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sabato 24 giugno 2017

INSALATA DI FARRO ALLA LIGURE




Guardo stravolta il soffitto , lo fisso come inebetita , non trovo conforto se non in quei pochi  minuti che passo , almeno due volte al giorno  ,sotto la doccia .
Sto molto attenta a non usare acqua più del necessario ,la Toscana in questo periodo è in emergenza siccità , come del resto altre regioni , ed ho imparato a riciclare anche solo una piccola goccia.
Non amo lo spreco di niente , figuriamoci di acqua.
Mentre lavo le foglie di lattuga , tengo una grande ciotola sotto al rubinetto che raccoglie il flebile filo di acqua.
La potrò utilizzare per fare bere i gerani alle finestre , gli unici che ho deciso di salvare .
Per il resto , l 'erba del prato e le piante del giardino riassumono bene , soltanto alla loro vista che cosa è stata la situazione metereologica di questo ultimo mese .
Attenzione a fare troppe lavatrici , ad usare in maniera eccessiva la lavastoviglie e a chiudere il rubinetto del lavello del bagno , mentre lo spazzolino elettrico pulisce bene i miei denti..E poca cucina , che mi costringe a pubblicare meno ricette , ma forse questo è un bene per voi !!!
Che cosa rimane nel  vostro cuore di una località che avete visitato  ?
Profumi , sensazioni , colori , persone e cibo...per me è un insieme di tutto questo.
Non so cosa prevalga fra tutte queste cose , ma spesso nel rifacimento di piatti tipici  , il pensiero si perde nei ricordi e rivivo dolcissime emozioni..
Sarà così anche per ciascuno di voi ?  O  ognuno ha un senso più spiccato dell'altro  con il quale esercita maggiormente la capacità di ricordare e rivivere un'esperienza , una sensazione '...
I pomodori ed il basilico , parlano del nonno e del suo orto , ma più o meno la verdura in generale , ci sono poi i sapori della mia amata Calabria , della Grecia , dell' Africa del nord, della Liguria.
Ho comprato due vasetti di basilico , uno per me l'altro per la mamma , in un piccolo chiosco di piante e fiori ,emana quel profumo intenso che solo il pesto Ligure ha.
L'ho ben trapiantato , e lo annaffio con piccoli  bicchieri di acqua ogni mattina , quando ancora il caldo non ha preso il sopravvento .
A volte ci parlo e con il palmo della mano lo sfioro delicatamente , perché così facendo , il suo profumo si espande ancora più velocemente ed intensamente..
Ricorda la pasta che ha cucinato Daniela , il loro terrazzo , la vista sul mare ...ricorda noi felici ovunque , la mia mano che cerca la tua sotto il tavolo e la trova sempre li , ad aspettarla.
In fondo tutta la vita , è  attesa di una mano che si incastri a perfezione , e se tu non mi fossi accanto adesso probabilmente la mia mano sarebbe ancora in cerca di pace , ma la vita mi ha fatto questo meraviglioso dono e le sono grata.
Il farro in estate ci piace molto , e le insalate che cucino le faccio sempre avanzare , così che il giorno dopo diventano quasi sempre pranzo al sacco per te nella tua pausa pranzo ..
Questa è veramente buona e ho preso spunto da un piatto tipico  ligure, cucinato appunto da Daniela , la cui originale versione prevede pasta , nella fattispecie trenette , bavette o linguine..




INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  1. Farro precotto , 240 g
  2. patate , 3 medie
  3. fagiolini verdi in erba ,250 g circa
  4. pesto di basilico , 6 cucchiai da minestra 
  5. sale , pepe 
  6. olio extra vergine di oliva 
  7. grana grattugiato , una bella manciata 
  8. qualche foglia di basilico fresco

Per la ricetta del pesto , vi rimando a quella che ho pubblicato nel blog, tempo fa.

