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venerdì 17 febbraio 2017

STRACOTTO DI MUSCOLO E CODA



No, non sono mai stata a Milano , benché ogni tanto penso che sia una città che merita di essere vista .
In auto costeggiavamo pianure illuminate da un sole splendido ieri , oltrepassata Bologna e gli Appennini .
Il nostro programma preferito alla radio , non avevamo voglia di ascoltare musica , e durante i piccoli frangenti nei quali  mi perdevo con lo sguardo assorto dal finestrino , non mancavi subito di prendermi la mano e farmi un sorriso .
Ma ho notato più volte nei tuoi occhi un velo di tristezza .
Via Forlanini , il navigatore ci ha detto di uscire li e ci siamo ritrovati quasi al centro di una città che non ho visto neppure ieri.
Ieri era per un altra cosa , e nel viaggio di ritorno però abbiamo anche intonato qualche canzone .
Nonostante tutto , la nostra speranza sarà sempre più forte di tutto e tutti.
Ho negli occhi un cielo velato di un marrone scuro di smog , mai visto , tanti studenti universitari  seduti a mangiare un morso come noi in un pub leggendario , l'unico che abbiamo trovato per caso dove poter  mangiare qualcosa .
Gli occhi degli Africani ad ogni angolo che vendono di tutto , ma soprattutto , gli occhi di tanti in carrozzella che sorridono alla vita , a quel raggio di sole che illumina la piccola finestra chiusa , in quel posto dove l'aria è rarefatta e dalle narici si respira un misto di odori che vanno dal sudore al profumo costoso.
Siamo nauseati e impazienti le file sono interminabili , li la gente viene da tutta Italia , e non solo e dopo la mia visita decidiamo di ripartire immediatamente perché tu domani dovrai stare al lavoro e alzarti prestissimo , ed io ogni volta mi sento in colpa anche per questo .Perché alla fine chi può capire ??
Nessuno , anzi come già tante volte ho detto invece che facilitare la vita di chi soffre , fanno proprio di tutto, e con sommo piacere , per complicartela ..
Comunque lo stracotto aveva bollito tutto il giorno precedente e  ci aspettava a casa insieme alla mamma e Franci...

INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • 600 G DI CARNE DI VITELLO (chiedete al vostro macellaio di darvi il pezzo giusto per fare il brasato o stracotto..)
  • 1 PEZZO DI CODA DI VITELLO
  • 1 CUCCHIAIO DI FARINA 
  • 2 CAROTE
  • 1 CIPOLLA ROSSA
  • 2 GAMBI DI SEDANO
  • QUALCHE FOGLIA DI BASILICO
  • 3 BICCHIERI DI POMODORO
  • 1 BICCHIERE DI VINO ROSSO
  • 100 G DI BURRO
  • SALE 
  • PEPE
  • QUALCHE FOGLIA DI ALLORO


Per prima cosa infarinate bene la carne , e dopo averlo fatto scuotetela un po' per far cadere la farina in eccedenza .
Sciogliete poi il burro in una casseruola e appoggiate la carne quando sarà sciolto.
Fatela dorare da entrambe le parti per dieci minuti. 
Nel frattempo , pulite lavate e fate a pezzetti tutte le verdure e trascorsi i dieci minuti , buttateli all'interno della casseruola con la carne .



Bagnate con il vino e fate rosolare bene il tutto per un quarto d'ora circa .
Passate poi al  pomodoro , amalgamate bene e coprite con acqua calda .
Aggiungete il pepe nero e qualche foglia di alloro , poi chiudete quasi ermeticamente con un coperchio e lasciate sobbollire piano per almeno due ore .



Trascorse le quali , scoperchiate e aggiungete il sale , fatelo solo adesso altrimenti la carne si indurirà troppo .

Ogni tanto , abbiate cura di mescolare durante la cottura , ma cercate di togliere il coperchio meno possibile e lasciate la fiamma molto bassa per evitare che la carne si attacchi al fondo del tegame , anche se io all'inizio lo faccio leggermente fare perché adoro la crosticina..

