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giovedì 18 gennaio 2018

CAROTE ARROSTO



Gennaio è sempre stato il mese dei preventivi , no non di quelli economici , assolutamente , voglio vivere con i piedi ben piantati a terra e non avere a che fare con chi al posto del cuore ha un portafoglio a fisarmonica .
Certi sogni si stanno avverando o per lo meno comincio a togliermi qualche piccola soddisfazione , e  non sto pensando a niente di eclatante , ma alle foglie dello  spinacio che spuntano dal terreno .
La luce del sole che penetra gli alberi nelle ore diurne è meravigliosa , non ho abbastanza tempo per godere spettacolari albe e tramonti , Miriam è tornata a casa .
Provo a pianificare il lavoro, quello che mi assorbe di più , nel senso della mente .
L'altro mi serve per vivere .
Girovago in cerca di consigli tra vivai e consorzio agrario , trovo persone talmente disponibili che qualcuno si offre anche di potare il giovane melo .
Accanto al nocciolo nasceranno dei gialli narcisi , anche se odio il loro nome e preferisco chiamarli fiori gialli, e ai piedi del susino una tenera erba di un verde smeraldo ricopre le forti radici che sprofondano nel terreno argilloso.
Non so quello che verrà , non ho molta forza ma ho coinvolto chi può aiutarmi in questo sogno e tutti si prodigano per darmi una mano ..magari in primavera potrò immortalare quello che il piccolo orto produrrà , se produrrà , oppure dichiarare una disfatta stile Caporetto , ed abbandonare ogni tentativo di me contadina .
Ho sempre amato la terra , i suoi colori , le giornate trascorse con il nonno ad assaporare  pomodori maturi , il garrire delle rondini che segnavano l'arrivo della Primavera , e con lei i frutti più belli , i fiori più colorati .
Il nonno che piegava , il nonno che metteva le canne ai piselli teneri , le buche per gli scarti , i peri in fiore , qua è tutto un altro mondo ed io non posso e non voglio dimenticare .
Già allora , dice mamma , cantavo intere giornate rotolandomi nell'erba...
Ho provato a cucinare  le carote arrosto , ho assaporato la loro dolcezza ..ho assorbito tutto il loro colore è stato come un anticipo di Primavera ...

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • carote , circa una dozzina 
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , pepe nero
  • brodo vegetale , 4/5 cucchiai 
  • alloro , qualche foglia 


Prendete le carote pelatele con una pelapatate e lavatele bene sotto l'acqua corrente .
Disponete un foglio di carta da forno sopra ad una piccola teglia .
Bagnatelo con un filo di olio e posizionate all'interno le carote alternate alle foglie di alloro.


Spolverate di sale , pepe nero e ungetele bene con olio .



Mettete in forno a 180 ° e lasciatele cuocere coperte con un foglio di carta alluminio.
Dopo circa venti  minuti , togliete il foglio di carta ed aggiungete i cucchiai di brodo caldo .



Rimettete in forno per un 'altra mezz'ora circa , assaggiate e sistemate di sale e pepe.
Mangiate calde e se avanzano potete conservarle in barattoli coperte con olio per qualche giorno.

BUON APPETITO!


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mercoledì 17 gennaio 2018

SPAGHETTI INTEGRALI QUADRATI AL POMODORO E PESTO DI ERBETTE



  Ogni volta che scelgo di cucinare gli spaghetti , e non solo chiaramente , non posso fare a meno di pensare al babbo ed al suo amore esagerato per questo tipo di pasta .
Lui adorava la pasta , ma lo spaghetto lo avrebbe mangiato , come si dice nell'Aretino , anche "in capo ad un tignoso" !
A mamma invece non è che piacciono molto , per cui ricordo ancora le sane litigate al momento di buttare giù la pasta tra loro per la scelta della pasta.
E meno male che quando ero piccola non c'era la varietà di formati che possiamo trovare adesso nei negozi.
Ho ricordo , oltre che dei sopracitati , di penne e rigatoni , qualche formato di piccole dimensioni , per le minestre e poco altro.
Sinceramente , se penso alla "pomarola " il legame che mi viene in mente è lo spaghetto , fumante e al dente.
Lo amo anche io e soprattutto integrale e non molto fine .
Ho provato il quadrato , che trattiene ancora meglio il sugo di pomodoro , ed ho provato un sugo classico di pomodoro , leggermente arricchito..


