giovedì 6 aprile 2017

CARBONARA E IL GIORNO DELLA CARBONARA O CARBONARA DAY


Guanciale o pancetta ??
Come sempre gli Italiani si perdono nei meandri dei problemi invisibili , probabilmente per non pensare a tutti quelli gravi e reali che hanno.
Così , si aprono dibattiti sul web , e non solo , per stabilire se l'ingrediente per la carbonara sia la pancetta o il guanciale e se quest'ultima sia nata dove e come..
Personalmente , cucino la carbonara quando Franci ne ha voglia , ed utilizzo pancetta  ,perché ne tengo sempre un pezzetto nell'angolo del frigorifero , è  un ingrediente che dona un tocco particolare a tutto.
A me ,la Carbonara  piace molto  ,ma essendo un piatto molto ricco e calorico , me ne riservo giusto un cucchiaio tanto per togliermi la voglia e non spessissimo .
Dove è nata ??? Anche qui ci sono tante correnti di pensiero , a me campanilisticamente  , piace pensare che furono i primi carbonai Toscani a cucinare piatti di pasta con pepe e pecorino e magari più tardi abbiano aggiunto l'uovo per renderlo un piatto da Re.
Non posso pensare che qualcuno ci aggiunga , come ho visto fare , della panna , ma per tutto il resto  ,la mia ricetta è come quella che vi regalo sempre , lascia libero spazio alla  mia e vostra fantasia .



INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  1. spaghetti 240 g
  2. uova 3
  3. pancetta o guanciale 150 g
  4. parmigiano o pecorino romano 150 g
  5. sale
  6. olio extra vergine di oliva
  7. pepe nero macinato al momento abbondante 
Tagliate la pancetta a fettine o piccoli quadretti e fatela soffriggere bene in un cucchiaio di olio.
Lessate gli spaghetti al dente e nel frattempo , sbattete le uova intere con una frusta a spuma ben gonfia , mentre continuate a sbattere , aggiungete il formaggio creando una bella crema densa .



Scolate gli spaghetti al dente e tuffateli all'interno della padella con la pancetta , amalgamate bene , e versate sopra anche le uova .
Mescolate velocemente e servite con un' abbondante manciata di pepe nero grattugiato al momento.
Mettete  il pepe  nero da una parte in modo che mangiando gli spaghetti ne prenderete un po' alla volta  .
Zia fa la Carbonara mettendo le uova direttamente nella pasta senza farle risaltare , io preferisco la versione così , con le uova leggermente ripassate in padella assieme alla pasta ...a voi la scelta , sono entrambe soluzioni ottimali per godere di un piatto veramente icona del nostro Paese 

BUON APPETITO !!!!


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martedì 4 aprile 2017

INSALATA DI PEPERONI COLORATI E LA TONNINA DEL GIGLIO


Non avrei potuto chiudere il capitolo Isola del Giglio , senza parlare oltre che del bere , chiaramente di qualche piatto tipico .
La compagna di mio suocero , nativa dell' Isola , dice che quasi scappò a gambe levate dall'isola , perché per il suo modo di pensare e di vedere le cose , quel territorio le andava stretto.
Certo , conoscendo il suo carattere , la sua spiccata generosità e soprattutto l'apertura di mente , mi rendo conto che , abitare in un posto dove , ad ogni angolo ti circonda il mare , deve essere molto limitativo o quantomeno , deve darti per forza la dimensione di chiusura .
Le sono rimasti però , tanti ricordi e conoscenze di persone che abitano nel posto , e di piatti tipici , usi e tradizioni.
A cena in una delle poche pizzerie aperte in questo periodo , ancora distante dall'estate , ci ha fatto portare un antipasto , un piatto di pesce che loro chiamano " Tonnina del Giglio"..
Mai assaggiato  in vita mia  ,e mai sentito neppure nominare . Ed è per questo che amo anche viaggiare e conoscere luoghi nuovi , per avere dimestichezza con tutto ciò che dei luoghi è caratteristico .
Ed in soli due giorni , mi sono portata con me la conoscenza di Vino Ansanico e Tonnina del Giglio..Che bello !!




