Mi fa strano , come direbbe una delle mie migliori amiche , gironzolare nell'orto e trovare sotto le foglie ormai giallognole delle piante , tre o quattro melanzane ancora sode ,polpose e dal colore brillante .
Da un lato crescono vigorosi cardi e finocchi , cavoli di ogni razza e in fondo , rimasta ormai sola tra le piante estive , lei la melanzana che ancora riesce a stupirmi.
Raccolgo i frutti della pianta come se fossero preziose reliquie e capisco quanto valore aggiunto hanno per me gli ortaggi sotto casa .
Salgo le scale con un piccolo sacco fatto con il mio maglione, all'interno del quale sembro custodire un dono ambito.
Ed è così
Il raccolto di oggi , un finocchio e tre melanzane .
Il primo olio lo abbiamo già portato a casa e, come da usanza e consuetudine ogni sera , arrostisco del pane in forno e lo porto in tavola assieme all'oro verde e sale.
Come ogni anno passeremo la maggior parte delle sere di novembre a mangiare bruschetta o come la chiamiamo noi , la "fettunta"!
Insalata , formaggi , a volte delle fette di carne o del pesce la fettunta e verdura del nostro orto.
Non amo molto friggere , soprattutto in inverno , quando non potendo aprire le finestre l'odore dell'olio fritto penetra ovunque e mi disgusta .
Anche se , di inverno , queste giornate hanno davvero poco .
Ho ricordi di un novembre gelido e piovoso , di aria rarefatta , di sospiri mutati in nebbia che esce dalle labbra .
Di lenzuola umide che fumavano quando nonna metteva il braciere nel letto , di una camicia da notte di flanella che lasciava entrare troppo freddo alle ossa .
E dagli spiragli di una finestra , un vento che scuoteva gli ulivi e gli animi .
Il crepitio della legna che ardeva nel camino faceva compagnia ,insieme alla luce che si spandeva per tutta la sala , figure ed ombre riflesse su ogni parete , i piedini scalzi che toccavano pavimenti gelidi .La sfida era arrivare prima di tutti davanti al fuoco a scaldare i corpi e i nostri pensieri.
Puntualmente il nonno si alzava da letto e le sue sculacciate erano il caldo più naturale di cui potessimo godere !
Quindi , anziché parlare di caldarroste scoppiettanti o polente "formaggiose" eccomi qua a reinterpretare una ricetta , tipicamente Calabrese , scusandomi al solito con le cuoche del posto per gli errori e le differenze che avrò commesso.
Tu hai detto che era buona , gli occhi non hanno mentito , ci credo e posto la ricetta ..
Ho usato della torta al formaggio , ma in realtà la ricetta originale prevede la mollica di pane !
INGREDIENTI PER TRE PERSONE
- melanzane , 2 lunghe
- pomodori pelati passati al mixer , 4
- pane ,la sola mollica , 2 fette
- formaggio Pecorino grattugiato, 3 cucchiai
- cipolla rossa , 1
- aglio , 1 spicchio
- origano o basilico , menta fresca
- sale , peperoncino rosso
- olio extra vergine di oliva
PROCEDIMENTO
- Lava e sbuccia le melanzane , falle a quadretti e ponile sotto sale per almeno trenta minuti
- Sbuccia la cipolla e l'aglio e trascorso il tempo previsto , fai dorare entrambi in poco olio su un ampia casseruola antiaderente
- Lava le melanzane , scolale e aggiungile al soffritto
- Aggiungi un poco di peperoncino e fai cuocere per una ventina di minuti , fino a che le verdure avranno preso un bel colore dorato
- Aggiungi i pomodori , abbassa la fiamma e lascia cuocere almeno mezz'ora
- Se necessario metti un cucchiaio di acqua calda , sale e peperoncino.
- Sbriciola una fetta di pane e mescola alla mollica , il formaggio grattugiato e l'origano o il basilico .
- Aggiungi il mix di pane e formaggio alle melanzane , mescola e servi caldo in tavola con qualche fogliolina di menta fresca
BUON APPETITO !
Questa ricetta mi piace assai🤗🤗🤗
RispondiEliminaComplimenti Silvia
Grazie Sabrina ! Veramente grazie di cuore , e sono davvero felice che ti piaccia !
Elimina