MENU
MENU

domenica 17 dicembre 2017

RICCIARELLI




I Ricciarelli...dolce tipico senese a base di mandorla..
Ormai la ricetta è arrivata ovunque , e anche se la splendida nostra vicina città Toscana se ne vanta il diritto , pare che ad introdurli in Italia fu un certo Della Gherardesca , Ricciardetto  ,di ritorno da una crociata nel suo castello vicino a Volterra .
Sono dei dolcetti tipicamente natalizi , anche se , nei vari forni artigianali locati appunto in Siena , si possono reperire tutto l'anno.
Il babbo era ghiottissimo di ricciarelli ,e quindi ogni volta che mi recavo in visita a Siena anche semplicemente per trascorrere qualche ora la domenica , non tornavo mai a mani vuote .
Ricordo di un piccolo forno che da fuori non era neppure granché che in realtà , produceva dolci e pane squisiti .
Chissà se adesso il babbo vedesse che preparo anche i ricciarelli , e chissà se per farlo mangiare non farei infornate continue .
Ognuno ha la sua ricetta , io vi illustro la mia che non è affatto difficoltosa , prevede solo un po' più tempo rispetto alle altre perché  la preparazione dell'impasto è prevista la sera prima della cottura .
In realtà , pare che i fornai senesi facciano riposare l'impasto almeno due giorni , proprio per conferirgli quel sapore tipico di mandorla ...
Babbo è per te... E per tutti quelli che come me ti hanno amato tanto , perché il Natale da quando non ci sei  ,ha tutto un altro colore..Però è grazie a te che mi piace mantenere vive tutte le tradizioni che non hai lasciato invano e di questo ti sarò eternamente grata .



INGREDIENTI PER UNA VENTINA DI RICCIARELLI

  • mandorle spellate , 270 g
  • zucchero a velo , 190 g
  • farina di mandorle , 100 g
  • uova , 2 solo gli albumi
  • miele di acacia , 15 g
  • vanillina , 1 bustina
  • arancio , 1 la scorza 
  • zucchero a velo per spolverare 



Mettete le mandorle qualche minuto a tostare in una teglia coperta con carta da forno a circa 200 °.
Quando avranno raggiunto un colore leggermente dorato , toglietele e lasciatele raffreddare .

Frullate lo zucchero a velo con le mandorle nel mixer , ed aggiungete la farina di mandorle.
Montate a neve ben ferma gli albumi e grattugiate la scorza dell'arancio.

Procedete a mescolare il trito di mandorle che avevate amalgamato allo zucchero ed alla farina di mandorle , con il miele , la vanillina  ,la scorza dell'arancio e gli albumi montati a neve .
Amalgamate piano il tutto fino ad ottenere un composto che porrete in un piatto coperto da pellicola .



Il giorno successivo riprendete l'impasto e dividetelo in pezzetti di circa 30 g ciascuno fatene dei piccoli rombi e passateli nello zucchero a velo .
Sistemateli sopra la teglia coperta da carta da forno e continuate fino a fine impasto.

Spolverate bene con zucchero a velo e mettete in forno statico a 140° / 150° per circa 15 minuti .
Non di più perché altrimenti tenderanno ad indurire troppo.



Potete conservarli anche in un contenitore a chiusura ermetica per una settimana..ma dubito che reggeranno senza essere mangiati  !!




BUON APPETITO !



SHARE:

