Alla ricerca sempre di ricordi , di un estate che dopo i temporali di questi giorni sembra quasi giunta alla fine , non posso dimenticare i giorni trascorsi a Bagnara Calabra.
Una relativamente piccola cittadina nel comune di Reggio Calabria , con circa diecimila abitanti , e se andate a cercarla nel web , una delle prime voci che appaiono relativamente a Bagnara , è che ha dato i natali a Mia Martini e Loredana Bertè, sorelle con cognomi diversi perché una delle due aveva acquisito il nome d'arte .
A me invece è molto piaciuta per la sua gente , l'entroterra ,dal quale , lasciandola alle spalle , si entra attraverso Sant'Eufemia , nel territorio dell'Aspromonte .
Ci siamo tolti la voglia di pesce lungo la costa , ma non abbiamo disdegnato dei freschi funghi porcini in collina dove , sebbene a luglio le temperature fossero abbastanza alte , si respirava alla sera una brezza leggera e si poteva godere di un clima frizzante .
Percorrendo il suo corso principale parallelo al lungomare , non ho potuto fare a meno di fotografare quello che di più inerente alla mia passione culinaria mi stava colpendo , quindi cassette di cipolle di Tropea ,
ambulanti con i loro mezzi di sostegno,
dove dietro spicca la vecchia "stadera" la bilancia di ferro che i contadini toscani e di ogni regione usavano tanti anni fa per pesare i loro prodotti prima di venderli e ricavare il loro sostentamento.
Ma ciò che ti colpisce maggiormente sono le pescherie ed i carrettini simili a botteghe improvvisate dove le mogli dei pescatori vendono il frutto del lavoro di una notte dei loro uomini .
Tonnetti , alici , sarde ma spicca in maniera predominante il pesce spada .
Qui come a Scilla , la pesca del pesce spada è tipica e prioritaria .
Tale pesca ha origini molto antiche e necessita di una barca detta Feluca dove un equipaggio di rematori e un arpioniere attraverso un rituale del tutto particolare danno vita ad una scena meravigliosa per chi ha avuto la fortuna di viverla e raccontarla .
L'antenniere di vedetta lanciava delle grida che venivano raccolte dal pescatore , il quale aspettava il momento giusto per lanciare la fiocina ed iniziare una vera e propria lotta non priva di rischio , (tanto che veniva invocata la protezione di Santa Maria benedetta )ed iniziare la cattura e conseguente uccisione del pesce .
Molto spesso il pesce spada viene catturato in coppia perché, viaggiando spesso in due , quello che non viene colpito dalla fiocina cerca di salvare il compagno ma solitamente muore assieme a lui ed intorno a questa straziante morte , è nata anche qualche canzone per raccontare quanto amore alla fine ci fosse dietro queste gesta .
Una volta che il pesce spada viene ucciso , gli viene inferto un segno a croce , e viene coperto per far si che la sua carne non si alteri durante il trasporto.
Più o meno questo è il riassunto di quello che è un lavoro , che funziona così da anni e ci permette di assaporare un prodotto a detta di tanti notevole, ma che io non gradisco .
Le imbarcazioni hanno ancora lo stesso nome , ma con il tempo si è cambiato il materiale usato per la costruzione e probabilmente anche un po' il modo di usare la fiocina ma alla fine il sistema è lo stesso.
Affascinata da questa ed altre storie che solo in certi posti si possono vedere e sentire , sarei rimasta una vita a fare conoscenza e sapienza ..
E chissà quante cose avrei potuto ancora sapere , magari da coloro che passano parte della loro vita ad osservare il mare e a perdere lo sguardo lontano nell'orizzonte dove i pensieri si mescolano tra loro e diventano macigni oppure si disperdono completamente tra le braccia di Nettuno..
Non posso fare altro che cucinare la mia pasta " la stroncatura " tipica della piana di Gioia Tauro, che si può acquistare solo nella provincia di Reggio Calabria.
La sua grana e consistenza trattiene il sugo come pochi formati di pasta , il sapore è quello di una volta , della farina di segale ed in origine era prodotta con i residui della crusca di molitura tanto da non essere neppure commerciabile ..io la adoro con questo sughetto di ciliegini ed il tocco dei pomodori secchi Calabresi..
Potete farla anche in altre versioni , così come potete usare altri tipi di pasta con questo condimento che è il Re della cucina estiva..
INGREDIENTI PER DUE PERSONE
- pomodori ciliegini , una ventina
- aglio , 2 spicchi
- basilico , una decina di foglie
- cipolla , una di Tropea
- olio extra vergine di oliva
- formaggio grattugiato , un cucchiaio
- pomodori secchi , 4/5 metà
- origano
- sale e peperoncino
- pasta di semola tipo stroncatura o altri formati , 180 g
PROCEDIMENTO
- Sbuccia l'aglio e schiaccialo con il palmo della mano , poi mettilo in poco olio di oliva a soffriggere leggermente
- Lava i pomodori ciliegini e aggiungili tagliati a metà all'olio e aglio
- Falli andare per una decina di minuti poi aggiusta di sale e peperoncino.
- Copri con un coperchio dopo aver messo la metà del basilico ed un pizzico di origano
- Fai cuocere per una mezzora durante la quale dovrai cuocere la pasta in abbondante acqua salata.
- Spegni il sugo e passa tutto al mixer , poi aggiungi i pomodori secchi tagliati a pezzetti.
- Condisci la pasta saltandola in una padella aggiungendo , basilico fresco , origano parmigiano ed un filo di olio a crudo
BUON APPETITO !!
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