BUON APPETITO


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mercoledì 15 febbraio 2017

CIAMBELLA RICOTTA E PERE


Ho fatto una passeggiata ,piccola in realtà , perché avevo bisogno di stare con la mia mamma oggi.
Per lei è un giorno strano .
Si festeggia la Madonna del Conforto , alla quale tutti gli Aretini in generale sono devoti , chi più , chi meno chiaramente.
Ella porta con sé il miracolo che riguarda in poche parole , la salvezza della città da un terremoto  proprio in questo giorno e comunque anche di alcune guarigioni miracolose , ma invito chiunque voglia farlo, a leggere la sua storia.
In questo giorno , il ricordo vivido del babbo che regolava la sua sveglia alle cinque di mattina e si recava ogni anno a renderle omaggio alle prime ore dell' alba , quando a suo dire , la Chiesa era ancora vuota e le celebrazioni delle Sante Messe erano appena iniziate .
Come Gesù nel Tempio , inorridiva nel vedere tutti i banchi di dolciumi e svariate chincaglierie fuori dalla Chiesa , perché sosteneva che non ci si può arricchire sopra  queste cose 
Dio ti benedica sempre babbo , perché la tu onestà morale ed intellettuale mi sono state di grande aiuto. 
E chissà  se proprio oggi la tua cara Madonna mi ha guardato con occhi ancora più misericordiosi , tanto che finalmente domani faccio il mio "viaggio della speranza " e per me è sicuramente un segno del tuo aiuto ..
Potrei dirti mille cose che mi sono capitate e succedute in questi giorni ma forse anche tu , potresti prendermi per pazza , per cui me le tengo nel mio cuore , assolutamente convinta che tu lo sappia e che per ogni cosa che accade  c'è sempre una ragione..so che mi sei sempre accanto..
Non potevo che coccolarmi e questa ciambella di ricotta e pere è il giusto compromesso tra bontà , delicatezza e bisogno di qualcosa di buono...

INGREDIENTI

  • 100 G DI ZUCCHERO SEMOLATO
  • 165 G DI FARINA
  • 70 G DI BURRO
  • 1 PIZZICO DI SALE
  • 2 UOVA 
  • 1 LIMONE
  • 250 G DI RICOTTA
  • 1 YOGURT NATURALE BIANCO O ALLA PERA
  • 30 G DI LATTE
  • MEZZO CUCCHIAINO DI LIEVITO PER DOLCI
  • 1 BUSTINA DI ESSENZA DI VANIGLIA O VANILLINA
  • 2 PERE MEDIE
Iniziate facendo sciogliere il burro a fiamma bassa e preparando la teglia imburrata ed infarinata .
Sbucciate le pere e fatele a quadretti piccoli , irrorateli con il succo di limone e un po' di zucchero.
Montate poi 80 g di zucchero con un uovo fino a che otterrete un impasto denso e gonfio.




Unite  la farina , il lievito,ed il pizzico di sale poi il burro raffreddato.
A questo punto versate il composto nella tortiera .
Mescolate ora la ricotta sgocciolata con l'uovo , lo zucchero rimasto , la vanillina e lo yogurt.
Amalgamate bene e infine unite anche le pere .
Versate sopra il precedente impasto , la crema ottenuta e mettete in forno caldo statico a 180°per 50 minuti circa , come sempre regolatevi anche dalla colorazione del dolce mentre cuoce , perché ogni forno ha le sue caratteristiche.

Sfornate e lasciate raffreddare , poi togliete dalla tortiera e servite se volete capovolta in maniera che la crema cotta di ricotta e pere sia visibile in superficie .

BUON APPETITO 


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martedì 14 febbraio 2017

FOCACCIA GENOVESE (LA FUGASSA..)



