E' proprio iniziata meravigliosamente questa stagione , una di quelle che amo di più , e forse , per questo lei mi sta ricompensando , anche se non le ho mai chiesto più di tanto.
Le verdure che ci regala la primavera , sono un qualcosa di speciale e c'è solo il rammarico che qualcuna di esse ,ha un periodo di vita talmente breve che dobbiamo approfittare di pochi giorni e fare delle vere e proprie scorpacciate .
Era così , anche quando il nonno Berto faceva accuratamente il suo orto .
Per giorni interi la mamma e la nonna portavano in tavola fave nuove e freschissime , che accompagnavano la spalla del maiale appena stagionata e custodita dal babbo in cantina , o il formaggio Pecorino di Pienza e in alternativa del Casentino , quello che il babbo aveva comprato da qualche suo cliente di fiducia .
Non mancava il pane con l'olio ,sempre in compagnia dei baccelli nuovi , e quando questi ultimi cominciavano a passare , come usava dire la nonna , venivano cucinati nel tegame , stufati.
Erano così buoni che difficilmente avanzavano , ma , in questo caso c'era ancora una sorta di riciclo , ed il giorno dopo come primo piatto c'era il risotto con le fave .
L'arte meravigliosa del non buttare via niente , fino anche , scoperta fatta da poco tempo in Calabria , anche le bucce lessate e rifatte in padella ,,da provare assolutamente .
E' così che sotto la supervisione di Giulia e Tommy con la sua fedele macchina fotografica , ho acquisito tante cose nuove su come cucinare le verdure primaverili .
Nonché una meravigliosa base per torte salate genuine e veloci , che è la pasta al vino ed olio.
Una tazzina di olio buonissimo , mezzo bicchiere di Vernaccia di San Gimignano , e farina che può variare dalla qualità zero a quella di farro , sempre con il glutine altrimenti l'impasto non si amalgama.
Cucinare nella cucina di Giulia è stata una delle più belle esperienze che avessi fatto di quel genere .
Tra mazzi di carciofi , fave e piselli freschissimi , da un angolo del frigo Giulia ha tirato fuori gli agretti , una di quelle verdure che dobbiamo fare in fretta a mangiare perchè li troviamo per poco tempo nei banchi dei mercati , ma che sono davvero buonissimi .
Quindi come base una pasta al vino e come ripieno agretti e stupenda ricotta, per una torta salata da antipasto eccellente o sostanzioso secondo piatto .
Chiaramente le verdure si possono alternare ma questa era davvero speciale.
Ieri l'ho cucinata e ha letteralmente fatto il fumo , ho messo parte di ricotta di bufala e un vino bianco da pasto , vi lascio agli ingredienti e alla vostra cucina ..
INGREDIENTI
PER LA BASE
- 200 G di farina 0 (se volete potete mettere parte di farro , ai cereali purché con il glutine )
- 1 tazzina di olio extra vergine di oliva
- mezzo bicchiere di vino bianco
- un pizzico di sale
PER IL RIPIENO
- 1 mazzetto di agretti
- 300 g di ricotta di pecora o bufala
- 2 uova
- 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato o pecorino
- noce moscata
- sale
- pepe nero
- 1 spicchio di aglio
Disponete la farina a fontana e cominciate a bagnarla alternativamente con vino ed olio , lavoratela bene e formate un panetto compatto ed elastico .
Nella foto si scorgono i semi della farina che ho usato , una multi cereali-
Pulite bene gli agretti eliminando loro la parte finale e lavandoli bene poiché contengono molta terra ed una volta lavati metteteli in una padella con olio e se volete uno spicchio di aglio , fateli andare a fiamma bassa per una mezz'ora.
Rivestite una teglia con carta da forno bagnata e strizzata poi procedete a stendervi la pasta .
Bucherellatela con i rebbi di una forchetta .
Preparate il ripieno mescolando gli agretti con la ricotta le uova , sale e pepe , formaggio grattugiato e noce moscata.
Amalgamate molto bene il tutto , quindi coprite la pasta con il suo ripieno.
Pizzicate il bordo della pasta e infornate a forno caldo , temperatura 180 per circa quaranta minuti
Sfornate e aspettate qualche minuto prima di servire .
Buonissima calda ma va benissimo anche fredda magari come idea per un pic nic fuori porta ..
BUON APPETITO
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