sabato 17 febbraio 2018

RISOTTO DELL'INCONTRO


E' un giorno abbastanza freddo , con una pioggerella mista a neve , a tratti riporta con il pensiero agli inverni di anni fa , quelli veri , quando il freddo era freddo e l'aria era rarefatta e gelida  .
Stamani mi hanno detto che nei prossimi giorni , avremo un inverno come quello del 1985 , quando gran parte dell'agricoltura venne disastrata dal gelo , compresi tanti olivi del babbo.
Ho guardato il mio piccolo orto dalla finestra  e ho pensato che sarà quel che Dio vorrà , non posso angosciarmi anche e soprattutto per cose rimediabili .
Ho guardato le tue mani mamma , e le ho strette cercando di fare attenzione a non procurarti dolore .
Qualche anno fa non erano così raggrinzite , ma oggi festeggi i tuoi primi 75 anni , e appena tornata dal lavoro , non ho potuto fare a meno di venirti a stringere.
Come potrei non farlo o pensare di non  chiamarti almeno quattro , cinque volte al giorno ?  O non lasciarti mio figlio a pranzo anche se sono a casa per farti sentire ancora  l'importanza che rivesti e soprattutto utile  ?
Il nostro percorso di vita non è stato facile , e fondamentalmente non lo è per nessuno..
Non sono una di quelle che proclama insuperabile l'amore materno o filiale.
Ho sempre sostenuto che figli e genitori sono persone , ed in quanto tali , soggetti a sbagliare o commettere errori.
Abbiamo litigato tante volte , ma con la voglia da entrambe le parti , di rimediare presto.
Credo che il babbo sia stato l'immenso filo che ci ha sempre unite .
Prima di entrare in casa tua , mi soffermo  davanti alla  porta a vetri , e ti vedo sempre lì, assorta , seduta accanto al tavolo..indossi i tuoi occhiali da vista , primo grosso scoglio da superare per non volerti vedere cambiata , le braccia conserte  ,i tuoi programmi   ,che mi racconti ogni volta fedelmente e le maledette sigarette che ti hanno tolto troppi respiri e sicuramente la bellezza di tante passeggiate.
Gli occhi sono sempre velati , ci provo spesso a cercare di  vederli sorridere mi travesto anche da pagliaccio .  Ma il dolore che ti hanno provocato è troppo grande e ti giuro che non permetterò a nessuno che ti si venga a piangere quando sarà troppo tardi .
L'ingratitudine di chi hai troppo amato , il tuo dolore.
Avrei voluto vederti sempre felice e serena , come quella sera che ti ho organizzato il compleanno con le tue amiche , una festa a sorpresa per te .
Sono passati pochi anni , e sembra una vita ,domani ti farò una bella torta se l'influenza avrà abbandonato parte di questa casa , altrimenti troveremo un'altra data per festeggiare , presto molto presto , perché il tempo e la vita sono abbastanza tiranni  e non voglio più rimandare.
Voglio dirti più spesso che ti voglio bene , che le creme per il viso che ti ho portato oggi servono a me più che a te , per aiutarti ad illuminare il tuo colorito ed illudermi di potermi ancora addormentare con la testa sul tuo cuore , quando il battito mi calmava e la tua voce mi tornava amplificata nelle orecchie  ..
Chissà perché  la mia mente che dimentica e rimuove ogni pensiero , che non ha più capacità di concentrazione ed è spesso confusa , non rimuove mai il profumo della tua pelle e della lacca per capelli che usavi da giovane . Forse perché certe cose non si possono dimenticare e fanno parte di un bagaglio , quello dei sentimenti , che ciascuno di noi ha il dovere ed il piacere di portare sempre con se ..
Buon compleanno mamma , ti dedico un gustoso risotto dove il radicchio Trevisano incontra la cipolla di Tropea , ed insieme benchè di tradizioni  opposte ,  creano come noi , uno stupendo connubio .


INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • riso , (ho usato il biologico semi integrale ..ma scegliete quello migliore per il vostro gusto), 180 g circa 
  • cipolla di Tropea 2
  • radicchio trevisano un cespo 
  • limone , il succo di mezzo
  • grana grattugiato , 3 bei cucchiai
  • pepe nero ,sale
  • brodo vegetale , mezzo litro circa 
  • burro un cucchiaio per mantecare
  • olio extra vergine di oliva



Pulite bene le cipolle ed affettatele neanche tanto sottili , perché la loro consistenza si deve sentire bene da cotte .
Fatele andare per una decina di minuti in poco olio , circa un cucchiaio  ,e nel frattempo , lavate bene anche il radicchio , tritatelo ed aggiungetelo alle cipolle.
 Fate andare   il tutto a fiamma bassa .
Quando entrambe le verdure saranno ammorbidite , aggiungete il riso e fate tostare.
Spremete  la metà del limone e con il succo filtrato dai semi bagnate il risotto.
Coprite con il brodo caldo e mescolate spesso .
Fate cuocere lentamente e mano a mano che il brodo viene assorbito dal riso , aggiungetelo di nuovo a piccole dosi.
Quando il riso sarà quasi cotto , aggiungete il grana grattugiato ed il burro.
Fate mantecare e servite caldo .

