lunedì 12 febbraio 2018

CHIACCHIERE CROCCANTISSIME E LEGGERISSIME



Eccoci !
Lavorando stamani alla cassa , mi sono resa conto che domani è l'ultimo giorno di Carnevale 
Stelle filanti e coriandoli per festeggiare nelle scuole , comprati da mamme ansimanti perché in gran parte avevano dimenticato anche loro questa data spesso anonima .
E le massaie di una volta , tutte con il lievito e la farina in una mano e nell'altra la busta con lo zucchero vanigliato .
Le  signore con molta fretta e gli uomini desiderosi di accontentare in ogni modo la propria  donna ad attenderli a casa , si affaccendavano davanti a   vassoi di chiacchiere , frittelle , cenci , fiocchi , crogetti , crostoli..in quanti modi li chiamiamo in base ai dialetti e le tradizioni?
Noi  ,abbiamo, ieri sera dopo una domenica trascorsa e dedita alle pulizie e cicli di lavatrici ininterrotti , deciso all'ultimo istante di prepararli in casa, tirando fuori la nostra macchinettina tira pasta o per molti conosciuta come "Nonna Papera"..
Non potevo passare questo Carnevale fingendo che non fosse passato..
Non lo amo , ma fa piacere festeggiarlo in casa solo per i buoni dolcetti che offre e ci propone .
Mi hai tagliato uno ad uno ogni fiocco , così come lo chiamo , con attenzione hai praticato le incisioni centrali e mentre io stendevo la pasta e friggevo in maniera ciclica , tu continuavi a chiedere dove stendere i pezzi già pronti..
Avevo la farina sparsa ovunque , l'odore dello strutto ci ha accompagnati fino a stamani nella cucina e non solo , nonostante avessi avuto l'accortezza di tenere aperta una finestra ..
E poi ripulire tutto insieme e guadare soddisfatti una montagna di stracci che avevi sistemato con un ordine e precisione , come se tu stessi costruendo un muretto di cinta .
E soffiare nel bianco zucchero a velo per tornare bambina , togliere di corsa i vestiti intrisi di zucchero e odore di fritto..
Che importa !
Infarinatevi , sporcatevi di olio , spolverate ogni dispensa e piano di lavoro..la cucina è amore , condivisione passione ed arte ..
Comunque , buon ultimo giorno di Carnevale a tutti ! 
Chissà quante belle mascherine piccole e grandi ..se vi va la ricetta di queste chiacchiere è davvero da condividere ..




Con questa dose otterrete un bel vassoio colmo per almeno 7/8 persone.


INGREDIENTI

  • farina Manitoba , 200 g
  • farina 1 , 50 g
  • zucchero semolato , 40 g
  • burro ammorbidito , 30 g
  • uova , 2 intere
  • i bicchierino da liquore di grappa
  • sale , un pizzichino
  • scorza grattugiata di arancia
  • zucchero a velo , abbondante 
  • strutto per friggere  300 g circa
Cominciate mescolando zucchero e farina , entrambi i tipi , poi formate la classica fontana al centro della quale romperete le due uova .



Lavorate con una forchetta le uova , cercando di fare assorbire piano piano la metà circa della farina .
Aggiungete poi il burro morbido a pezzetti , il liquore e la scorza dell'arancia grattugiata.



Lavorate velocemente l'impasto e dividetelo in più pezzi.
Passate ciascun pezzo nella macchina per tirare la pasta , cominciando dall'apertura più larga fino ad arrivare al 4 , in modo tale che tiriate una sfoglia leggera e sottile.
Mettete a sciogliere lo strutto al gas , e cominciate a tagliare la pasta i rettangoli abbastanza grandi .
Praticate con una rotella dentellata due incisioni parallele centrali e quando lo strutto sarà caldo , fate la prova con un piccolissimo pezzetto di pasta , cominciate a friggere i fiocchi.



La frittura richiederà pochissimi minuti perché bisogna fare attenzione che non si coloriscano troppo !
Togliete con la schiumaiola e posate sopra ad un piatto ricoperto di carta assorbente .
Appena l'olio si sarà asciugato , trasferite in un piatto di portata e spolverate con abbondante zucchero a velo.



Si conservano due o tre giorni , chiusi ermeticamente ....

BUON APPETITO !!


