lunedì 1 aprile 2019

PANE DOLCE ALLE NOCI


Ebbene sì, ho cancellato il mio post di arrivederci ed eccomi qua .
Tra le cose che amo di più del mio carattere , c 'è questa ..la capacità di tornare sui miei passi se la strada che ho scelto non mi soddisfa..
Ho voluto provare ad entrare in una famosa piattaforma ma solo pochi giorni mi hanno fatto capire che io non sono nata per essere omologata.. Che al mio blog non posso  tarpare le ali perché la prefazione deve essere di sole tot..parole e che io sto bene qui dove sono nata e non ho bisogno né di fama né di guadagni facili.. grazie  e scusatemi tutti ! Il mio eterno conflitto tra la voglia  di dolce e la buona coscienza che con la sua stridula vocina mi blocca non appena afferro lesta e decisa una merendina di pasta sfoglia . Torte e dolci fatti in casa sembrano mettere d’accordo coscienza e voglia , soprattutto se tra gli ingredienti non mancano , biologico , uova del cortile della vicina , e perfino noci dell’albero del giardino .In questo modo faccio pace con me stessa , inizio la giornata ,convinta di fare appena alzata , qualcosa di buono per me e per chi amo.Il dolce che vi presento è il tipico da credenza , non aspettatevi troppa dolcezza , ma è un rustico che si mantiene qualche giorno e perfetto da inzuppare in una tazza calda di latte e caffè !





Ingredienti

  • Farina 00 200 g
  • Farina Di Farro 250 g
  • Uova 2
  • Miele Di Acacia 90 g
  • Zucchero Di Canna 50 g
  • Burro 120 g
  • Noci 190 g
  • Yogurt Caffè 2 vasetti
  • Sale 1 pizzico
  • Lievito In Polvere Per Dolci 1 bustina

  • Trita le noci grossolanamente e tieni da parte
  • Sbatti le uova con lo zucchero ed il pizzico di sale , aggiungi il miele e continua a sbattere
  • Aggiungi le due farine mescolate assieme al lievito , e unisci anche il burro precedentemente fatto fondere a fiamma bassa
  • Ora è la volta di yogurt e noci
  • Rivesti con burro uno stampo da plumcake e trasferiscici  il composto
  • Cuoci in forno già caldo a 180 ° per circa un’ora
  • Fai la prova stecchino per verificare la cottura
  • Lascia intiepidire e raffreddare sopra una griglia
  • BUON APPETITO !



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martedì 19 marzo 2019

CONCHIGLIE ALLO ZAFFERANO E VIOLA DEL PENSIERO


Mi chiedo se ci sarà un giorno , se dove e quando ognuno di noi , potrà riabbracciare chi ha perduto per sempre.
Non sono mai stata religiosa , se per religiosa si intende una donna di Chiesa , ligia ai vecchi dogmi e fedele ai Sacramenti.
So che in quel che faccio ci metto sempre il cuore , tutta me stessa e se non vengo capita o disillusa , allora finisco di amare .
Non so che cosa sia il voler male fine a se stesso , ed ho imparato con gli anni e la maturità , così per non chiamarla vecchiaia , che uno stato d'animo sereno e pacato serve molto di più che una continua aggressività nei confronti degli altri , anche se a dire il vero , se non quando proprio provocata , aggressiva non lo sono mai stata..anzi.
Odio gli insicuri , i possessivi , i gelosi , gli amori ammalati e le situazioni di circostanza .
I rapporti che si reggono in piedi per compromesso , denaro , e chissà che cosa altro.
Ho avuto molto coraggio nella mia vita, il coraggio di scegliere .
E il coraggio mi ha premiata .
Sto vivendo uno dei periodi più belli della mia vita. 
Forse per questo , riesco a non odiare ad essere  serena , non so più che cosa sia la gelosia ed il soffrire per cose futili.
Ho imparato ad apprezzare ogni piccola cosa della vita , io e te, che ci bastiamo e completiamo .
Che abbiamo lottato tanto contro tutto e tutti , abbiamo scalato montagne altissime , abbiamo fatto enormi sacrifici , ma non ci è mai costato troppo se penso a  quando la sera mi prendevi tra le tue braccia e mi dicevi che ce l'avremmo fatta a risolvere tutto.
Quando il babbo ci ha lasciati per sempre ti ho guardato negli occhi . Avevi corso come un pazzo , salito le scale dell'ospedale e trafelato mi avevi chiesto di rimanere solo un minuto nella stanza con il babbo ormai privo di vita .
Sei uscito con le lacrime che solcavano le tue guance , e pensa tu non lo avevi mai conosciuto nella sua veste normale .
La perdita della memoria lo aveva isolato dal nostro mondo , ma quello che conta era che a noi di famiglia sorrideva sempre e ci abbracciava forte . Lo faceva anche con te , ti sorrideva !  A te che gli portavi un gelato alla crema ed un pacchetto di sigari , a te che percorrevi a piedi il corso del paese con una bombola di ossigeno sulle spalle , a te , che come me hai avuto fino all'ultimo la speranza di salvarlo.
Ora lo ricordo sereno , sempre accanto a me e se guardo bene in fondo ai tuoi occhi e al tuo cuore sento che hai talmente tante qualità che ti accomunano a lui che mi pare di essere  una privilegiata , un po' come dire che non ho perso mio padre del tutto..
Perché tu, sei anche questo , un abbraccio immenso dove ripararmi dal male del mondo , un profumo di pino silvestre e di fragranze orientali , un posto dove perdermi e tornare sempre a casa , un colore vivo ed acceso che illumina ogni mio giorno, il rumore del mare che culla il battito del cuore .
Una viola del pensiero cresciuta spontanea in fondo alle scale ed il giallo del pistillo di un fiore di zafferano..un piatto pieno di amore e aromi..
E grazie uomini della mia vita .





INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • Pasta formato conchiglie , 180 g
  • zafferano , una bustina in polvere o due/tre pistilli
  • violette del pensiero , una decina 
  • formaggio grana grattugiato , due cucchiai
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , pepe nero 


PROCEDIMENTO 

  • Preleva dall'acqua di cottura della pasta già salata  , almeno due cucchiai e mettila in una ciotola 
  • Sciogli nell'acqua calda e salata lo zafferano 
  • Metti un piccolo cucchiaino da caffè della poltiglia ottenuta, assieme alla pasta che cuoce 
  • Prendi tre o quattro fiori di violetta e pestali con i rebbi della forchetta nella ciotola assieme allo zafferano 
  • Aggiungi altra acqua , poco più di un cucchiaio ed una manciata di formaggio 
  • Mescola bene e forma una crema 
  • Quando la pasta sarà cotta al dente , scolala e ripassa in padella con olio e la crema ottenuta da zafferano , violette e grana 
  • Regola di sale e pepe nero e fai saltare pochi minuti
  • Servi ed impiatta con qualche fiore per decorazione
BUON APPETITO  !

PS..La nuova moda di utilizzare fiori eduli in cucina ho scoperto arricchire non solo esteticamente i piatti ma anche il gusto !

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domenica 17 marzo 2019

FRITTELLE DI SAN GIUSEPPE


San Giuseppe "frittellaio" è alle porte , mancano due giorni .
Mi piacerebbe non dover mai rinunciare alle tradizioni , e come tradizione vuole , con poco anticipo oggi ho cucinato le frittelle !
La frittura mi terrorizza , soprattutto  l'odore che pervade la sale e la cucina ..
Ma ho acceso tante candele e spalancato le finestre di prima mattina .
E , cosa non da poco , nel pomeriggio hai raccolte le ultime foglie di cavolo nero nel nostro orto , e  avendo dovuto cuocerle , l'odore acre che emanavano in  cottura , ha fatto si che quello della frittura scomparisse completamente .
Quindi nuova accensione di tutte le candele profumate e finestre aperte con conseguente perdita del tepore che la cara stufa a legna aveva prodotto con tanta passione ed impegno.
Ieri sera sono tornata tardi dal lavoro ma dopo cena "ho messo su il riso" per le frittelle , per far si che oggi le avremmo potute mangiare assieme a mia sorella , mamma e mio nipote .
Nonna Marianna , lo faceva sempre il giorno prima della frittura , ed io ricalco le sue tradizioni..
Il termine " mettere su " nasce con lei che improvvisamente si allontanava dal tavolo e con la sua lenta precisione cercava la pentola tonda e panciuta , la riempiva per tre quarti di latte e uno di acqua , e alla nostra domanda "Nonna che cucini ?"
"Non cucino..! Metto su il riso ! Domani è San Giuseppe !"
Quando ero piccola quel giorno si celebrava come un qualsiasi giorno di festa , e nel condominio era molto comune , suonarsi il campanello e scambiarsi ognuno il proprio vassoietto di frittelle appena fatte !


Ho seguito , come ogni anno , alla lettera la ricetta della nonna , ma ho variato la farina ..



Perdonatemi se non elencherò la perfetta grammatura degli ingredienti , ma così come faceva nonna , per fare queste frittelle vado un po' a spanna e ad esperienza usando misure calcolate sul cucchiaio e l'occhio !



