martedì 3 aprile 2018

PANE SIMILE ALTAMURA




C'è un tempo per tutto , per ridere , per godere , per piangere , per mangiare ..
C'è il tempo per gioire e un tempo per aspettare .
Lo stesso che serve nella bellissima cosa che per me rappresenta la panificazione .
Adesso ho imparato piano piano , la differenza dei grani , e soprattutto delle farine , le pieghe e ed il saper aspettare che solo l'arte della cucina e poche altre ti regalano.
Non so perché , ma molto più di altre cose , lego il pane alla mia terra , la Toscana , anche se , proprio qui , il pane è forse uno di quelli più anonimi che abbia mangiato.
L'accostamento che noi facciamo con i salumi salati , fa si che il nostro pane sia sciapo , o "sciocco", come recitai quella volta in Calabria , quando calò per un momento un silenzio strano e mi fu chiesto il perché dell'uso di questo termine ..
Sciocco per noi Toscani , è relativo , oltre all'uso consueto che se ne fa della parola , ad una pietanza senza sale .
Toscana , pane , salumi , territorio..
Pasquetta ci ha regalato una giornata bella e ventosa così che la nostra gita fuori porta ci ha portati nel Chianti..Dopo aver cucinato e mangiato la nostra torta al formaggio , siamo partiti.




Inizia con questo emblema del rinomato vino , Chianti classico , un percorso che si snoda in località visitatissime e piene di bellezze , da Radda , a Greve , Panzano  e Castellina .
A Castellina ci siamo fermati per godere di una lenta passeggiata mano nella mano..



A circa 600 metri di altezza sul livello del mare , si erge questo caratteristico paesino di più o meno  3000 anime.
La sua origine , come gran parte dei paesi Toscani , si deve agli Etruschi , che qui hanno lasciato una grande impronta , e lo si può vedere dal Tumulo di Monte Calvario e la Necropoli del Poggino.

L'antico , si fonde  a strane modernità , come la facciata di un palazzo in cui mi ha sorpreso la presenza   ad ogni finestra di  queste figure.


Camminando per il piccolo Corso ed i borghi antichi è tutto un susseguirsi di piccole scalinate piene di fiori , nelle quali molto di frequente compare il simbolo del Chianti Classico , il gallo , accostato a vasi di fiori , piuttosto che ad oggetti multicolori e portafortuna .



Chiaramente a tutto questo si accompagnano numerosi piccoli negozi , incentrati sulla pelle , il cachemire , la ceramica artistica e d il buon bere e mangiare .






Il turismo la fa da padrone e ovunque si capisce , quanto la gente sfrutti questa attività che coinvolge gli abitanti da ora fino probabilmente ai primi mesi autunnali.



Parallela al Corso , un cunicolo completamente ristrutturato , via delle Volte , nel quale da un lato sorgono negozietti ed osterie , e dall'altro è possibile ammirare tutta la campagna circostante , attraverso finestre sapientemente ricavate nella roccia.





Mi soffermo , osservo il panorama da una finestra ..



Ci incamminiamo di nuovo ed usciamo quasi in corrispondenza di una Chiesa  della quale ci colpisce il Campanile che sembra ergersi tra le nuvole.



La luce comincia a calare decidiamo di rientrare e fermarci a mangiare vicino a casa ..

Mi stupisce la simbologia di questo cartello, siamo nel centro tra due delle città più belle della mia Toscana .


Ci lasciamo alle spalle un tramonto meraviglioso di quello sopra le colline che chissà quanti pani avrà visto lievitare lentamente in ogni casa colonica di cui questo paesaggio custodisce ricordi e segreti.





INGREDIENTI PER UNA PAGNOTTA

  • semola rimacinata , 600 g circa
  • lievito di birra , 12 g o lievito madre circa 120 g
  • acqua , 400 ml
  • sale , 18 g circa 
  • poco zucchero



Che sia lievito madre , rinfrescato da poche ore , o lievito di birra , scioglietelo in 2/3 cucchiai di acqua assieme allo zucchero e poca farina .
Lasciate riposare il composto per almeno 40 minuti.



Riprendete la farina trascorso il tempo previsto e mescolatela assieme al primo impasto ed il resto dell'acqua , poi aggiungete in ultimo il sale.



Formate una palla che lascerete a lievitare per circa tre ore , all'interno di una scodella ricoperta da un tovagliolo.



Spolverate di farina .
Rimpastate dopo le tre ore , formando un rettangolo che piegherete due volte , lasciate riposare dieci minuti , dopodiché , date la forma alla pagnotta.

Effettuate dei tagli con un coltello a lama ben affilata o direttamente con una lametta , facendo attenzione a non tagliarvi .



Posizionate la pagnotta sulla teglia del forno o sopra la pietra per cottura coperte di carta da forno e lasciate a forno spento con luce accesa ancora un ora circa .

Cuocete trascorso questo tempo alla massima temperatura per 30/40 minuti , controllando visivamente.
La temperatura lata servirà a dare colore caratteristico al vostro pane .




Assaporate ...si conserva anche qualche giorno !!

BUON APPETITO , 

a presto

Silvia 
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