Nella casa della nonna Fernanda , in città al quarto piano di un condominio di ferrovieri , si respirava l'afa e la calura estiva al di sotto di un tendone verde di cotone , semplice , cucito dalla nonna ,"la tenda degli Indiani", che il nonno puntualmente ogni mattina sistemava con dei pezzetti di stoffa ,legandolo alla ringhiera del balcone , angusto e assolato..
Quel piccolo luogo diventava la scenografia di ogni mia giornata , e con due colorate  tazzine di plastica ed una finta caffettiera , trascorrevo le estati con i nonni prima che il babbo comprasse la nostra casa in campagna .
Si sentivano gli odori provenire dalla cucina della nonna ed il nonno dopo la sua quotidiana visita al bar , rientrando , si prendeva una sedia e si metteva con me ,fingendo di bere un caffè che per lui sembrava esser il migliore di tutti .
La sera poi , il garrire delle rondini lo ascoltavo solo da un orecchio , perché l'altro era ben appoggiato e protetto dal petto del nonno ,che mi teneva in braccio fino a quando la nonna  ci ammoniva di andare subito a cena perché era tutto in tavola .
A volte nonna , riceveva delle visite di parenti che si fermavano qualche giorno  da lei , e per me era festa .
C'era la zia Genoveffa che veniva dalla lontana Argentina e mi portava dei barattoli di dulce de leche ,una cosa similare alle caramelle mou ma liquido  ed io impazzivo per le merende con pane e leche ..rimanevo affascinata da quel suo parlare strano un misto di italiano e spagnolo , e dai suoi capelli di un colore celestino che contrastava con il bianco candido delle sue camicette .
Poi c'era la zia Giovannina ..una donna dolcissima , con uno chignon piccolo in testa , ricordo che arrivava alla vita del nonno come altezza , ed era la classica vecchietta delle favole , vestita di scuro e sempre affabile.
Lei abitava a Genova e la nonna decise di andarla a trovare .
Che ricordi di quel mio primo lungo viaggio in treno , le misteriose  gallerie , la paura del buio , il mare che si affacciava dietro il finestrino , e la nonna che mi teneva per mano talmente forte che il dolore mi rimase per giorni.
La zia ci aspettò assieme a tutto il resto dei parenti , che ancora oggi , ho sempre nel cuore, e tra i profumi che ho maggiormente addosso come non pensare al pesto battuto al mortaio della zia e la fugassa una focaccia salata che ripropongo con tutta l'umiltà che posso a voi..
E' veramente deliziosa , soffice e saporita e tra l'altro , farla è davvero facile ..Così continuamente  ,cucinare rievoca i ricordi più belli che ho, e dalla finestra mentre il profumo della focaccia  si espande per casa , mi pare di vedere il mare con il suo battere forte di onde nello scoglio ,di  sentire la voce della zia che ci chiama a tavola, poi il vento che scuote gli ulivi mi ricorda   di essere solo una donna innamorata della vita  nella sua cucina tra gli ulivi..cucina sotto a livara .... 

INGREDIENTI PER UNA TEGLIA DI FOCACCIA 

  • FARINA 00 270 G
  • ACQUA 170 G
  • LIEVITO DI BIRRA 15 G
  • SALE  6 G
  • OLIO 20 G 
  • MALTO O ZUCCHERO 4 G
Cominciate con lo sciogliere nell'acqua il lievito di birra , aggiungendo poi anche l'olio ed il malto o zucchero , amalgamate bene , quindi mettete metà della farina .
Impastate ed aggiungete il sale , fatelo incorporare bene quindi passate ad aggiungere tutto il resto della farina .
Fate un bel panetto e copritelo , lasciando a lievitare per circa 30 minuti.
Trascorsi i minuti suddetti riprendete l'impasto e schiacciatelo leggermente formando un rettangolo che piegherete a meta con la parte di sinistra a ricoprire la destra , esattamente come se chiudeste un libro .
Lasciate  lievitare di nuovo per ulteriori 30 minuti.
Preparate intanto la teglia che dovrete oliare bene ,  poi stendete l'impasto con l'aiuto del mattarello.




