Dicono che si riesce a scrivere molto meglio quando non si è felici .. Probabilmente è così , visto che , qualche problemino a parte , sto vivendo davvero un periodo molto sereno. Paura a dirlo?..A volte . Ma ho anche imparato che molto spesso nei tanti dolori e problemi che la vita mi ha messo davanti , mi sono ritrovata sola, e adesso che condivido gran parte di questo cammino con una meravigliosa persona accanto , ho deciso che voglio essere felice senza tanti rimpianti e recriminazioni. Forse ho guardato negli occhi la vita ed ho cercato di capirla e amarla davvero , forse così bene non l'avevo mai fatto. Ero troppo presa ad accontentare gli altri , quelli che ti dicono che ci sono , ma poi magari nei momenti di maggior bisogno sono super impegnatissimi e non trovano un minuto del loro prezioso tempo , oppure si fanno prendere da chissà quale depressione pur di farti vivere male il tuo ritrovato benessere, oppure , oppure ..basta ! Ho impiegato tanto tempo e fatica a ricostruirmi che non voglio più sentire scuse o giustificazioni. Sto vivendo lentamente e benissimo , anche senza il supporto di Facebook e Istagram(udite udite...) perché trovo veramente inutile condividere ogni attimo e soprattutto perché voglio godere con i miei occhi e non ho bisogno di approvazioni o di mille false lusinghe .. Ma davvero non potete godere della vista di un mare fantastico senza lo schermo di un cellulare che riproduca e mostri a tutto ? Ma davvero avete bisogno dei falsi "sei bellissima " detti anche a chi , per carità .. Davvero non siete stanchi dei migliaia di video di come si fa un ciambellone o una frittata? Io si..!Scusatemi è incoerente da parte mia , ma chiunque si alza al mattino e ...aspetta di postare , e siamo tutti cuochi , critici culinari , modelli , fotografi provetti , influencer ,deficienter. Ho goduto del mio prato , ho letto ben quattro libri di cui uno con più di 1600 pagine , spero e credo che andrò in vacanza forse e non so quando ne dove , potrò farlo anche senza postare le foto. Non vi sembra bellissimo? Potrò godere della mia privacy , così tanto discussa e alla quale tutti sembriamo davvero tenere tranne che poi dopo una battaglia per averla , postiamo pure le nostre foto al cesso ! Che c'è di sensato in tutto questo, ma soprattutto di coerente ?.. Continuerò , forse a mantenere il mio blog , per te che un giorno lo cercherai per avere un supporto in cucina e forse , rileggendo le mie parole potrai capire ancora una volta quanto ti amo e ti ho amato , perché tu hai veramente fatto di me quella che ho cercato di essere una vita , perché tu mi hai resa quella che sono ..Me stessa , quella vera quella a cui basta poco , se non un amore , sicuro , generoso ..a te Friselle che arrivano dalla Calabria , dal paese dello stocco , Mammola , in questi giorni in cui il caldo ha cominciato a farsi sentire cosa di meglio , che prepararle prima , lasciarle in frigo e assaporarle per cena ? Possiamo farle ancora più Mediterranee se mescoliamo sapori della nostra cucina con quella che io amo tanto , la Greca ..
PER DUE PERSONE TI OCCORRERANNO
Friselle integrali , 4
pomodorini maturi , una ventina
cetriolo , uno possibilmente senza semi
feta , 1 confezione da 200 g
cipolla di Tropea, 1
basilico in foglie
origano
sale , pepe nero
olio extra vergine di oliva
PROCEDIMENTO
Bagna velocemente la frisella sotto un filo di acqua poi disponila sopra un vassoio dove avrai passato un leggero filo di olio
Lava le verdure e tagliale in piccoli pezzi
Passa qualche pomodoro sopra le friselle per dare loro colore
Poi coprile con tutta la verdura a disposizione
Aggiungi i pezzetti di feta cercando di "sgranarla " un poco
In ultimo metti basilico spezzettato a mano ,origano sale e pepe nero
Sono tre o quattro giorni che mi sono imposta di chiudere le porte ai social . Non in maniera totale , ma sto cercando di utilizzare il telefono per accedere a Facebook o Istagram solo una mezz'ora al giorno , perché mi sto rendendo conto che certe cose creano molta dipendenza. Un passo in casa ed il telefono nella mano in cerca di una nuova notifica , un altro passo ed il telefono nell'altra mano per vedere chi e che cosa è stato pubblicato nell'ultimo minuto. No , odio dipendere da tutto e tutti , fumo , alcool , ordini , nessun uomo dovrebbe mai confrontarsi con le dipendenze. E mi sto godendo la vita , quella vera come dico io , da quando ho cominciato a ragionare diversamente. Magari leggo un libro e non sono più maniacale nel fotografare anche il sasso nel quale inciampo. Ho riscoperto di amare la storia , che a suo tempo non ho mai amato , tanto che ci piangevo da bambina se dovevo studiarla . Invece amo riprendere un vecchio sussidiario o godermi in silenzio un bel documentario informativo. Si cambia ? Certo ma probabilmente come ho appena detto , amo adesso ciò che non amavo prima perché mi veniva imposto! Bel caratterino , penserete ..Ma io credo che in ognuno di noi ci sia questa sana voglia e desiderio di fare ed amare ciò che ci rende felici e sereni , per quanto ci è possibile , come quando sono in cucina e preparo con la mia amata lentezza le polpettine da cuocere nel pomodoro per un ragù speciale..
