Le ruote , la mia pasta tanto amata , che nonna mi serviva una volta alla settimana ,condite con burro e una bella spolverata di pepe nero appena macinato , con il piccolo macinino in alluminio talmente usato che ormai non aveva più niente della sua forma originale .
Penso alla mia gioia davanti a quel piatto di pasta ... E' già , era sufficiente un piatto di pasta con del burro fresco .
Penso al sacrificio , quello della nonna , e di tutte le donne come lei , costrette a cucirsi un paio di mutande nelle ultime pezze di stoffa di una camicia da notte ormai usurata e lacera .
Adesso ci lamentiamo , non siamo più capaci di fare sacrifici , siamo di malumore se la domenica restiamo a casa , dichiariamo che facciamo una vita inutile se settimanalmente non usciamo a cena fuori ed abbiamo frigo , dispensa , congelatore e cantina pieni di cibo.
Io e la mia amica Carla , proprio oggi ci siamo guardate negli occhi e confidate che , se la salute mi avesse assistito un poco di più , avrei avuto voglia , onore e coraggio di trovarmi tante cose da fare oltre al lavoro di sempre , per portare qualche soldo in più in casa e sentirmi utile , ma soprattutto abbiamo convenuto che migliaia di donne e uomini sono impegnati a fare anche tre lavori pur di sostenere con dignità la propria famiglia .Che gente con le p..e hai concluso ed io ho sorriso di gusto !
C'è stato un tempo che sferruzzavo a maglia e mi pagavano sette mila lire per un maglione , ne consegnavo uno al giorno alla proprietaria del negozio e allo stesso tempo , accudivo un bambino che dormiva nel passeggino posizionato davanti alla mia sedia , ed avendo le mani impegnate gli facevo la ninna nanna con un piede ,spingendo la carrozzina avanti e indietro .
Poi cucivo qualche scarpa di pelle e andavo a dormire così esausta che la notte credo non aver riuscito mai neppure a sognare .
La nonna mi preparava le sue ruote , io mi sentivo felice indossando uno dei due maglioni con i quali trascorrevo un inverno.
Il babbo brontolava , non voleva che mi sacrificassi tanto e non capiva perché tanto lavoro.
Alla fine della scuola superiore , gli chiesi come regalo di promozione , un coniglio femmina con una gabbia.
Ricordo ancora i suoi occhi stupiti.
Arrivai ad avere anche quaranta conigli e non avevo neppure venti anni.
Non sto parlando di centinaia di anni fa .
Sto parlando di me della mia giovinezza , delle mie mani che profumavano e ancora adesso lo fanno , di dignità , consunte ,screpolate , con le dita storte ..
Ma che piacere avere avuto l'onore di essermela sempre cavata..
Io le mie ruote le ho un po' arricchite , ma con poco...
Avanzi di cime di rapa saltate in padella , pancetta e come fare mancare la mia onnipresente provola ..
INGREDIENTI PER DUE PERSONE
- pasta di semola , formato ruote o quello che preferite , 160 g
- cime di rapa , 2 cucchiai
- pancetta , 150 g
- provola silana , 100 g
- formaggio grana grattugiato , un cucchiaio
- aglio
- sale ,peperoncino
- olio extra vergine di oliva
PROCEDIMENTO
- Dopo averle bollite ,scola bene le cime di rapa e ripassale in padella con olio ed aglio (questo nel caso tu non abbia come nel mio caso degli avanzi...)
- Taglia la pancetta in piccoli pezzi , scalda un cucchiaio di olio con uno spicchio di aglio e peperoncino, aggiungi la pancetta , falla soffriggere qualche minuto durante il quale provvederai alla cottura della pasta
- Cuoci le ruote al dente poi scolale e tuffale nell olio con la pancetta , aggiungi le cime di rapa ed amalgama ben il tutto
- Metti anche la provola e spolvera di grana
- Fai saltare la pasta con il condimento , poi spegni la fiamma copri la casseruola e lascia riposare qualche minuto
- Servi calda
BUON APPETITO !
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