domenica 20 gennaio 2019

MIGLIACCIO NAPOLETANO , LA MIA VERSIONE


Il tempo scorre , inesorabile e come dico alla maggior parte delle persone  che  incontro durante il mio lavoro , e  nella mia vita , il privilegio fondamentale è vederlo trascorrere .
Passa Natale ed immediatamente ci vediamo catapultati in quel periodo dell'anno , che , ad essere sincera non ho mai amato , neppure quando avevo i miei figli piccoli , il Carnevale .
Mi rendo anche conto che ormai è una  festa quasi in "disuso", che non si festeggia più come facevamo una volta .
Ai miei tempi , seppur io non sia così atavica , per lo meno il martedì grasso , uscivamo per un ballo o una festa mascherata , tanto che non solo le scuole , ma anche molti uffici ed  esercizi posticipavano gli orari di apertura per dar modo a chi aveva festeggiato la sera prima di smaltire i bagordi .
Nonna friggeva " i cenci " , così gonfi e morbidi che sembravano tanti piccoli nidi di cotone dorato .
Mentre zia faceva la pasta per le chiacchiere  ,  la tirava direttamente con la Papera , ed i dolcetti  venivano così fini e croccanti che a pensarci ho l'acquolina in bocca .
L'odore di fritto si percepiva in tutto il palazzo , le donne erano prevalentemente casalinghe e questo faceva si che anche le tradizioni culinarie potessero essere rispettate  tramandate .
Attualmente , già dopo l'Epifania , si  trovano in vendita dolci di questa ricorrenza e , devo essere sincera , non mi esonero dal comprare un vassoietto ogni tanto di frittelle e cenci..o stracci , crogetti , fiocchi , chiacchiere , tutti sinonimi  ad indicare un solo dolcetto davvero squisito !
Ma siccome l'idea di friggere la domenica mattina non è che mi piacesse molto , o voluto rispolverare una ricetta anch'essa legata alla tradizione , quella Napoletana ..
E come sempre mi perdonino tutti coloro che conoscono bene questo dolce e magari troveranno delle inesattezze sugli ingredienti o nel procedimento .
Avevamo mia suocera ed il suo compagno a pranzo oggi e come sempre si sono presentati pieni di dolci e pasterelle .
Credo per questo che il Migliaccio non sia stato molto valorizzato , ma pur essendo la prima volta che lo provavo , ho apprezzato questo fantastico incontro tra fresca ricotta e semolino e gli aromi di cannella , arancia...




INGREDIENTI PER UNA TEGLIA DA 24 CM


  • latte  500 g
  • acqua , 500 g
  • semolino , 210 g
  • zucchero semolato , 260 g
  • ricotta vaccina , 410 g
  • cannella in polvere , un cucchiaino
  • scorza di un arancio
  • scorza di un limone 
  • uova 4
  • sale i pizzico
  • vanillina , 1 bustina 
  • zucchero a velo




PROCEDIMENTO


  • Metti in un tegame l'acqua ed il latte , il burro a piccoli pezzetti e la vanillina
  • Grattugia la scorza dell'arancia e del limone , uniscili al composto di acqua e latte ed aggiungi anche la cannella ed il pizzico di sale 
  • Mescola il tutto e aggiungi il semolino a pioggia girando di continuo con un mestolo.
  • Fai cuocere per qualche minuto da quando inizia il bollore , poi spegni la fiamma e lascia raffreddare 
  • Mentre il composto raffredda , monta le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso  , aiutati con delle fruste elettriche , poi aggiungi la ricotta a cucchiai
  • Infine riprendi il semolino e unisci al resto




  • Sistema il tutto su una teglia imburrata ed infarinata e lascia cuocere in forno preriscaldato statico per 60 ' a 180 °
  • Trascorso il tempo di cottura togli la teglia e lascia raffreddare completamente prima di togliere il dolce e tagliarlo altrimenti si può rompere !
  • Cospargi di zucchero a velo 



A Francesco mio figlio , all'uomo che ho accanto che  mi ha amata senza riserve. A mia figlia, mio genero e i miei nipoti Jacopo e Leonardo ,  il mio grazie a tutti voi.

A tutti coloro che oggi hanno dimostrato dal cuore di gioire con me e per me , siete tanti , inaspettati ho il cuore colmo di gioia , grazie 
Ogni ricetta è per voi ..

Silvia

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