mercoledì 5 agosto 2020

RIACE E LE MELANZANE "CHINE" (RIPIENE)



Dove vivono le nuvole ? 
Mentre percorriamo la strada che ci porterà a Riace , ho questo pensiero fisso in testa , forse perché il cielo della mattina appena trascorsa mi  ,anzi  ci  ha omaggiati di un notevole dono .


Le ho sempre amate , sono capace di stare a fissarle per ore nella loro continua e veloce evoluzione , soggetti in metamorfosi che possono apparire con la forma di una stella e tramutarsi in pochi secondi in un meraviglioso e splendido cuore . Ci vedo la mano di un pittore creativo , il profilo del babbo , il sorriso ed il sonno di un bambino .
Hanno inoltre un enorme potere , tutti le possiamo vedere , indistintamente , senza distinguo di ceti e razze o condizioni sociali .
Mi tieni la mano , in questa Calabria che ci ha regalato giorni freschi dal tepore estivo , senza la rinomata calura : i campi non sono aridi come sempre ed il paesaggio alterna quadri coltivati ad olivi e pezzi di roccia mista a terreno con la strana forma di calanchi , che ,a differenza di altre zone, qui non vengono pubblicizzati .
Riace ci accoglie con una timida pioggerella ed i suoi murales  ,a rallegrare una giornata che si presenta quasi  autunnale .


I colori dei giochi del grande parco e delle vesti dei bimbi che dentro scorrazzano felici ,  ci rallegrano  smorzando immediatamente il grigiore meteorologico .
Riace , ha cambiato la sua peculiarità da quando , nel 1998 , una barca di emigranti curdi ha trovato in questa piccola cittadina accoglienza ed alloggio , e da allora è nota ai molti non solo come luogo del ritrovamento dei mitici bronzi , custoditi attualmente nel museo archeologico di Reggio Calabria .
Adesso è chiamata la "Città del futuro " e la mia voglia di conoscere una realtà così particolare , ci ha indotti a visitarla .


Il noto sindaco , Mimmo Lucano è seduto nella piazza della Città del futuro , accanto a bambini che giocano sereni . Se non fosse stato per la sua scelta , il suo paese calabrese nel sud della costa Ionica , avrebbe continuato a spopolarsi a causa dei flussi migratori in uscita , una caratteristica che accomuna purtroppo tante realtà della Calabria che amo .Non ho voglia di disturbarlo , seppure ci accenni un timido sorriso , odio i selfie con le personalità celebri   e sono alquanto rispettosa della vita degli altri per andare a importunarlo.
Certo vorrei  complimentarmi con lui , solo per il fatto che ha reso possibile che la sua cittadina si basi su una cultura dell'ospitalità (solo?), dove sono certa non predomina capitalismo e consumismo e me ne rendo conto dal sorriso stampato dei bambini e degli adulti , qui più che altrove .
Utopia ? 
Mi piacerebbe che ci fossero tante di queste opportunità e a farmelo scrivere non è un pensiero legato ad una determinata corrente politica intellettuale , radicale o faziosa ma la voglia di umanità diffusa .




Mi pare di vedere che qui , più che altrove ,ogni angolo sia a misura d'uomo , di bambino e mentre scorgo nel cielo ancora qualche nuvola , immagino una barca colorata attraccare in ogni porto , con alle spalle una piccola cittadina arroccata su un colle che diviene  la città dell'accoglienza , dove finalmente la gente anziana non si sente più sola ed emarginata , ma curata e ascoltata da giovani di diverse razze e pensieri .


Riace si sta ripopolando , ogni angolo parla di umanità indiscussa , la gente ha ritrovato il sorriso , l'economia magari riprenderà  lentamente a girare , possibile che questo modello non sia perseguibile in altre realtà?
Possibile che un colore , un'etnia , una diversa religione condizionino il pensiero di molti e che molti non capiscono la ricchezza derivante dal diverso da noi .
Non smetto di sognare , per me ,per noi, per mio figlio , per un barlume di coscienza che credo abbiamo tutti .Sebbene ho salutato da un po' la "mia " Calabria , Riace mi gira in testa , con i suoi colori i suoi sorrisi e tornerò sicuramente a rivisitarla , giacché con la luce del sole mi si presenterà ancora migliore  .
E non poco distante , Tommaso Campanella , il filosofo noto per il suo "La città del sole " che qui ha trovato i suoi natali..Forse è questa magnifica aria che caratterizza questa gente o proprio la disperazione e la tenacia nel voler cambiare la sorte , la Provvidenza  ..
Negli orti lungo i pendii , le melanzane ..Le immagini ripiene alla Calabrese con tanta provola silana e menta di casa ..


Compriamo della Provola dolce Silana ..



Ed eccole le nostre meravigliose melanzane !!

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 

  • MELANZANE , 2 LUNGHE 
  • AGLIO , UNO SPICCHIO 
  • PANE RAFFERMO DUE FETTE 
  • LATTE , MEZZO BICCHIERE 
  • GRANA GRATTUGIATO , 4 CUCCHIAI
  • PROVOLA DOLCE , 150 G CIRCA 
  • PANE GRATTUGIATO , 1 CUCCHIAIO
  • MENTA  FRESCA , UNA DECINA DI FOGLIE 
  • SALE , PEPE NERO
PROCEDIMENTO
  • LAVA BENE LE MELANZANE E DISPONILE IN UNA CASSERUOLA CON ACQUA LEGGERMENTE SALATA A BOLLIRE DOPO CHE LE AVRAI DIVISE A META'PER CIRCA TRENTA MINUTI 
  • INTANTO TAGLIA A PEZZETTI IL PANE E METTILO AD AMMOLLARE NEL LATTE 
  • FAI UN BATTUTO CON OLIO , AGLIO , MENTA SALE E PEPE E METTILO DA PARTE 
  • TOGLI LE MELANZANE DAL FUOCO , LASCIALE SCOLARE E CON DELICATEZZA ESTRAI LA POLPA CHE SCHIACCERAI CON UNA FORCHETTA 
  • FAI SOFFRIGGERE LA POLPA CON OLIO SALE E PEPE NERO FINO A FARLA RAPPRENDERE ED INSAPORIRE POI UNISCI IL PANE AMMOLLATO ED IL BATTUTO DI MENTA ED AGLIO
  • RIEMPI LE MELANZANE CON L'IMPASTO AGGIUNGI LA PROVOLA FATTA A QUADRETTI , SISTEMA DI SALE E PEPE NERO , SPOLVERA CON UN POCO DI PANE GRATTUGIATO UN FILO DI OLIO ED INFORNA A 180° GRADI PER VENTI MINUTI CIRCA E 5 MINUTI MODALITA' GRATINATURA .
  • BUON APPETITO !

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