Quando e se posso , cerco di reperire farine della zona , ci sono alcuni mulini dai quali ancora è possibile acquistare farina decente , quella buona per fare il pane , la pasta e la mitica "ciaccia" .
Ciaccia è il toscanizzato di schiacciata , focaccia , che chiaramente assume un nome diverso in base ai dialetti e le località.
E' generalmente cotta nel forno a legna e viene impressa con le dita sulla superficie per creare la caratteristica visione a buche all'interno delle quali si deposita sale ed olio.
Potete quindi immaginare che bontà possa essere in associazione a delinquere , così come la chiamo , con salumi e formaggi tipici .
La cucino molto spesso , quando a corto di pane devo rimediare velocemente .
Velocemente, utilizzo il metodo della focaccia genovese perché in realtà la vera schiaccia toscana necessita di almeno una notte di lievitazione .
Quindi ..con lo stesso identico sistema della genovese ho impastato la mia buona farina ma ho aggiunto
una bella manciata di pancetta e pepe per ricreare la ciaccia unta quella che assieme alla panina è protagonista delle nostre tavole prettamente nel periodo Pasquale , ma io in questo sono molto particolare , perché se mi va la ciaccia unta il quindici di agosto me la faccio,magari facendomi accendere il nostro forno a legna .
Tu , chiaramente da buon Calabrese quale sei non ami molto il pane sciocco , per cui il fatto che qualche volta lo sostituisco con la ciaccia unta ti rende veramente felice (al di la del fatto che ancora dire ciaccia unta magari per te è un problema ).
Capisco , a volte mi guardi strano , quando con qualche termine toscano descrivo le cose ..il fatto è che il tuo Calabrese io lo sto capendo solo adesso un po' , per cui quando dico ciaccia unta non sorprenderti più di tanto perché alla fine la vera lingua italiana profuma molto di Toscanità...e alla fine tu ormai non hai più nemmeno mezzo accento calabrese ,almeno quando sei a casa , perché come ci troviamo nella tua regione o con i tuoi genitori rispolveri il tuo vocabolario ,ed è li che io mi sento aliena !!
Comunque in poco tempo se volete realizzate questa bontà e magari esercitatevi qualche volta prima di Pasqua , potete farla più o meno bassa a seconda di quanto stenderete la pasta , in entrambi i casi non vi deluderà..
INGREDIENTI PER UNA TEGLIA
- FARINA 00 170 G
- FARINA MANITOBA 100 G
- ACQUA 170 G
- LIEVITO DI BIRRA FRESCO 15 G
- SALE 6
- OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 20 G
- MALTO O ZUCCHERO 4 G
- 150 G DI PANCETTA STAGIONATA
- PEPE NERO MACINATO AL MOMENTO
Sciogliete il lievito di birra assieme al malto o zucchero nell acqua , quindi impastate metà della farina 00 mescolata alla Manitoba facendo incorporare acqua piano piano.
Aggiungete il sale ed i pezzetti di pancetta all'impasto nonché una bella macinata di pepe nero quindi continuate ad impastare aggiungendo tutta la farina , formate una palla che lascerete lievitare per almeno mezz'ora .
Poi riprendete l'impasto e stendetelo un po' a rettangolo sovrapponete la parte sinistra sulla destra e rimettete a lievitare per un 'ulteriore mezz'ora / ora .
Trascorso questo tempo riprendete l'impasto e stendetelo su una teglia da forno che avrete ben oliata .
Fate con le dita i classici buchi mettete ancora un goccio di olio ed infornate a 200° per circa venti minuti..
Dovete vedere la superficie ben colorata .
Togliete dal forno e fate asciugare la schiacciata sopra una griglia ...
BUON APPETITO
Per ultimo ma non meno importante diciamo che oggi celebro una cara vicina di casa che si è splendidamente laureata !! Che forza Laura tu ed Eleonora siete nel mio cuore , perché siamo rimasti i vicini di una volta quelli su cui sai che puoi sempre contare e perché siete il vero orgoglio di genitori meravigliosi umili ed onesti che si sono sempre spaccati la schiena con il loro lavoro.
Vedere le lacrime di gioia mista a commozione nel volto di tuo padre stamani è stata la cosa più bella di tutta la giornata ...
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