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domenica 11 febbraio 2018

RISOTTO AL LIMONE , PEPE NERO E FIORI EDIBILI



Basta un giorno di sole in questo periodo  a riempirmi il cuore e fare primavera .
Sarà così anche per voi ?
Amo visceralmente l'inverno , ma anche l'estate  quando non è afosa e caldissima come quella scorsa !
Ma nei mesi che precedono l'arrivo della nuova stagione  ,ho una sorta di fermento in me come se avessi davanti mille cose , mille progetti ed obiettivi e se poi a dover arrivare è la Primavera allora il fermento cresce e si moltiplica .
Come non accorgermi che il colore del verde affacciandomi dalle finestre ha cambiato tonalità, e le giornate che si sono fatte un pochino più lunghe , quel tanto che basta a godere di qualche ora di luce in più.
I primi timidi fiori , spuntano nonostante le temperature rigide della notte con tutto il loro vigore , da una terra umida molto spesso coperta di brina , anche qui nonostante siamo in collina .
Lo spettacolo del sole che sorge sopra alla collina illuminando con i suoi raggi la brina mattutina è davvero sorprendente e meraviglioso.
Come meravigliosa è stata ancora una volta la mia fisioterapista del cuore , che ieri sera mi ha invitata a  cena , facendomi trascorrere una serata speciale .
Notevole la sua arte culinaria , il vino offerto tipico della sua terra Abruzzese , i figli con gli amici a cena , ma soprattutto l'atmosfera che ho respirato , la sua gioia , la sua semplicità e voglia di vita che trasmette in ogni cosa che fa .
Il suo volontariato a dimostrazione che fare del bene si può , quello di suo marito che è capace di partire il sabato pomeriggio ed andare a trovare i ragazzi in difficoltà del Meyer , mi fanno capire , ancora una volta che nella vita ho fatto le scelte giuste .
Scelte di vita , scelte di con chi  soprattutto condividere la mia vita , al di là di tutti i falsi perbenismi che ci circondano , scelte di allontanare gente talmente superficiale e vuota che , riguardando anche oggi certi atteggiamenti , mi sento di rinnegare quello che ero e sono stata .
Ma non lo faccio perché tutto il bagaglio che ho con me lo devo anche  alla consapevolezza che gli errori aiutano a capire e  che la vera felicità non è una cena tra ventenni , ne una festa in maschera o tanto meno il brillante da esporre nel dito.
Ho comprato subito i primi piccoli fiori primaverili le primule tanto amate , ma ancor di più le viole del pensiero ..
Ho colorato angoli di casa , tinteggiato il cuore , ho rinnovato ancora una volta l'animo e tutta la poesia che lo accompagna .
Ho sognato di regalarmi un lieve tergicristallo per togliere il velo dagli occhi , ho realizzato un progetto di vita che è quello di non progettare ..
Ho mescolato sapori e colori , l'aspro del limone ed il piccante del pepe , mancava ancora colore , ho sceso solo uno scalino ed ho chiesto in prestito due piccoli fiori...

INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • riso , la mia solita amata qualità , Carnaroli , 180 g
  • limone , 1
  • cipollotti di Tropea , 1
  • pepe nero , un bel cucchiaino
  • formaggio grana , 1 cucchiaio
  • olio extra vergine di oliva
  • dado vegetale , 1 
  • fiori edibili



Tagliate a fette sottili la piccola cipolla di Tropea dopo averla ben lavata .



In una larga casseruola , fate scaldare poco olio e gettatevi la cipolla affettata mescolando in modo che appassisca senza bruciare .
Dopo qualche minuto , aggiungete il riso e lasciatelo tostare .
Nel frattempo fate scaldare mezzo litro di acqua circa alla quale avrete aggiunto il dado vegetale , portando a bollore.
Preparate il limone .



Utilizzatelo possibilmente biologico , grattugiate la buccia senza intaccare la parte bianca , quindi dividetelo a metà.


Spremete ciascuna metà , raccogliendo il liquido , che utilizzerete successivamente .



Continuate la cottura del riso aggiungendo l'acqua calda e cuocete per circa dieci minuti.
A metà cottura aggiungete il succo del limone.



