giovedì 4 maggio 2017

PASTA AL PESTO DI FAVE E NOCCIOLE ,RICORDANDO CHISSA' PERCHE' LE GIORNATE A BAGNO VIGNONI



Ho sempre visceralmente amato la Val d'Orcia ed i suoi paesaggi mozzafiato , dichiarati , tra l'altro Patrimonio dell'Unesco.
Giornate a girovagare nei piccoli borghi antichi di Pienza, ed improvvise fughe , appena uscita dal lavoro , con la macchina fotografica .
Appostata nelle curve che delimitano quei territori e le dolci colline , cercavo di rubare gli ultimi raggi di luce , ad un sole che dietro a quelle colline andava a ripararsi.
E non avevo mai visitato Bagno Vignoni , perché lo ritenevo un centro troppo snob per le mie pretese .
Attraverso la strada che si snoda dolcemente tra Pienza e Bagno Vignoni appunto , occupando il posto del primo passeggero in auto , ti chiedevo d fermarti ad ogni piazzola perché mi sembrava che qualsiasi scorcio di quella terra avesse un valore per i miei occhi ed il mio cuore , tale da lasciarlo impresso all'interno di un album e riguardarlo ogni volta che avessi avuto bisogno di pace .
Avevamo scoperto delle Terme naturali  all'interno di un bosco , e siccome l'acqua termale per me è il massimo , cercavamo di unire l'utile al dilettevole .ma soprattutto non avevamo bisogno di posti troppo snob per la mia visione della vita .
Nel nostro pomeriggio libero , partivamo per goderci qualche ora , a  "lessarsi"all'interno di quelle buche , in compagnia di qualche persona straniera , che come noi aveva preferito rimanere nell'anonimato di quel bosco , piuttosto che in un centro benessere di lusso  , cercando di lasciare tutti i pensieri , fuori da quelle vasche  naturali di acqua calda .




La luce del tardo pomeriggio creava dei chiaro scuri interessanti e lo spettacolo del viaggio era questo ovunque  mi affacciassi .





Da un verde smeraldo acceso , ad uno più tenue ,a quello estremamente scuro dei cipressi ormai ombreggiati  ,ed in lontananza lo spettacolo di campi di grano e colline che in tutta la Val d'Orcia si rincorrono con colori che variano a seconda delle stagioni .





E dove la coltivazione del grano aveva raggiunto già la giusta maturazione , immense distese di quelle che io chiamo le rotoballe . 
Quelle presse tipiche di paglia o fieno che caratterizzano i campi coltivati in estate e che spesso fanno da scenografia a molte foto d'arte .
In fondo la natura è di per se un quadro d'autore , senza che necessiti l'aggiunta di molti fronzoli.

La luce ci lasciava velocemente  e calando il sole , anche il paesaggio si trasformava repentinamente , pur sempre rimanendo qualcosa di incredibile alla nostra vista .




Penso a foto che ho visto in migliaia di mostre , paesaggi , tramonti , luci colorate di arancio verde ma mi rendo conto che non sono mai sazia .
E finalmente arrivavamo nella splendida piazza del paese di Bagno Vignoni.




Credo che vi siano poche piazze che ricalcano questa così particolare . Di notte poi , illuminata ad arte , il suo fascino diviene ancora più particolare soprattutto agli occhi di chi se la trova di fronte la prima volta .
Bagno Vignoni è uno stupendo borgo termale , conosciuto già all'epoca degli Etruschi i quali usavano l'acqua per le loro lavorazioni , più tardi poi , furono i Romani a scoprire le proprietà benefiche delle Terme .
Questa grande vasca , contenete appunto acqua termale al centro della Piazza , rende magico un centro storico già di per se rinomato , e di notte , magari quando le temperature sono ancora più basse  , il vapore che l'acqua produce, offre un'atmosfera quasi incantata ..
In estate , i rinomati ristoranti della zona , offrono pietanze Toscane ai migliaia di turisti che si trovano a visitare questo luogo , e lo scenario che si presenta è davvero da cartolina .




