mercoledì 22 marzo 2017

TRIPPA AL POMODORO CON IL PROFUMO DEL PANE CAFONE


Il lievito   madre stava letteralmente spagliando dal suo barattolo nel frigo e allora ieri , ho messo al lavoro il mio caro Bimby per impastare il pane cafone .
Mi sono resa conto che non avrei potuto conciliare bene tutti i tempi tra la prima lievitazione , la seconda e quella finale , perché avrei dovuto sterzare il tutto , tra le infiltrazioni con il dottor Brue , la fisioterapia della tarda serata , e una decina di limoni biologici  ,e anche di più  ,che aspettavano di essere tramutati in marmellata da domenica , quando il contadino vicino di casa , me li aveva portati dentro ad un sacchetto che emanava un profumo  meraviglioso.
Messi a dimora una parte per il limoncello , che allieterà le nostre sere  estive , ho deciso di utilizzare l'altra parte per una marmellata della quale  , dopo il risultato ,  vi darò ricetta in base appunto a come sarà venuta .
Perché non posto mai niente senza aver provato di persona , per onestà e correttezza.
E mentre il profumo di pane  pervade casa , accendo prestissimo la TV perché su RAI tre c'è Giulia, che presenta il suo nuovo libro ,"La cucina dei mercati in Toscana ".
Giulia è davvero una donna  splendida , si rende sempre disponibile ad ogni domanda , e sono finalmente felice che una persona così semplice ed umile stia cominciando ad avere riscontro del suo lavoro fatto con tanta passione e sacrificio, Giulia è una persona che sembra conoscerla da una vita tanto si pone con  grazia e modestia nei confronti di tutti , una splendida persona  .
Il pane questa volta ha cambiato forma , non è rimasto compatto come sempre , ma al tatto ed al profumo sembra buono , forse anche lui ha risentito del mio troppo andare di corsa .Ha bisogno  di slow time  ,tempo lento , però tutto sommato mi ripaga sempre perché sa quanta voglia di cibo buono c'è in me ..



Ecco il mio cafone , potete trovare la ricetta sul blog , e vi assicuro che oltre ad avere un  buonissimo di sapore , si mantiene bene per diversi giorni , chiaramente perché contiene sale , essendo pane terrone !!
Con la dose che ho , ne faccio sempre due , in modo che uno va direttamente nel congelatore , scorta per quando , come succede spesso mi dimentico di comprarlo.
Il mio congelatore è abbastanza profondo e contiene dalle verdure del contadino , che metto da parte in estate quando ne faccio incetta , al mio pane , e tutto quello cucino ed avanza volutamente , per avere sempre a disposizione una cena o un pranzo pronto in caso di necessità.
Ci sono lasagne alle verdure , contorni al pomodoro , carne già cotta e tagliata , e poi c'è lei la mia trippa !!
La trippa è un piatto povero , un alimento consumato da tempi antichi , erroneamente si crede che sia l'intestino del bovino o maiale ma in realtà è lo stomaco , poi anche questo si divide in varie parti , omaso , abomaso , reticolo , ma basta che andiate dal vostro macellaio di fiducia e chiediate la trippa che si presenterà più o meno così.. 







Sicuramente già lessata , sarà nostro compito però , farla bollire bene ancora un 'oretta in acqua leggermente salata , e poi cucinarla a seconda di come ci piace , può essere alla Genovese con fagioli , alla marescialla come vuole la tradizione Napoletana , nel morsello Catanzarese , o ..alla Fiorentina alla mia maniera ..


INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  1. 600 g di trippa 
  2. 400 g di pomodori pelati o passata 
  3. 1 carota 
  4. 1 spicchio di aglio
  5. 1 cipolla rossa
  6. qualche foglia di alloro
  7. pepe nero in grani
  8. parmigiano
  9. mezzo bicchiere di vino bianco
  10. sale 
  11. olio extra vergine di oliva

Mentre la trippa starà bollendo in acqua leggermente salata , preparate tutte le verdure , sbucciate , lavate e fatte a pezzetti a coltello , senza l'uso del mixer , perché la cottura della trippa sarà lenta e le verdure dovranno sciogliersi all'interno del pomodoro .
Scolate la trippa dell'acqua di cottura e lasciatela raffreddare .


Sistematela in un tagliere e tagliatela a fettuccine più o meno sottili della stessa misura .

Soffriggette le verdure in olio di oliva e quando il soffritto si sarà abbastanza dorato , aggiungete la trippa le foglie di alloro e qualche chicco di pepe nero in grani  .
Fatela insaporire per un abbondante mezz'ora durante la quale aggiungerete anche il mezzo bicchiere di vino bianco e lo farete evaporare .
Tagliate a pezzetti i pomodori o preparate la passata e diluitela con un bel bicchiere di acqua calda , bagnate la trippa con il preparato .



Lasciate bollire a fiamma molto bassa per almeno un ora e mezzo , controllando di tanto in tanto che non si asciughi troppo , in questo caso aggiungete acqua calda , mescolando ogni tanto.
Sistemate di sale e servite accompagnata da un abbondante manciata di parmigiano grattugiato ..e abbondante pane per fare la scarpetta nel sugo.



In qualche zona d'Italia usano la trippa così cucinata anche come condimento della pasta per un sostanzioso piatto unico.
BUON APPETITO 



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