BIGNE DI PASTA CHOUX



Ultimamente non riesco a fare quello che davvero vorrei .
Le feste imminenti,come sempre , a me mettono tristezza e stanchezza  ,e ringrazio Dio che i miei due "capetti" mi abbiano regalato  due giorni di ferie in questo periodo.
Ho modo di dormire fino a tardi e recuperare il sonno perso la notte , succede con la mia malattia .
Ho avuto il controllo del reumatologo ma non per me ma per la mamma , e nell'occasione , rivedendomi , si è molto arrabbiato insistendo che devo fare di più per curarmi al meglio.
La voglia di sentirmi sempre in forza e pimpante mi fa dimenticare cure , visite e medicinali , ma a volte mi rendo conto che poi sprofondo in periodi bui in cui solo tre o quattro persone mi aiutano a vivere .
E non mi sorprendo se un dopo cena di un sabato quasi nevoso , la mia dolce fisioterapista e grande pezzo del mio cuore , mi chiami al telefono , perché avverte anche da un messaggio  che qualcosa che non va..
Si chiama amore puro , quello che va ben oltre gli interessi , le parentele , il sangue .
E  per tutta la vita non saprò mai come sdebitarmi con lei di tanto amore .
Amore che trovo in piccoli gesti ovunque , ma soprattutto in lei quando mi dice , che in palestra mi cercano tutti se salto una lezione , e per tutti intende i ragazzi di 14 anni che mi abbracciano come mi vedono arrivare o la signora sarda con la quale parliamo per tutta la lezione e oltre  ..
Così rimango con gli occhi chiusi e ascolto il cuore di Matilde stupenda con i suoi 15 anni ed i capelli biondi lunghissimi , e Aurora un anno più grande con capelli ed occhi nerissimi , poi ci sono Andrea , Riccardo , e un bel gruppo con il quale ci aiutiamo a vivere con meno dolore sotto gli occhi attenti di Nada  e Francesca ..
Questa è la parte movimentata .... Quella che invece  scorre lenta , spesso è davanti ad una foto stupenda di Istagram dove metto un mi piace convinto se così è , e dove seguo artisti culinari e fotografi d'eccezione . Adoro la semplicità di Anna , Maria Antonietta , Sonia , Carlotta con le quali ho instaurato un rapporto di amicizia "virtuale" che amo .
E poi le foto di Maddalena ,la Cucina Scacciapensieri , sempre bellissime, perfette e quando ho visto la pasta choux non ho resistito a chiederle la ricetta ..
Dopo qualche minuto , come sempre , la sua risposta ..Silvia vai nel blog , nelle ricette base ..e quindi eccomi qua ...

INGREDIENTI  X UNA VENTINA DI BIGNE (dolci o salati)

  • farina , 200 g 
  • burro 100 g
  • acqua 150 ml
  • latte intero , ma anche bevanda a base di riso o soia  100 ml
  • uova 5 medie



Mescolate acqua , latte e burro e portate il tutto ad ebollizione .
Aggiungete poi la farina setacciata mescolando bene , e lasciate che si tosti qualche minuto sul fuoco.

Lasciate raffreddare l'impasto e trasferitelo in un mixer o planetaria , quindi cominciate ad aggiungere le uova , una alla volta azionando il robot e continuando a mettere le uova solo quando l'impasto avrà incorporato l'ultima .
Trasferite il tutto nella sac a poche.

L'impasto si presta sia per i classici bigne dolci o salati , ma anche per Eclairs , Paris Brest quindi decidete che cosa fare .
Per i classici bignè , usate il beccuccio rotondo e posizionate  a mucchietti l'impasto sopra la carta da forno con cui avrete rivestito una teglia .



Schiacciate leggermente il ciuffettino che si forma per evitare che si bruci nella cottura in forno, dove dovranno restare per circa 15 minuti ad una temperatura di 200 gradi (calcolate sempre il potenziale del vostro forno calibrando la temperatura in base a quanto è potente il calore che emana..)



Dopo i primi dieci minuti di cottura aprite lo sportello del forno per far uscire il vapore che produce  la pasta choux in cottura  e richiudete per altri cinque minuti di cottura .

Sfornate e lasciate asciugare i vostri bignè.



I miei no sono venuti di forma perfetta , ma per essere il primo tentativo mi accontento.
A questo punto potete riempirli di crema , panna o anche di paté salati perché il loro sapore è neutro.




In questo caso io li ho riempiti di crema e bagnati con del limoncello e glassa ..


BUON APPETITO  !



