Il tempo scorre , inesorabile e come dico alla maggior parte delle persone che incontro durante il mio lavoro , e nella mia vita , il privilegio fondamentale è vederlo trascorrere .
Passa Natale ed immediatamente ci vediamo catapultati in quel periodo dell'anno , che , ad essere sincera non ho mai amato , neppure quando avevo i miei figli piccoli , il Carnevale .
Mi rendo anche conto che ormai è una festa quasi in "disuso", che non si festeggia più come facevamo una volta .
Ai miei tempi , seppur io non sia così atavica , per lo meno il martedì grasso , uscivamo per un ballo o una festa mascherata , tanto che non solo le scuole , ma anche molti uffici ed esercizi posticipavano gli orari di apertura per dar modo a chi aveva festeggiato la sera prima di smaltire i bagordi .
Nonna friggeva " i cenci " , così gonfi e morbidi che sembravano tanti piccoli nidi di cotone dorato .
Mentre zia faceva la pasta per le chiacchiere , la tirava direttamente con la Papera , ed i dolcetti venivano così fini e croccanti che a pensarci ho l'acquolina in bocca .
L'odore di fritto si percepiva in tutto il palazzo , le donne erano prevalentemente casalinghe e questo faceva si che anche le tradizioni culinarie potessero essere rispettate tramandate .
Attualmente , già dopo l'Epifania , si trovano in vendita dolci di questa ricorrenza e , devo essere sincera , non mi esonero dal comprare un vassoietto ogni tanto di frittelle e cenci..o stracci , crogetti , fiocchi , chiacchiere , tutti sinonimi ad indicare un solo dolcetto davvero squisito !
Ma siccome l'idea di friggere la domenica mattina non è che mi piacesse molto , o voluto rispolverare una ricetta anch'essa legata alla tradizione , quella Napoletana ..
E come sempre mi perdonino tutti coloro che conoscono bene questo dolce e magari troveranno delle inesattezze sugli ingredienti o nel procedimento .
Avevamo mia suocera ed il suo compagno a pranzo oggi e come sempre si sono presentati pieni di dolci e pasterelle .
Credo per questo che il Migliaccio non sia stato molto valorizzato , ma pur essendo la prima volta che lo provavo , ho apprezzato questo fantastico incontro tra fresca ricotta e semolino e gli aromi di cannella , arancia...
INGREDIENTI PER UNA TEGLIA DA 24 CM
- latte 500 g
- acqua , 500 g
- semolino , 210 g
- zucchero semolato , 260 g
- ricotta vaccina , 410 g
- cannella in polvere , un cucchiaino
- scorza di un arancio
- scorza di un limone
- uova 4
- sale i pizzico
- vanillina , 1 bustina
- zucchero a velo
PROCEDIMENTO
- Metti in un tegame l'acqua ed il latte , il burro a piccoli pezzetti e la vanillina
- Grattugia la scorza dell'arancia e del limone , uniscili al composto di acqua e latte ed aggiungi anche la cannella ed il pizzico di sale
- Mescola il tutto e aggiungi il semolino a pioggia girando di continuo con un mestolo.
- Fai cuocere per qualche minuto da quando inizia il bollore , poi spegni la fiamma e lascia raffreddare
- Mentre il composto raffredda , monta le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso , aiutati con delle fruste elettriche , poi aggiungi la ricotta a cucchiai
- Infine riprendi il semolino e unisci al resto
- Sistema il tutto su una teglia imburrata ed infarinata e lascia cuocere in forno preriscaldato statico per 60 ' a 180 °
- Trascorso il tempo di cottura togli la teglia e lascia raffreddare completamente prima di togliere il dolce e tagliarlo altrimenti si può rompere !
- Cospargi di zucchero a velo
A Francesco mio figlio , all'uomo che ho accanto che mi ha amata senza riserve. A mia figlia, mio genero e i miei nipoti Jacopo e Leonardo , il mio grazie a tutti voi.
A tutti coloro che oggi hanno dimostrato dal cuore di gioire con me e per me , siete tanti , inaspettati ho il cuore colmo di gioia , grazie
Ogni ricetta è per voi ..
Silvia
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