BUON APPETITO 



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venerdì 16 febbraio 2018

CAROTE SIMIL VICHY



Mi rendo conto che questo blog era nato con l'intento di insegnare un minimo di nozioni di base in cucina .
Poi uno si fa prendere la mano , e comincia a cucinare e conseguentemente postare ogni tipo di piatto e ricetta , e magari colui al quale il blog era ed è essenzialmente dedicato , si lamenta di non saper ancora fare a cucinare .
In realtà è vero che  anche le poche volte che capita di preparare la  cena  e tu mi osservi , io mi innervosisco perché ogni angolo della cucina è mio e ne conservo gelosa ogni piastrella , ogni casseruola , ogni posata e tu lo percepisci e mi aiuti a lavare pazientemente ogni oggetto usato senza chiedere  .
Mi raccomando allora, dopo che mi rendo conto di aver preso troppo possesso , che tu rubi con gli occhi , che forse è il sistema con il quale io stessa ho imparato fin da piccola , per esempio i segreti degli gnocchi di patate della nonna .
Ho sempre sfruttato e lo faccio anche adesso , la capacità dell'apprendere visivamente .
Secondo me è la migliore lezione di vita .
Guardare ed imparare .
Poi è vero che dimentico , per esempio non riesco più a leggere un libro e per questo mi rammarico molto , così come non sono in grado di seguire lezioni di base di nessun argomento se non seguo le immagini , perchè ho difficoltà di concentrazione .
Ma in cucina mi viene tutto spontaneo e naturale , qualcosa che scatta dentro e mi suggerisce ..
Poi ci sono le cose semplici , come i contorni che amo moltissimo  le carote , i carciofi , lo spinacio , qualsiasi verdura  che sono spesso protagonisti nella mia tavola  e  cucinarli ,  cosa per me  semplicissima tranne che in preparazioni particolari  , diventa ancora una volta difficoltosa per chi a mala pena sa accendere un fornello ..
Carote Vichy , per esempio..
Vichy splendida località termale in Francia , deve appunto la sua fama alle sue rinomate acque  che la fecero diventare molto presto città fiorente e sviluppata .
Le acque venivano ritenute miracolose , tanto che lo stabilimento termale veniva frequentato anche da Napoleone .
Una rinomata azienda estetica , oltre che alla stoffa a quadretti , resa celebre da Brigitte Bardot in una copertina della famosa rivista Elle , e perché no le sue carote..anche e soprattutto questa è Vichy per noi italiani .
Ecco perché le ho chiamate simil Vichy perché per poterle denominare  così , avrei dovuto avere a disposizione   almeno un litro di quell'acqua portentosa che io ho sostituito con dell'acqua minerale addizionata di anidride carbonica !



INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • carote fresche circa 600  g
  • acqua minerale addizionata di anidride carbonica , circa mezzo litro
  • sale , un pizzico
  • burro, 40 g
  • prezzemolo una bella manciata

Per prima cosa lavate e pulite bene le carote , poi affettatele più o meno uguali per quanto è possibile .
Sistematele in una casseruola dove avrete fatto sciogliere il burro a fuoco basso .



Fatele insaporire mescolando per cinque minuti , quindi ricoprite con l'acqua .
L'addizione di anidride carbonica le renderà più tenere .
Fate cuocere fino a che l'acqua non sarà completamente evaporata ,poi aggiungete un pizzico molto piccolo di sale lasciate glassare leggermente  e completate con un  bel pugno di prezzemolo tritato .
Servite calde .

