Ho sempre visceralmente amato la Val d'Orcia ed i suoi paesaggi mozzafiato , dichiarati , tra l'altro Patrimonio dell'Unesco.
Giornate a girovagare nei piccoli borghi antichi di Pienza, ed improvvise fughe , appena uscita dal lavoro , con la macchina fotografica .
Appostata nelle curve che delimitano quei territori e le dolci colline , cercavo di rubare gli ultimi raggi di luce , ad un sole che dietro a quelle colline andava a ripararsi.
E non avevo mai visitato Bagno Vignoni , perché lo ritenevo un centro troppo snob per le mie pretese .
Attraverso la strada che si snoda dolcemente tra Pienza e Bagno Vignoni appunto , occupando il posto del primo passeggero in auto , ti chiedevo d fermarti ad ogni piazzola perché mi sembrava che qualsiasi scorcio di quella terra avesse un valore per i miei occhi ed il mio cuore , tale da lasciarlo impresso all'interno di un album e riguardarlo ogni volta che avessi avuto bisogno di pace .
Avevamo scoperto delle Terme naturali all'interno di un bosco , e siccome l'acqua termale per me è il massimo , cercavamo di unire l'utile al dilettevole .ma soprattutto non avevamo bisogno di posti troppo snob per la mia visione della vita .
Nel nostro pomeriggio libero , partivamo per goderci qualche ora , a "lessarsi"all'interno di quelle buche , in compagnia di qualche persona straniera , che come noi aveva preferito rimanere nell'anonimato di quel bosco , piuttosto che in un centro benessere di lusso , cercando di lasciare tutti i pensieri , fuori da quelle vasche naturali di acqua calda .
La luce del tardo pomeriggio creava dei chiaro scuri interessanti e lo spettacolo del viaggio era questo ovunque mi affacciassi .
Da un verde smeraldo acceso , ad uno più tenue ,a quello estremamente scuro dei cipressi ormai ombreggiati ,ed in lontananza lo spettacolo di campi di grano e colline che in tutta la Val d'Orcia si rincorrono con colori che variano a seconda delle stagioni .
E dove la coltivazione del grano aveva raggiunto già la giusta maturazione , immense distese di quelle che io chiamo le rotoballe .
Quelle presse tipiche di paglia o fieno che caratterizzano i campi coltivati in estate e che spesso fanno da scenografia a molte foto d'arte .
In fondo la natura è di per se un quadro d'autore , senza che necessiti l'aggiunta di molti fronzoli.
La luce ci lasciava velocemente e calando il sole , anche il paesaggio si trasformava repentinamente , pur sempre rimanendo qualcosa di incredibile alla nostra vista .
Penso a foto che ho visto in migliaia di mostre , paesaggi , tramonti , luci colorate di arancio verde ma mi rendo conto che non sono mai sazia .
E finalmente arrivavamo nella splendida piazza del paese di Bagno Vignoni.
Credo che vi siano poche piazze che ricalcano questa così particolare . Di notte poi , illuminata ad arte , il suo fascino diviene ancora più particolare soprattutto agli occhi di chi se la trova di fronte la prima volta .
Bagno Vignoni è uno stupendo borgo termale , conosciuto già all'epoca degli Etruschi i quali usavano l'acqua per le loro lavorazioni , più tardi poi , furono i Romani a scoprire le proprietà benefiche delle Terme .
Questa grande vasca , contenete appunto acqua termale al centro della Piazza , rende magico un centro storico già di per se rinomato , e di notte , magari quando le temperature sono ancora più basse , il vapore che l'acqua produce, offre un'atmosfera quasi incantata ..
In estate , i rinomati ristoranti della zona , offrono pietanze Toscane ai migliaia di turisti che si trovano a visitare questo luogo , e lo scenario che si presenta è davvero da cartolina .
Così mi diletto a leggere i menù che sono esposti in grandi bacheche di legno all'esterno dei locali , e sono magicamente attratta da un primo piatto di pasta condita con pesto , non di basilico stavolta ma di fave .
Io però , vi propongo il mio adesso , dato che siamo nel pieno della raccolta...
Se avete la fortuna di avere un 'orticello e di coltivare fave , saprete quanto queste piante siano rinomate soprattutto in Toscana , Lazio ed Umbria e non vi è famiglia che in questo periodo , non completi la cena con pecorino buono e fave fresche .
Per realizzare il pesto ve ne serviranno una bella manciata da sbucciare e ricavarne una bella ciotola .
INGREDIENTI PER DUE PERSONE
- fave fresche , una ciotola già sbucciate
- nocciole tostate , due cucchiai
- pecorino toscano , 2 cucchiai
- cipollotto fresco , 1
- olio extra vergine di oliva
- sale
- pepe
- menta fresca , qualche fogliolina
- pasta di semola , tipo fusilli , 180 g
TEMPO DI PREPARAZIONE
PER IL PESTO
Compresa la sbucciatura delle fave , circa trenta minuti .
BOLLITURA E COTTURA DELLA PASTA
Circa 25 minuti per una pasta al dente , due minuti per il soffritto della cipolla e due minuti per saltare la pasta in padella .
TEMPO TOTALE 55 MINUTI
Sbucciate le fave e mettete da parte i baccelli , poi pulite il cipollotto fresco.
Mettete nel mixer i baccelli e le nocciole e procedete a tritare il tutto abbastanza grossolanamente .
Passate a versare ora nel mixer circa un cucchiaio di olio , un pizzico di sale ed il formaggio pecorino .
Fate un composto omogeneo assieme a baccelli e nocciole .
Mentre la pasta sarà in cottura tagliate finemente la cipolla e fatela soffriggere fino a renderla croccante . , mettetela da parte .
Scolate intanto la pasta e gettatela nell'olio in cui avrete soffritto la cipolla .
Aggiungete il pesto , mescolate velocemente quindi aggiungete la cipolla soffritta , qualche fogliolina di menta e servite calda..
BUON APPETITO