Eccola in tutta la sua semplicità , servita con verdure ed un filo di olio , semplicità che contraddistingue anche tutti gli isolani , che ti guardano incuriositi di sottecchi ,ma ti salutano come se tu fossi uno di loro , e persino incrociando un auto , ti rendi immediatamente conto che il guidatore ti ha sorriso ed alzato la mano in segno di cordialità.
Forse loro miracolosamente sono rimasti molto più umani di noi , ed essendo seicento anime in inverno ,ambiscono sopratutto a stare unite tra loro , visto che , la massa dei turisti che sconvolgerà per certi aspetti le loro vite , lo farà sempre in ritardo per poco più di  due mesi estivi..poi il buio ..il nulla .
Ne ho comprata un po' ,è abbastanza costosa ma dovevo riportarla a Franci , appena avrò tempo la dissalerò per tutta la notte e tagliata a fette sottili la condirò con qualche verdura cruda ed origano , così come mi hanno consigliato gli isolani..grazie anche per questo...
E verdura in casa non ne manca mai , ma tornando dalla Maremma ne ho approfittato per fare un po' di scorta dai contadini che hanno già primizie e prodotti  primaverili e quasi estivi .
Carciofi , fave , piselli , fragole , ravanelli , agretti..


.. peperoni dai colori sgargianti..


Ed è subito contorno dal sapore estivo mediterraneo, basterà una grigliata e un condimento speciale !

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  1. peperone verde 1
  2. peperone giallo 1
  3. peperone rosso 1
  4. aglio 1 spicchio
  5. acciuga dissalata 1
  6. olive nere una decina 
  7. sale,pepe un pizzico
  8. olio extra vergine di oliva 
  9. basilico qualche foglia 
Accendete il forno ad alta temperatura , tra i 180 / 200 gradi e rivestite una teglia con carta da forno.
Posizionatevi i peperoni e lasciateli cuocere per almeno 40/45 minuti.
Toglieteli e metteteli caldissimi all'interno di un sacchetto per il freezer , e sigillate .
Lasciateli raffreddare all'interno del sacchetto ,questo per permettervi di sbucciarli meglio.

Non appena si saranno raffreddati , toglieteli e spellateli poi divideteli a metà e puliteli dai semi .
Tagliateli a listarelle sottili .
Mescolate aglio , olio pepe e sale creando un emulsione che userete per condire i peperoni , aggiungete le olive nere denocciolate  , l'acciuga a pezzetti e le foglioline di basilico spezzettate con le mani .
Servite con delle fettine di pane arrostito o come contorno sostanzioso dopo aver fatto passare il tempo necessario  per lasciare insaporire  la verdura.

BUON APPETITO 




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lunedì 3 aprile 2017

TORTA ALL'ARANCIA PER APPROFITTARE DEGLI ULTIMI FRUTTI DI STAGIONE


Abbiamo camminato un po' lungo le strade accanto al Porto , tirava vento e l'aria era abbastanza fredda .
Banchi di frutta e verdura , mazzi di carciofi immensi a prezzi ridicoli , e fave , pisellini  ,agretti ..se non  per la visione di  tutta questa verdura di stagione , avrei stentato a credere  che fosse primavera .
Un tocca e fuggi all'Isola del Giglio , ospiti di mio suocero e la sua compagna .
Il vento mi ha scompigliato i capelli , ma la vista di tutti quei colori , e due giorni di libertà mi hanno immediatamente rigenerato .
Siamo stati in giro , l'isola è piccola ma molto carina , piena di casette circondate da mura antiche ,le quali , imponenti dall'alto ammirano tutto il giorno l'andirivieni di traghetti che trasportano turisti ed abitanti dalla terraferma o verso quest'ultima .
Ero curiosa di scoprire molte cose , e molte le ho scoperte .
I piatti tipici , le lavande che crescono spontanee selvagge insieme a margherite che noi paghiamo a caro prezzo nei vasi , e poi rosmarino da un profumo mai sentito , ginestre di un giallo intenso , tutto fa da tappeto  al  percorso che arriva ad un faro , bellissimo , imponente , dove trascorreva le vacanze la madre della compagna di mia suocero ,ospite del nonno e della nonna che vi lavoravano.