BUON APPETITO 



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giovedì 15 febbraio 2018

CROSTINO DEL CONTADINO



Gli ho dato questo nome , crostino del contadino, non per svalutarlo , ma al contrario per onorare un piatto talmente semplice che al contempo racchiude eleganza e raffinatezza.
Adoro chi lavora la campagna , i contadini di una volta , quelli che arrivati all'età di cinquant'anni o poco più, erano ormai curvi su stessi , segno di una vita che li aveva davvero provati.
Ma invidio quel loro essere sereni per la semplicità che caratterizzava le loro vite .
Con una falce erano capaci di tenere puliti ettari ed ettari di campo , aravano con un aratro trainato dai buoi , la terra fumava ed ogni stagione rispettava il proprio corso.
Ho avuto la fortuna di conoscere veri contadini , il babbo del resto lavorava con loro , essendo un rivenditore di macchine agricole , ed ho sempre pensato che sono persone meravigliose .
Il contadino ha la scarpa grossa ed il cervello fino , così mi insegnava il nonno..
Ed era vero , sapevano ingegnarsi come nessuno.
Probabilmente al di là della fatica fisica , erano aiutati dal loro vivere lentamente , avranno conosciuto poco ed assaggiato poche culture , paesi , ma sicuramente non sapevano cosa fosse lo stress.
I cibi rispettavano il tempo e le stagioni , si stivava ovunque , persino sotto ai letti , cosa che a pensarci mi provoca ribrezzo ,questo si..
In  cantina c'erano vino  , olio , fagioli , patate , castagne , i più fortunati avevano formaggi e carne di maiale , attaccata al soffitto con ganci rudimentali e completamente ricoperta di pungitopo , la pianta spinosa che appunto non permetteva ai topi delle cantine di sfamarsi con le provviste per la famiglia .
Ed immagino i canti intorno ad un fuoco , la sera quando si legavano insieme le pannocchie di mais , con le quali poi si adornavano le pareti dei vecchi fienili.
In Toscana la bruschetta la faceva da padrona e con la molitura delle olive  a novembre , continua ad essere indiscussa protagonista delle nostre tavole , accompagnata poi da altri crostini , questo è uno di quelli che adoro..





INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • pane integrale , dalle 4 alle 6 fette arrostite
  • formaggio gorgonzola  4 cucchiai
  • pera , 1
  • noci 3/4
  • miele 
  • peperoncino
Preparazione semplicissima..
Fate tostare il pane e poi lasciatelo raffreddare .
Spalmate su ciascuna fetta una dose generosa di formaggio.



Aggiungete una fettina di pere precedentemente ben lavata alla quale avrete tolto il torsolo.
Continuate con un gheriglio di noce ed un filo di miele al quale avrete aggiunto qualche seme di peperoncino.


Assaporate appena fatto!!

BUON APPETITO 




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mercoledì 14 febbraio 2018

CUORI DI BISCOTTO E BUON SAN VALENTINO



In realtà oggi ho lavorato dieci ore e non avevo abbastanza tempo per cucinare o fare una ricetta per il mio blog da condividere con voi.
Tornata dal lavoro però , ho cucinato per  i miei uomini linguine alle vongole e cocktail di mazzancolle , una bella insalatona per me , e poi ho servito a loro dei semplici biscotti che avevo preparato stamani prima di uscire di casa .
Giusto per festeggiare in qualche modo questa giornata , non tanto perché le altre non abbiano valore , ma per onorare  San Valentino patrono degli innamorati..
La mia dolce Nada , mi ha chiaramente mandato un messaggio , perché senza fraintesi lei è l'amore in persona ed io ne sono completamente innamorata .
Il suo messaggio che qui vi ripropongo valga per tutti voi che leggete e davvero seguite in tanti questo mio blog...

IL MIO AUGURIO PERCHÉ TU POSSA SCOPRIRE TUTTI I VOLTI DELL'AMORE .


Vi scrivo la ricetta brevemente , velocissima e semplicissima ...


INGREDIENTI 

  • pasta frolla  pasta frolla  (come da ricetta sul blog che troverete clikkando nelle descrizione in blu, usate farina bianca )
  • confettura di amarena 
  • zucchero a velo 
  • stampino a forma di cuore 



Stendete la frolla e ritagliatela con lo stampo da cuore più grande  , poi con quello più piccolo ritagliate la metà dei cuori formati .
Cuocete tutti i cuori in forno già caldo a 160° per circa dieci minuti su una teglia ricoperta di carta da forno.
Togliete e lasciate raffreddare .


Spalmate di confettura i cuori interi e copriteli con gli altri aperti , mettendo più confettura al centro.
Sigillate delicatamente i bordi premendo e sistemateli sul piatto di portata .
Spolverate con abbondante zucchero a velo!


BUON APPETITO 



L'ora è tarda ed il giorno di  San Valentino sta per terminare , ma  dovremmo fare dei cuori molto spesso ed usare il cuore tutti i giorni , per cui buon lavoro e che la vostra vita sia un predominio del cuore sulla testa ..
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