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giovedì 26 gennaio 2017

TORTA SALATA CON PORRO E RICOTTA


Un altra bella giornata di sole da godere dietro ai vetri , ma fa lo stesso primavera appena un raggio oltrepassa la finestra della camera ed accenna a scaldare solo idealmente ogni cosa.
I giacinti stanno fiorendo sopra la mensola della sala , ci parlo e li ringrazio di tutta la bellezza ed il colore che mi offrono gratuitamente e penso che le cose spontanee e naturali sono sempre le più belle .
Sotterrati in una piccola cassettina di legno dal loro caldo humus e terreno  ,hanno retto ad una temperatura glaciale notturna , quando stanca di pensieri mi sono dimenticata di ritirarli al caldo la sera .
Sono un po' come le persone a volte meno gli fai e più ti amano  e nonostante le mie lievi dimenticanze mi hanno ripagato di uno spettacolo meraviglioso.
Comunque sono veramente felice che basti un po' di colore a rasserenarmi .
I semplici motivi a volte  mi fanno venire voglia di  cucinare qualcosa di colorato da portare in tavola e nella mia torta salata di porri ho aggiunto delle fettine di pomodorini per appunto dare colore e spazzare via il grigio delle giornate invernali e delle anime in attesa di essere riscaldate ..
Ho scelto di fare la pasta brisè da sola senza burro , perché è semplicissima e sono convinta faccia un po' meno male ...
Chiaramente vi do la ricetta ..

PER LA PASTA BRISE ALL'OLIO


  • 200 G DI FARINA 
  • 80 G DI OLIO
  • 70 G DI ACQUA FREDDA GASSATA 


Pochi passaggi: mettete nel mixer la farina con l'olio , fate un composto sabbioso mescolando per qualche secondo , poi aggiungete l'acqua molto fredda di frigo e mescolate ancora qualche secondo.
Fate una palla omogenea , e rimettete in frigo per almeno mezz'ora .


Mentre la pasta è in frigo , preparate gli altri ingredienti.

INGREDIENTI PER 1 TORTA SALATA DI CIRCA 24 CM

  • 1 PORRO MEDIO GRANDE
  • 150 G DI PANCETTA A DADINI
  • 250 G DI RICOTTA VACCINA 
  • 1 UOVO
  • 2 CUCCHIAI DI PARMIGIANO GRATTUGIATO
  • 1 PIZZICO DI NOCE MOSCATA 
  • QUALCHE POMODORINO 
  • ORIGANO
  • SEMI DI PAPAVERO 
  • SALE 
  • PEPE
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 



Pulite il porro e tagliatelo a fettine abbastanza sottili , (in questa torta ho aggiunto anche un carciofo che avevo in frigo...) 
Scaldate due cucchiai di olio in una casseruola , quindi aggiungete la pancetta e quando sarà dorata mettete la verdura .
Fate cuocere piano fino a che non avrà raggiunto la consistenza un po' molle .

Intanto con una forchetta sfate la ricotta in un'insalatiera e aggiungete anche l'uovo ,il formaggio la noce moscata ,il sale ed il pepe .


Non appena la verdura si sarà raffreddata , aggiungetela al composto di ricotta .



Lasciate riposare il ripieno, e nel frattempo stendete la metà della pasta brisee preparata.



Bucherellate con i rebbi di una forchetta , e andate a riempire con l'impasto preparato.

Con l'altra  metà fate delle strisce e mettetele sopra la torta , assieme ai pomodorini e il pizzico di origano.



Mettete in forno caldo per circa 30 minuti alla temperatura di 190° e se vedete che il sopra si colora troppo , coprite con la carta di alluminio .



Buonissima servita calda ma mantiene inalterato il sapore anche per il giorno successivo alla preparazione ..

