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lunedì 12 dicembre 2016

INSALATA INVERNALE



Già è lunedì , non me ne sono resa conto ed è quasi terminato.
Mamma dice che sono peggio di un coniglio , a volte anche capra, per quanto sono famelica di verdure , crude e cotte .
Credo che sia un bene , ma non resisto alla tentazione di addentare una carota o un finocchio mentre cucino  preparo  una sana insalata .
E nella tavola non manca mai qualcosa di variopinto che apre la cena o il pranzo , cosi croccante e succulento che rallegra anche gli inverni più grigi, se poi si tratta di arance colorate e noci croccanti .....!! Ne faccio incetta per depurarci un po' soprattutto nei mesi come questo , quando ogni pretesto è buono per una goliardica abbuffata ...

INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • 3 ARANCE MATURE 
  • 2 FINOCCHI
  • 12 NOCI
  • SALE ,PEPE
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 
  • ACETO BALSAMICO UN FILO


Lavate accuratamente i finocchi e tagliateli a fettine sottili , poi sbucciate le arance togliete loro i filamenti più grossi e tagliatele a fette .
Rompete le noci e lasciate per quel che potete i gherigli a metà.
Alternate le tre cose nel piatto di portata e condite con sale , pepe , olio e un filo di aceto balsamico se vi piace..
Più semplice di così!!!!

Tutta natura e bontà...



BUON APPETITO !!!!
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domenica 11 dicembre 2016

IL PANINO CON IL LAMPREDOTTO



Se c'è una persona che amo visceralmente come mio figlio , è sicuramente mio nipote .
L'unico che ho , e che ritengo degno del mio amore .
Di carattere ribelle al massimo , ha la stessa mia anima , e basta uno sguardo per capirsi.
In un contesto come in quello in cui viviamo , certe persone , me e lui per esempio,  , sono sempre additate da coloro che , chi è senza peccato scagli la prima pietra , e se commetti un errore non te lo leva più nessuno di dosso ..
Mi reputo molto fortunata e coerente ad essere così , piuttosto che come la gran parte di persone che , tornano a casa dal maritino felice dopo averlo cornificato , vanno a Messa la domenica e poi escono per andare a fare shopping dimenticando che il settimo giorno ogni uomo dovrebbe riposare come legge divina insegna , o magari imparano a memoria tutti gli abiti di coloro che hanno incontrato e fanno un bel distinguo da chi vale e chi no in base a come si veste .
Per me la vita è altro.
Disprezzata da molti per il mio coraggio , punita da tanti per la coerenza , invidiata da coloro che avrebbero voluto fare tante cose ma poi..la gente parla .., credo che rifarei quello che ho fatto perché non amo il compromesso .
Ma tornando a mio nipote , ha , tra i tanti suoi interessi quello di tifare per la Fiorentina e in qualche discorso era venuto fuori che andava matto per il lampredotto.
Se avete avuto la fortuna di visitare Firenze , avrete di certo visto dei  chioschi  dove viene venduto il panino con il lampredotto, dai cosiddetti lampredottai.
Tipico piatto della Firenze di strada quindi uno street food  antico , non è altro che uno dei quattro stomaci dei bovini , e deve il suo nome alla somiglianza della pelle con un pesce  di cui era ricco l'Arno , che si chiama appunto lampreda .
Si cucina sia in zimino , con salsa di pomodoro ma principalmente bollito con gli odori e servito all'interno del suo panino bagnato dal liquido di cottura  accompagnato  da salsa verde .
Il sapore è un po' più forte della trippa , ma una volta almeno nella vita il mio consiglio è quello di provarlo !!!!