INGREDIENTI PER UNA SESSANTINA DI FRITTELLE 

  • riso originario , 250 g
  • latte scremato , un litro
  • baccello di vaniglia , 1
  • zucchero semolato per la cottura , due cucchiai
  • buccia grattugiata di un arancio
  • uova , tre
  • zucchero semolato , 2
  • farina di farro , 2/3 cucchiai
  • lievito vanigliato per dolci , mezza bustina 
  • olio per la frittura , un litro e mezzo

La sera prima della frittura cuoci  il riso nel latte nel quale avrai  messo il baccello di vaniglia e due cucchiai di  zucchero.
Cuoci fino a che il riso avrà assorbito tutto il liquido.Copri e lascia fino al giorno dopo.

PROCEDIMENTO
  • Riprendi il riso cotto della sera prima , mescolalo bene e metti i tuorli delle uova .
  • Amalgama bene , poi aggiungi i due cucchiai di zucchero , la buccia dell'arancia grattugiata , e i cucchiai di farina di farro.
  • Nel frattempo metti a scaldare l'olio in una casseruola a bordi abbastanza alti e prepara due piatti , uno con carta assorbente e l'altro con lo zucchero semolato
  • Monta a neve ben ferma gli albumi , metti il lievito nell'impasto di riso e infine aggiungi le chiare d'uovo montate a neve 
  • Quando l'olio ha raggiunto la temperatura comincia a friggere le frittelle aiutandoti con due cucchiai , prendendo poco impasto e cercando di dare la forma sferica 
  • Mentre friggono le frittelle devono girarsi su se stesse
  • Togli le frittelle dall'olio e passale ad asciugare nella carta assorbente , poi trasferiscile nel piatto con lo zucchero e lasciale rotolare 
  • I tempi sono abbastanza frenetici tra veloce frittura scolatura inzuccheramento... Ma i risultati ti ripagheranno della fatica !


BUON APPETITO E BUONA FESTA DEL PAPA' A TUTTI ..

A te babbo , ovunque tu sia , manchi da far male...


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sabato 16 marzo 2019

VERDURE MISTE IN TEGLIA


Un piccolo problema al braccio quest'anno mi e ci ha costretti ad abbandonare l'idea di coltivare il nostro tanto amato orto.
E per me questo è fonte di dolore , non poter prendere il mio piccolo cesto di vimini e riempirlo con tante verdure dai mille colori..
Le tenere carote arancio , i verdi piselli , le fave dai loro fiori bianchi e petali sottili , i rossi pomodori maturi..
E' altre sì vero che sicuramente i nostri vicini , non ci faranno certo sentire la mancanza di verdure genuine , di quelle che hanno tutte un' altro sapore rispetto a  quelle esposte nei banchi dei supermercati.
Credo anche che , se la primavera non porterà con se piogge abbondanti , avremo scarsità di acqua tanto che sarà opportuno non sprecarne nemmeno una goccia .
Come per ritemprarmi a  volte , dopo aver sceso le scale di casa faccio un giro in quel piccolo appezzamento di terreno e guardo i cavoli sfioriti , due piccoli cardi ancora incartati e due o tre piante di fragole che non ho ben capito che intenzioni abbiano per la prossima stagione .
Un piccolo cavolfiore , miracolo della terra , qualche avanzo di verdura in frigo , una stufa con il forno a legna e la teglia rivestita di carta da forno.
Dimenticatevi poi di averla in cottura , lasciatela a bassa temperatura ed apprezzerete un contorno semplice e buonissimo..




INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • Cavolfiore , 1 piccolo 
  • carote , tre medie 
  • patate , 2 medie 
  • cipolle rosse ,2 
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , pepe nero
  • origano



PROCEDIMENTO

  • Lava bene tutta la verdura , poi rivesti la teglia con un foglio di carta da forno 
  • Sbuccia anche le patate e le carote con un pelapatate 
  • Conserva anche qualche foglia di cavolfiore 
  • Fai a pezzi le verdure (tranne il cavolfiore ) e mescolale in una ciotola , aggiungi sale , pepe ed origano
  • Disponi in ordine sparso nella teglia poi aggiungi anche il cavolfiore (mescolandolo  avrebbero sofferto le cimette..)
  • Ungi bene con olio e metti a cuocere in forno a calore moderato , 160° per circa un'ora 
  • Testa con una forchetta la morbidezza della carota trascorso il tempo di cottura , e alza il calore lasciando che la verdura si colori un po' in superficie 
  • Servi dopo aver regolato di sale e pepe 


BUON APPETITO ...! e buon fine settimana


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