Cuocete il farro in abbondante acqua , seguendo le istruzioni di cottura -
Nel frattempo sbucciate le patate e mondate i fagiolini , e fateli a pezzetti .
Quando saranno trascorsi i due terzi del tempo di cottura del farro , aggiungete anche le patate tagliate a pezzetti ed i fagiolini .
Salate leggermente e fate riprendere il bollore .




Assaggiate e controllate la cottura , quindi scolate e tuffate su di una zuppiera capiente dove avrete messo il pesto .
Mescolate bene il tutto e se necessario aggiungete dell ' olio.
Una bella manciata di grana grattugiato e foglie spezzettate di basilico completeranno il piatto.

Potete gustare appena pronto o come insalata fredda .



BUON APPETITO



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lunedì 19 giugno 2017

CIAMBELLA AI MIRTILLI E FARINA DI FARRO E DUE SPLENDIDI GIORNI A GENOVA


Il caldo aveva preso un po' il sopravvento , giacché in auto mia sorella non sopporta l'aria condizionata , ed avevamo viaggiato nei sedili posteriori io e il mio compagno in cerca di un flebile filo d'aria .
Con la fronte madida di sudore , mi sventolavo per rinfrescarmi con parte dell'abito leggero di cotone , cercando refrigerio in quella giornata dall'afa insopportabile .
L'autostrada correva dritta e veloce , ed ogni tanto mentre mi assentavo con i miei pensieri , una frenata repentina di mio cognato mi riportava alla realtà.
Erano anni che i miei parenti di Genova , mi invitavano a trovarli , non c'ero mai stata , ma stavolta , approfittando degli ultimi giorni delle mie ferie , avevo più di un motivo per vederli.
Intanto il desiderio di viverli , abbracciarli forte e riconoscere in quell'abbraccio qualcosa che parla di casa e di serenità e poi il desiderio forte di far loro conoscere la persona che ho accanto , che non avevano mai visto.
Ci sono dei parenti  molto stretti  ,che ti restano , forse  ,neppure ai margini del cuore , loro benché tris cugini della mamma , rappresentano da sempre parte stessa del cuore .
L'ho sempre sentito e saputo , perché certe cose si  possono solo sentire .
Un fine settimana da trascorrere insieme  ,visitando la  loro meravigliosa  città di Genova , era quanto di più meraviglioso potessero regalarmi .
Massimo ha gli occhi neri , di quelli che ti guardano e ti parlano senza parole il suo parlare con inflessione genovese , lo rende ancora più interessante , non ha pari per ciò che concerne cuore e bontà .
Nel descriverlo al mio compagno avevo cercato di esagerare , e , al ritorno dal nostro fine settimana , dopo un primo silenzio in auto , mi ha ribadito che ciò che gli sembrava enfatizzato , era in realtà pochezza .
Daniela sua moglie , ha due occhi azzurri come il mare  ,lo stesso che circonda la loro casa affacciata sulla Marina di Genova .
E' tutto delicato e di una finezza esemplare ,nella loro splendida casa , quella eleganza e sobrietà che li ha sempre contraddistinti , nonostante il loro essere semplici e di un umiltà che copre e soverchia la loro prestigiosa vita . Vita che inizialmente non è stata affatto  semplice per lui ,  che invece adesso  ha saputo in maniera meravigliosa stravolgere e rendere bellissima.

