Cerco sempre di ricreare quell'atmosfera che si è persa negli anni . E con lei si sono persi spensieratezza , inquietudine , e spesso anche leggerezza . Avvolta da un magnifico tepore benché indossi solo una maglietta di cotone , ammiro assorta ,sempre come fosse la prima volta , la legna che arde nella stufa .
Un ciocco dopo l'altro , a ripetizione : ed è strano ma lei sa meglio di noi quando la temperatura si abbassa . Sembra volerci proteggere per emanare ancora più caldo dalle sue fauci visto che , come aumenta il freddo fuori lei ingurgita ancora di più per riscaldare dentro. E' la sola luce estranea alla normale illuminazione che è rimasta : riposte palline e decorazioni, statuine e piccole luci con quella delicatezza che accende sempre la speranza di ritrovare tutto intatto e custodito il prossimo Natale . Con qualche paura in più e certezza in meno , sensazione che prende quando si diventa "grandi".
In realtà fiammelle di candele profumate e un piccolo tralcio di lucette alla parete della cucina ci fanno ancora compagnia , assieme al barattolo di vetro che prontamente mi accingo ad accendere ogni notte . Mi piace pensare che il buio non la faccia da padrone , come mi piace avere la casa piena del delizioso profumo che emanano le bucce del mandarino che ripongo sopra il piano della stufa . Piccoli vecchi dettagli che lascio entrare dolcemente a rendere tutto più prezioso : che provocano un leggero sorriso ogni volta che penso a coloro che facevano le stesse cose , molto prima di me .
Quanta cultura si trasmette attraverso una tradizione ? O attraverso la ricerca di ricette che non devono andare perdute ?
Lavo delle piccole patate senza togliere loro la buccia .Mi viene in mente che il nonno le cuoceva sotto la cenere assieme alle rape che non ho più rimangiato .
A volte l'idea che ci portiamo con noi di bontà di alcuni piatti , forse è intimamente legata ai bei ricordi : spesso è capitato che parlassi con enfasi di un cibo che poi in realtà , mangiandolo di nuovo mi ha leggermente delusa . Allora ho pensato che la qualità fosse diversa , che il periodo anche , che avessimo meno cose da apprezzare e a quelle poche eravamo legati .
Probabilmente la risposta vera è che insieme a quei piatti , le mani della nonna e del nonno rappresentavano la dolcezza e la bontà , un sapore all'ennesima potenza.
Le patate le ho cotte nel forno della stufa a legna , ma potete benissimo farle anche in quello elettrico e magari perché no , se avete un buon camino sotto la cenere della legna arsa..
INGREDIENTI PER TRE PERSONE
- CIRCA 3/4 PATATE MEDIE A TESTA
- 6 FETTE DI PANCETTA TAGLIATA FINE
- OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
- SALE
- CARTA DI ALLUMINIO O DA FORNO
- LAVA BENE LE PATATE SENZA TOGLIERE LA BUCCIA AIUTANDOTI ANCHE CON UN PICCOLO BRUSCHINO PER ELIMINARE GLI EVENTUALI RESIDUI DI TERRA.
- BAGNA LEGGERMENTE LE PATATE CON POCO OLIO ED AVVOLGI ATTORNO A CIASCUNA POCA PANCETTA
- SISTEMALE DENTRO UN FOGLIO DI CARTA DA FORNO O ALLUMINIO
- METTI A CUOCERE ALL'INTERNO DI UNA TEGLIA
- PER I TEMPI REGOLATI USANDO UNA FORCHETTA MA CONSIDERA CHE PIU' CUOCIONO LENTAMENTE MEGLIO SARA' IL SAPORE
- TOGLI DALLA CARTA E SALE LEGGERMENTE IN SUPERFICIE
- GUSTA E BUON APPETITO !!
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