Quando comincio a scorgere i frutti maturi nella nostra pianta di fico , il pensiero va irrimediabilmente alla fine dell'estate,e ai primi sentori dell'autunno a venire .
Ed è quasi sempre così ..
Il babbo e tutti gli aretini , usavano dire che a San Donato( 7 agosto, patrono della città di Arezzo , ndr) l'inverno è nato .
E' bastato un temporale , seppure anomalo come ormai siamo abituati a vedere da un paio di anni a questa parte ,per far diminuire la temperatura di almeno dieci gradi.
La nostra passeggiata di ieri a Cortona, ci ha sorpresi con la felpa avvolta attorno alla vita , il camminare lento tra i vicoli della città della mia mamma , ed il ritorno con lo scooter senza correre per non morire di freddo .
Il cuore pieno come sempre , perché tra l altro ,avevamo incontrato due amici , Paola e Giuliano , ed avevamo immediatamente organizzato un aperitivo seguito da una pizzata a casa .
Fino a tarda sera a parlare delle nostre cose ,attorno ad un tavolo semplice ma imbandito di qualcosa che non si può mangiare , ma nutre l'anima... Affetto ed amicizia , Ii racconti delle loro sempre meravigliose vacanze e alla fine i pensieri tornano sempre li , al mare..
Lo amo , da quando ci sei , non sopporto coloro che , nati in collina o in montagna , dichiarano che il mare è un loro habitat naturale . Lo è di chi c'è nato e vissuto , lo vedo dai tuoi modi di viverlo , amarlo e rispettarlo che adesso hai trasmesso anche a me .
Perché amore è soprattutto condivisione , il rispetto per il tuo amore nei confronti del mare mi fa anche tenere segrete le mie paure come ogni volta che compi un'immersione e puntualmente risali con un dono meraviglioso che il "tuo " mare ci regala ..e non posso fare a meno di ringraziarti per tutto l'amore che sei.
Esistono giorni colorati di un azzurro che va al di la delle onde , giorni di un verde che assume la speranza inconscia di ciò che vogliamo , di rosa simbolo di dolcezza , ma ogni giorno sono consapevole che valga sempre di più la pena di viverlo appieno , e respirare profondamente il mare che racchiude al suo interno ogni colore e libera la fantasia senza modificare le certezze..
A pieni polmoni , come quando ti sembra di sentire lo iodio nella gola e nella pelle , ma in realtà forse non sei mai riuscito a percepirlo . Come un amore , come un raggio di sole che penetra dalla finestra della cucina e irradia il piatto dove ho volutamente lasciato albicocche e fichi appena raccolti ..
Il tempo è galantuomo , mette ognuno al proprio posto ogni regina nel suo trono ed ogni pagliaccio nel suo circo ,chissà perché spesso penso a questo proverbio , così come penso ultimamente a croissant pieni di morbido burro e alla cucina francese .
Ci sono piaciuti da morire nei nostri giorni a Parigi , e ne abbiamo fatto incetta nelle "boulangerie"..Con te è accaduto anche questo miracolino, non do più peso neppure al peso , trasformo ogni difetto in sorriso e soprattutto sorrido .
Ah , l'amour !
E del clafoutis ne vogliamo parlare ? Adorabile con le ciliege come probabilmente in origine è nato , lo rivisito con qualsiasi tipo di frutto che non voglio mai gettare nell'immondizia .
Chiaramente è un dolce francese cotto , con frutta annegata in un impasto molto simile a quello della crepes , e la morbidezza dopo la cottura mi sorprende ogni volta che lo faccio .
Ieri eravamo con mio nipote e la sua ragazza , e così ne ho approfittato per usare i miei fichi e le albicocche in un meraviglioso clafoutis , che è stato molto apprezzato..
La mia versione , come sempre , prevede qualche piccola rivisitazione della ricetta originale , ma fidatevi ..
INGREDIENTI PER UNA TEGLIA DI 24 CM DI DIAMETRO
- albicocche , 300 g
- fichi , 300 g
- vinsanto o marsala o kirsc , mezzo bicchiere
- zucchero semolato , 100 g
- farina 0, 40 g
- farina di mandorle , 35 g
- uova intere , 3
- panna fresca liquida , 150 g
- sale , 1 pizzico
- zucchero a velo per decorare
PROCEDIMENTO
- Lava la frutta e tagliala in quarti , mettila in una ciotola e bagnala con il liquore , lasciala a macerare per un oretta circa
- Fodera la teglia con carta da forno bagnata e strizzata bene
- Monta gli albumi a neve ben ferma , poi aggiungi nell'ordine ,lo zucchero ,i tuorli (uno alla volta , aggiungendo il secondo dopo che l'impasto ha ben incorporato quello precedente ) la panna , le due farine ed il pizzico di sale .
- Riprendi la frutta e passala attraverso un colino facendo cadere il liquido nell'impasto.
- Disponi la frutta , per due terzi sul fondo della teglia ricopri con il composto e finisci con quella rimasta .
- Inforna a forno caldo 45 minuti temperatura 180°.
- Sforna il dolce e lascia raffreddare poi spolvera con zucchero a velo
- Servi e gusta !!
BUON APPETITO !
Nessun commento
Posta un commento