mercoledì 9 gennaio 2019

BISCOTTINI AL BURRO E MANDORLE


Io non ho mai avuto una nonna che mi cucinava i biscottini..
Ma nel mio immaginario , ho sempre pensato che, dietro ad un tavolo infarinato ci fosse una nonna con un grande grembiule e le mani impastate , ed un piccolo bimbo o magari anche due , in ginocchio sopra due sedie , anch'essi con le manine piene di burro .
Un po' di immaginazione e anche tanta speranza , mi conducono ad avere pensieri così.
Ed i biscotti nascono da se' , non tanto dalla voglia di qualcosa di dolce per il corpo , ma e soprattutto per l'anima .
Adoro il burro , ormai vi è noto .
Evito di tenerne molto in casa perché so che potrei mangiarne così , senza un perché .
E mentre una dannata influenza ha rifatto la sua sgradita comparsa ed il naso gocciola come piovesse a novembre , e l'albero di Natale mi guarda attonito domandandosi probabilmente , tra se e se , se lo terremo anche per i festeggiamenti di San Valentino, io riguardo tutte le mie foto e ritrovo questa dei biscottini al burro.
Sono molto simili agli shortbread , quelli scozzesi e rettangolari , ai quali si associano per il loro inconfondibile sapore e la fragranza dovuta allo zucchero semolato ma assai diversi per forma e per l'aggiunta di mandorle in lamelle che li rendono davvero eccellenti..


INGREDIENTI PER UNA VENTINA DI BISCOTTI

  • Burro morbido , 120 g
  • zucchero semolato , 40 g
  • vanillina , 1 bustina
  • uovo , 1 tuorlo
  • sale un pizzico 
  • farina 0 , 130 g
  • mandorle a lamelle , 150 g
  • zucchero a velo , 100 g
PROCEDIMENTO


  • Mescola il burro morbido con lo zucchero e aggiungi al composto la vanillina ed il sale
  • Aggiungi gradualmente la farina e in ultimo l'uovo
  • Lascia il composto a riposare in frigo per almeno un'ora 
  • Riprendilo e fodera una teglia con carta da forno
  • Con un cucchiaio prendi parte dell'impasto e forma tanti biscotti che rotolerai nelle lamelle di mandorle 
  • Sistema i biscotti nella teglia e cuoci in forno a 160° per circa dieci minuti
  • Togli la teglia e lascia raffreddare poi spolvera con abbondante zucchero a velo
BUON APPETITO !


A Jacopo e Leonardo .
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venerdì 4 gennaio 2019

PATATE RIPIENE DI TOMA


Non so se io possa discendere da qualche etnia germanica , ma credo di essere talmente ghiotta di patate che il solo pensiero di non averne in riserva sopra la mensola della finestra di cucina può farmi venire l'ansia .
E grazie a Dio ci siamo trovati anche in questo..Tu , mangeresti sempre e comunque patate .
Fritte , arrosto , in padella , con i peperoni , specialità Calabrese , e anche semplicemente bollite e condite con del buon olio nuovo .
Se poi , mi ritrovo in questi giorni di freddo alle prese con una cena da inventare , la stufa accesa e qualche avanzo nel frigo , non vedo maniera migliore di cucinare delle patate nel forno della stufa a legna .
Come probabilmente già raccontato , il nonno era solito cuocerle assieme alle cipolle e alle rape sotto la cenere del grande camino della mamma , ed io con questa cottura amo riprodurre in maniera molto diversa , quel suo rituale , tipico delle giornate gelide di una volta , quando ci mettevamo con mia sorella sedute a bordo camino , con un piccolo legnetto in mano ad incidere ogni minuto le patate sotto la cenere per controllarne la cottura .
Il nonno , uomo abbastanza  imponente , con la sua figura , ci rubava tutto il calore della fiamma , per cui eravamo molto accondiscendenti quando ci chiedeva di fare per lui quell'operazione .
Ne uscivamo con delle gote talmente rosse che quasi sembravano riprodurre la fiamma intensa creata dal ceppo nel camino , ma eravamo talmente felici che chissà che cosa pagherei adesso per riaverlo anche solo un minuto con me a condirmi una cipolla cotta sotto la brace .
A parte quindi , il rievocare di momenti intensi e gioiosi , le patate cotte nel forno con un succulento ripieno fanno sempre festa .
Scaldano come un abbraccio caldo , uno sguardo intenso , una fiamma viva ..
Sono molto versatili , perché il ripieno può essere costituito da molte varianti , fondamentale è che ci sia del buon formaggio , cremoso che si sciolga in cottura ...quindi..procediamo !



