giovedì 11 gennaio 2018

TORTINI DI POLENTA CON SALVIA E SPECK



   Stasera l'aria è molto cambiata .
Quando piove per due o tre giorni , mi viene sempre in mente il libro di Gabriel Garcia Marquez , Cent'anni di solitudine .
Uno dei primi autori che mi hanno insegnato ad amare Cuba , che tanti anni fa visitai ..
  Penso ad una delle frasi più belle rientrando a casa , con la pioggia che scende imperterrita e ha di nuovo formato delle buche gigantesche in una delle poche strade rimaste ormai sterrate , quella che conduce a casa .

    “Per più di dieci giorni, non rividero il sole. La terra diventò molle e umida, come cenere vulcanica, e la vegetazione fu sempre più insidiosa e si fecero sempre più lontani i trilli degli uccelli e lo schiamazzo delle scimmie, e il mondo diventò triste per sempre. 

La terra è diventata davvero molle ed umida , ma stasera avevo il cuore gonfio di orgoglio , e non sono riuscita neppure ad evitare le buche più grosse .
Inconsapevolmente alla cassa una signora giovane , molto educata ,mi dice di lavorare in un istituto di credito ,che conosco bene , e le chiedo , se avesse mai conosciuto   mio zio che lavorava in quell'istituo.
Le dico il nome e mi suggerisce immediatamente il cognome dicendomi che era stato il suo primo direttore .
Mi racconta che , essendo lei di una zona del sud ,abitava da sola per lavoro in Toscana , e lui che la chiamava "cittina"per la sua evidente giovinezza , si preoccupò di chiamare l'ufficio del personale , pregando di dare delle ferie alla signora alla quale erano state negate .
Fece leva sulla sua capacità verbale ed umana , perché  non sopportava che la ragazza a quel tempo dovesse trascorrere   le vacanze in una casa da sola lontana dai parenti al sud ..
Sii fiera di essere nipote di questa meravigliosa persona che , se rammentata a chiunque riesce solo a destare ricordi meravigliosi .
Queste sono le cose che mi danno tanta forza di vivere , per me che l' ho amato come un padre e forse , anzi  ,sicuramente l'ho vissuto molto di più , tutto si riduce a pensare che persone come lui non esistono più davvero e che probabilmente sarebbe morto dentro se fosse vissuto adesso in questo mondo di persone false , arriviste , irrispettose , minacciose e vendicative.Per lui esisteva ed aveva importanza la persona , non il soldo.
La serenità di chi lavorava per lui e l'umanità con cui tutti me ne parlano mi sta dando la risposta alla mia domanda del perché mi senta davvero troppo diversa dagli altri..
Arrivano tante risposte proprio quando non le aspetti più e l'anello attorno al satellite ricomincia piano piano a girare nel senso specifico per cui è stato creato ..
In inverno e nono solo a me piace la polenta ..si sa , e questi muffin salati che ho trovato in una rivista di cucina che amo molto sono davvero meravigliosi .
Provateli , facili e versatili ..
                    
                               INGREDIENTI PER UNA TEGLIA DI MUFFIN

  • farina bianca , 130 g
  • farina gialla , 165 g
  • lievito per torte salate , mezza bustina 
  • uovo , 1 intero
  • latte , ml 250
  • cipolle fresche di Tropea , 2 piccole
  • speck affumicato , circa 200 g
  • salvia , una decina di foglie 
  • grana padano grattugiato , 2 cucchiai
  • olio , sale pepe nero



Preparate la carta da forno , bagnandola e strizzandola bene , quindi posizionatela negli incavi della teglia apposita per muffin .
Lavate le cipolle e tritale con un coltello in fette sottilissime , pulite anche la salvia tritandola e lasciando qualche piccola foglia da parte .
Scaldate l'olio , e mettete le cipolle a soffriggere poi trascorsi cinque minuti , aggiungete la salvia tritata e lo speck anch'esso tritato.
Lasciate cuocere per qualche minuto , poi togliete dal fuoco.
Intanto in una ciotola capiente mettete entrambe le farine assieme al lievito poi aggiungete sale e pepe.
Aggiungete il latte leggermente intiepidito , l'uovo e un cucchiaio di olio .
Mescolate bene con un cucchiaio di legno , poi aggiungete il formaggio grattugiato , e il trito di cipolla , speck, e salvia .