Cinque minuti prima di spegnere , aggiungete la buccia grattugiata , il pepe nero , il formaggio e lasciate mantecare .
Servite con qualche fiore edibile che potrete trovare nei negozi di ortofrutta o supermercati riforniti , ma se avete la fortuna di vivere in campagna anche nei campi a primavera .

BUON APPETITO 



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venerdì 9 febbraio 2018

PASTA AGLIO OLIO E BROCCOLI



Mi sono chiesta quante cose si danno per scontate .
Principalmente la presenza di una persona , il passare lento (..o veloce ?) delle stagioni , i colori dell'autunno piuttosto che quelli dell'inverno .
Mi stupisco pensando a quanto siamo divisi in base a quelle che chiamo , caste .
Mi spiego , provate a chiedere ad un economista delucidazioni sul gergo di un principe del foro , o viceversa , chiedete ad un avvocato come per esempio si cambia una lampadina ..
Ho fatto chiaramente un paragone eccessivo ma per rendere l'idea e far capire che a volte ci poniamo davanti alle persone pensando sempre  di essere tutti allo stesso pari e non solo nel linguaggio.
Me ne rendo conto anche con te , che quando puoi ami lavorare in campagna , e spesso mi chiedi cose che a me sembrano così naturali che mi stupisco sempre e ti guardo basita ..
Certo io non sono molto pratica  ,ma per lo meno so distinguere i vari vegetali , i frutti e anche qualche tipo di insalata così detta di campo.
Ma non per tutti è così , anzi per la maggior parte delle persone , quelle in particolare che non hanno la fortuna di vivere in un contesto rupestre o hanno sempre acquistato tutto pronto al supermercato con un'etichetta bianca anonima .
Mi viene in mente una vecchia pubblicità in cui una bambina non distingueva un pollo da un dado...
Ecco mai porsi limiti per la conoscenza e soprattutto mai essere saccenti con chi abbiamo di fronte .
Tuttologo non è nessuno e la condivisione delle idee , una ricetta , un blog può essere solo aiuto per chi non mastica tante cose .
In questo la tecnologia ci ha aiutato moltissimo , basta fare un click e abbiamo il mondo a portata di mano , ma non tutti hanno abilità a fare un click e non tutti magari possono permettersi la tecnologia .
Ad esempio , quanti tipi di cavoli ci sono , o meglio della famiglia delle Crucifere ?
Mi guardo intorno in auto mentre vado al lavoro e scorgo ovunque in questo periodo negli orti , cavoli !
Il nero , il cavolfiore , la verza , il cavolo viola , il broccolo...

Il broccolo (Brassica oleracea var. italica), chiamato anche cavolo broccolo, è una varietà di Brassica oleracea, la grande famiglia di piante conosciute comunemente come cavoli e che comprende numerose varietà molto diverse di aspetto. I broccoli rientrano nel gruppo di piante di cui non vengono mangiate le foglie bensì le infiorescenze non ancora mature.
Viene coltivato in varie zone d'Italia e del mondo anche se è una pianta originaria dell'area mediterranea e diffusa già all'epoca romana (come suggerisce anche il nome scientifico). È un ortaggio molto conosciuto.(Fonte Wikipedia..)
Molto conosciuto???



Adoro il broccolo come tutti gli altri tipi di cavolo  e ne faccio veramente un uso smodato , con molto peperoncino ed aglio , e la pasta che ne nasce è deliziosa ..



INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • pasta formato a piacere circa  160 g
  • broccoli , 500 g
  • aglio , 2 spicchi
  • olio extra vergine di oliva 
  • peperoncino in semi 
  • formaggio grana o ricotta salata


Lavate bene i broccoli e tagliateli in pezzi non troppo piccoli .
Metteteli in una larga padella assieme a due cucchiai di olio , l'aglio intero schiacciato con il palmo della mano ed un pizzico di peperoncino.
Aggiungete due bicchieri di acqua calda , coprite e lasciate cuocere per almeno trenta minuti.



Nel frattempo , grattugiate una bella manciata di formaggio che può essere grana , parmigiano o ricotta salata .
Trascorsi i trenta minuti scoperchiate la padella e continuate a cuocere dieci minuti a fuoco vivo , fino a che l'acqua sarà completamente ritirata ed il cavolo si presenterà morbido e leggermente bruciacchiato.
Cuocete la pasta e toglietela al dente .