Così mi diletto a leggere i menù che sono esposti  in grandi bacheche di legno all'esterno dei locali , e sono magicamente attratta da un primo piatto di pasta condita con pesto , non di basilico stavolta ma di fave .
Io però , vi propongo il mio adesso  , dato che siamo nel pieno della raccolta...





Se avete la fortuna di avere un 'orticello  e di coltivare fave , saprete quanto queste piante siano rinomate soprattutto in Toscana , Lazio ed Umbria e non vi è famiglia che in questo periodo , non completi la cena con pecorino buono e fave fresche .
Per realizzare il pesto ve ne serviranno una bella manciata da sbucciare e ricavarne una bella ciotola .





INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  1. fave fresche , una ciotola già sbucciate
  2. nocciole tostate , due cucchiai
  3. pecorino toscano , 2 cucchiai
  4. cipollotto fresco , 1
  5. olio extra vergine di oliva 
  6. sale 
  7. pepe
  8. menta fresca , qualche fogliolina 
  9. pasta di semola , tipo fusilli , 180 g
TEMPO DI PREPARAZIONE 


PER IL PESTO

Compresa la sbucciatura delle fave , circa trenta minuti .

BOLLITURA  E COTTURA DELLA PASTA

 Circa 25 minuti per una pasta al dente , due minuti per il soffritto della cipolla e due minuti per saltare la pasta in padella .

TEMPO TOTALE 55 MINUTI




Sbucciate le fave e mettete da parte i baccelli , poi pulite il cipollotto fresco.
Mettete nel mixer i baccelli e le nocciole e procedete a tritare il tutto abbastanza grossolanamente .
Passate a versare ora nel mixer circa un cucchiaio di olio , un pizzico di sale ed il formaggio pecorino .
Fate un composto omogeneo assieme a baccelli e nocciole .



Mentre la pasta sarà in cottura tagliate finemente la cipolla e fatela soffriggere fino a renderla croccante . , mettetela da parte .
Scolate intanto la pasta e gettatela nell'olio in cui avrete soffritto la cipolla .



Aggiungete il pesto , mescolate velocemente quindi aggiungete la cipolla soffritta , qualche fogliolina di menta e servite calda..

BUON APPETITO 


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mercoledì 3 maggio 2017

MARMELLATA DI FRAGOLE PER INIZIARE UNA STAGIONE PIENA DI FRUTTA E COLORI



E  come si fa a non lasciarsi tentare dai colori , profumi e sapori di frutta e verdura tipiche di questo periodo..
Dopo un piccolo accenno d'estate  dei giorni passati , la temperatura è scesa in picchiata . Mi cadono gli occhi sui tetti del paese e della campagna dove ancora , la maggior parte dei camini , fuma a qualsiasi ora del giorno , segno evidente che non sono la sola a morire di freddo anche in casa .
E nonostante tutto questo , mi rendo conto che siamo circondati da frutta e verdura tipiche di questo periodo che contrastano molto con il clima attuale .
Le rosse fragole , il verde basilico ed il viola dei cipollotti di Tropea , qualche gialla tenue nespola e tutto ciò che  rimanda con il pensiero ad un' estate calda  ,in cui si ha voglia solo di assaporare una ciliegia ,una  fragola o la più indicata anguria , per rinfrescarsi dalla calura estiva .
Invece , mi viene voglia di cucinare un bel minestrone caldo , consapevole  che sarei probabilmente sola a mangiarlo e in alternativa , visto che come tutti sono attratta dai colori delle fragole , penso che potrei comunque sfruttare il caldo dei fornelli , con una bella , densa , vellutata marmellata .
Quella di fragole , da utilizzare su crostate e cheese cake , piuttosto che su biscotti da colazione e perché no , su un pecorino o un primo sale , con latte che in questo periodo acquista un aroma tutto particolare dovuto alla freschezza della rinnovata erba da pascolo .
Come promesso , cerco l'immagine di quello che non è primizia del mese di maggio , per abituarvi e abituarmi ad utilizzare preferibilmente prodotti di stagione , per far bene alla salute e all'ambiente !