Ci accolgono all'uscita del casello ed il cuore già sussulta , ma prevale la felicità di sapere che staremo assieme .
Davanti ad imbarcazioni a vela e yacht di un lusso sfrenato , uno splendido hotel con vista sul tramonto , ci aspetta , per una doccia rigenerante .
Tre giorni di mangiate luculliane , di sapori diversi e delicati  , specialità di una Liguria sconosciuta che non mancherò  ,per quel che posso di riproporre , visite interminabili sotto un caldo bollente , alla ricerca di luoghi in cui i turisti non transitano .La vera Genova quella che passa attraverso  via del Campo e le sue etnie , e si snoda in via Prà con i suoi  i carruggi ..Una vecchia trattoria , forse la prima aperta in città, ci vede affamati e assaporiamo un pesto dal sapore immenso , varie torte salate , ed una frittura di pesce che non ha eguali ..
Con loro accanto , con la visita di altri cari parenti , la fronte che suda , l'acqua che scorre  nella gola riarsa , ed ogni angolo diverso dall'altro , svariati  profumi , colori e sapori.
Ci imbattiamo anche in un Suk al porto antico prima di immergerci , io ed il mio compagno , nella visita dell'Acquario di Genova , altro regalo dei " cugini".
Circondati da delfini , pesci tropicali e pescecani , trascorriamo dei momenti bellissimi con riprese fotografiche di tutto quello che suscita ed attira la nostra attenzione , in diretta inoltro ogni foto a Franci che sembra apprezzare rispondendo con una faccina piena di cuori .
In serata ci aspetta una cena di pesce davanti al mare ...associo le due cose e prevale in me anche un senso di colpa per tutti quegli esseri al di la del vetro .
Ci ritroviamo all'uscita , il nostro gruppo vacanza , e con il treno del tardo pomeriggio facciamo rientro in albergo .
L'acqua fresca della doccia consola le mie povere gambe e rigenera ogni parte del mio  corpo , e pronti in poco meno di un'ora ci ritroviamo a cena .
L'aria del mare arriva ai tavoli , c'è odore di salsedine , di pesce , ma anche di profumi ed essenze costose .
Il cibo è ottimo e come sempre ,quando siamo insieme ,scorrono i nostri fiumi di vino .
La domenica mattina ci dirigiamo verso Boccadasse , rimango basita non avrei mai pensato che all ' interno stesso della città si potesse trovare un borgo così meraviglioso di pescatori , dove oggi , domenica , la gente riempie la piccola spiaggetta di ghiaia ,con ogni sorta di telo colorato.
Vorrei farmi un bagno  se fosse meno popolata ma  mi accontento di assorbire ciò che più posso.
Comincia a pervadermi una tristezza strana , tra poche ore dovrò lasciarli e nel finire della mattinata , rivivo grazie a loro , momenti in cui bambina , con la nonna Fernanda avevo visitato Genova.  Ospite della zia Giovannina , la scala che salivo con lei a mano ben stretta , il suo pesto , il suo palazzo in salita e sempre sopratutto Massimo e la sua compagnia, la sua presenza a farci ovunque da Cicerone , come presenza rassicurante in una città a me sconosciuta .
Daniela ci fa un pranzo divino , un primo piatto eccellente , torte salate , fragole e dolci tipici .
Ogni piatto profuma di Genova , di loro.
Quando arriva il momento dei saluti , Massimo mi infila in borsa dei libri di cucina genovese , ha capito della mia passione  , sarà come tenerli ancora di più con me..
Il momento del saluto all'imbocco dell'Autostrada ci vede con gli occhi pieni di lacrime , un abbraccio che vorrei non finisse e la promessa che non staremo tanto tempo senza vederci.
Il silenzio scende in auto appena ripartiamo  , guardo dal finestrino e mi asciugo con un fazzoletto di carta , quello che all'andata era sudore , al ritorno si è trasformato in lacrime .
Mi e ci hanno regalato tre giorni da sogno , completamente ospiti e pieni di tutto , dallo stomaco agli occhi ma soprattutto al cuore ..
Ci sono delle persone verso le quali provi dei sentimenti che non si possono descrivere , per me punti di riferimento da una vita , nonostante la lontananza , nonostante la parentela non strettissima .
A metà viaggio la tua voce ha rotto il silenzio..
  .. Sono meravigliosi , non riesco a dire altro..

Una torta di lunedì , mi aiuta a pensare che sono stata fortunata ad avere nella mia vita persone così e virtualmente la offro a loro , nell 'attesa breve di riabbracciarli forte ..



