venerdì 22 gennaio 2016

ARANCINI CALABRESI

,,Lo so , lo so ,
so bene che gli Arancini sono una peculiarità siciliana , ma come spesso accade io rivisito le ricette originali e le rendo calabresi per cui stasera con un po' di pazienza mi sono addentrata nello stupendo mondo di 'nduja e caciocavallo silano , ingredienti stupendi per la farcitura di deliziosi arancini..





INGREDIENTI











  • 500 GR DI RISO CARNAROLI
  • 100 GR DI 'INDUJA
  • 15O GR DI CACIOCAVALLO SILANO
  • 100 GR DI PARMIGIANO REGGIANO 
  • UNA NOCE DI BURRO
  • UNA BUSTINA DI ZAFFERANO
  • 100 GR DI PISELLI 
  • UN BICCHIERE DI ACQUA
  • UNA PRESA DI FARINA 
  • PANE GRATTUGIATO
  • OLIO DI ARACHIDI


La 'nduja è un tipico salume calabrese a pasta molle , composto da carne di maiale e abbondante peperoncino , talmente abbondante che la bocca prende fuoco solamente al minimo assaggio e sembra ,ma non  l'ho mai accertato che un bicchiere di latte o mollica di pane aiutino a spegnere il bruciore delle fiamme..
I calabresi doc ne fanno un buon uso , spalmandola sul pane , sopra la pizza o mescolandola alla salsa di pomodoro come condimento per la pasta...
La migliore , secondo il mio compagno che è catanzarese, si trova a Spilinga e durante la nostra vacanza ne abbiamo fatto una scorta notevole..
Ho fatto questa premessa , perché non è scontato che tutti conoscano questo salume .
Noto molto spesso nei ricettari , delle spiegazioni di procedimenti che partono dal presupposto che chi si serve della ricetta sia un abile cuoco o conoscitore della maestria culinaria ..
Nella mia personale esperienza , essendo il mio compagno per nulla avvezzo alla cucina , rimango basita quando mi rendo conto quanta difficoltà egli incontri nel leggere anche solo gli ingredienti proposti..
Ricordo benissimo, la prima volta che si è cimentato in un risotto mozzafiato al gorgonzola e pere ,con il tentativo di  di sorprendermi al mio ritorno..
Ma il suo segreto non poté rimanere tale ,in quanto con una telefonata abbastanza frustrante, mi chiese come poteva fare un brodo, e un qb di sale a cosa poteva corrispondere...
Per cui il mio desiderio più grande è cercare di rendere comprensibile la ricetta  e l'esecuzione ...

Cuocete il riso in una quantità d'acqua tale che , a fine cottura dello stesso sia stata completamente assorbita ,questo perché l'amido del riso non verrà gettato con l'acqua di cottura e darà maggiore consistenza agli arancini.


Appena il riso è cotto , spegnete la fiamma ed aggiungete lo zafferano, precedentemente fatto sciogliere in pochissima acqua calda , il parmigiano e la noce di burro.
Amalgamate bene il tutto e fate raffreddare magari dentro una teglia , spianando con un cucchiaio il riso cotto.
Nel frattempo tagliate a piccoli pezzetti, il caciocavallo, la 'nduja e preparate anche i piselli.
Appena il riso si è raffreddato prendetene all'incirca un cucchiaio e mettetelo dentro la mano cercando di racchiuderla, formando un piccolo incavo all'interno del quale metterete un po' di piselli , la 'nduja e qualche pezzetto di formaggio.



Richiudete con altro riso e formate delle sfere più o meno grandi a seconda dei gusti che devono ricordare le arance : continuate cosi fino ad esaurimento degli ingredienti.
Una volta preparati gli arancini , (con queste quantità di ingredienti ) circa una decina , prendete la farina e stemperatela con l'acqua formando una pastella piuttosto molle dove andrete a passare l'arancino prima di rotolarlo nel pane grattugiato.
Tenete a portata di mano una bacinella d'acqua perché sarà utile bagnarvi spesso le mani.
Portate ad ebollizione l'olio di semi di arachide in una pentola piuttosto alta e stretta perché gli arancini devono friggere in molto olio bollente . Al massimo friggetene due alla volta..





Appena si saranno dorati metteteli con una schiumaiola in un piatto con abbondante carta assorbente , quindi trasferiteli in un vassoio da portata e gustateli preferibilmente caldi accompagnati da una fresca birretta ..

Buon appetito ...



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