INGREDIENTI PER TRE PERSONE 
  • patate grandi , più o meno della stessa dimensione , 3
  • toma al tartufo, o altro formaggio semiduro , 200 g circa 
  • prosciutto cotto , 3 fette 
  • cavolfiore due cucchiai bollito
  • formaggio grana grattugiato , 3 cucchiai
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , pepe nero 
PROCEDIMENTO

  • Lava ben le patate poi ungile esternamente con poco olio e massaggiale con del sale 
  • Mettile a cuocere in una  teglia rivestita di carta da forno e controlla la cottura (saranno pronte quando bucandole con una forchetta sentirai che la polpa è morbida)
  • Toglile dal forno e lasciale raffreddare 
  • Dividile a metà e con un cucchiaino privale della loro polpa , lasciandone solo un po' attorno alla buccia 
  • Intanto avrai lessato il cavolfiore a parte in acqua salata , lavoralo con un a forchetta ed uniscilo alla polpa delle patate
  • Aggiungi un trito di prosciutto cotto e formaggio toma , il grana , sale pepe nero e olio
  • Amalgama bene il composto e poi riempi di nuovo le patate 
  • Sistemale nella teglia cercando di ricostituire la loro forma , aggiusta di sale e pepe , ungi con poco olio e rimetti in forno per una  mezzora , il tempo necessario affinché il formaggio si sciolga 
  • Servi calde 


Se avanzano , puoi conservarle un paio di giorni in frigo , avendo cura di farle riscaldare una decina di minuti in forno prima di servirle ..!

BUON APPETITO !




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giovedì 3 gennaio 2019

UVA CON FORMAGGIO E GRANELLA DI FRUTTA SECCA


Mi sono svegliata presto stamani , avevo come l'impressione di essere in una stanza con le mura insonorizzate ed avere le orecchie ovattate .
Mi giravano in testa mille cose da fare e quando penso tanto , inevitabilmente non riesco a dormire.
In quel silenzio , mi è tornata  subito in mente , la gioia delle mattine d'inverno in cui io e mia sorella ci svegliavamo e non sentivamo le auto giù in strada, benché ne viaggiassero molto poche quando eravamo piccole , ma la scesa della neve nella notte aveva attutito ogni rumore ..
Ricordi ..Un passato che ritorna , a cui spesso mi aggrappo ma dal quale ho deciso di prendere le giuste distanze , perché molto coerentemente voglio vivere il qui , l'ora .
Comunque , sebbene la temperatura sia scesa di molto , la neve non ha fatto fortunatamente la sua comparsa , e dico fortunatamente perché , anche se ne sono estremamente innamorata , mi rendo conto quanti e quali disagi può creare ,soprattutto a chi deve viaggiare per lavoro , motivi di salute ..
La neve è molto bella da vedere nei luoghi in cui rende tutto incantato .
Ed è molto tempo che mi piacerebbe fare un giro dentro un paesaggio innevato , ma sempre  e  per mille svariati motivi non riesco mai !
Andrò, prima di morire ,andrò..certo , mi sono imposta che ora è il momento di fare solo quello che mi fa piacere , per troppo tempo ho vissuto cercando di accontentare gli altri .
Adesso ne deve valere davvero la pena .
Avete dell'uva che vi è rimasta da Capodanno ?
Benissimo , questo meraviglioso finger food fa proprio per voi !

Preferisco che sia uva nera , ma va bene anche quella bianca ..



INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • Uva nera , una quindicina di acini
  • Formaggio molle tipo Philadelphia o caprino , 250 g
  • Granella di pistacchio o nocciola 150 g
  • Trito di rosmarino o timo
  • Pepe nero macinato
PROCEDIMENTO

  • Lava ed asciuga bene ogni singolo acino d'uva 
  • Amalgama il formaggio con il trito d' erbe e pepe nero
  • Avvolgi , aiutandoti  con l'incavo della mano ogni acino con il formaggio formando una sorta di guscio
  • Rotola ogni pallina così formata nella granella di frutta secca 
  • Servi con uno stecchino 
Si conservano anche un giorno in frigo , anche se la granella tende ad ammollarsi e perdere di sapore !

BUON APPETITO ...