INGREDIENTI PER CIRCA 4 PANINI 

  • 500 G DI LAMPREDOTTO GIÀ LESSATO
  • 2 POMODORI
  • 1 COSTA DI SEDANO 
  • 1 CIPOLLA
  • 2 CAROTE
  • 2 SPICCHI DI AGLIO
  • 1 CIUFFETTO DI PREZZEMOLO
  • 2/3 FOGLIE DI ALLORO 
  • SALE PEPE 
PER LA SALSA VERDE

  • UNA BELLA MANCIATA DI PREZZEMOLO
  • 1 PUGNO DI MOLLICA DI PANE 
  • MEZZO BICCHIERE DI LATTE
  • 1 ACCIUGA
  • 1 UOVO SODO
  • 1 SPICCHIO DI AGLIO
  • OLIO  EXTRA VERGINE DI OLIVA
  • SALE 


Acquistate il lampredotto , che generalmente così come la trippa troverete già lessato.
Sciacquatelo bene e tenetelo un po' a bagno .
Quindi mettetelo in una casseruola con tutte le verdure pulite e ben lavate .
Coprite con acqua per almeno due dita sopra agli ingredienti e aggiustate di sale e pepe.
Ponete la casseruola a fuoco basso e lasciate bollire piano per almeno due ore , fino a quando vedrete che il liquido sarà evaporato per almeno due terzi ed il lampredotto si sarà ben insaporito .

Per la salsa invece frullate assieme tutti gli ingredienti all'interno di un mixer, compreso il pane strizzato bene  che avrete tenuto precedentemente ad ammollare nel latte .
Evitate di mettere l'olio che invece aggiungerete all'ultimo amalgamando tutti gli ingredienti.





Prendete i panini e tagliateli a metà  , quindi bagnateli con il brodo di cottura del lampredotto , riempiteli con la carne e la salsa verde ....

Gustate caldi !!!



BUON APPETITO !!!!
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venerdì 9 dicembre 2016

IL BRODO DI CARNE



Natale non sarà mai più lo stesso senza la felicità e gli occhi sereni del babbo .
Lui seduto a capotavola , che ogni vigilia ci dilettava con la leggenda del ceppo che regalava caramelle ad ogni suo battere con la paletta del camino , il suo volerci vicino ,i suoi sorrisi ed i suoi teneri abbracci.
Ed il suo pranzo , che doveva assolutamente iniziare con i crostini neri ed i cappelletti in brodo.
Il brodo che ogni tanto propongo anche io in casa , perché è una preparazione facile da fare ,  base di tante preparazioni e si presta anche ad essere congelato, cosicché nelle sere che rientro tardi dal lavoro posso tranquillamente scaldarlo e cuocere al suo interno i cappelletti....ed è già cena e che cena !!!
La ricetta che vi posto è quella del tradizionale brodo della nonna , dovrete calcolare che serviranno almeno circa quattro ore di bollitura lenta lenta....

INGREDIENTI
  • 400 G DI POLPA DI MANZO
  • 200 G DI OSSA DI BOVINO
  • 200 G DI CODA VACCINA
  • MEZZA GALLINA PULITA
  • SEDANO 1 COSTA
  • PREZZEMOLO
  • TRE CAROTE
  • 2 CIPOLLE
  • 2 POMODORI ROSSI
  • CIRCA DUE LITRI E MEZZO DI ACQUA FREDDA 
  • SALE 
  • PEPE
  • NOCE MOSCATA 



Lavate bene tutte le carni elencate negli ingredienti e mettetele in una casseruola molto capiente .
Pulite poi le verdure , lasciandole intere .
Mettete anch'esse all'interno della casseruola con la carne .
Aggiungete il sale , pepe e una spolverata di noce moscata , poi mettete a bollire .
Schiumate ogni tanto , man mano che vedrete formare in superficie la patina che formeranno le carni in cottura .
Fate cuocere a fiamma bassa per almeno tre ore .

Togliete poi con una schiumaiola , la carne e le verdure dal brodo .



Tagliate a pezzetti e servite calde accompagnate da salsa maionese o salsa verde .


Calcolate poi due ramaioli di brodo a testa per ogni commensale e fate prendere il bollore al liquido preparato .
Non appena comincia a bollire versate i cappelletti o altra pasta e lasciate cuocere all'interno del brodo di carne .



Servite con abbondante parmigiano grattugiato...


BUON APPETITO !!!!