INGREDIENTI PER UNA TORTA DA CIRCA 24 CM DI DIAMETRO

  1. Uova , 2 medie 
  2. farina di farro , 230 g 
  3. zucchero semolato , 100 g
  4. olio di oliva , 7 cucchiai 
  5. lievito in polvere per dolci , mezza bustina
  6. yogurt ai mirtilli o bianco , 125 g
  7. mirtilli neri freschi , 300 g
  8. limone , una piccola parte della scorza
  9. sale , un pizzico
  10. burro e farina per la teglia 




Lavorate bene le uova assieme allo  zucchero con una frusta , se volete anche elettrica .
Quando saranno diventate ben spumose cominciate ad aggiungere il pizzico di sale e la scorza del limone grattugiata , ne occorre solo una piccola striscia.
Mescolate la farina di farro al lievito , quindi procedete a versarla nel composto alternandola all'olio .
Mescolate e aggiungete anche lo yogurt .



Infarinate leggermente i mirtilli prima di porli nel composto , per evitare che si depositino nel fondo , quindi aggiungeteli all'impasto e mettete il tutto sulla teglia che avrete precedentemente imburrata ed infarinata .
Cuocete in forno caldo statico a 170° per circa trenta minuti , con l'accortezza di controllare sempre il grado di cottura che molto dipende dai forni.

Lasciate raffreddare all'interno del forno , quindi togliete la torta dalla teglia e decorate a vostro piacimento .



Nel caso in cui vi avanzi dell'impasto potrete fare dei graziosi dolcetti o muffins..




..A voi splendidi cugini , a Maria Grazia suo marito Gianni e la piccola Chiaretta ,  a Davide e Gaia così splendidi , la "nonna Fausta" e la piccola cagnetta Jodie, che ci ha presi un pezzo di cuore...

BUON APPETITO....
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giovedì 15 giugno 2017

