Ormai vi è arcinoto l'amore che ho nei confronti dell'Autunno , nonostante le ore di luce diminuiscano , le ore all'aria aperta si dimezzino , ed i vecchi borghi dei piccoli paesi tornino ad essere pressoché desolati e deserti.
I colori che però mi regala l'Autunno non hanno eguali , e spesso mi diverto a creare falsi quadri d'autore accozzando solo frutti a verdure , tanto sono ricche di colore sgargiante e luminoso.
Autunno è ricordo di una lunga tavola ad ogni ora quasi sempre imbandita , la famosa "fratina " così denominata credo dall'artigianato toscano , dove tutto attorno sedevano i vicini di casa il sabato sera , quando era rituale passare le serate "a veglia ".
La veglia era il conviviale stare insieme qualche ora , davanti ad un caminetto scoppiettante dove al centro era posizionata la padella per le caldarroste .
Il vino novello appena spillato dalle botti in rovere della cantina del babbo , la faceva da padrone , ed il profumo del mosto si espandeva in tutta la campagna fino all'inoltrato San Martino.
Il babbo aveva comprato un giradischi , dove a turno , io mia sorella e le mie cugine cambiavamo il trentatre giri che suonava il liscio .
A volte la tavola veniva accostata alle pareti laterali della grande cucina e qualcuno azzardava dei passi di danza , tra una castagna e l'altra .
Non ricordo aver visto gente felice più di questa , che aveva così poco , ma in realtà aveva tutto.
Adesso per essere felici dobbiamo rincorrere lo shopping convulso e mostrare a gara il miglior cellulare o la propria auto..
Sento sempre di più le parole delle persone , si descrivono come agitate ,in crisi , oggi, ho un malessere addosso ..la globalizzazione , il progresso ci ha veramente migliorati ?
Io vivo con lentezza per quel che posso , chiaramente non nel posto di lavoro , dove servo solo per produrre e diventare un mezzo di guadagno...ma le bollette di casa devo pur pagarle , e penso sempre che nella mia cucina , usando il mio olio , mi riscatto da tante insoddisfazioni .
Forse , anzi sicuramente , la mia serenità ed il mio vivere non hanno confronto con tutti quelli che si credono chissà chi e chissà cosa...
Tacchino , carne bianca che non mi fa impazzire , nonostante il mio colesterolo ogni tanto impenni e sarebbe opportuno farmela piacere , comunque ho provato questa combinazione ed è piaciuta molto ai miei uomini , la parte più importante del mio cuore ..anzi il mio cuore stesso.
INGREDIENTI PER TRE PERSONE
- tacchino , 400 g circa
- zucca gialla , 300 g
- mela cotogna , 1
- cipolla di Tropea ,1
- alloro , cinque /sei foglie
- vino bianco , 1 bicchiere
- sale ,pepe nero
- olio extra vergine di oliva
Lavate il tacchino e asciugatelo bene con una carta assorbente .
Tagliatelo in piccoli pezzetti e mettetelo da parte.
Sbucciate la zucca e la mela cotogna , e tagliate anch'esse in pezzi regolari.
Affettate la cipolla di Tropea , bagnate una casseruola capiente con un filo di olio , quindi mettete tutti gli ingredienti , carne , zucca , mela cipolla alloro e pepe nero.
Bagnate con il vino bianco e un altro cucchiaio di olio.
Posizionate la casseruola sul fuoco a fiamma viva per i primi dieci minuti , e quando il bollore comincia ad esser forte , abbassate la fiamma e tenetela bassa .
Cuocete lentamente , e lasciate al fuoco per circa un 'ora .
Assaggiate la carne dopo il tempo previsto , quando la mela avrà formato una purea e si sarà amalgamata agli altri ingredienti .
Spolverate con pepe nero fresco e salate solo a questo punto la carne , per evitare che indurisca durante la cottura .
Servite caldo , e buon appetito!
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