Amalgamate il tutto e mettete nella teglia dova avete predisposto la carta da forno .
Aggiungete le piccole foglioline di salvia ed infornate per circa 15 minuti a 180°.
S e dovessero risultare troppo asciutti bagnate i muffin con un po' di latte ..
Servite caldi ma se avanzano saranno buonissimi anche da freddi !


BUON APPETITO




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martedì 9 gennaio 2018

ARISTA FARCITA



In onda..si sono in onda come un artista con delle cuffie enormi ospite in una piccola radio di un piccolo paese sperduto al di là dei monti.
Sento il vento che soffia , percepisco i respiri di chi mi passa accanto , e mi innamoro ancora una volta di colori  e della  vita.
Indosso gli occhiali scuri quelli che accompagnano i miei giorni assolati d'estate , stavolta dovranno fare da scudo ad un vento sferzante che non è proprio di quelli che accarezza la pelle , ma di quelli che in qualche modo te la insulta , quasi schiaffeggia .
In casa oggi aleggia la tua presenza babbo , dopo che stamani un cliente casualmente ha scoperto che sono tua figlia ed era un tuo grande amico .
Hai il suo stesso carattere , i suoi occhi e la sua "ruffianaggine" ..Capace di vendermi un trattore nell'arco di un minuto mentre assaporavamo il tiepido sole seduti sopra ad un muretto del paese .
I ragazzi del muretto , per un periodo vi chiamavo così ironicamente .
Io non vendo babbo , ma metto il tuo stesso amore in ogni cosa che faccio e per l'ennesima volta ti sono grata , per avermi insegnato a non essere come gran parte del mondo .
Non ho la tua diplomazia , e vorrei anche urlare in certi contesti che ho un cervello pensante e che capisco bene tante cose ...ma non posso , per il momento .
Però lentamente il mondo gira , la vita senza te sembrava aver perso colore .
Adesso ho trovato occhi da incrociare quando non ho voglia di parole ..li ho trovati e ho trovato anche un abbraccio senza bisogno di chiederlo , ed è in quell'abbraccio che il grigio si dissolve .
E alle volte alzo gli occhi verso un cielo terso ma carico di segnali che un giorno dicesti mi avresti mandato per continuare a parlarmi..
Mamma mi fa notare spesso che abbiamo anche gli stessi gusti , non lo ricordavo così precisamente come lei, ma ricordo di una parte del maiale , quella che il resto del mondo chiama lonza , e che noi toscani "arista" ,e ci piaceva molto .
Arrosto con tanto finocchio ed aglio, poi con il coltello del prosciutto , come dicevi tu , ti deliziavi ad affettarla come fosse un velo , io sono meno brava di te , ma qualcuno ha preso il tuo posto anche in questo .
Stasera ho giocato con i colori delle arance..




INGREDIENTI PER  TRE PERSONE

  • arista di maiale , o lonza disossata , circa 600g
  • arance biologiche , 2
  • rosmarino ,salvia
  • sale , pepe nero 
  • qualche bacca di pepe rosa 
  • aglio , 2 spicchi
  • finocchio in polvere , 1 cucchiaio
  • olio extra vergine di oliva 
  • burro una noce 




Lavate la lonza di maiale , ed asciugatela bene.
Fate lo stesso anche con le due arance .
Prendete la prima arancia e tagliatela a fettine abbastanza sottili , poi fatelo anche con l'altra .
Intanto sistemate l'arista sopra d un tagliere e cominciate a fare dei tagli come se la doveste affettare , fermandovi però circa a metà.
Inserite dentro ciascun taglio , la fetta di arancia e le erbe aromatiche .Lasciate qualche fetta di arancia che userete più tardi .

Cospargete con aglio tritato molto finemente , finocchio in polvere , sale pepe e bacche di pepe rosa .