Meraviglioso monumento ormai , che si erge sulla costa e sembra emergere da uno scoglio , non mi rendevo conto fino a che non sono stata sotto a ridosso , di quanto fosse grande .. Oltre al vento che non mi faceva sentire altri  suoni e parole , assaporavo i profumi di quella , che qui è tipicamente macchia mediterranea .
Mio suocero coltiva una vigna ,terrazzamenti a ridosso del mare che mi fanno pensare a quanta fatica gli isolani dovessero aver fatto per dare vita a quel vino stupendo denominato "Ansonaco del Giglio ".
Il sole , il vento , le rocce ed il terreno arido , contribuiscono a fare di questo vino un prodotto d'eccellenza , ci si pasteggia , ma le sue note profumate mi fanno pensare ad un passito o un rosè amabile ..mi piace e ne bevo diversi bicchieri durante la mia breve permanenza ..



Eccola  la vigna tanto pregiata , con piccoli arbusti alti pochi metri da terra , tanto che per la vendemmia necessitano di piccole cassette  dove potersi sedere e tagliare l'uva da seduti.
In questo periodo ho potuto scorgere le prime gemme ,meravigliose e mi chiedo se qui , come da noi saranno soggette ad essere pasto di cinghiali e caprioli.


In lontananza , scorgo il mare , da qui si vede ovunque e tutto questo riempie il cuore di gioia , tu aiuti tuo padre io mi rilasso con la mia macchina fotografica cercando di carpire ogni cosa che entusiasma il mio occhio ed il cuore.




Sono affascinata da tutto , e questa  è una delle parti più belle di me , o perlomeno che io amo di più,avere addosso l'entusiasmo di un bambino di fronte alle nuove scoperte .
Intorno alberi di limoni , talmente carichi che i loro rami si piegano al peso , così come nella terraferma , quelli di aranci , anch'essi potati a perfezione e carichi di frutti meravigliosi .
Penso alla mia torta agli agrumi , e alla tua faccia quando l'hai vista la prima volta , con una voce flebile , hai commentato che ti sembrava una "mappazza" come la chiamo anche io , in realtà ne sono bastati tre morsi per capire quanto sia morbida ed aromatica questa semplice e genuina torta .
Approfitto adesso , con gli ultimi frutti della stagione ..vorrei berla con un bel bicchiere di vino che ho lasciato nell'isola ..




INGREDIENTI PER UNA TORTA DIAMETRO 18/20

  1. FARINA INTEGRALE 150 G
  2. BURRO FUSO 150 G
  3. ZUCCHERO SEMOLATO 150 G
  4. UOVA 2
  5. ARANCIA 1 (SUCCO E BUCCIA)
  6. LIMONE 1 (SUCCO E BUCCIA)
  7. LIEVITO IN POLVERE META' BUSTINA
  8. SALE
  9. 1 PIZZICO
PER LO SCIROPPO DI COPERTURA

  1. IL SUCCO DI DUE ARANCE
  2. ZUCCHERO A VELO  6 CUCCHIAI
PROCEDIMENTO

In una piccola ciotola raccogliete il succo e la buccia dell'arancia assieme a quella del limone , amalgamate bene e coprite lasciandola il tempo che preparerete il dolce .
Fondete il burro e lasciatelo raffreddare .


Montate le uova intere con lo zucchero per almeno cinque minuti , in modo da avere una spuma densa e gonfia.
Aggiungete il burro fuso freddo , il liquido e le scorze degli agrumi , farina lievito e sale , sempre amalgamando bene .



Cuocete in forno statico già caldo a 160° per circa trenta minuti.
Estraete dal forno dopo che lo avrete lasciato raffreddare e capovolgete sulla griglia .
Attendete che sia ben raffreddato e in questo tempo preparate lo sciroppo per decorarlo.



Mescolate il succo filtrato con i cucchiai di zucchero a velo , mettete sul fuoco e fate leggermente caramellare .
Non deve scurire eccessivamente , ma le bollicine che si formeranno  in superficie saranno il segnale che lo sciroppo è pronto.




Bagnate con lo sciroppo la torta cercando si cospargere il liquido su tutto il suo volume...
Assaporate la torta dal profumo e sapore delizioso ...di fine primavera ..
Vi auguro un mare di fiori che circondi  i vostri pensieri e li alleggerisca   tutti...