BUON APPETITO 



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mercoledì 25 gennaio 2017

I CARCIOFI AMMOLLICATI


Certo so benissimo che preferite i dolci , i biscotti e tutto quanto fa carezza alternativa ..
Però dobbiamo , e giuro che per me non è un sacrificio , anzi, mangiare per quanto più possiamo le verdure .
Se la sottoscritta  ,capra ,  ne mangerebbe a quintali , mio figlio è un po' meno propenso ,tranne in quei periodi che io chiamo di austerità in cui devo stare molto attenta anche a dosare un filo di olio.
Si perchè come tutti gli umani , ci tiene a fare la sua bella figura , fisicamente parlando , anche se gli inculco tutti i giorni nel cervello che ciò a cui deve tenere è il cuore .
Una bell' anima sarà sempre più apprezzata di un bel fisico ..anzi !!!
Certo lui mi guarda facendo quasi finta di ascoltarmi e poi risponde ..(come non dargli ragione ...) che forse la penserà come me alla mia età..
Allora con il mio compagno cerchiamo sempre di comprare le verdure di mille qualità e al suo chiedermi "piacerà a Franci??" rispondo annuendo perchè sono certa che troverò un sistema per fargli mangiare la tanto amata verdura.
Per i carciofi era sempre stata dura...
Quando li ha assaggiati così ha replicato immediatamente che forse non aveva ben capito come fosse il gusto del carciofo .
Certo per farli ammollicati ci va la parte più tenere e poi il pane , il formaggio...

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • 6 CARCIOFI
  • MOLLICA DI PANE RAFFERMO  DUE CUCCHIAI
  • 1 LIMONE 
  • 1 SPICCHIO DI AGLIO
  • 3 CUCCHIAI DI PECORINO GRATTUGIATO
  • MEZZO BICCHIERE DI VINO BIANCO
  • SALE
  • PEPE
  • ORIGANO 
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 


Pulite i carciofi eliminando loro le foglie esterne più dure e la parte centrale  ,il fieno  ,se ne hanno , poi tagliate anche l'estremità e fateli a fettine abbastanza sottili che metterete in una ciotola di acqua in cui avrete spremuto il limone .

Scaldate poi l'olio di oliva con lo spicchio di aglio , aggiungete i carciofi che avrete fatto scolare bene e dopo che si saranno ben dorati , aggiungete il vino bianco e fate evaporare.



Cuocete a fuoco lento per altri 30 minuti circa e nel frattempo preparate il mix di pane , pecorino origano e sale .
Quando sarà trascorso il tempo previsto coprite i carciofi con il mix e lasciate stufare ancora per  due  minuti.

Servite caldi ....

BUON APPETITO 






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martedì 24 gennaio 2017

GRAFFE NAPOLETANE


Non ho mai amato particolarmente il Carnevale , anche se ho dei bei ricordi legati all'infanzia ,quando  indossavo il vestito rosso e nero da spagnola  per giorni e giorni e mi ci addormentavo sfinita dal pianto perché non volevo toglierlo neppure per andare a dormire .
E poi le feste dell'ultimo giorno di Carnevale ..il pomeriggio zia Clara ci portava in un locale della mia città , dove si facevano feste mascherate per bambini , e già li avrei dovuto cominciare a capire il mondo .
Non era bello chi aveva degli occhi espressivi o dei bei capelli , ma chi indossava il costume più bello .Un po' come oggi , non vale chi ha valori intrinsechi  ,ma chi ottiene più mi piace su Instagram , chi ha una miriade di followers(è così che si chiamano no??) ,chi si plastifica per piacere (a chi ???? ) insomma chi fa parte di un certo teatro, mentre ti accorgi che chi vale davvero , è di un'umiltà infinita. 
Ricordo che un anno tornai a casa piangendo  , perché ero partita convinta che avrei vinto il  primo premio come migliore maschera  , invece lo vinse un mio compagno di classe che indossava un vestito da Indiano .
La delusione però durò molto poco , il tempo in cui mamma mi spiegò che la madre  di quel bambino lavorava da sarta per tirare avanti , e aveva cucito il vestitino durante la notte per permettere al figlio di non sentirsi diverso dagli altri .
Ricordo che il mattino seguente, lo abbracciai forte a scuola e gli dissi in un orecchio di essere felicissima per il suo premio .
Lui mi chiese di diventare la sua fidanzatina e la nostra  "storia" durò per tutto il tempo delle elementari .
Così come me , mio figlio era solito indossare i suoi costumi  da Carnevale ,durante i giorni di tutto l'anno , non c'era un perché o per come .
Tornava da scuola e decideva che in quella giornata sarebbe stato l' Uomo Ragno , ed io lasciavo che si sentisse così perché capivo ...era soprattutto durante la raccolta delle olive che trascorreva pomeriggi interi con i polsi rivolti verso il cielo a cercare di tessere una ragnatela invisibile verso di me che ero intenta a raccogliere sopra l'albero le olive  e ancor di più  i suoi sputi che servivano ad imitare il personaggio ..ndr....quella ragnatela che ancora ci tiene silenziosamente uniti , come quando mi guarda triste mentre sono seduta e mi porta un caffè ..il suo gesto d'amore estemporaneo,uno dei tanti , che nasconde dietro la sua apparente rudezza una dolcezza infinita , tipico degli animi nobili .Le graffe sono un  dolce di Carnevale napoletano probabilmente  nacquero dietro il dominio   Asburgico in quel territorio , quando appunto i  loro Krapfen diventarono similmente le graffe attuali...
Le ho fatte ieri  ,non so quando sia il martedì o il giovedì grasso , ma per me c'è sempre un motivo per festeggiare la vita...