PER DUE PERSONE TI SERVIRANNO:
Pasta di mais e riso , 160 g
polpa di carne magra scelta , 200 g
pane ammollato nel latte , 1 fetta
aglio , uno spicchio
parmigiano grattugiato , 3 cucchiai
timo e basilico freschi
sale , pepe nero
polpa di pomodoro Biologica , 300 ml
olio extra vergine di oliva
PROCEDIMENTO
In una ciotola ampia mescola ,aiutandoti con una forchetta , la carne con il pane ammollato nel latte e strizzato , assieme a 2 cucchiai di formaggio grattugiato e timo fresco
Aggiusta di sale e pepe nero ed amalgama bene il tutto .
Forma delle palline grandi all'incirca come una noce e mettile in un piatto man mano che sono pronte .
In una casseruola scalda due cucchiai di olio al quale avrai aggiunto lo spicchio di aglio .
Metti il pomodoro e lascia insaporire
Aggiungi al pomodoro le polpettine e lasciale cuocere per una quarantina di minuti
Nel frattempo cuoci la pasta al dente
Quando la pasta sarà cotta condiscila con il ragù di polpette , aggiungi timo e basilico fresco e spolvera di parmigiano
In un altro post , qualche tempo a , vi avevo già parlato del mio primo incontro con l'indivia belga , conosciuta grazie al mio cugino Walter che la produce nelle sue cantine buie. Sembra che in Francia , dove lui risiede , sia molto coltivata ed apprezzata . Se non sapessi per certo che provieni dal Sud dell'Italia , sicuramente attribuirei le tue origini al Belgio. Non so perché , quella sera , accesi la griglia e cominciai a tagliare il cespo di insalata con poche e leggere mosse di un coltello ben appuntito. Un taglio netto deciso , per dividere in quattro il piccolo mazzo . Avevo tolto solo poche foglie esterne e lo avevo lavato sotto l'acqua corrente. Ricordo che una volta lo mangiammo crudo e tu non lo avevi molto apprezzato , sebbene mangi di tutto , per il retrogusto amarognolo che lascia in bocca dopo la masticazione. Da quella sera in poi , in casa non manca quasi mai devo sempre averne una riserva . E se mi dimentico io , non tardi a chiedermi la tua insalata grigliata . E' così che la ami , grigliata nel padellino , ormai diventato tutto nero , e condita poi con poco sale pepe nero e un bel filo di olio a crudo .. In pratica vi ho già dato la ricetta , in teoria eccola qua ... Preparatela qualche ora prima , in modo che assorba il condimento e sarà perfetta in accompagnamento delle vostre grigliate , che sicuramente da adesso in poi allieteranno le vostre sere estive !
PER DUE PERSONE TI OCCORRERANNO :
una confezione di indivia belga
sale
pepe nero
olio extra vergine di oliva
aglio (se lo tolleri bene ..)
PROCEDIMENTO
Lava bene sotto l'acqua corrente l'insalata , poi togli le foglie esterne se sono macchiate e dividi il cespo in quattro parti
Nel frattempo , fai scaldare una griglia sul piano del gas e quando sarà bollente metti a grigliare l'insalata
Girala poche volte e lascia che la parte esterna si "sbrucicchi" un po'.
Fai un emulsione con olio , sale ,pepe nero e se ti piace aglio tritato finissimo.
Togli l'insalata dal fuoco e stendila sul piatto di portata , bagnala bene con l'emulsione e lascia ad insaporire per almeno un'ora .
Servi in tavola accompagnata da aceto balsamico , sempre a tuo piacimento (noi non lo mettiamo , ma probabilmente addolcisce un poco l'insalata nel caso ti risulti leggermente amara ..)
Due giorni di vento sembrano aver portato via le troppe nuvole , ma affacciandomi non ho la certezza che la pioggia ci abbia abbandonati definitivamente . Il nonno controllava sempre il volo delle rondini , me lo ricordo bene In perfetta linea sul filo della luce , aspettano che io apra la porta della lavanderia , dove ormai da molti anni hanno preso casa e ritrovano i loro nidi . I primi tempi mi arrabbiavo , quando mi capitava di trovare i panni tesi nello stendino a volte macchiati dalla loro presenza , adesso interpreto il loro arrivo come un piccolo miracolo di cui posso godere , che ogni anno si rinnova . Ed è quando lasciano i loro nidi per andare in cerca di cibo per i loro piccoli , che capisco , non proprio esattamente come faceva il nonno , se farà brutto tempo . Il loro volo cambia , nei giorni sereni planano leggere ad un altezza indefinita quasi invisibili ai miei occhi , fanno giri strani , cerchi concentrici che sembrano a prova di artista , e con il loro garrito che mi riporta a tornare bambina i miei ricordi vivono le giornate tra le braccia del nonno seduta sopra le sue ginocchia ad ascoltare per ore il battito del suo cuore . Lui che era un uomo così imponente si scioglieva di fronte a noi bambini con una tenerezza infinita.E si che ce ne siamo fatti di dispetti ,che più volte anche in questo contesto ho raccontato , ma chissà perché le persone che ci lasciano definitivamente , hanno il magico potere di farci rivivere solo i ricordi meravigliosi di una vita semplice . Oggi volano basse , si accostano alle foglie dei limoni quasi a volerne percepire il profumo... Chi l'ha detto che un piatto ricco non può essere cucinato con ingredienti semplici ? Ne prendo uno dall'albero ne faccio una linguina squisita , un sapore deciso per chi ama questo agrume che tanto mi ricorda la mai amata Calabria . Lì impera il cedro , e forse vorrò replicare questo piatto .