POLPETTE DI TONNO E PATATE



I primi giorni di caldo afoso , si stanno facendo sentire , ed il primo , o meglio uno dei primi segnali , posso scorgerlo dalla finestra quando i miei occhi cadono sul giallo dell'erba del prato , che fino a qualche giorno , fa sembrava un tappeto di colore smeraldo.
Siccome non siamo riforniti di acqua dal Comune , il babbo tanti anni fa , aveva fatto costruire un pozzo proprio nella parte più alta del giardino , visibile dalle finestre di casa .
Ricordo ancora , quando , ignara del fatto che l'acqua sgorgasse metri e metri di profondità sotto al terreno , un rabdomante portato da un amico del babbo , cominciò ad ispezionare tutto il terreno con un piccolo legno di giunco che teneva tra le mani .
" Vedrete , non appena il giunco comincerà ad agitarsi , proprio lì  dovrete costruire il vostro pozzo ".
Mi sono sempre chiesta  , come il babbo avesse potuto  fidarsi di quelle parole  e di un piccolo legno di giunco e con tanto sacrificio fare scavare una buca enorme in profondità , dalla quale nei giorni a venire cominciò a sgorgare acqua .
Sarà per quel sacrificio economico e snervante del babbo , che da allora centellino l'acqua del pozzo e , nonostante cerchi di non fare mancare fiori ovunque , li annaffio la sera con parsimonia , quando le loro foglie  , cariche di polvere e assetate , si arricciano in segno di protesta .
Ormai  ho preso l'abitudine di riciclare l'acqua per quello che posso , e spesso con quella in cui lavo verdura e frutta , annaffio i vasi del terrazzo .
Per cui , tutto questo va a scapito del prato , che assume le sembianze di un perfetto giardino all'inglese solo nel caso in cui la stagione primaverile è clemente e ci bagna con qualche goccia provvidenziale .
 Ma in  questi giorni , che  non piove da un po' , il prato comincia ad ingiallire e forse torna a splendere in tarda estate quando le prime piogge del vicino autunno sembrano lavare pensieri e  cose .
Nonostante questo però , amo il mio giardino , i grandi alberi fatti piantare dal babbo , che coprono di ombra ogni pezzetto di terreno , in parte del quale , due comode sdraio , servono per rifocillarci quando non siamo al lavoro e godere di un meritato riposo al fresco del pino marittimo o del platano dalle foglie immense  .
 E poi tra un libro e l'altro , il profumo di lavanda che arriva portato dal vento , di quelle stesse lavande ricoperte di fiori e di farfalle bianche , che al primo sguardo sembrano tanti coriandoli o pezzetti di carta che cadono dal cielo .
 Non cambierei mai questo posto con la città.
Quando ero più giovane , avendo lasciato la città in cui sono nata per la campagna , c'erano giorni in cui la nostalgia era tanto forte da dover prendere l'auto ed andare  a ricercare ricordi e luoghi , adesso , sarà che sono fatta molto meno tollerante , capisco che è una sofferenza ogni volta che per qualsiasi motivo , in città devo recarmi per forza .
 Ho contato almeno una trentina di auto  ,solo stamani al cui interno il guidatore parlava al telefono senza auricolare guidando tranquillamente  , ho visto una commessa di un negozio di scarpe cercare di prendere aria tra un cliente e l'altro , una telefonata , la corsa in magazzino a reperire i numeri richiesti , l'indifferenza di chi voleva essere servito immediatamente , e la prepotenza di chi le ha urlato "sono stretteeee sono tutte stretteeee!!!! Ha capito ??
 Per un attimo la tentazione di prendere le difese di quella povera ragazza i cui occhi si stavano riempiendo di lacrime è stata forte , poi ho pensato che con certa gente non posso farcela .
 Ho scelto velocemente un sandalo comodissimo ho pagato ancor più velocemente e alla cassa l'ho ascoltata mentre si sfogava dicendomi...era meglio la fabbrica signora , molto meglio  ,adesso  il pubblico è così...
 Quanto capisco , e quanta fretta di tornare nella mia campagna ..Ci soffermiamo in una libreria per fare qualche piccola scorta e ripartiamo immediatamente .
 Forse ho ancora qualche patata , ed assieme al cous cous mediterraneo, come lo chiamo io , voglio preparare qualche polpetta di tonno per stasera , almeno i fuochi saranno spenti durante l'afa del pomeriggio.
                                




INGREDIENTI PER CIRCA 12 POLPETTINE 

  1. Patate , 2 medie 
  2. Tonno in scatola , 240 g sgocciolato
  3. uova , 1
  4. formaggio Grana grattugiato , 2 belle manciate
  5. noce moscata , i pizzico
  6. limone , la scorza grattugiata di mezzo frutto
  7. sale , pepe quanto basta 
  8. pane grattugiato per impanare le polpette 
  9. olio di arachide per friggere 





Lessate le patate con la loro buccia , e quando vedete che i rebbi della forchetta entrano bene al loro interno , spegnete la fiamma e lasciatele raffreddare .
Una volta fredde , sbucciatele e passatele nello schiacciapatate all'interno di una ciotola abbastanza capiente .
 Unite il tonno sbriciolato , l'uovo , il formaggio grattugiato , la noce moscata , sale , pepe e la scorza grattugiata del limone .



Cercate di amalgamare bene il tutto con una forchetta e procedete  con un cucchiaio a prendere parte dell'impasto e formare con esso una pallina di medie dimensioni .
Preparate in un piatto il pane grattugiato e appena la polpettina sarà pronta rotolatela più volte nel pane quindi lasciatela da parte .
Continuate fino alla fine dell'impasto.



Fate scaldare l'olio e quando sarà pronto , cominciate a tuffare delicatamente le polpette al suo interno .
 Friggete facendo girare con una forchetta per permettere una cottura omogenea.