Mi rendo conto che la frutta scarseggia , ancora qualche arancio tardivo , nespole , le prime ciliege ma ovunque è un tripudio di fragole .
Sagre della fragola , festival della fragola , offerte incredibilmente buone ,e marmellata sia ..



INGREDIENTI 

  1.  fragole , 2 kg
  2. zucchero semolato , 1 kg
  3. limone , 1



Lavate velocemente sotto l'acqua corrente le fragole togliendo loro il gambo e foglie verdi , dividetele in due /tre parti e sistematele in una casseruola , ampia da contenerle tutte  ,assieme allo zucchero.

Appena avrete terminato di pulire  tutta la frutta , bagnatela bene con il succo del limone e versatevi sopra tutto lo zucchero
Mescolate bene e mettete sul fuoco a fiamma bassa .




Non appena inizia il bollore coprite e lasciate cuocere piano per circa un 'ora e mezza.
Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare il tutto anche una notte .
La mattina seguente passate il composto con il mixer fino ad ottenere una crema che rimetterete sul fuoco , e lascerete cuocere di nuovo per lo stesso tempo della prima volta .




Mescolate spesso  e , quando la marmellata si sarà addensata , sistematela ancora caldissima sui vasetti di vetro ben puliti , capovolgeteli.
Preparate una pentola di acqua ed immergetevi i vasetti , portate a bollore e lasciate bollire per circa quaranta minuti .
Lasciate raffreddare i barattoli di marmellata all'interno della pentola .
Particolarmente vellutata , potete utilizzare la marmellata ,oltre che nei consueti usi , anche sopra formaggi pecorini freschi o formaggi erborinati ...


BUON APPETITO 




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lunedì 1 maggio 2017

LA PIADINA SPECIALE DI EVA , ED UN PRIMO MAGGIO PIU' SIMILE AD UN PRIMO NOVEMBRE




Lei è li , sembra sempre che sia dietro allo schermo del cellulare , ad aspettare che tu le mandi un messaggio .
La mia patrona del Bimby , e non solo , le scrivo alla fine di una giornata , e per l'ennesima volta le chiedo se può darmi la ricetta della sua meravigliosa piadina .
E bum...!!! In men che non si dica mi tempesta di ricette fantastiche , ogni bip del cellulare corrisponde ad una foto con relativa ricetta e spiegazione , ricetta di piadine , un pan briosce dall'aspetto fotonico , baguette che sembrano soffici piume ..e poi mi scrive , per oggi basta !!
Si perché capita spesso che mi invii le sue più belle ricette , lei che di dimestichezza con i blog non ne ha nessuna , ma che se riuscirà ad averne uno  ,prima o poi  ,di certo supererà con le sue meravigliose creazioni tanti di quelli con migliaia  di followers, al top solo  per una superba fotografia !!!
Lei è chiaramente Evita , la dolce mia " tesora " , che prima di sorridere con la bocca lo fa con gli occhi,e nel suo abbraccio immenso ci starei qualche ora perché lo sento sincero , come quello di una sorella maggiore .
Vederla mi ricarica e mi rigenera sempre , amo quell'anima nobile , per il suo parlare schietto e spontaneo , e la sua armatura che mostra una donna forte con una sensibilità senza pari ..
Grazie Eva , per tutto quello che dai senza mai pretendere in cambio niente e grazie per il tuo saper donare  e la tua esperienza , la passione che metti nella tua vita nel fare tutto , anche semplicemente indossando sempre dei castigati pantaloni blu ed un soprabito tra il bianco ed il grigio con una signorilità ed una classe che in molte donne si sognano.
Ma tu sei questa e oggi mi sentivo di dedicarti queste breve righe ...perchè dietro ad ogni tuo messaggio ci leggo oltre la ricetta , un gesto d'affetto infinito .


Oggi che finalmente siamo a casa e che chiaramente piove ! Ma un giro in auto con la nostra coppia di amici ci ha ritemprato occhi e cuore ,  costeggiando boschi e vecchi casolari , vigneti appena mossi e viali di cipressi , la nostra Toscana  ,dai mille volti  e nonostante l'aria gelida , più simile ad un primo novembre , il calore delle nostre vite , incrociate sempre con quelle di amici così cari , ci ha riscaldati più di una fiamma ardente . 