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martedì 1 gennaio 2019

MINI PANETTONE FARCITO ALLA CREMA DI PISTACCHIO E MASCARPONE


Buon anno a tutti , non non vi auguro che sia migliore o peggiore .
Non credo che quando ci auguriamo sempre di meglio  ,abbiamo da buttare via tutto il passato o per lo meno gran parte di gioie e dolori che ci hanno segnato nell'arco di un anno.
Il cambiamento nasce dalla testa e dalla volontà di ognuno di noi .
Possiamo aspettare che cambi la nostra vita solo sperando nel destino ?
In realtà io sono anche molto fatalista e convinta che ciascuno di noi ,  alla sua nascita , abbia un destino suo già scritto , ma credo anche molto fermamente che ognuno di noi con piccoli o grandi interventi sia un po' collaboratore del nostro cambiamento.
Ho provato ad essere arrabbiata con la vita , con il mondo , a singhiozzare lacrime amare ed il risultato era che ogni giorno che passava mi sentivo ancora più frustrata .
Ho provato  a guardare la vita con altri occhi , ad assaporare più lentamente il tempo che scorre tiranno.
Certo non posso vivere come vorrei , ma se vedo un tramonto mozzafiato , mi fermo e mi ripeto quanto sia fortunata a ritrovarmi a godere uno spettacolo così immenso.


Ho cercato aiuto ovunque certe volte , ma non ho avuto molte risposte , o forse non quelle che mi aspettavo . Ho aspettato , soprasseduto poi ho cominciato a prendere le mie decisioni in piena autonomia .
Un giorno ricordo di aver chiesto solo tanto amore e comprensione , perché troppo ne avevo da dare .
E sono stata ascoltata .
Non so se esiste un Dio Cristiano , Cattolico , Musulmano , Buddista  che muova le fila di un progetto molto più grande di noi.
So che ogni anno sento la necessità di visitare un posto dove trovo pace e posso ringraziare in silenzio.
Non torno beata , o diversa come sento dire molto spesso da chi si reca in pellegrinaggio, ma mi piace pensare che qualcuno in quel silenzio ormai ascolti le mie parole sommesse e il mio grazie dal cuore .
Oggi la luce era meravigliosa , ho indossato gli occhiali da sole , un piumino pesante e persino i guanti di lana , da domani arriva il grande freddo , così hanno annunciato , ma ho un cuore così caldo che non temo niente .
Ho tanti obbiettivi , e a piccoli passi vorrei che finalmente la mia serenità culminasse nella sua massima espressione .
La vita semplice , le poche aspettative , i vani desideri e la pochezza con la quale mi pongo di fronte alla vita , (pochezza che non è sinonimo di sottovalutazione ..ma anzi) , stanno cominciando a premiare la mia ostinata caparbietà.
Intanto inizio l'anno con la mia prima ricetta sul blog , che è dolce , come tanto vi piace , ma semplice e scenografica , e se volete buonissima pure .
Si tratta di un piccolo panettone che potete ancora proporre per la festa dell'Epifania o se vi avanzano pandori e panettoni anche dopo le feste ..provatelo però !
Ho volutamente fatto sbordare la cioccolata bianca , perché sarebbe stato perfetto averla messa precisa a ricoprire solo la calotta del dolce , ma il gusto di quella che cade e si ammassa nel piatto ha un suo perché e vi invito a provarlo...
Ancora auguri ..dal cuore con tutto il cuore !


INGREDIENTI PER DUE PANETTONI PICCOLI


PER LA CREMA 
  • Mascarpone  250 g
  • panna fresca , 200 ml
  • crema di pistacchi , 180 g
  • zucchero a velo , 2 cucchiai
PER LA COPERTURA

  • Tavoletta di cioccolato bianco , 200 g
  • granella di pistacchi
  • fragole fresche



PROCEDIMENTO

  • Mescola il mascarpone con la crema di pistacchi e lo zucchero a velo
  • A parte monta a neve ben ferma la panna 
  • Mescola entrambe le creme girando lentamente dall'alto verso il basso e poni in frigo 
  • Sciogli a bagnomaria la cioccolata bianca 
  • Seziona il panettone in senso orizzontale e fai quattro fette 
  • Ricopri la base con la crema di mascarpone e pistacchio, poi poni la fetta di panettone e ricopri di altra crema 
  • Continua fino a che avrai ricostituito il panettone e a quel punto  chiuderai con la sua calotta 
  • Ricopri con il cioccolato bianco fuso e spolvera di granella di pistacchio
  • Taglia in piccolissimi pezzi una o due fragole e sistemale sopra al cioccolato
  • Lascia raffreddare e servi 


BUON APPETITO ... (Dedico questi due panettoncini a due meravigliosi bambini e alla loro mamma ...)

Silvia


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