Tuffate la pasta nella padella , aggiungete sale ed un filo di olio , regolate il peperoncino e spolverate di formaggio .
Saltate solo un minuto per non fare asciugare troppo la pasta  e se prorpio volete esagerare aggiungete pezzetti di scamorza.
Servite caldissima e piccantissima !

BUON APPETITO 





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giovedì 8 febbraio 2018

TORTA DI FARINA DI CECI O MEGLIO "LA CECINA"


Chi l'attribuisce alla tradizione ligure , dove in effetti l'abbiamo mangiata alle Cinque Terre ed era buonissima , chi alla Livorno tanto vicina ..
La torta di farina di ceci , detta da noi toscani "cecina" con la tipica "c" leggermente strascicata è un piatto che non so se definire unico , o rientra a far parte di antipasti , secondi , laute merende .
So che mi affascina quella farina misteriosa e dal profumo  inconfondibile del legume che amo di più , il cece .
Anche qui la fantasia si può sbizzarrire come ho fatto io in questo caso , ma la torta di ceci classica , non consiste che di acqua , farina di ceci sale , pepe e del buon olio.
Nei vari mercati e foccaccerie, viene venduta arrotolata o piegata a triangolo ,incartata nella carta gialla , la stessa che una volta i macellai usavano per incartare le bistecche di carne .
Credo di aver mangiato per la prima volta nella mia vita la cecina a Livorno durante le ferie estive , quando lo zio Carlo ci portava un mese al mare nella piccola cittadina  di Marina di Grosseto.
Nei giorni meno assolati o piovosi , era solito condurci in visita nelle zone limitrofe .
Livorno con il suo mercato degli Americani , la sua splendida piazza e i canali come una piccola Venezia , ci accolse come fa ogni città di mare con un porto importante.
Non so dire se con indifferenza o estrema saggezza , e quello che mi rimase , essendo ancora bambina , fu il ricordo di quattro mori incatenati , e la cecina mangiata dopo aver comprato una t-shirt di una marca Americana tutta completamente bianca , nella cui etichetta recava un cesto con dei frutti...Fruit of the Loom..Impazzivamo tutti per quelle semplici e modeste magliette...
Per realizzare questa torta di farina di ceci  ho utilizzato anche dei piccoli cipollotti , perché amo  spesso arricchire la ricetta base con piccoli pezzetti di verdure , melanzane , peperoni , cipollotti appunto che conferiscono a questo semplice piatto un aroma ancora più intenso , fermo restando che nella versione semplice è buonissima .
Potete farla in entrambi i modi , con verdure o semplicemente seguendo la ricetta senza aggiunta di niente .







INGREDIENTI PER UNA TEGLIA DI CIRCA 22 CM DI DIAMETRO

  • farina di ceci , 200 g circa 
  • acqua  . 500 ml
  • olio extra vergine di oliva , 100 ml
  • sale , un bel pizzico
  • pepe nero 
  • se volete verdura (a scelta)
Preparo l'impasto della cecina , qualche ora prima , e non sarebbe male anche il giorno prima , conservando in frigorifero.
Questo per far si che la farina si insaporisca bene con l'olio il sale ed il pepe nero.
Con una frusta setacciate la farina , cercate di prenderla di ottima qualità , ci guadagnerà molto il sapore .
Aggiungete sempre mescolando l'acqua , fate in modo che non si creino grumi.



Poi procedete con l'olio , il sale ed il pepe nero appena macinato.
A questo punto decidete se volete arricchirla con verdure e nel caso affermativo , tagliatele in piccoli pezzi e mescolatele all'impasto .
Girate bene e coprite con un panno .
Abbiate cura di mescolare di tanto in tanto.

Qualche ora dopo o addirittura il giorno dopo , versate l'impasto in una teglia leggermente unta .
Più bassa sarà la cecina e più sarà croccante , se invece la preferita morbida lasciatela in una teglia più piccola in modo che l'impasto si distribuisca in meno superficie.

Scaldate il forno a 180° e mettete a cuocere la cecina .
Ci vorranno circa 40 minuti , potete controllare visivamente , anche aprendo il forno , ma è pronta quando avrà formato una deliziosa crosticina croccante in superficie.
Servitela calda  ...

Se avanza è buonissima anche fredda , ma potete tranquillamente riscaldarla..

BUON APPETITO 


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