Quando saranno dorate , togliete con la schiumaiola e ponete in una carta assorbente , quindi trasferitele nel piatto di portata .
In estate sono buonissime anche il giorno dopo o mangiate fredde  accompagnate da una bella insalata o pomodori succosi..

BUON APPETITO 



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lunedì 12 giugno 2017

LA CROSTATA CON FRUTTI ROSSI E MARMELLATA DIVENTATA CRUMBLE AI FRUTTI ROSSI...






Sembra che ,attraverso il sogno si liberi il cervello dai troppi file di cui lo riempiamo durante le nostre giornate.
Preoccupati di assomigliare sempre di più agli status symbol , ad avere le stesse sembianze degli altri ,carichi di aspettative e bisognosi di riempire tutti i vuoti con vane essenze ,mai ci preoccupiamo di un presente da vivere.
Del qui ora,perché a pensarci bene  qualcuno sosteneva che in realtà il passato mordicchia al futuro un piccolo morso di presente ..
Vivendo ,non come i broker delle borse Americane ,che si ammalano di.continuo.di malattie cardiocircolatorie, forse mi rendo conto di dare un senso più esteso alla mia vita .
Scalare una carriera mentre fuori la vita scorre ...e intanto veder crescere tuo figlio ..e la vita ..dove è la vita in tutto questo se poi una malattia ti capita tra il capo e il collo e muori in una settimana , se per una vita hai accumulato e non ti sei goduto in santa pace neppure un giorno di respiro pacato guardando l orizzonte e sentendoti vivo..in silenzio assoluto ,in pace con te stesso ed il mondo.
Amo mio figlio svisceratamente ,ho sempre creduto in lui e le soddisfazioni che mi sta dando , ripagano tante cose ,compreso come sosteneva qualcuno , il suo dimostrare di non essere schiavo di niente e nessuno, o piú ignorantemente una stupida capra .
Amo la sua semplicità ed il suo sapere ,la sua gioventù e l imparare tanto da lui.
La sua goliardia nel mangiare una torta ..il suo essere diventato così uomo meraviglioso...
Una crostata per te che nella fretta di farla si è trasformata in un perfetto crumble con marmellata di ciliege e tanta frutta rossa a ricoprire ..fresca vivace ..come te ...grazie dal cuore  dolce figlio...



            Ingredienti per una crostata di circa 22cm
 

PER LA FROLLA  
burro ,200 g
farina 300 g ,se volete anche di farro
4 tuorli
zucchero a velo ,200  g
sale ,un pizzico

Marmellata di ciliege ,o a vostro piacimento
frutti rossi freschi ,ciliege ,fragole ,lamponi


         Procedura

Impastate la frolla secondo indicazioni della ricetta sul blog ,pasta frolla integrale se volete con farina integrale o di farro .
Lasciate riposare in frigo per almeno un ora la pasta .
Lavate bene la frutta e tagliatela in parti più o meno uguali.

Riprendete la frolla e dividetela in due parti uguali circa .
Con la prima parte formate un disco di circa 22 cm con il quale andrete a coprire una teglia apribile della stessa misura
Con i rebbi di una forchetta bucherellate la frolla coprite con carta da forno e ponete sopra del riso o le.biglie per cottura .
Cuocete in forno caldo a 180 per circa quindici minuti .
Togliete dal forno e lasciate raffreddare ,quindi con due terzi della pasta rimasta create delle.briciole più o meno grosse che andrete a spargere sopra la marmellata spalmata precedentemente sul disco di frolla cotta .
Rimettete qualche minuto in  forno e nel contempo stendete la pasta rimasta e tagliatela a forma di piccole mezzelune che cuocerete per dieci minuti in forno dopo aver tolto la crostata.
Fate raffreddare il tutto e procedete a guarnire  con la frutta fresca la superficie della crostata e con i piccoli biscotti create un disegno esterno.
Se volete potete cospargere di zucchero a velo

Buon appetito


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