Il viale costeggiato dai cipressi , il vicino paesino di San Gusmè e poi Castelnuovo Berardenga  e la strada verso il ritorno , tutto praticamente non fotografabile perché la pioggia incessante ed il freddo non ci ha permesso di scendere neppure per un po'.







Tornando a casa un caffè caldo e fragole appena lavate ci hanno immediatamente ritemprati come quando mi impasto una piadina e tu mangiando  di gusto mi poni la solita , rituale domanda :
-Si ma alla fine tu preferisci la pizza o una piadina così buona ?
Adesso poi abbiamo trovato un nuovo ripieno , finocchiona e pecorino , una piadina più toscana di così non esiste ...








INGREDIENTI PER CIRCA 12 PIADINE

  1. farina 0 , g 500
  2. latte , 250 g
  3. strutto , 100 g
  4. lievito istantaneo per torte salate , 2 cucchiaini
  5. sale , 10 g
PER FARCIRE 
  1. pecorino tipo Pienza , circa 250 g
  2. finocchiona toscana  , circa 200 g

Fate sciogliere lo strutto nel latte in un piccolo contenitore a fiamma molto bassa .
In un recipiente abbastanza grande mescolate la farina al lievito e sale , ed aggiungete gradualmente il latte con lo strutto .
Lavorate bene l'impasto , fino ad ottenere una palla dalla quale ricaverete circa dodici palline che incarterete ciascuna nella pellicola .







Se volete fare delle piadine più grandi dividete l'impasto in sei palline anziché dodici.



Lasciatele riposare in frigo , poi stendetene una alla volta sulla spianatoia infarinata .



Fate scaldare una padella antiaderente e procedete alla cottura della piadina .
Ci vorranno all'incirca due tre minuti per parte a padella molto calda . 





Preparate nel frattempo la farcia composta da pecorino tagliato a fettine sottili e finocchiona ,  ma se volete anche formaggio molle e prosciutto , rucola e pomodoro , a seconda dei vostri gusti .





Distribuite sulle piadine calde il formaggio ed i salumi , poi piegate a metà la piadina e assaporate calda.

Molto comodo conservare le palline nel congelatore e tirarle fuori circa un 'ora prima dell'utilizzo per poi procedere come con il prodotto fresco.




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venerdì 28 aprile 2017

LASAGNE AL PESTO , QUANDO HO VOGLIA DI QUALCOSA DI BUONO DA PREPARARE IN FRETTA


Chissà perché , se penso alla lasagna , inevitabilmente la casa  acquista aria di domenica e profuma di cose belle .
Sarà giustamente che la lasagna è uno di quei piatti ricchi che mette sempre d'accordo tutti nei giorni di festa , più o meno . Ed è anche laborioso da preparare ma comodissimo quando ci sono ospiti , perché mentre è in cottura magari ti puoi intrattenere ad assaporare l'aperitivo e l'antipasto in tutta calma .
Non preparo quasi mai il ragù alla bolognese ,il giorno entriamo presto al lavoro o torniamo troppo tardi , e  se ci sei  per pranzo ,eventualmente ripiego su un primo piatto più leggero .
E chissà perché questa lasagna al pesto , mi convince che  questa idea sia giusta  , anche se in realtà  sbagliatissima , visto che il pesto , di per se tutto è tranne che leggero.
Mamma in estate lo cucina spessissimo , e anche io ne faccio volentieri provviste che conservo nel congelatore , quando i vasi traboccano di un profumato e verde intenso basilico .
E la lasagna al pesto di basilico è l'ottimo compromesso tra bontà , velocità di preparazione e soddisfazione del palato .
Il giovedì era la nostra domenica , e quindi chiaramente e finalmente ho cucinato lasagne ...



INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  1. sfoglie di pasta già pronte , circa 10 di quelle rettangolari 
  2. besciamella (preparata con 50 g di burro , 900 ml di latte ,50 g di farina , noce moscata , sale )
  3. pesto di basilico , 6 cucchiai da minestra 
  4. formaggio grana grattugiato , 3 bei cucchiai



Per la besciamella con le dosi che vi ho indicato , vi rimando alla ricetta nel blog così come per il pesto di basilico .
Nel caso avete davvero troppa fretta potrete acquistare entrambi già preparati , ma questo è molto contrario ai miei principi.
Cominciate con il mescolare il pesto delicatamente alla besciamella tiepida , lasciandone da parte un cucchiaio che userete per l'ultimo strato della lasagna .
Bagnate una teglia con uno strato leggero di questo composto e procedete poi a mettere le sfoglie di pasta ,all'incirca tre per ogni strato .



Ricoprite le sfoglie di pasta con il mix di besciamella e pesto.
Ho lasciato le sfoglie crude per abbreviare i tempi , ma la dose che vi ho indicato per la besciamella la rende abbastanza liquida , ciò è perfetto per la cottura .
Alternate sfoglie e composto fino alla fine degli ingredienti , tenendo conto che , l'ultimo strato dovrà essere di besciamella e pesto .



Spolverate di formaggio grattugiato e qualche fiocco di pesto .




Infornate a 180 gradi per circa 45 minuti , controllando visivamente la cottura perché ogni forno ha le sue caratteristiche.





Quando la lasagna sarà ben gratinata toglietela dal forno , lasciatela riposare qualche minuto e poi servitela !!


BUON APPETITO 



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mercoledì 26 aprile 2017

CARCIOFI NEL TEGAME , ANCORA CARCIOFI , DOPO UNA SPLENDIDA GIORNATA IN COLLE VAL D'ELSA


I miei adorati carciofi ...




All'interno di questa splendida casa , Giulia e Tommaso hanno costruito il loro laboratorio di cucina dove ,per la prima volta nella mia vita , mi sono avvicinata ad un corso di cucina appunto.
Dedicato alla Primavera , con gli ingredienti meravigliosi che essa offre .
E fu   una giornata bellissima , al di là di quello che ho imparato culinariamente parlando.Ebbi  modo di poter conoscere Giulia ed il suo compagno.
Quando si parla di persone speciali , penso anche a loro.
La solarità  e la spontaneità che la contraddistinguono , la rendono unica nel suo genere , perché si sa , in quel mondo adesso in voga , basta che qualcuno abbia 5000 likes su Instagram e lo decanta di continuo  ,oppure si sente arrivata ..(dove...???) ..
Lei è il contrario di tutto ciò.
Benché abbia scritto dei libri di successo e sia una blogger  ,non solo food  ,molto ricercata , ti aspetta al cancello di casa e ti abbraccia come se lo facesse da sempre .
Fettunta Party , un evento organizzato da loro è stato un bel momento per rivederli e godere di ore in una splendida campagna  , avendo il piacere di mangiare cose buonissime portate da tutti i partecipanti , bere buon vino e non solo , gustare un ottima fettunta e scambiare più di quattro chiacchiere con persone appena conosciute .
C'è qualcosa di meglio per aprire cuore e mente ?
Dopo una stupenda camminata che avevamo fatto appena svegli io e te , in previsione di una giornata luculliana , ci siamo fatti una doccia veloce e siamo partiti alla volta di questo meraviglioso paese inerpicato in un alto colle , che prende il nome di Colle Val d'Elsa .





 Rinomato per essere il comune più importante italiano per la produzione di cristallo ,   è un relativamente piccolo paese della mia stupenda Toscana a metà strada tra Siena e Firenze , ma per quanto ho potuto percepire , gli abitanti si sentono molto più fiorentini , nonostante la vicinanza a Siena sia minore . Mi  e ci ha affascinati  a  prima vista  .
Piccole viuzze che si stendono all'interno di un paese arroccato appunto in un colle , dove la vita sembra essersi fermata a qualche decennio fa , spettacoli mozzafiato di verde incontaminato se ci affacciamo dalle antiche mura e viottoli sdrucciolevoli da costeggiare , lasciati nelle mani del tempo.