E auguro a me stessa di avere tanta forza per continuare uno splendido cammino e fare tanti passi insieme..

BUON APPETITO 



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venerdì 31 marzo 2017

ORATE AL SALE PER QUANDO MI ASSALE LA VOGLIA DI MARE



Almeno due o tre volte alla settimana , mi sforzo di cucinare un piatto di pesce , ma non tanto perché non ne ho voglia o non ci riesca , quanto , perché nelle nostre pescherie , gira che ti rigira alla fine la tipologia di pesce è più o meno sempre la stessa .
Ne ho trovata una , gestita da un ragazzo siciliano , tra l'altro anche ottimo chef , (... si a volte ci sono anche se non sono stellati o trattano la gente come deficienti a Master chef ..),dove ci sono così tante varietà di pesce , che sinceramente qualche volta sono in difficoltà a riconoscerle.
O meglio , di  qualche tipo , ignoravo proprio l'esistenza .
Si perché , come già ho detto , nell'entroterra toscano , almeno fino a qualche anno fa , non era  molto usuale cucinare pesce , e se lo si faceva  , ci si limitava  al nasello , al baccalà , qualche seppia o totano .
Poi magari  anche qualche pesce grosso da fare arrosto.Fine .
Mio suocero  ,che vive con la compagna a Piombino , e Calabrese puro , a volte mi descrive varietà di pesce pescate anche da lui , che mi incanto ad ascoltarlo.
Già li ,in quelle zone , ci sono pescherie fornitissime  , in cui si trovano pesci di ogni razza e qualche volta capita pure che qualche pescatore suoni direttamente a casa con una cassettina di pescato , di quello che ci trovi di tutto , ed è entusiasmante mangiare certi piatti cucinati dalla sua compagna , perché hanno un sapore veramente  divino, e non parlo di gamberoni ed aragoste ma di pesci anonimi e molto convenienti.
E poi c'è la voglia di mare ...e quella è ancora un altra cosa .
Ma oggi finisce la mia galera e sono così felice di poter rientrare al lavoro , e chissà se nei prossimi giorni , qualcosa possa succedere .



In mente c'è questo mare , dove nuoto con i pesci , ormai talmente abituati alle persone che non ti degnano neppure di un tocco , o diversamente talmente tanto curiosi che ti pizzicottano ovunque come per augurarti una splendida nuotata .
E si sa che dopo la fatica  ,piatti di pesce cucinato in mille modi ti aspettano sempre perché secondo me ,  anche i ristoratori fanno a gara per  servirti meglio e soprattutto per  darti vassoi di grigliate da rimanere senza fiato..Pensando a tutto questo tolgo le mie orate dal frigo e le pulisco bene , ed utilizzo ormai quasi sempre la cottura al sale , pratica  ,veloce e soprattutto senza tanto impazzimento ottengo un buonissimo piatto di pesce ..



INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  1. orate 3 medie
  2. sale grosso 1 kg
  3. 1 limone 
  4. olio extra vergine di oliva 
  5. pepe nero 
PROCEDIMENTO

Squamate i pesci , eviscerateli e lavateli bene sotto l'acqua corrente .
Prendete il sale e fate un sottile strato all'interno di una teglia con i bordi che avrete rivestito di carta ada forno.



Sistemate i pesci sopra lo strato di sale e ricoprite anch'essi con altro sale .
Mettete a cuocere in forno per circa 40 minuti a temperatura di 180 °.
Controllate la cottura in base al sale , cioè vi accorgerete che il pesce è pronto ,quando il sale sarà completamente indurito.
Togliete la teglia dal forno e con un coltello , andate a rompere il sale in superficie facendo attenzione a non sciupare il pesce .

Togliete il pesce e adagiatelo sopra un piatto.


Cercate di levare tutto il sale rimasto e preparate un piatto da portata. Tagliate  delicatamente il dorso del pesce e cercate di togliere bene le lische , sistematelo nel piatto da portata ed irroratelo con limone , olio extra vergine di oliva e pepe nero macinato al momento.

BUON APPETITO



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