Sistemate la pasta stesa nella teglia e cercate di simulare dei buchi con le dita , quindi aggiungete un' emulsione di olio acqua e sale .




Mettete  la teglia in forno spento con luce accesa e fate lievitare  l'impasto in teglia per almeno 60'.

Accendete poi il forno a 220°  e cuocete la focaccia per circa 15 minuti, regolatevi molto dal colore perché ogni forno ha le sue caratteristiche .


























Sfornate e lasciate raffreddare la focaccia sopra ad una griglia ..

Buonissima anche accompagnata da un cappuccino come solitamente fanno i Genovesi ma farcita di salumi è una bontà divina !!!

BUON APPETITO







Ps..Buon San Valentino a tutti ...anche questo mio racconto mi è sembrato una storia d'amore ,quello per la vita e le sue sfaccettature che auguro ad ognuno di voi...
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lunedì 13 febbraio 2017

SFORMATINO DI PATATE CON RIPIENO



Questo è davvero veloce veloce e per il momento completa la galleria dedicata al cuore..o forse no , perché ogni giorno io ci metto il cuore .
In qualsiasi cosa che faccio .
Purtroppo per alcune cose , questo mio essere è meraviglioso per altre , visto e considerato come va il mondo e ragiona la gente , sarebbe meglio mi fossi fatta crescere proprio sopra il cuore un bel cuscino di spine .
Lunedì inizio settimana , aspetto , forse tempi migliori . 
Aspetto risposte , soluzioni .
E nel frattempo ho modo e tempo di farmi ancora di più un bel panorama di tutti coloro che mi girano attorno.
Se penso che la mia cara amica Lucia , con la quale spartivamo il banco di scuola , ieri alle nove di sera mi ha chiamato perché sentiva la necessità di parlarmi , allora dico che tutto non è andato perduto.
Se penso a persone che in qualche ora il babbo ha aiutato economicamente pur appena conoscendole perché lo avevo implorato io e adesso neppure si fanno sentire , dico che bello , mi sono liberata di tante zavorre .
Qualcuno mi continua a dire che sono illusa perché mi aspetto sempre riconoscenza..si allora sono illusissima perché per una persona che mi ha aiutata io ci sarei anche a qualsiasi ora della notte ,e mi convinco che davvero è un problema loro vivere così senza ricordo e soprattutto rispetto ...Buon inizio settimana ..

INGREDIENTI X 2 PERSONE 

  • 2 PATATE MEDIE 
  • 2 CUCCHIAI DI PARMIGIANO 
  • 2 PICCOLI FORMAGGI A PASTA DURA (TIPO BABY BEL)
  • 1 CUCCHIAIO DI POMODORO 
  • SALE , PEPE
  • NOCE MOSCATA UN PIZZICO
  • PANE GRATTUGIATO PER LA PANATURA
  • 1 FILO DI OLIO

Lavate e lessate le patate con la loro buccia quando saranno cotte lasciatele raffreddare e pelatele .
Passatele poi allo schiacciapatate , unite il cucchiaio di pomodoro , il formaggio grattugiato , sale pepe e noce moscata .
Formate un impasto omogeneo e se proprio vedete che resta troppo tenero , aggiungete un uovo , cosa che io non ho fatto ,quindi procedete a stendere l'impasto come fosse una sfoglia alta 5mm più o meno .
Immaginate due quadrati all'interno della sfoglia e sopra ciascuno di essi deponete un formaggio a pasta dura , poi ricoprite il tutto con l'altra parte dell'impasto di patate .
Avvolgete il tutto di pane grattugiato e con uno stampo a forma di cuore ritagliate gli sformatini , avendo cura di lasciare il formaggio quasi al centro .
Fate incorporare bene il pane grattugiato , poi deponete i cuori dentro una teglia che avrete rivestito di carta da forno e bagnateli con un filo di olio.
Cuocete in forno caldo fino a che non saranno ben dorati...
Accompagnate con un po' di salsa di pomodorini ed olio


BUON APPETITO 




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