lunedì 31 ottobre 2016

CHEESE CAKE COTTA



Leggendo nel quaderno della mamma , mi sono stropicciata gli occhi perché sono sempre stata convinta che la cheese cake fosse una dolce prelibatezza dei nostri giorni, e sono rimasta basita nel trovare la ricetta che mamma ha intitolato , "dolce con oro saiwa cotto ..."
Lei aveva scritto questa ricetta diversi anni fa , ed io incuriosita non ho potuto fare a meno di cucinarla subito , per capire in realtà che dessert fosse.
C'era proprio bisogno di dolce , ce n'è sempre bisogno.
Non è che sia perfettamente in tono con l'atmosfera di una festa ricordata , a parte il fatto che domani lavoro e quindi per me non lo è, ma non riesco a staccare la testa da tutto quello che ha sconvolto la domenica di ieri.
E' veramente allucinante , lavorare tra la gente e capire , conoscere le mille sfaccettature delle reazioni di ciascuno .
Certo se ne parla , ma c'è tanta superficialità e distacco, e mentre lavoro penso che fortunatamente o sfortunatamente mi sento tanto diversa dal resto del mondo.
A me fa fatica non piangere e non pensare a tutti quelli che in questo momento vorrebbero continuare  a fare le cose semplici che abitualmente a quest'ora stavano facendo.
Qualcuno stamani mi ha detto che io mi porto sempre troppo peso sulle spalle..rispondo che per certi aspetti ne sono fiera , piuttosto che essere diventata così fredda come tanti.
Si amore , stasera mentre mi hai abbracciata , ti ho detto che a volte mi sento come il personaggio del film "Il miglio verde " che non riusciva a sopportare il troppo dolore che vedeva ed aveva intorno..e tu mi hai risposto come sempre con una dolcezza infinita ..appena la strada è sistemata ti porto a Norcia ... dalla tua stellina , tanto lo so che fino al momento in cui potrai  stringerla tra le braccia avrai sempre quegli occhi tristi..
Che dirti..non ci sono parole per esprimerti la mia gratitudine , tu unico che legge nei miei occhi prima che io possa manifestare qualsiasi desiderio..


INGREDIENTI

  • 200 G DI BISCOTTI ORO SAIWA (IO HO USATO ALTRI FROLLINI...)
  • 100 G DI BURRO
  • 4 UOVA
  • 5 CUCCHIAI DI ZUCCHERO
  • 250 G DI RICOTTA 
  • 300 G DI ALBICOCCHE SCIROPPATE 



Frullate i biscotti che poi andrete a mescolare con il burro liquefatto raffreddato .
Con il composto preparate la base del dolce sopra carta da forno con la quale avrete rivestito una teglia rotonda .
Lavorate poi i tuorli delle uova con lo zucchero ,e quando il composto sarà spumoso , aggiungete la ricotta ed amalgamate bene , in ultimo mettete anche le chiare montate a neve amalgamando bene dal basso verso l'alto.
Versate il tutto sopra la base che avevate preparato precedentemente e fate cuocere in forno caldo a temperatura di 180° per circa 30 minuti.
Togliete dal forno e distribuite sulla superficie del dolce la purea di albicocche che avrete preparato frullando le stesse dopo averle tolte dal loro sciroppo e averle fatte scolare bene .
Tenete il dolce almeno un ora in frigo e assaporate ...





BUON APPETITO !!!
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domenica 30 ottobre 2016

VELLUTATA DI ZUCCHINE CON PROSCIUTTO COTTO CROCCANTE



...E pensare che ieri sera prima di andare a dormire mi sono rilassata leggendo il tuo blog,pane fatto in casa ,crostata alla zucca...

Con queste parole mi piace iniziare il mio post di stasera , parole semplici , dettate dal cuore , da un cuore credo oggi abbastanza provato e stanco ..quello di Simona , una collega di Norcia .
E' stata una giornata atroce per loro , non posso neppure immaginare che cosa sentano dentro , quali emozioni , quali pensieri.
Io ho , come spesso  detto , una persona particolare a Norcia si perché , ci sono dei legami nella vita che nascono quasi per caso e diventano molto  ,molto di più di una semplice amicizia .
Sono stanca di leggere dei post su tanti social , con scritte frasi fatte del tipo , non esistono bene più profondo di una mamma , di un figlio .La vita non è così , hai delusioni enormi da chi più ami e vicinanza ed amore da chi in realtà non ti appartiene , almeno parlando  di  legame di parentela .
Ed io ho una persona meravigliosa ,la mia stellina che da tre anni a questa parte non ha fatto passare un solo giorno senza farsi viva  ,anche con un semplice messaggio e per me oggi sapere che lei sta vivendo tutto questo , è motivo di angoscia e tristezza .
E Simona , collega di lavoro , è una conoscenza comune ed è per questo che ci mandiamo un saluto ogni tanto , e quindi per me è già una persona che fa parte in qualche modo della mia vita ..
Io non do il cuore a chiunque , ma se lo faccio , non accetto compromessi e soprattutto non mi fido di chi mi invita ad una cena per amicizia.
Amicizia è un 'altra cosa ..amicizia è come amore ..esserci e soffrire incredibilmente fino a che ..la tua chiamata che mi rassicurava sulla tua salute mi ha fatto scoppiare in un gran pianto..
Vorrei avervi qui  ,e prendermi cura di chi ormai , cura di se la lascia come scelta opzionale .
Non avevo voglia di postare stasera ma avevo voglia di far capire che la vita cambia in un secondo , che la semplicità di un piatto a volte è molto meglio di un piatto elaborato , che aver detto ti voglio bene ad un amico era per fargli capire che quando ho voglia di dirlo devo farlo perché chissà domani che saremo....



INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • 6 PICCOLE ZUCCHINE CON FIORE 
  • 3 SCALOGNI
  • 2PATATE
  • 1 LIT DI BRODO VEGETALE
  • 1 SPICCHIO DI AGLIO
  • SALE , PEPE
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 
  • 2 FETTE DI PROSCIUTTO COTTO




Fate rosolare lo spicchio di aglio e scalogni in poco olio , e quando cominciano a dorare , aggiungete le patate e le  zucchine tagliate a fette sottili con il loro fiore .
Fate andare a fuoco vivo poi cominciate ad aggiungere il brodo vegetale .
Aggiustate di sale e pepe e fate cuocere per circa venti minuti.

Frullate il tutto con un mixer ad immersione , quindi rimettete al fuoco ed aggiungete parmigiano grattugiato,fate addensare .
Intanto in un padellino scaldate due cucchiai di olio e friggere le fette di prosciutto tagliato a listarelle fini..
Servite la vellutata calda accompagnata da un cucchiaio di cotto al centro e una spolverata di parmigiano..






BUON APPETITO ...


Un abbraccio immenso a tutti coloro che stasera non potranno neppure dormire nel proprio letto..
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sabato 29 ottobre 2016

PASTA AI FRUTTI DI MARE , FUNGHI E GRANELLA DI MANDORLA


Benché sia stato un sabato da dimenticare , di ben nove ore e mezzo dietro una cassa a sentire un tin tin assordante , non rinuncio all'appuntamento con voi ed il mio blog.
Quasi uno dei momenti più miei della giornata , finalmente il silenzio e la tranquillità del lieto vivere..
Chi l'ha detto che la domenica è lasagna ?
Ci sono degli stereotipi  di vita e degli schemi mentali che a volte ci incatenano più di anelli di acciaio .
Facciamo resistenza a tutto persino all'amore , alla carità umana e ad un sorriso .
Lo vedo ,lo sento , lo percepisco ..sguardi annichiliti , sempre più persi dietro ad un carrello e la sola voglia di riempirlo a simulare la pienezza di un vuoto , grande o piccolo che ognuno di noi porta inesorabilmente dentro di se .
Si secondo me è proprio   questa la  ragione che spiega tutta la frenesia dalla quale siamo circondati.
Fortuna che ho tanti "miei clienti " così come li chiamo io  ,che ricompensano con degli sguardi e dei sorrisi che mi riempiono il cuore .
Stamani  ,servire la mia cara signora Luana , che mentre scaricava il carrello mi ripeteva pezzi di una pagina di questo diario che le era rimasta impressa , è stata una cosa emozionante ..
Lei di una finezza disarmante dietro a quel suo aspetto volutamente bucolico , con un apertura di mente che tanti sognano e anelano , lei che ha sempre avuto accanto un uomo dalle mille virtù e sfaccettature che si complimentava con me ...
Grazie Luana , per aver reso quel momento da ricordare e grazie per tante belle parole semplici e non affettate che tu e il tuo grande uomo mi avete detto nel percorso tortuoso di questo pezzo di vita ..
Le linguine nascono in un giorno che dovevamo mangiare chiaramente molto presto perché alle tredici dovevo essere al lavoro e da dietro il coperchio del contenitore del frigo , mi compariva davanti un misto di frutti di mare vicino a degli champignon , e mentre il tutto soffriggeva nel fuoco , due mandorle cadevano dal barattolo dello scaffale chiedendo impetuose di essere protagoniste anch'esse di un momento di vana gloria ...

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 
  • 240 G DI PASTA DI SEMOLA 
  • 300 G DI FRUTTI DI MARE MISTI
  • 200 G DI FUNGHI CHAMPIGNON
  • 90  G DI MANDORLE
  • 2 SCALOGNI
  • MEZZO BICCHIERE DI VINO BIANCO SECCO
  • SALE
  • PEPERONCINO 
  • BASILICO QUALCHE FOGLIA


In poco olio fate soffriggere gli scalogni tritati finemente ed un pizzico di peperoncino  , quando saranno dorati aggiungete i frutti di mare .
Fateli andare a fiamma viva qualche minuto poi sfumate con il mezzo  bicchiere di vino bianco.
Appena il vino sarà evaporato , aggiungete i funghi e abbassate la fiamma .
Salate leggermente e fate amalgamare il tutto mescolando  per qualche minuto .



Fate ritirare  il sughetto e scolate la pasta al dente , quindi tuffatela nel sugo mescolate bene e mettete gli ultimi cinque minuti qualche foglia di basilico spezzettato e le mandorle tritate a coltello .