Il moderno  ,della parte bassa del paese  ,prende  poco spazio negli occhi di chi si incanta  sui  resti del  borgo antico medioevale , con tracce etrusche , che  domina dall'alto come un Monarca senza il quale avrebbe poco senso la modernità stessa  . Ci sediamo affamati in un angusta piazza , dove , avendo la pretesa di rimanere leggeri in previsione della merenda , ci facciamo portare un tagliere di salumi e chiaramente due bicchieri di vino , tipico di un altro meraviglioso paese qui vicino , la Vernaccia di San Gimignano.







Mentre aspettiamo ne approfitto per cogliere con la macchina fotografica ogni scorcio e anche qualcosa di te  ,che come sempre sei felice soltanto per avere reso felice me e avermi regalato un altra meravigliosa giornata ..




E mentre allontano lo sguardo da quello che per oggi è stato il nostro tavolo da pranzo , lo spettacolo che mi si apre dall'altra parte è letteralmente poetico e simile ad un quadro d'autore.


Ma non mancano neppure arredi particolari che rendono la piazzetta di un ristorante ancora più accattivante..



Ripartiamo in direzione del Fettunta Party , Giulia aspetta i suoi ospiti e ci accoglie con il suo sorriso aprendo un cancello in ferro battuto e con Noa  al suo fianco ..
Depongo i miei gnocchi di crema e ci incamminiamo nel giardino tutto attrezzato per un party d'autore ..




E' tutto perfettamente sistemato , ogni cosa con un cartellino che le attribuisce il produttore , da una parte il salato , dall'altra il vino e della buona birra , un angolo per i centrifugati di frutta e verdura , ed il barbecue che aspetta di assolvere al suo ruolo ..tostare il pane per la "fettunta".



Nella Juls 'Kitchen attendono i dolci  ,sistemati tutti sopra il tavolo dove in altri giorni le mani si susseguono per cucinare ed imparare l'arte culinaria dai corsi di Giulia , riprese da un attento e prezioso Tommaso , l'alter ego di Giulia.

Penso ai carciofi , alla volta che li ho cucinati qui , ripieni di tonno , oggi li cuocio in tegame , sistemati dritti come soldatini ed insaporiti con una gustosa pancetta .


INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  1. carciofi freschi 4 medi
  2. aglio , 2 spicchi
  3. pancetta , 100 g 
  4. pane , 1 fetta
  5. latte 2 tazzine da caffè
  6. basilico , qualche foglia
  7. pepe nero in grani , una decina di chicchi
  8. parmigiano grattugiato , 1 cucchiaio
  9. limone 1 
  10. noce moscata 
  11. sale 
  12. olio extra vergine di oliva 


Cominciate pulendo i carciofi ai quali dovrete togliere le foglie esterne più dure , la punta e tenendo da parte anche i gambi .
Immergeteli in acqua acidulata con limone e pulite i gambi dividendoli in due .

Fate un battuto o passate al mixer , la pancetta l'aglio , il basilico il pepe nero ed il pane che avrete precedentemente ammollato nel latte .

Sistemate di sale e aggiungete anche il parmigiano.



Togliete i carciofi dall'acqua e lasciateli leggermente scolare , poi riempiteli con il composto preparato.





Sistemateli all'interno di un tegame basso assieme anche ai gambi , aggiungete mezzo bicchiere di acqua e qualche cucchiaio di olio .
Mettete al fuoco , a fiamma vivace e quando iniziano il bollore  , abbassate la fiamma e continuate la cottura con il tegame coperto.




Lasciate cuocere per circa 40 minuti , poi trasferite in un contenitore da forno e aggiungete una spolverata di parmigiano .
Gratinate in forno alla massima temperatura fino a che avranno acquisito la giusta doratura .



Servite caldi .

BUON APPETITO 


Non potevamo rientrare senza immortalare altri panorami che abbiamo incontrato..




Monteriggioni per esempio ...spettacolare paese da visitare assolutamente ...


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