Irrorate con olio dopo aver messo  la carne sopra una teglia rivestita con carta da forno.
Sistemate le fette di arancia rimaste , a contatto con la carne , poi mettete in forno preriscaldato a 170° per un'ora circa .
A metà cottura , bagnate con il succo che ha prodotto e posizionate al centro della parte superiore la noce di burro .
Alzate per un quarto d'ora circa la temperatura portandola sui 190° per dare modo alla carne di formare la crosticina esterna .




Togliete dal forno , lasciate raffreddare leggermente la carne per poterla tagliare meglio e assaporate aggiungendo con un cucchiaio il sughetto venutosi a formare durante la cottura .

BUON APPETITO !!

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lunedì 8 gennaio 2018

CIPOLLE RIPIENE


Non ci sarebbe questo post stasera se non ci fosse stata Anna .
Anna e le sue parole sempre rassicuranti e vere , quelle che ti aspetti da un amica vera, sincera e disinteressata , come lei.
Chissà se è un caso che rimestando in vecchi anfratti di un mobile abbia rinvenuto un piccolo saggio di Seneca ," La felicità..."
Ho chiesto a voi , amiche virtuali che cosa intendesse ciascuna per felicità. Le vostre risposte sono simili  tra loro ,ma ciascuna con un proprio carattere , pensieri diversi e bellissimi che terrò nel  cuore e ne farò uso ogni volta che sanguina un po' di più.
E la stanchezza che mi pervade , a volte mi fa pensare di abbandonare tutto , passioni , colori  ,risvolti di una vita difficile seppur bellissima e piena d'amore .
Come le parole di Flavio , che mi da sempre i consigli di un fratello maggiore anche se in realtà siamo coetanei , e lui ha solo qualche mese più di me..
Come Nada che dice che con il nostro incontro abbiamo riempito il serbatoio emozionale e per un po' saremo a posto.Come il tuo sorriso che attendo ogni sera con sempre più trepidazione , come il respiro di Franci quando gli rimbocco ancora le coperte e lo stringo in un abbraccio mondiale .
E poi il cielo , i colori  ,una canzone di quell'artista calabrese che mi hai fatto conoscere ed amare..
La verità è che ti fa paura l'idea di scomparire , l'idea che tutto ciò a cui ti aggrappi prima o poi dovrà finire , la verità è che non hai le palle per rischiare ...
Bellissima , verissima la ascolto e penso davvero a quante volte ho disegnato una barchetta in mezzo al mare , le stesse  volte che ho disegnato una casetta in mezzo ad un prato .
Quale delle due era l'aspirazione , il sogno  ,l'incanto ...?
Entrambe di primo acchito risponde la testa , nessuna ribatte la pancia .
Dalla casetta esco e salgo nella barchetta per esplorare tutto quello che conosco bene ma fingo di non avere mai assaporato..
Ho tempo , tutto il tempo.
Grazie Anna , grazie delle tue parole , della tua spontaneità e sincerità,del tuo affetto , seppur il tempo che ti conosco è davvero poco .. Ma le anime simili si riconoscono...
Stasera è così , domani non lo so , so che hai detto la frase più bella che potessi sperare di sentire.
Qualsiasi decisione prenderai io sarò con te..

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • cipolle rosse , 6
  • tonno in scatola sottolio, 240 g circa 
  • aceto di mele , 1 cucchiaio
  • formaggio grattugiato (grana , parmigiano , pecorino , ricotta romana , groviera..quello che preferite..)
  • sale e pepe
  • origano 




Sbucciate le cipolle togliendo loro il primo ed il secondo strato esterno , poi lavatele bene e dividetele a metà nel senso della larghezza .
Mettetele in una casseruola coperte di acqua alla quale avrete aggiunto aceto sale e pepe.
Portate all'ebollizione e lasciate bollire circa cinque minuti poi spegnete la fiamma togliete con una schiumaiola le cipolle e lasciatele raffreddare .


Scavatele e togliete la parte interna lasciando i soli due strati esterni , e mettete da parte la polpa che togliete .
Aprite e sgocciolate il tonno dall'olio di conservazione , passatelo nel mixer assieme alla polpa delle cipolle .
Con una sac a poche riempite gli incavi e aggiustate di sale e pepe.
Spolverate con il formaggio ed un pizzico di origano.