INGREDIENTI PER CIRCA 20 GRAFFE

  • 500 G DI FARINA MANITOBA
  • 50 G DI ZUCCHERO SEMOLATO
  • 280 G DI PATATE 
  • 50 G DI BURRO 
  • 1 PIZZICO DI SALE 
  • 3 UOVA
  • LA SCORZA DI 1 LIMONE 
  • 70 G DI LATTE 
  • 25 G DI LIEVITO DI BIRRA
  • OLIO DI ARACHIDI PER FRIGGERE 
  • CARTA DA FORNO
  • ZUCCHERO PER GUARNIRE



Lessate le patate con la loro buccia poi lasciatele raffreddare .
Sciogliete il lievito di birra nel latte tiepido.
Sbucciate le patate e passatele  in uno schiacciapatate ,raccogliete la purea  in un piatto .
Sbattete le uova intere con lo zucchero e quando saranno belle spumose  aggiungete , il burro a pezzetti (facendo attenzione ad  aggiungere un pezzetto solo dopo che avranno assorbito quello precedente)
la scorza del limone grattugiata, ed il pizzico di sale .
Successivamente , aggiungete il latte con il lievito , fate amalgamare bene il tutto quindi passate alle patate schiacciate e alla farina .
Potete fare l'impasto con una planetaria ma anche a mano perché si mescola bene , fate attenzione però che tende molto ad appiccicarsi .
Non siate tentati dall'aggiungere altra farina , altrimenti le graffe perderanno la loro sofficità.
Per maneggiare bene l'impasto spalmatevi del burro nelle mani .
Non appena l'impasto è pronto mettetelo a riposare coperto da pellicola  in una terrina, cosparsa anch'essa di burro ,  all'interno del forno spento con la luce accesa .
Lasciatelo almeno un paio d'ore .



Quando sarà ben lievitato , cominciate a prenderne dei pizzicotti di circa 60 g ciascuno lavorateli come fossero dei bastoncini e chiudeteli alle estremità formando una ciambella ,lasciate il foro centrale grande perché durante la seconda lievitazione tenderà a richiudersi.
Sistemate tutte le ciambelle sopra ad una teglia da forno rivestita di carta .
Rimettete la teglia in forno spento con la luce accesa , lasciate almeno un'ora .


Trascorso il tempo prestabilito le ciambelle saranno belle gonfie quindi cominciate a preparare la frittura .
Un piatto con della carta assorbente , un piatto colmo di zucchero , pinze metalliche e schiumaiola .
Mettete abbondante olio di arachidi in una casseruola non grande ma alta  ,io ho fritto una ciambella alla volta , perché la ciambella deve friggere in abbondante olio .
Per evitare che la lievitazione si compromettesse , ho tagliato ciascun pezzetto di carta da forno dove era adagiata la ciambella , e appena l'olio era caldo ho cominciato a mettere le ciambelle in frittura con la loro carta .
Le pinze vi serviranno a questo , a togliere la carta da forno che scivolerà via da sola dopo qualche secondo .
Friggete le ciambelle per pochi secondi , altrimenti diventeranno troppo colorite .
Lasciatele asciugare nella carta assorbente dopodiché passatele nel piatto con lo zucchero facendolo aderire bene in ogni parte della superficie della ciambella.

