giovedì 17 novembre 2016

POLPO ARROSTO CON POLENTA E CAVOLETTI GLASSATI


Che stranità questa !!! La parola stranità l'avevamo coniata con alcune colleghe di lavoro e ci ridevamo come matte ..
Stranità postare a quest'ora ..ma ebbene si ,abbiamo finito di cenare solo venti minuti fa , il tempo di rimettere in ordine e rilassarmi nel divano ,giusto quel poco per non sdraiarmi con una mappazza (sensazione del peso di un tir nello stomaco...ndr) e risvegliarmi domattina alle sei con ancora l'olio in gola..
Questo è il piatto che mescola sapori diversissimi tra loro ma che a parer mio è molto particolare ed è stato alquanto  apprezzato.
Una sorta di un mio mare e monti , con intermezzo di collina ...

Ho tentato di mescolare sapori inusuali perché non ho più voglia di riproporre le solite cose ...
Se volete provare ..è molto più facile di ciò che sembra ...

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • 3 POLPI DI MEDIA GRANDEZZA 
  • 300 G DI POLENTA RAFFREDDATA 
  • 300 G DI CAVOLINI DI BRUXELLES
  • 2 SCALOGNI
  • AGLIO 1 SPICCHIO
  • 1 CUCCHIAIO DI GLASSA DI ACETO BALSAMICO
  • SALE ,PEPE
  • 1 CUCCHIAIO DI ZUCCHERO 
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
  • 3 FETTINE SOTTILI DI PECORINO


Per prima cosa pulite bene i polpi togliendo loro l'occhio centrale e tuffateli in acqua bollita salata in tre  tempi , cioè tuffateli una prima volta e ritirateli immediatamente tenendoli dal corpo ed immergendo i tentacoli ,fatelo una seconda volta e alla terza lasciate cadere nell'acqua e cuocete per circa 40 minuti.

Fate  raffreddare i polpi nella loro acqua di cottura .
Nel frattempo lessate anche i cavolini in abbondante acqua salata .
Tagliate a fette di circa due cm la polenta fredda e sistematela in una teglia coperta con carta da forno .

Una volta lessati i cavolini , fate scaldare un cucchiaio di olio in una padella e versate la verdura dopo averla scolata , mescolate bene e conditeli con lo zucchero e  del pepe nero , facendoli cuocere per almeno dieci minuti , due minuti prima di spegnere aggiungete la glassa e sistemate di sale e pepe.
Lasciateli al caldo.
In un altro padellino , scaldate l'olio e fate soffriggere l'aglio lasciato intero e lo scalogno fatto a fette , quando sarà soffritto , aggiungete i polpi che avrete nel frattempo scolato dalla loro acqua.
Fateli insaporire da entrambe le parti e lasciate che si arrostiscano un po'.


A questo punto mettete sopra ogni fetta di polenta il pecorino ripassate un' attimo in forno caldo e preparate i piatti di portata alternando il polpo, la fetta di polenta calda e qualche cavolino di Bruxelles..

BUON APPETITO !!!!



SHARE:

mercoledì 16 novembre 2016

I CAVALLUCCI



Insieme ai Ricciarelli ed al Panforte , credo che i Cavallucci siano i dolci più famosi nella Toscana vestita a festa di Natale .
Tipicamente dolcetti della città di Siena , ormai ricoprono il ruolo di protagonisti in ogni angolo della Toscana , e nelle campagne soprattutto , nel periodo dell'Avvento , è facile sentire il profumo che le spezie tipiche usate per questi dolci  ,emanano dai forni .
Il babbo li adorava , credo soprattutto perché , quando era piccolo , rappresentavano l'unico regalo che riceveva a Natale , e mi raccontava sempre che soprattutto per l'Epifania , la sua calza era composta dal cavalluccio , il mandarino e una cipolla ..
I suoi occhi trasmettevano la nostalgia tipica di chi sa che quel periodo è ormai troppo lontano , ed ogni volta che li cucino , inevitabilmente non posso non pensare a quegli occhi.
E se mi dovessero chiedere quale meraviglioso regalo vorrei per il prossimo Natale , risponderei senza indugio , mio padre a tavola.
Lui era quello che capiva , forse adesso avrebbe sofferto , troppo ..
A volte , quando si ha non troppa fortuna soprattutto per problemi di salute, il mondo che ti circonda invece di dare una mano , ti costringe a vivere con umiliazioni che mai avresti creduto , soprattutto per chi ha la fortuna di avere una testa pensante .
Tutto ti  gira intorno e trascorro il tempo  in attesa di essere qui ,sul mio divano a guardare tutto quello che di più importante ho ..i miei due uomini , la mamma e la mia gatta .
Sicuramente qualcuno proverà a togliermi anche questo ... tristezza , pena e brividi di compassione .
I cavallucci comunque prendono il loro nome da una piccola forma , di cavallo appunto , che veniva stampigliata nella superficie del dolce ....