INGREDIENTI PER TRE PERSONE 


  • pasta formato spaghetti , 240 g
  • salsa di pomodoro , 6 cucchiai
  • pomodorini , circa una decina 
  • salvia , rosmarino, alloro , 1 cucchiaio
  • pane grattugiato grosso , 1 cucchiaio
  • sale , peperoncino rosso
  • olio extra vergine di oliva 



Per prima cosa , mettete la salsa di pomodoro (possibilmente biologica e al naturale) , dentro ad una casseruola media , abbastanza grande per contenere poi la pasta da saltare .
Allungatela con un mezzo bicchiere di acqua calda , ed aggiustate di sale pepe .
Dopo cinque minuti circa che è sul fuoco , aggiungete i pomodorini tagliati a metà , coprite con un coperchio e fate andare il tempo che occorrerà per cuocere la pasta al dente .



Mentre lo spaghetto cuoce , prendete tutte le erbe che ho citato negli ingredienti , quindi salvia , rosmarino , alloro e passatele al mixer .
Passate al mixer anche il pane , circa una fetta che avrete precedentemente tostato.



  Quando lo spaghetto sarà cotto al dente , tuffatelo nella salsa di pomodoro e pomodorini , fatelo saltare un minuto quindi servitelo nel piatto di portata con aggiunta del trito di erbe e pane .
Bagnate con un filo di olio a crudo e servite !


BUON APPETITO 



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martedì 16 gennaio 2018

CROSTATA RIPIENA



Fuori piove , al di là dei vetri guardo la campagna di un verde brillante , e già immagino i campi resi di un colore marrone scuro dalla pioggia cadente , contrastare nel primo giorno di sole , il tenue verde del grano che comincia a fare capolino timidamente .
La stagione ormai è così , e , se ieri andando al lavoro ho costeggiato un fiume inesistente perché tutto ghiacciato da una temperatura sotto zero, oggi l'acqua scorre , seppure pochissima , come nei primi giorni di primavera , quando il sole comincia a sciogliere le scorte di neve nelle alture.
Le spinaci sono già nate , e sto aspettando che facciano la loro comparsa gli altri protagonisti  del nostro primo  orto fatto insieme , tu che zappi io che semino , perfetta collaborazione !
Si perché da quest'anno vogliamo provare anche questa esperienza , riuscire a coltivare quanto meno lo stretto necessario per noi .
Così abbiamo seminato fave , piselli , ceci , aglio e per l'appunto spinaci , che il proprietario della serra aveva scommesso , non sarebbero mai nate ..ho vinto , perché sono le prime che hanno sfidato il freddo del terreno.
E poi sono arrivati , il melo , il susino ed il nocciolo.
Abbiamo tanti progetti , chissà...
La voglia è quella di produrre sempre di più prodotti dei quali possiamo essere sicuri , ed è un po' la nostra sfida di un  ritorno al passato.

Ho sempre predicato quanto sia importante mangiare bene , e vorrei vivere con la coerenza che mi ha spesso contraddistinto.
Così come nella cucina del riciclo che stavolta , si è avvalsa di fondi di barattoli , come li chiamo che stazionavano da un bel po' nello sportello del frigo , in attesa che qualcuno prendesse coscienza che andavano consumati.
Una crostata ripiena , così l'ho chiamata , nata in una bellissima domenica , che non posso descrivere , ma che ho nel cuore ..non amo fare mostra di altre virtù , se non quelle , molto ristrette e semplicissime , della mia arte culinaria..
Avete della marmellata di castagne ? , Un po' di latte condensato e sicuramente della crema di nocciole ?