Calde sono eccezionali , ma anche per la colazione di stamani, avevano mantenuta quasi intatta la loro morbidezza ..


BUON APPETITO





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lunedì 23 gennaio 2017

PIZZA DI PANE



Ci risiamo..è lunedì !!!
Contrariamente alla stragrande maggioranza di persone ,almeno credo , parto sempre bene il lunedì... nello specifico , pensando appena sveglia che posso vivere ancora un' altra  giornata di questa vita , oso dire quasi meravigliosa??!! ..e non mi riferisco alla mia ma alla vita in generale ..
Non ho  aspettative , ormai non più , se non per ciò che concerne la salute di mio figlio ed il mio compagno ,ancor prima della mia , e sono seriamente convinta che basta quello.
Il freddo non accenna a diminuire , e questa permanenza forzata in casa a volte mi rende un po' fobica .
Metto sul tavolo riviste , libri , poi con il televisore acceso ad ogni ora , mi faccio male perché non c'è più una notizia che rallegri l'animo,ieri un meraviglioso film "Hotel Rwanda " mi ha fatto commuovere e ve lo consiglio vivamente .
Franci ha trascorso tutta la giornata di ieri a studiare per un compito e quando l'ho salutato stamani mi si è stretto il cuore perché penso a quanta fatica fa , al suo animo sensibile e le mani sudate ogni volta che deve affrontare un qualcosa leggermente più grande di lui.
A volte penso che è proprio una catastrofe averlo fatto sensibile come me .
Meglio i menefreghisti , coloro che dicono che ci saranno sempre , strano ..ma fatta eccezione che per le tre o quattro persone di casa , e tre o quattro vere amiche non mi risulta essere così ..
Anzi forse tutti coloro che  dicevano che ti avrebbero amato in ogni caso , sono quelli   che ti feriscono  e pugnalano sempre alle spalle ..quindi figlio mio impara presto a distinguere il bene dal male e non aspettare di arrivare su con l'età ...
Si vive meglio poi quando , come dicono i napoletani  ,ce se ne fotte proprio ...
Bella la vita quando pensi a te principalmente , quel sano egoismo che ti aiuta a vivere e ad amare di più gli altri...
Chissà se potrò trasmettere la serenità di adesso al mio Franci..già averlo sentito fischiettare sotto la doccia per me è una gioia immensa.
Il pane della settimana è avanzato , noi consumiamo quello che io chiamo "terrone "  ,del buonissimo pane cafone che rimane meraviglioso per diversi giorni , ma ieri , era davvero tanto , così ho preparato la pizza di pane ..buonissima da mangiare al piatto , semplice e soprattutto ottima come riciclo , perché il motto è ...non si butta via niente !!!

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • 300 G DI PANE RAFFERMO
  • 200 G DI ACQUA
  • 3/4 CUCCHIAI DI OLIO EXTRA VERGINE
  • 4 CUCCHIAI DI FORMAGGIO GRATTUGIATO
  •  PEPE
  •  500 G POMODORI PELATI 
  • SALE 
  • ORIGANO 


Prendete il pane e rompetelo a pezzetti non troppo piccoli , oppure mettetelo in un mixer ma non fatelo grattugiato .
Sistematelo in una ciotola e bagnatelo con l'acqua  ed olio .
Lavoratelo con le mani e poi lasciatelo riposare un 'oretta .
Anche se vi sembra troppo denso , non aggiungete acqua , perché si ammorbidirà da solo .
Preparate intanto i pomodori pelati.
Sfilettateli con una forchetta , aggiungete un pizzico di sale , un filo di olio e tanto origano . 



Rivestite una teglia  con della carta da forno , e andate quindi a stendere l'impasto fatto con il pane , al quale avrete aggiunto il formaggio , il pepe e un altro filo di olio (il sale solo se usate del pane non salato ).
Stendete bene sulla carta e lasciate alto circa 2/3 cm .
Versate i pomodori pelati sopra l'impasto, e  ancora un filo di olio.



Mettete in forno e cuocete per circa trenta minuti a 180° .
Togliete , lasciate raffreddare e tagliate .



Gustate calda  e se vi avanza buonissima anche senza essere riscaldata -

BUON APPETITO 



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