SHARE:

giovedì 14 dicembre 2017

FILETTO DI MERLUZZO CON PUREA DI CECI E POMODORI SECCHI


Ho ringraziato stamani postando  una piccola immagine di Babbo Natale che domina la cappa del camino per tutte le festività , gli amici "virtuali" di Istagram.
Ho avuto modo di avere dei messaggi e colloqui  ,chiaramente non verbali ma scritti , con tanti di loro , che attualmente si prendono cura di me come forse a volte , l'amico che credevo vero , tranne che in tre o quattro casi abbia mai fatto .
Ci sono Anna , Carlotta , Sonia ,  Maria Antonietta ,Laura con le quali , spesso se non ci sentiamo , riesco anche a preoccuparmi .
Ed il bello  è che la condivisione dei pensieri , degli stati d'animo , si allarga e spazia anche nei luoghi dove  ognuno di noi  abita , parlando così delle usanze, delle ricorrenze, dei gusti e delle tradizioni che ci accompagnavano da piccole.
Per esempio , Anna ieri ha postato una ricetta , tipica del giorno di Santa Lucia .
Conosco bene i festeggiamenti di questa giornata al nord , dove la festa è quasi importante per i bambini come quella del Santo Natale .
A portare i doni , in questo caso è la Santa con l'asinello per il quale si prepara il fieno fuori dalla porta , e latte e biscotti all'interno delle case .
Sono felice ed entusiasta che queste tradizioni continuino e vorrei fosse così sempre perché senza il passato non ha valore nemmeno il futuro.
Io a modo mio , sto cercando di contrastare , il consumismo sfrenato , parlando con le persone perché durante questo periodo mi rendo conto che stiamo rischiando di passare anche il Natale dentro un centro commerciale e tutto questo lo trovo abbastanza squallido , perché certi momenti non andrebbero tolti alla famiglia ed alla vita privata .
Mille discussioni , mille pareri e commenti , ma resto dell'idea , che stiamo andando troppo di fretta , di corsa , che si parificano servizi essenziali con quelli superflui ..che non si è incrementata l'economia tenendo sempre i negozi aperti e che la liberalizzazione ha avuto solo un grande riscontro..la gente più triste e più arrabbiata .
E come sempre vi dico , questo è un mio modesto parere , perché quando ero piccola i negozi chiudevano alle tredici del sabato per riaprire il lunedì , e noi siamo cresciuti molto meglio di come si cresce adesso visto che mamma ci ha sfamati nonostante la chiusura domenicale  , e mangiare il pane fresco non era una necessità impellente come sembra esserlo diventato attualmente   .
Che si può organizzare la spesa e lo shopping dandosi delle regole che rispettino anche chi ci serve ,che  sono convinta che la smania di frequentare outlet o centri commerciali piuttosto che grandi magazzini , derivi da un senso di vuoto , una ricerca della propria identità perduta ..e tutto questo è triste e vergognoso.
Io mi rilasso quando posso a creare qualche piatto alternativo al tradizionale e mi organizzo in modo tale che potrei anche fare la spesa ogni quindici giorni ...non vedo come gli altri muoiano se la domenica il supermercato è chiuso.
Quindi in tema di rivisitazione ..filetti di merluzzo gratinati con...

  
INGREDIENTI  PER TRE PERSONE 

  • filetti di merluzzo , 600 g (vanno benissimo quelli surgelati..)
  • ceci già lessati , 300 g già sgocciolati
  • pomodori secchi , una decina
  • sale ,pepe nero
  • olio extra vergine di oliva 
  • timo 
inoltre
Carta da forno , mixer .




Preparate una teglia nella quale adagerete la carta da forno  e sopra i filetti di merluzzo (scongelati se non freschi..).
Salateli da entrambe le parti , spolverateli con del pepe nero e timo poi passate sopra tutti un cucchiaio di olio.
Posizionateli nella parte centrale del forno acceso , a 180° in modalità ventilato , cosicché il pesce cuocendo si prosciughi bene .
Fateli cuocere per circa un quarto d'ora , durante la quale passerete i ceci al mixer raccogliendo la purea in un piatto .


Trascorso il quarto d'ora , sistemate la teglia del forno nella parte alta , ed utilizzate la modalità grill , in modo che nella superficie del pesce , si formi la classica crosticina dorata.
Sistemate al centro del piatto due cucchiai circa di purea di ceci .
Al centro ponete il filetto , sopra il quale adagerete i pomodori secchi .
Cospargete con olio e pepe nero .
Servite il tutto molto caldo e ..potrebbe essere una bella idea da utilizzare nella prossima e vicina Vigilia di Natale , rivisitando così la classica insalata di ceci e baccalà !