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giovedì 8 dicembre 2016

IL PANDORO


La prima volta che assaggiai questo dolce , me ne innamorai subito.
Sarà che ce lo aveva riportato il babbo al ritorno da una delle sue fiere , sarà che ancora dalle nostre parti era sconosciuto ,sarà che la scioglievolezza ed il sapore intenso di burro mi conquistarono che ero proprio bambina .
E' già nel tornare dalle fiere  al nord , il babbo ci portava tutto quello che di nuovo trovava , così anche la scatola rosa contenete il pandoro illuminò subito i miei occhi e quelli di mia sorella .
Tanto che rimase nella nostra camera , una volta svuotata fino al Natale successivo , quando il babbo tornò a Verona  e ci riportò il Pandoro.
E' il dolce natalizio che amo di più e  così anche  me mio figlio e mia sorella .
Quando ho fatto il panettone la loro prima domanda è stata ..ma il pandoro??
Lo stampo doveva arrivare , e poi al primo tentativo , chissà perché mentre stavo parlando con Franci , l'ho tolto dal forno che non era ancora ora , e convinta che lo fosse  ,l'ho anche capovolto , tant'è che lui si è afflosciato davanti ai miei occhi.
Mi sono addormentata quasi con le lacrime e tu mi hai abbracciata convincendomi che non era giusto piangere per un pandoro venuto male..allora ho mandato un messaggio alla mia mentore Evita ..
Si la contatto ad ogni ora e lei sembra essere sempre li ad aspettarmi con le sue parole dolci , le sue ricette ed i suoi consigli..il suo essere di una bellezza e passione dentro disarmanti e mi trasmette pace e tranquillità.. tant'è che vorrei tanto imparare da lei , perchè ogni cosa che fa è capolavoro
Mi ha detto ..strano forse non era abbastanza cotto ..ed allora mi sono ricordata di averlo tolto troppo presto e mi sono addormentata.
Evita mi ha dato la ricetta ...avrei voluto fare gli impasti con il bimby ma poi ho deciso di lavorarlo a mano ...


INGREDIENTI PER 1 PANDORO

  • 450 G DI FARINA MANITOBA
  • 200 G DI ZUCCHERO 
  • 2 UOVA INTERE 
  • 3 TUORLI
  • 13 G DI LIEVITO DI BIRRA
  • 200 G DI BURRO
  • 1 CUCCHIAINO SCARSO DI SALE
  •  MEZZA BUSTINA DI VANILLINA
  • 80 G DI ACQUA TIEPIDA 
  • ZUCCHERO A VELO



Iniziate con il fare il primo lievito , mescolando cioè 10 g di lievito di birra a 60 g di acqua tiepida e 1o g di zucchero e facendo amalgamare bene il tutto .
Aggiungete 1 tuorlo e 50 g di farina , mescolate bene e lasciate il tutto a lievitare per mezz'ora circa.
In un bicchiere , mettete i restanti 3 g di lievito di birra e scioglieteli con 20 g di acqua sempre tiepida ,versate nella prima preparazione ed aggiungete a questo punto ,un uovo intero , un tuorlo , 30 g di burro a fettine sottili , 50 g di zucchero e 200 g di farina .
Lavorate il tutto energicamente e accertatevi che l'impasto formi bene il glutine .
Lasciate lievitare  per un paio d'ore o almeno fino al raddoppio.
A questo punto , sgonfiate l'impasto e cominciate ad aggiungere tutti gli ingredienti rimasti , 1 uovo intero ed un tuorlo ,110 g di zucchero , 200 g di farina , il cucchiaino scarso di sale ed impastare bene .
In ultimo aggiungete i 170 g di burro a fettine sottili , mentre continuate a lavorare .
Lasciate l'impasto , una volta che avrete  terminato di aggiungere il burro , riposare una mezz'ora sul piano di lavoro.



Nel frattempo , imburrate bene  il contenitore per la cottura del pandoro , quindi spianate a forma di rettangolo l'impasto senza pigiarlo troppo e ripiegatelo in tre parti  a mo di dépliant , poi ancora in tre parti ed infine deponetelo nel contenitore da cottura .



Coprite con della pellicola e lasciate lievitare per almeno dodici ore .




Trascorse le ore di lievitazione scaldate il forno a 160 ° e non appena sarà caldo , infornate il pandoro a forno statico 160° per circa 40/45 minuti dipende molto dai forni, che come dice la mia Evita , hanno capacità di cottura una diversa dall'altra .








Sfornate il  pandoro dopo che avrete spento il forno .



Capovolgetelo sul piatto di portata e gustatelo appena si sarà raffreddato un po' cosparso di abbondante zucchero a velo .

BUON APPETITO !!!!




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