia testa .
Mantova si stava avvolgendo già della sua rinomata nebbia stamani , e vedere il Po ed il Mincio mi riporta sempre alle prime lezioni di geografia elementare .
La mente spazia tra un ricordo del palazzo monumentale e una terme di Catullo vicina , fonti sorgive e lago dorato ..
Sapori e odori , provengono da ogni trattoria tipica di Sirmione , luogo incantevole e se nel rinomato vicino Parco di divertimento a breve si festeggerà la notte di Halloween , (me lo ricorda ogni cartello affisso alle bacheche con su dei teschi tremendi) , nelle case  si mangeranno piatti sicuramente a base di zucca , di cui questa zona è un po' la patria ed io penso alla nostra crostata , finita proprio ieri con il caffè del risveglio...




INGREDIENTI 

PER LA FROLLA 

  • 500 G DI FARINA 00
  • 250 G DI BURRO
  • 4 TUORLI GRANDI
  • 200 G DI ZUCCHERO A VELO
  • 1 PIZZICO DI SALE 
PER  LA CREMA DI ZUCCA

  • 300 G DI ZUCCA GIALLA 
  • 110 G DI ZUCCHERO DI CANNA GREZZO
  • 1 UOVO INTERO
  • 140 G DI PANNA FRESCA 
  • 1 CUCCHIAINO DI ZENZERO IN POLVERE
  • 1 CUCCHIAINO DI CANNELLA IN POLVERE
  • 1 CHIODO DI GAROFANO
Fate la frolla secondo il classico procedimento che più volte trovate nel blog , ma che ho a cuore rispiegarvi sempre .
Mescolate la farina con il burro freddo di frigo , e lo zucchero a velo poi, fate la fontana e aggiungete le uova ed il pizzico di sale , incorporate ed amalgamate bene il tutto .
Lavorate velocemente e fate una palla che riporrete nel frigo avvolta da carta per  almeno un 'ora .

Cuocete la zucca avvolta nella carta da forno , in forno a 180° per circa un 'ora e quando sarà molle , toglietela dalla carta scolatela se ha fatto dell'acqua e schiacciatela con una forchetta ,amalgamatela con lo zucchero e fate un impasto al quale aggiungerete le spezie , l'uovo ed in ultimo la panna liquida.



Togliete la pasta dal frigo e con i due terzi rivestite una teglia rotonda apribile imburrata ed infarinata .
Bucherellate con una forchetta e mettete sopra dei legumi o le apposite palline di ceramica per non farla gonfiare nella prima cottura , che farete nel forno a 180° a metà altezza.
Trascorsi circa 15 minuti , togliete la crostata e ricopritela con la crema di zucca .
Dalla pasta avanzata  ,ricavate dei piccoli biscottini di varie forme che cuocerete anch'essi circa dieci minuti in forno assieme alla crostata ma in teglia separata.


Quando la crema si sarà asciugata , togliete la crostata dal forno e decorate con i biscotti cotti .




La nonna era solita farla ma senza panna , e con qualche chiodo di garofano in più ...non sapeva che in America si chiama Pumpkin pie , e la mangiavamo in estate quando il nonno portava in casa la prima zucca ..

BUON APPETITO !!!!
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