Bagnate con olio e sistemate in forno sopra ad una teglia rivestita con carta da forno , aggiungendo mezzo bicchiere di acqua .
Lasciate cuocere per 45 minuti circa a 180 ° .
Togliete dal fono quando avranno una crosticina dorata e croccante .
Servite calde...

BUON APPETITO !!




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venerdì 5 gennaio 2018

PASTA CON SALSA AFFUMICATA



Lo zio Carlo era solito offrirci almeno una volta all'anno un pranzo o una cena in uno dei ristoranti nei vari paesi che lui toccava , ricoprendo la funzione di direttore di banca prima e funzionario poi.Da ogni pranzo o cena portavo con me  la ricetta di un piatto particolare ma semplice , che spesso replico anche adesso , come questo.
Non sapevamo in realtà mai quale fosse il suo ruolo all'interno dell'istituto bancario , perchè mai , per carattere umile e per niente ambizioso , ci avrebbe riferito di una sua promozione o aumento di grado .
In realtà so , che tutt'oggi le persone che sono state al suo fianco , del resto come capita ricordando il babbo , mi parlano solo del coraggio , la devozione , la professionalità e l'onestà intellettuale e morale  che entrambi avevano nel loro lavoro .
Questo è certamente un riconoscimento che va ben oltre la promozione , o la stupida idea di essere persona prestigiosa perchè si riveste un ruolo ritenuto dalla società importante .
Sono fiera di aver ereditato certe caratteristiche ,  e di avere in testa consigli e parole  che loro mi ripetevano continuamente.
Zio diceva sempre di non aver  mai partecipato a cene di colleghi , perchè distingueva benissimo il rapporto amicizia da lavoro e mi faceva notare che gli amici sono necessariamente fuori ..mai mischiare amicizia e lavoro..con il tempo l'ho imparato ed ho scoperto che è proprio così.
Che chi ti fa l'amico quando rivesti un ruolo ,lo fa per ottenere sempre qualcosa , che ognuno pensa al suo piccolo orticello e che come piccoli o grandi caimani ciascuno pensa al suo io , e a ritagliarsi il maggior numero di ferie e permessi nei giorni strategici studiando già il calendario in questi giorni.
Mi salvano le serate come quella di ieri , con le amiche vere , poche , che fanno parte di me e del mio cuore , quelle che ti rigenerano e riempiono il serbatoio emozionale , e per qualche settimana mi ricaricano e mi fanno amare la vita come non mai ..
Grazie Nada , dolce anima immensa , dalle parole sempre pertinenti e mio dolce specchio dell'animo, l'unica che legge il mio cuore  e conosce ogni piccolo segreto , perchè capace di interpretare qualsiasi cosa e tenersela per se ..
Si dice che certe anime si riconoscano ...io ci credo

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • pasta formato ombelichi o ruote , 240 g
  • passata di pomodoro , 1 bicchiere
  • panna , 1 cucchiaio da minestra 
  • speck , 100 g
  • ricotta affumicata salata , 1 cucchiaio
  • wurstel , 2 piccoli
  • aglio , 1 spicchio
  • sale , peperoncino rosso
  • olio extra vergine di oliva 
  • qualche foglia di rucola o basilico.



Sbucciate lo spicchio di aglio e fatelo soffriggere in poco olio dopo averlo schiacciato con il palmo della mano.
Tagliate lo speck in piccoli pezzi e tritate i wurstel con un tritacarne .
Aggiungete lo speck nell'olio in cui avete soffritto l'aglio , e dopo qualche minuto anche il wurstel tritato.
Fate rosolare qualche minuto poi aggiungete il pomodoro .
Fate andare lentamente per cinque sei minuti , aggiungete sale e peperoncino ed il cucchiaio di panna da cucina.



Nel frattempo portate la pasta alla cottura al dente , scolatela e tuffatela nella salsa affumicata .
Aggiungete un cucchiaio di ricotta salata affumicata grattugiata , foglie fresche di rucola o basilico e servite calda ..

BUON APPETITO 



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