BUON APPETITO !


 
SHARE:

domenica 10 dicembre 2017

TIRAMISU' DELICATO



Chi non si sente bene in un abbraccio ?
Per me , assieme ad uno sguardo di intesa , l'abbraccio è una delle cose più belle che esistono al mondo.
E sono talmente coerente tra quello che penso e ciò che dico , che se conosco una situazione difficile di una persona , la prima cosa che faccio , la abbraccio.
L'abbraccio è conforto , non è come una parola , la parola può essere teatrale , enfatizzata , non vera .
L 'abbraccio quello vero , lo riconosci  , lo senti subito.
E' il gesto di affetto che circola tra due persone , è il calore che plasma i cuori e l'animo , è il non dirsi a parole , ti proteggo , non sei solo ci sono io.
Ed istintivamente , mi rendo conto che , anche mentre lavoro , ho creato con le persone , questo tipo di rapporto .
Forse sarà poco professionale secondo certi canoni manageriali , ma , gli sguardi di coloro che mi cercano alla cassa , dicono e fanno pensare tutt'altro.
E perché proprio oggi parlo di questo , per mille e svariati motivi..
Perché posso godere a casa di un abbraccio quando voglio , perché una cara cliente che è finita in carrozzella ieri mi ha stretto forte a se in un grande abbraccio e sono stata io a piangere e non lei , perché la mia dolce fisioterapista è ricoverata per un piccolo malessere in ospedale , in quella che io chiamo la sua "Terronia " e stamani le ho scritto che il desiderio più grande che ho è quello di abbracciarla forte .
Uno di quegli abbracci che lei mi ha dato tante volte , quando in cerca di stabilità fisica e d'animo , ho sentito tutta la forza e l'amore che con quei suoi abbracci mi ha trasmesso.
Chissà perché poi mi addormento in un abbraccio e mi ci risveglio...forse un gesto ancestrale , o forse basterebbe davvero poco ...
Mio nipote era a pranzo da noi oggi con la sua splendida ragazza , e volevo far loro assaggiare un tiramisù diverso , e l'abbraccio che ho creato tra il rosso del ribes ed il bianco della panna ha dato un ottimo risultato..
Come tutti gli abbracci dati con il cuore , quelli veri , quelli non eclatanti così.. solo   per farsi fotografare ,pubblicizzare o rendersi migliori agli occhi degli altri ,ma  quelli che si danno di nascosto perché...le medaglie si appendono all'anima e non alla giacca ..
Ma  molti questa cosa non l'hanno compresa e si meravigliano se certi gesti d'amore vengono criticati...



INGREDIENTI PER SEI PERSONE 

  • mascarpone , 250 g
  • panna fresca da montare , 300 g
  • tuorli , 2 grandi
  • latte a temperatura ambiente , mezzo bicchiere circa 
  • zucchero semolato , 70 g
  • biscotti Pavesini , 3 pacchetti 
  • ribes , 1 vaschetta 
  • gocce di cioccolato bianco , 200 g  
Per prima cosa montate a neve ben ferma la panna e poi mettetela nel frigo .
In una planetaria o con le fruste sbattete a crema densa e gonfia i tuorli con lo zucchero.



Aggiungete il mascarpone , amalgamando delicatamente .
A questo punto , inglobate anche la panna , facendola assorbire con movimenti dall'alto verso il basso.
Quando la crema sarà omogenea , montatela ancora con le fruste elettriche per due o tre minuti , poi non la toccate più, altrimenti impazzisce.

Prendete un contenitore e deponete sul fondo un leggero strato di crema .



Bagnate velocemente i biscotti in poco latte , quindi fatene uno strato che ricoprirete interamente con crema e gocce di cioccolato bianco.

Continuate con un altro strato di biscotti e terminate con la crema , lasciandone  poca per fare la decorazione .

Decorate con una sac a poche e gocce di cioccolato , poi terminate con i grappoli di ribes solo poco prima di servire  .
Coprite con pellicola e lasciate il dolce per almeno un paio d'ore in frigo .

...BUON APPETITO !!



SHARE:
BLOGGER TEMPLATE CREATED BY pipdig