INGREDIENTI PER UNA CROSTATA DI 18 CM DI DIAMETRO

  • pasta frolla secondo ricetta sul blog , non necessariamente integrale ( pasta frolla )
  • marmellata di castagne 3 cucchiai da minestra 
  • crema di nocciole , 3 cucchiai
  • latte condensato , circa mezzo tubetto
  • zucchero a velo
Preparate la pasta frolla secondo la ricetta , dividetela in due parti uguali e mettetela in frigo a riposare almeno per un 'ora circa .
Trascorso il tempo , riprendete i panetti di frolla  .
Stendete il primo e mettetelo sopra la teglia che avrete rivestito con carta da forno, lasciando i bordi alti quanto la teglia.
A questo punto andate a riempire la crostata con le creme partendo dalla marmellata di castagne , poi la crema di nocciole .


Completate quindi con uno strato di latte condensato.




Stendete l'altra metà della frolla e posizionatela sopra il ripieno , cercando di chiudere bene i bordi .
Ritagliate qualche piccola figura , io ho scelto le mie stelle..
Aggiustate bene il tutto e sistemate in forno caldo a 180° per circa una mezz'ora.



Togliete la crostata dal forno e lasciate raffreddare , quindi spolveratela con dello zucchero a velo.



Di per se , non è molto leggera ma una fettina lasciata per essere gustata appena svegli ricarica di energie per affrontare le lunghe giornate che ci vedono impegnati in diverse battaglie .
La cremosità del latte condensato , fa in modo poi di non fare indurire la crema di nocciole in cottura perciò anche dopo un giorno o due la crostata al suo interno si presenta ancora cremosissima..



BUON APPETITO ...





