Tornare a casa dopo un'intensa ma bellissima giornata , alla scoperta di posti fantastici , è aver voglia di cucina , la mia ..
Di accarezzare la gatta che mi aspetta , guardare con occhi sempre entusiasti tutto ciò che ogni volta ritrovo e sembra essere nuovo , mai visto.
Di coccolarmi con una doccia calda e massaggiarmi le gambe dolenti , di guardarmi allo specchio e gioire perché anche questa volta ce l'ho fatta.
Ringraziare Dio o chi per lui , per avermi concesso , un altro giro di giostra .
Da San Quirico , siamo ancora in Val d'Orcia , o meglio da Siena proseguendo per Montalcino , ha inizio un altro tratto della via Francigena ,stupendo.
Nel Medioevo tutta l'Italia era percorsa da pellegrini che la attraversavano provenienti anche dal nord Europa.
La prima meta era Roma e poi spesso si continuava per Brindisi dove ci si imbarcava per la Terra Santa .
Ho sempre amato questi pellegrinaggi , un patto con ciò che di Santo ognuno porta dentro di sé, una sorta di rinnovamento , un voto , un qualcosa che spesso conduce per migliaia e svariati motivi a compiere un grande sacrificio , ammesso che il cammino sia fatto a piedi accessoriati di zaino , cappello e bastone e animo leggero.
Mi sorprende che a farlo sono tanti stranieri , anche in età avanzata che incontriamo lungo la via da noi percorsa per arrivare alla località scelta ..Bolsena .
Mi emozionano i colori , i suoni , e se rallentiamo e ascoltiamo con cura anche quello del silenzio .
Un sogno , quello di essere trasbordati all'interno di un quadro di Monet , o forse Degas , Renoir ,la pittura all'aria aperta ,come il nostro vagare.
Probabilmente la varietà e la contrapposizione dei cromatismi , il romanticismo del paesaggio o il fatto di non dare contorni definiti a tutto ciò che guardo e vedo , cambia e riempie , ad ogni mio breve viaggio , il mio animo ed i miei punti di vista .
Mi scuoto soltanto quando una nuvola passeggera ci bagna leggermente i giacchetti ed il freddo sembra entrarmi dentro le ossa , ma dei timidi raggi di sole , che ci accolgono all'arrivo lungo il lago di Bolsena , ribaltano immediatamente la situazione e solo alla vista del lago dorato mi sento meglio.
Un accenno d'estate e giochiamo ad essere già in vacanza e per prima cosa scegliamo un locale dove mangiare ..
Ci attrae qualche piccolo dettaglio messo fuori ad arredare un giardino curato
ed una frase , che amo particolarmente ..
"Si cucina sempre pensando a qualcuno , altrimenti si prepara solo da mangiare .."
E' già , penso !Lo sostengo sempre e alla vista della scritta sulla porta , mi stringi leggermente la mano ..come dire che il mio pensiero, che tu conosci perfettamente , è stato scritto da qualcuno ..
In alto , alle spalle del lago, il paese ci guarda sornione, facendo bella mostra di se..
Il locale all'interno non ci delude e chiedo anche se posso fare qualche foto perché è particolarmente curato..
Ci sentiamo a casa , a casa ma con vista sul lago..
Mangiamo del pesce e poi andiamo di corsa a cercare un lembo di spiaggia dove riscaldarci .
Con gli asciugamani , i libri ed occhiali da sole , abbiamo già creato i presupposti per ore tranquille e di relax..mi addormento per pochi minuti e mi risveglio con il sole che brucia e due vicini che mi guardano curiosi..
Decido di fare come loro mi infilo a bagno e respiro profondamente ..
Intanto penso a questo lago di origine vulcanica , ed è per questo che la sua sabbia è così nera, al castello che lo domina dall'alto, Rocca Monaldeschi della Cervara , le piccole viuzze sapientemente conservate e che ancora oggi attraggono tanti turisti .
E poi la fontana nella piccola piazzetta che accoglie chi giunge dall'Autostrada non lontana , e la Chiesa .
Si perché Bolsena è nota , oltre che per il castello , il suo lago , il clima mite , il coregone (pesce del lago ottimo cucinato come si deve..) anche per la storia del miracolo Eucaristico , secondo la quale , intorno alla metà del 1200, un'ostia fece sgorgare un enorme quantità di sangue .
Fu allora portata al Papa di quel tempo che decise di istituire la giornata del Corpus Domini .
Il sole sembra quasi scomparire dietro alle nuvole , dobbiamo lasciare il bel paese e riprendere il viaggio di ritorno , questa volta attraversando altri paesi, Trevinano , San Casciano dei Bagni , Cetona , Sarteano , Chianciano..ci fermiamo a San Casciano per un caffè veloce ..qui ogni posto meriterebbe una visita di qualche ora ..ma non abbiamo tempo neppure di fotografare , casa ci aspetta ..ciao Bolsena , alla prossima !!
Al rientro , un cesto di baccelli ci aspetta nell'orto..
Li faccio stufare e con della ricotta , preparo una torta salata velocissima ..
INGREDIENTI PER UNA TORTA SALATA DI 22 CM
- pasta brise o sfoglia , 1 rotolo
- ricotta fresca di pecora , 250 g
- baccelli , 6/7 cucchiai sgranati
- provola o caciocavallo , 100 g
- uovo , 1
- cipolla , 1
- olio extra vergine di oliva
- timo fresco
- sale , pepe nero
PREPARAZIONE
- Sbuccia i baccelli e la cipolla
- Fai soffriggere la cipolla tagliata finemente in poco olio extra vergine di oliva
- a
- Aggiungi dopo qualche minuto i baccelli e fai tostare
- Regola di sale e pepe
- Nel frattempo fai bollire poca acqua salata e allunga qualche cucchiaio in cottura dei baccelli
- Srotola il foglio di pasta sulla teglia coperta di carta da forno e bucherella con i rebbi della forchetta .
- Lavora la ricotta con l'uovo , il sale , il pepe ed un cucchiaio di olio.
- Assaggia i baccelli che dovrai togliere dal fuoco quando avranno raggiunto una consistenza morbida .
- Ricopri la pasta con il composto di ricotta .
- Accendi il forno statico a 200°
- Versa sulla torta lo strato di baccelli a coprire tutta la ricotta , concludi con la provola a pezzetti e qualche foglia di timo
- Aggiusta di sale e pepe ed inforna , cinque minuti a 200 , poi abbassa il forno a 170° e continua la cottura per altri venti minuti.
Porta in tavola e servi calda .
BUON APPETITO !!
...e auguri a tutte le mamme !
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