INGREDIENTI PER CIRCA 20 CAVALLUCCI

  • 1 KG DI FARINA 00
  • 600 G DI ZUCCHERO SEMOLATO
  • 250 G DI ACQUA
  • 500 G DI NOCI 
  • 120 G DI ARANCIO CANDITO
  • 1 TAZZINA DA CAFFÈ DI SAMBUCA
  • 1 CUCCHIAIO DI VINSANTO
  • 10 G DI CANNELLA IN POLVERE
  • 10 G DI AMMONIACA PER DOLCI 



In una pentola mettete a scaldare l'acqua alla quale avrete aggiunto lo zucchero e lasciate sciogliere a fuoco lento.
Quando il tutto si sarà amalgamato e sciolto bene , togliete dal fuoco ,ed aggiungete le noci leggermente sminuzzate ma lasciate a pezzi grossi.
Poi i canditi ,la cannella i liquori e i dieci grammi di ammoniaca .Impastate bene e sempre nella stessa pentola cominciate ad aggiungere la farina gradualmente .
L'impasto comincerà ad indurirsi .
A questo punto trasferitelo su di una spianatoia o piano di lavoro e lavoratelo fino ad ottenere un panetto.

Intanto spolverate di farina una teglia ed accendete il forno a 180°.

Dividete l'impasto in due parti.



Con ciascuna delle parti formate dei panetti che taglierete in pezzi più po meno uguali dando loro la forma arrotondata schiacciata al centro .

Sistemate sulla teglia infarinata i Cavallucci e mettete in forno per sette /otto minuti.
Togliete dal forno , e non preoccupatevi se vi sembreranno morbidi, raffreddandosi acquisteranno la durezza tipica del dolce .


Degustateli con dell'ottimo Vinsanto o Passito...


BUON APPETITO !!!



SHARE:

martedì 15 novembre 2016

FRITTATA IN "TRIPPA"


La carne no, il pesce è pieno di mercurio , le acque sono inquinate , il prosecco bio in realtà non lo è , così come tutto il biologico , gli animali crescono stivati in pochi centimetri quadrati e in loculi talmente sporchi che i ratti ne fanno incetta , e con le ferite che si ritrovano devono essere curati con troppi antibiotici che poi ingurgitiamo anche noi mangiandoli , e poi le mucche inquinano l'aria con il loro letame ...
Vi siete mai chiesti davvero che cosa possiamo mangiare ...
Io credo che siamo arrivati ad un punto di non ritorno e questo solo e soprattutto per esclusivi e sporchi interessi economici , nessuno si è mai preso a cuore la vita e le persone , ma il proprio borsello e i propri interessi .
Ed oggi conviene non pensare , ed accettare il cancro in ogni famiglia come fosse una banale influenza , perdere le persone care non importa a coloro che hanno voluto così ..
Visitando Firenze ci siamo sorpresi dal fatto che ogni persona Asiatica indossa la mascherina a protezione di naso e bocca ..
Mi sono intravista così ed ho avuto un brivido forte pensando a cosa lasceremo dopo di noi.
La fortuna di avere ancora qualche pollo del cortile dei vicini , olio di nostra produzione e uova fresche mi sembra sempre più privilegio...
E quando ne abbiamo tante , oltre alle mie torte e dolcetti cucino quella che la zia Clara e mamma chiamavano , frittata in trippa ..
Ne facevano un grande tegame  ,attorno al quale ci sedevamo tutti e il rosso del pomodoro insieme al giallo delle uova era già felicità ,  aspettavamo a tavola con le fette di pane fresco che sarebbero servite per "scarpette" esilaranti ..
E allora anche io ricalco  a volte la scena....

INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • 6 UOVA 
  • 1 CIPOLLA
  • 3 BICCHIERI DI PASSATO DI POMODORO
  • 2 CUCCHIAI DI OLIO EXTRA VERGINE 
  • SALE ,PEPERONCINO
  • ORIGANO 
  • 2 CUCCHIAI DI GRANA GRATTUGIATO

Sbattete le uova  con poco sale e scaldate un filo di olio in padella antiaderente -
Versate il composto nell'olio e fate una frittata , girandola una volta .
Nel frattempo affettate finemente la cipolla e fatela appassire in poco olio , aggiungete la passata di pomodoro , il peperoncino e un pizzico di sale .
Fate addensare e  mettete  la frittata che avrete tagliato a striscioline .


Coprite e lasciate  insaporire una ventina di minuti , trascorsi i quali aggiungete una presa abbondante di origano e il grana .

Servite  caldo, dopo aver regolato di sale , ...


BUON APPETITO !!!!



SHARE:

lunedì 14 novembre 2016

RISOTTO ZAFFERANO TALEGGIO E PANCETTA



Stasera l'aria è fredda , per certi aspetti mi piace molto .
Mentre rientravo dal lavoro , tu cara stellina mi scrivevi e ti sentivo serena , semplicemente perché la notte scorsa finalmente sei riuscita a dormire nel tuo letto.
Ed una foto bellissima di questa luna cosi ravvicinata alla Terra è arrivata dall'altra mia stella ..
Che bello avervi nella mia vita !!!
Rientrando ho pensato che siete uniche e rare , perché la nostra vicinanza ed amicizia è splendida e non legata da nessun opportunismo .
Un biglietto per Dubai ???No dai Cri, andiamo in un posto un tantino più umano...lì è finta anche la neve , come la maggior parte della gente.
Come e cosa succederebbe per un minuto , se tutti sentissero tutti, quando parlano in loro assenza....
Quanto vorrei che il mondo fosse più vero...
Intanto so che le mie arance sono in viaggio , a breve la nostra marmellata sarà pronta ..e per alleviare un po' il primo freddo questo risotto ci scalda l'anima ed il cuore ..

INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • 270 G DI RISO CARNAROLI
  • 1 BUSTINA DI ZAFFERANO 
  • 200 G DI TALEGGIO O FORMAGGIO BRIE
  • 1 MANCIATA DI PARMIGIANO GRATTUGIATO
  • 1 BICCHIERE DI VINO BIANCO
  • 1 SCALOGNO
  • 3 CUCCHIAI DI OLIO DI OLIVA 
  • 3 FETTE DI BACON 
  • 1 RAMO DI ROSMARINO
  • MEZZO LIT DI BRODO VEGETALE 



Tagliate lo scalogno a fette sottili , fatelo scaldare insieme all'olio e quando sarà appassito aggiungete il riso.
Fatelo tostare bene , quindi aggiungete il bicchiere di vino .
Amalgamate bene il riso e lasciate evaporare il vino.
Nel frattempo , scaldate il brodo vegetale o va benissimo anche acqua salata , prendetene un bicchiere e scioglietevi all'interno la polvere dello zafferano.

Quando il vino sarà evaporato cominciate ad aggiungere qualche mestolo di brodo e mescolate spesso .
A metà cottura aggiungete il bicchiere con il liquido dove avrete fatto sciogliere lo zafferano .Mescolate bene e aggiungete anche il taleggio a pezzetti .
Abbassate la fiamma e girate spesso .



In un piccolo padellino fate cuocere il bacon con qualche goccia di olio e fatelo arrostire bene .
Quando il riso sarà cotto al dente , mettete una manciata di parmigiano e decorate con il bacon croccante e qualche foglia di rosmarino ...


Servite caldo ....

BUON APPETITO !!!!



SHARE:
BLOGGER TEMPLATE CREATED BY pipdig