Servite caldo ...




BUON APPETITO !!!!
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venerdì 28 ottobre 2016

PAN DEI SANTI



E' già siamo quasi arrivati a quella che era , per la mia famiglia di origine , la giornata che ci vedeva riuniti tutti dai parenti della mamma , zii , cugini , figli dei cugini , in aperta campagna , non quella dove adesso abito io , purtroppo..
Si purtroppo perché li c'era sempre aria di festa , e il babbo la mattina dei Santi , come del resto ogni giorno , si vestiva a festa ancora di più .   Lo spiavo di nascosto da dietro la porta perché amavo quel suo rituale di annodarsi la cravatta e spalmarsi sul mento il dopobarba.
Era bravissimo anche nel fare il nodo , e ricordo bene che non tutti avevano quella abilità così che , anche qualche vicino si presentava ogni tanto per chiedergli di annodare quell'accessorio  ,ormai quasi in disuso..
E il suo profumo che percepivo da lontano ..
Ecco in quella giornata noi biscugini giocavamo come forsennati tutti insieme all'aperto , nonostante le rigide temperature contrariamente a adesso , che rispettavano il detto "per i Santi manicotti e guanti".
Quando pioveva una camera ci ospitava per i nostri giochi , ed io sfido chiunque a credere se quel povero proprietario del letto da una piazza e mezzo , la sera avesse potuto dormire senza ricomporlo , tanto ci avevamo saltato sopra  ,sfruttando la rete come un tappeto elastico.
Dalla cucina ogni tanto proveniva la voce dei grandi che ci ammoniva di dire delle preghiere dato che si era fatto il giro di tutti  i nostri defunti nei rispettivi Cimiteri.
Il babbo in particolare anche più tardi ci avrebbe impedito nei giorni della ricorrenza dei Santi e Defunti di andare persino nelle discoteche..
Per certi aspetti mi manca quel momento storico , certo detta così sembra passato un secolo , in realtà stavamo proprio bene e non perché ho ricordi di bambina , ma perché la vita era molto meno frenetica di adesso e potevamo goderci tanti momenti .
Ora  chiaramente siamo nei centri commerciali anche per le feste ricordate , e qualcuno associa il mio lavoro di semplice commessa , a quello di un medico , per cui è normale che si lavori anche per Natale , più o meno..come se la necessità di acquistare fosse impellente ogni momento...
Tristezza ecco cosa provo , tristezza è il sentimento giusto , soprattutto perché se tante persone hanno solo tempo da investire dove il consumismo la fa da padrone  , non riesco a trovare altro termine ..
Spero vivamente che si ricominci a fare qualche passo indietro , se non vogliamo davvero  arrivare prima dove nessuno vorrebbe...

Pan dei Santi o detto in dialetto Pan co' Santi , è tipico della Toscana e si mangia appunto in questa ricorrenza , noci ed uvette sono le protagoniste , di questo che non è propriamente un dolce ma gli  si accosta molto...


                                        INGREDIENTI PER 4 PAGNOTTELLE CIRCA


  • 500 G DI FARINA (io usato quella Verna ma generalmente  è la 00 )
  • 200 G DI UVETTA
  • 250 G DI NOCI SGUSCIATE 
  • 25 G DI LIEVITO DI BIRRA O 50 G DI LIEVITO MADRE
  • 25O ML DI ACQUA
  • 130 G DI OLIO DI OLIVA
  • 6 CUCCHIAI DI ZUCCHERO
  • 1 CUCCHIAINO DI SALE
  • 1 CUCCHIAINO DI PEPE NERO
  • 1 TUORLO D'UOVO PER SPENNELLARE 




Per prima cosa mettete le noci in una padella con un cucchiaio di olio e fatele tostare per circa dieci minuti , quindi toglietele dal fuoco e lasciate raffreddare .
Nel frattempo sciogliete il lievito nell'acqua , aggiungete l'olio , gradualmente la farina e tutti gli altri ingredienti.



Formate un impasto omogeneo e lavoratelo bene , se necessario spolverate con altra farina ma deve rimanere morbido .
Mettete in una grande ciotola infarinata a lievitare coperto con pellicola per un minimo di sei ore ,trascorse le quali riprenderete l'impasto e lo sezionerete in quattro parti.
Con ogni pezzo formate dei filoncini o piccole pagnotte .



Sistematele sopra una teglia ricoperta con carta da forno , distanziati tra loro e metteteli in forno con la luce accesa per almeno un'altra ora , dopo la quale spennellerete con il tuorlo dell'uovo la superficie di ognuna di esse.
Io ho aggiunto anche una spolverata di zucchero , a piacere ..
Infornate in forno caldo a 180°  per 35 minuti circa .
Sfornate e ponete sopra una gratella per farli asciugare bene ...

Il profumo si espanderà ovunque e non potrete fare a meno di assaggiarne subito  un  po'.
Potrete conservarli qualche giorno incartati con carta da forno ....





BUON APPETITO !!!!





Un caro abbraccio a tutti e un caloroso grazie per le innumerevoli visite...

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