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sabato 13 gennaio 2018

LASAGNE CON ZUCCA E SPECK



Penso alla vita , alla fatica di vivere , alle lotte contro il tempo , contro le insidie , le persone , il destino.
Penso che abbiamo tutti il diritto ed il dovere di essere felici , di accettare , di perdonare o quanto meno non giudicare .
Mentre penso ho in mente un angelo della mia vita , che più volte ho citato in questo blog , che alla fine non è , almeno per ciò che mi riguarda un semplice ricettario culinario , ma un diario di vita , un confidente stretto , se fossimo ai tempi della mia infanzia , forse un diario segreto ..anche se chiaramente segreto non lo è ..
Nada mi capisce da un semplice messaggio , e sa che alle dieci di sera se rispondo in un certo modo , deve chiamarmi e lo fa per ricaricarmi e darmi conforto .
Nada è l'aiuto per la mia rinascita fisica ma molto più spesso di quella dell'anima . Nel suo studio ho avuto modo di crescere , di piangere  ,di ridere , di condividere , di conoscere, e amare le persone che come me soffrono di qualche disagio , spesso fisico ma non solo.
Ci si accosta a lei perchè è un'anima che accoglie , non  lavora per mero interesse economico , lei si da tutta , ed investe la sua vita per migliorare quella altrui.
Miriam è una paziente meravigliosa , due occhi grandi e bellissimi , una voce flebile di una guerriera immensa .
La vita le sta facendo fare una lotta  molto più grande di lei ,una battaglia che vincerà , ed è per questo che non  la chiamo guerra .
La immagino con dei capelli lunghi e biondi , la incrocio nello studio tre o quattro volte poi finalmente ci presentiamo da sole , cinque minuti , forse dieci , mi bastano per capire quanto amore provo per questa signorina.
Lo stesso che mi prende quando un bambino si avvicina alla mia cassa , lo stesso che ..non esiste un paragone perchè l'amore è amore e non si sceglie a chi darlo e a chi no.Lo senti dentro ,nasce da solo ,spontaneo e non lo combatto ne lo contrario .
Vogliamo portarla a cena fuori cono noi , ma il giorno dopo è impegnata nel suo studio personale , stanzetta riservata al Meyer , dove effettua la sua dose di veleno per guarire definitivamente e sconfiggere il brutto orso grande che le ha dato piccoli e grandi morsetti ovunque .
In un lungo sabato di dieci ore di lavoro , quando senti solo la voglia di strisciare con le ossa rotte , mi arriva la foto di lei e Nada  distese nel lettino ,un messaggio vocale un dono meraviglioso di Nada  , con la voce di Miriam che mi manda un saluto..ciao Silvia...
Prendo un Moment mi guardo allo specchio dei freddi bagni di uno spogliatoio  , raddrizzo le spalle , rimetto a posto il cuore ed i suoi cocci , una breve telefonata a te amore mio , che lavori come me e riparto in cassa .
Mi sento per l'ennesima volta una privilegiata , nella mia vita ho troppe belle persone e adesso c'è entrata anche lei , Miriam ed il suo dolore , la sua vita sconquassata , l'amore di Nada e Daniele , Luca e Samuele che per lei sono la seconda famiglia , un segnalibro , lo tengo a portata di mano ..
E ' scritto con le sue fragili manine , il regalo più bello di questo Natale ..
"Mai abbandonare la speranza.Si perde quando si rinuncia , quando non si crede più nei propri sogni"
Io ne ho tanti Miriam come ce li hai tu , tu che combatti , tu che insegni , io che ti prometto che la mangeremo quella pizza noi tre , e rideremo a crepapelle ..
Perchè conosci la mia storia , e forse hai capito che ho più bisogno di te e di Nada nella mia vita che di tanta altra gente insulsa impegnata a lottare per una poltrona in più.
E come sempre ho bisogno di colore , quello giallo del sole , di una zucca che ancora reperisco nei negozi , voglio approfittare delle sue proprietà, voglio fare una lasagna e dedicarla a te piccola grande guerriera ...


INGREDIENTI PER 4 PERSONE 

  • zucca gialla , 300 g circa 
  • besciamella , 500 ml
  • 8/10 sfoglie per lasagne all'uovo fresche 
  • speck , 100 g
  • parmigiano grattugiato , 100 g
  • burro , qualche fiocchetto
  • brodo , 1 bicchiere
  • cipolla , 1
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , pepe,noce moscata 



Sbucciate la zucca e fatela a fettine sottili .
Lavate e sbucciate anche la cipolla , mettetela in una casseruola a soffriggere e quando sarà dorata , aggiungete la zucca a fettine .
Fate cuocere cinque minuti e poi coprite con il brodo (vegetale o di carne vanno bene entrambi ).
Coprite con un coperchio , abbassate la fiamma e fate cuocere per almeno una mezz'ora .
Nel frattempo preparate la besciamella secondo la ricetta sul blog.(besciamella).


Lessate la sfoglia per lasagna cinque minuti in abbondante acqua salata alla quale avrete aggiunto un cucchiaio di olio per evitare che la pasta si appiccichi .
.Quando saranno trascorsi i trenta minuti , spegnete la zucca e passatela al mixer aggiungendo una noce di burro e una spolverata di noce moscata, sale e pepe .
A questo punto procedete alla preparazione della lasagna alla zucca .
Bagnate il fondo di una teglia con la salsa besciamella , fate uno strato con la pasta quindi mettete la purea di zucca , parmigiano e di nuovo besciamella .
Continuate per altri tre strati.


Fate a listarelle sottili lo speck e soffriggetelo due minuti in olio poi , distribuitelo nella superficie della lasagna .
Spolverate ancora con formaggio ed infornate a 200° in forno caldo ventilato per almeno trenta minuti.

Controllate che la superficie formi una crosticina croccante.



Togliete la lasagna e lasciatela raffreddare cinque minuti prima di servire ..

BUON APPETITO 





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