Santa Margherita , di neve o di fiori dev'essere fiorita.
Così mi diceva la nonna , quando ancora piccolina , mi raccontava la storia della Santa che a Cortona aveva cercato conforto dopo che la sofferenza subita a Laviano ,dove era nata , l'aveva costretta a cercare riparo altrove .
Come oggi , anche allora , le chiacchiere della gente erano capaci di distruggere animi e persone : e si da' il caso che a parlare siano sempre coloro che per primi dovrebbero stare zitti . Cito sempre nonna quando diceva che le campane rotte sono sempre quelle che suonano .
Ne so qualcosa , semplicemente per aver pagato un prezzo troppo alto per gesti di coraggio e coerenza nella mia vita . Il mio non essere infame mi impone silenzio su tante vicende delle quali sono a conoscenza e a volte a malincuore condiviso di donne che oggi dovrebbero sciacquarsi la bocca prima di nominarmi . Ma il karma esiste ehhh se esiste . Domenica sono entrata un attimo nel Santuario dedicato proprio alla Santa che ne contiene il corpo esposto dentro ad un 'urna di vetro e tra le altre prime cose ho ringraziato per la forza e la serenità che mi ha donato anche e durante soprattutto nel momento in cui certe bocche ciarlatane cercavano di devastarmi .
E' stata un 'ennesima domenica a Cortona , che amo più di ogni altra luogo :sarà perché ho trascorso lì tanta parte della mia infanzia , sarà perché amo la signorilità di quella gente , sarà perché li ho sempre intrattenuto rapporti che difficilmente altrove sono riuscita ad avere .
E mi sento bene dopo che ho respirato l'aria di Cortona , la nonna di Roma , che racchiude tanta bellezza , storia e cultura . Una sala Medicea splendida facente parte del Museo del Maec , ha fatto da cornice ad un evento di quelli che amo tanto: la presentazione di un libro dell'amico Tito Barbini .
Un libro ricco di sentimento , dove la storia "moderna" si intreccia con quella antica , e dove il sentimento di amicizia prevale al di sopra dei giochi di potere .
"L'amico francese" , il libro che ho letto tutto di un fiato parla di un'amicizia tra Tito appunto e l'amico compianto Mitterrand , ex presidente della Repubblica Francese . Sullo sfondo Cortona , che lui amava tanto . Tanto da definirla la città italiana che amava di più.
Insomma un altro libro di Tito che fa centro per come è scritto , per le belle parole per il rivelare di un'animo speciale .
E quando nutro l'anima mi rendo conto che spesso scaturiscono anche belle idee in cucina .
Un risotto magnifico a base di crema di topinambur..
Le proprietà del topinambur sono molteplici e amo moltissimo il gusto molto simile al carciofo con la compattezza però della patata ..
Provatelo in questo risotto !!
- 240 G DI RISO CARNAROLI
- 300 G DI MAZZANCOLLE PULITE
- 500 G DI TOPINAMBUR
- 700 ML DI LATTE
- 1 CIPOLLA ROSSA
- SALE
- PEPRONCINO
- OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
- SBUCCIA LA CIPOLLA E TAGLIALA A FETTE NON TROPPO PICCOLE .
- PULISCI IL TOPINAMBUR E FALLO A FETTINE .QUINDI PROCEDI A METTERLO IN AMMOLLO NEL LATTE E A FAR CUOCERE PER CIRCA 40 MINUTI NEL LATTE STESSO
- QUANDO IL TOPINAMBUR SARA' MORBIDO , PASSA TUTTO AL MIXER E METTI DA PARTE
- SOFFRIGGI ORA LA CIPOLLA CON OLIO E PEPERONCINO E QUANDO LA CIPOLLA SARA' TRASPARENTE METTI LE MAZZANCOLLE
- FAI CUOCERE PER POCHISSIMI MINUTI , POI TOGLI LE MAZZANCOLLE E METTI AL LORO POSTO IL RISO
- AGGIUNGI META' DELLA CREMA FATTA PRECEDENTEMENTE CON I TOPINABUR ED IL LATTE , ACQUA CALDA LEGGERMENTE SALATA E PROCEDI CON LA COTTURA MESCOLANDO SPESSO (PERCHE' IL LATTE TENDERA' A FAR ATTACCARE IL RISO)
- A CINQUE MINUTI DALLA COTTURA METTI L'ALTRA PARTE DI CREMA E CONTINUA A MESCOLARE
- DOPO POCO AGGIUNGI LE MAZZANCOLLE E MANTECA BENE IL TUTTO
- SERVI CALDO
- BUON APPETITO !!
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