sabato 24 febbraio 2018

SFOGLIA O GALETTA CON FRAGOLE


Che strano per me postare una ricetta con le fragole a febbraio !
Io sostengo sempre e super convinta che i prodotti devono essere consumati in base alla loro stagionalità , in modo che si spera , quanto meno ,la nostra salute ne guadagni qualcosa .
Ma la scorsa settimana avrei dovuto fare la torta di compleanno alla mamma ..
E' tutto saltato per una improvvisa influenza , che per il momento è sotto controllo..
Spero di tornare alla vita nel più breve tempo possibile..
Oggi ho ricominciato a girellare in cucina , e chiaramente ad aprire con consapevolezza il frigorifero.
Il cestino di fragole era proprio davanti accanto ad un rotolo di pasta sfoglia ...
Dai Silvia , su piano piano , tanto come pranzo mangeremo del buon riso con il nostro olio e parmigiano .
Ho sempre litigato con i termini , galletta di riso , ma galetta  di sfoglia..
Va beh , avrei potuto chiamarla sfoglia con le fragole , ma la intitolo Galetta e la dedico all'ondata di gelo che dicono dovrà avvolgerci nei prossimi giorni , chiaramente perché ci lasci velocemente e ceda il posto alla splendida primavera ed i suoi colori come le fragole che ho usato, e scusate il fuori stagione ...



INGREDIENTI PER UNA GALETTA DA 22 CM DI DIAMETRO

  • fragole , 1 cestino da 250 g
  • pasta sfoglia , 1 confezione
  • marmellata di fragole o amarene , 2 cucchiai
  • zucchero semolato , 1 cucchiaio
  • limone , mezzo limone
  • zucchero a velo qb 
  • latte , 2 cucchiai



Lavate bene le fragole , asciugatele e sezionatele in quattro parti .
Stendete la sfoglia nella teglia rotonda all'interno della quale avrete messo la carta da forno  , lasciando un buon bordo .
Quindi stendete la marmellata andando a coprire tutta la base della sfoglia e sistemate le fragole.



Bagnate le fragole con il succo di mezzo limone e poi spolverate con un cucchiaio di zucchero.
Ripiegate quindi il bordo su se stesso.




Con un pennello da cucina , bagnate il bordo con il latte e spolverate poi anch'esso con lo zucchero.




Sistemate in forno statico a 180° per circa 35/40 minuti , regolatevi controllando il colore della sfoglia.
Togliete appena cotto  e spolverate con zucchero a velo.


Lasciate raffreddare in modo che il liquido che si forma in cottura si rapprenda un poco.



Sistemate qualche fragola fresca ..





BUON APPETITO ...


SHARE:

venerdì 23 febbraio 2018

ZUPPA DELLA "GRAFAGNANA"



L'influenza , che stranamente quest'anno ci ha colpiti , sembra avere il corso delle maree..
Va e viene , picchi di febbre a 38 per un 'ora , poi la febbre collassa e con lei anche il fisico con questa altalenare della temperatura .
Un torpore diffuso , e la voglia di dormire , non riposare ! E comunque nonostante questo , la mattina mi sono dovuta imbacuccare come una vecchia Befana per accompagnare Franci al lavoro .
E le gelate di queste mattine  ,ci hanno sorpresi accompagnate da un piccolo soffio di neve che ha imbiancato il castello che  saluta  ogni mattina il mio risveglio.
Adoro la neve , o meglio il paesaggio che si trasforma sotto al suo dominio , l'aria che si fa rarefatta e gelida  ,e la luce  ,che sembrava aver accennato a volersi fermare di più alla sera , di colpo si ritira e lascia il posto ad un buio spettrale .
Chi vive ed abita nelle campagne e nei boschi può ben capire cosa intendo dire .
La colonia di gatti che ha preso residenza da noi , ha reclamato cibo per due giorni , sono abituati alle mie dosi , ho pensato istintivamente , e quando Franci scende per dar loro la "cena" forse non riempie abbastanza i piatti..
In realtà due giorni fa , abbiamo sentito un rumore strano accompagnare la loro cena .
Il capo branco soffiava come un vecchio mantice e ci siamo resi subito conto che c 'era qualcosa di strano .
Rocco , questo è il nome del gatto , stava cercando di difendere il suo cibo e quello degli altri da una grossa volpe ..ma mentre lui si dimenava , gli altri gatti mangiavano tranquilli e paciosi assieme alla volpe .
Grande , grigia  ,e dalla coda folta e lunga ..quando mi sono affacciata probabilmente impaurita dal mio aspetto simile ad una strega imbacuccata , altro non ha fatto che ricambiare lo sguardo ed allontanarsi lentamente  , controllando con lo sguardo se realmente stessi rientrando e potesse riprendere il suo pasto.
Ecco Rocco , adesso sfamiamo anche la volpe ..
Sebbene in questi giorni di influenza fossimo leggermente inappetenti , (cosa alquanto rara )purtroppo qualcosa ho sempre dovuto cucinare , e riguardando le mie foto che tengo tra le varie cartelle , ho rifatto la zuppa della Garfagnana ..
Poco tempo da perdere , e tanta cottura lenta .
Zuppa sostanziosa e corroborante , quello che ci vuole in queste giornate .
Così come il nome del gatto , Rocco , credo di aver sempre avuto la mania , fin da piccola di ribattezzare cose e persone .
Garfagnana per me era Grafagnana , per cui  ho voluto chiamarla così ...
La sua tipicità , della zuppa ,  è costituita dagli ingredienti del posto , materie eccellenti , il farro , le patate , la pancetta ..io sostituisco spesso con l'orzo ed il lardo e quello che nasce è veramente meraviglia tanto che i miei uomini ne prendono due piatti , e sto parlando di minestra !!!

INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  1. cipolla rossa , 1
  2. pancetta o lardo , 100 g
  3. patate medie , 2
  4. fagioli borlotti  cotti , 400 g circa 
  5. orzo perlato , 3 cucchiai
  6. conserva di pomodoro , 1 cucchiaio
  7. brodo vegetale , 1 litro
  8. olio extra vergine di oliva
  9. sale , pepe , rosmarino , salvia



Affettate la cipolla dopo averla ben pulita e fate a pezzetti la pancetta o il lardo.
Mettete entrambi a soffriggere in olio , e aggiungete poco rosmarino e salvia .


Io ho usato una pentola di coccio , di quelle di una volta , perché a mio avviso le zuppe cuocendo piano acquistano maggiore densità e sapore .
Portate a bollore il brodo vegetale , e nel frattempo pelate le patate , tagliatele a pezzi , poi lavate bene l'orzo perlato .


Aggiungi didascalia

Mescolate la conserva di pomodoro ai fagioli .
Quando il soffritto sarà appassito aggiungete , in ordine le patate , l'orzo , o farro , ed infine i fagioli .
Ponete anche qualche fogli di salvia e lasciate insaporire il tutto , regolate di sale e pepe.



Dopo che gli ingredienti si saranno insaporiti , aggiungete il brodo caldo.



Coprite per tre quarti la pentola con il coperchio sistemate alla fiamma più bassa , e dimenticatevi del "tegame sul fuoco " come diceva la nonna .
Ci vorranno un paio di ore , perché sia pronta e ben insaporita .



Aggiustate di sale e pepe e servite calda !
Questo è quello che sogno di fare in questi giorni perché foto e post erano praticamente pronti,e la zuppa  era nel congelatore conservata in un bel barattolo di vetro visto che sono sempre molto previdente , mentre in realtà ...



In caso di influenza sono molto comode !

BUON APPETITO !!!

Ps..Chiaramente quando cucinate la zuppa , se avanza , conservatela per due giorni in frigo , dopodichè congelate tranquillamente per averla sempre a portata di mano !
SHARE:

lunedì 19 febbraio 2018

PACCHERI DI MARE CON POMODORI PACHINO



Esiste in realtà un giorno particolare da festeggiare abbastanza sontuoso con tavole apparecchiate ed imbandite di tutto punto?
 Sempre più spesso penso che la vita alla fine dovrebbe essere festeggiata ogni giorno , quando immagino  la malattia di tante persone , la povertà di chi realmente non arriva a fine mese , i servizi televisivi che purtroppo in pochi guardano  ,che rappresentano uno spaccato del nostro paese davvero impressionante .
Penso a chi ha lavorato un vita , e adesso si ritrova con pochi euro di pensione , o a chi sicuramente come me dovrà lavorare fino alla veneranda età di settanta anni .
Ho i miei pensieri e le mie teorie , ma me li tengo , come le opinioni sulle persone .
E allora ogni tanto allestisco una bella tavola apparecchiata , senza un motivo e senza un perché ,anche se di motivi veri ne ho tanti.
Basta un bel piatto colorato , ed un buon vino , ci piace a volte districarci nelle cantine della zona o dei piccoli paesi che visitiamo e fare incetta di vini particolari e che ci ricordano i giorni di festa .
La nostra cantina quindi si è arricchita di un fruttato Gewurztraminer , bianco che adoro , del Cirò rosso , Morellino della nostra vicina Scansano , e gli ultimi arrivati della zona Mantovana .Apprezzo tantissimo il Syrah di Cortona , nostra zona , basta un crostino ed una bruschetta , poi magari trascorro mesi senza assaggiarne un goccio ... un piccolissimo bicchiere di liquirizia che conservo gelosamente in un angolo del freezer dopo che ne produco poche bottiglie con la polvere che abbiamo acquistato direttamente nella fabbrica di Amarelli. ..
Che buoni e teneri ricordi , come quel piatto di paccheri con pesce e pomodoro Pachino ..

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

  • pasta formato paccheri , 180 g circa
  • seppioline , 300 g
  • gamberetti , 300 g 
  • polpo , 1 piccolo
  • scalogno , 1
  • pomodori pachino una decina 
  • prezzemolo
  • aglio
  • vino bianco , 1 bicchiere 
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , peperoncino rosso
  • brodo vegetale , 3/4 ramaioli
Pulite aglio e scalogno , tritatelo finemente e mettetelo a soffriggere in tre bei cucchiai di olio , assieme al prezzemolo .
Quando il tutto sarà ammorbidito , aggiungete il pesce che nel frattempo avrete pulito , ben lavato e tagliato a piccoli pezzi .
Fatelo insaporire bene e annaffiatelo con il vino bianco .
Appena il vino sarà evaporato , coprite il pesce con il brodo e fate andare a fuoco lento per una mezz'ora abbondante .
Mescolate ogni tanto ed assaggiate per verificare il grado di cottura .
Dieci minuti prima di spegnere la fiamma , aggiungete i pomodorini ed aggiustate di sale e peperoncino.
Cuocete la pasta , al dente , quindi tuffatela nel sugo ed amalgamatela per due minuti sopra la fiamma .
Aggiungete il prezzemolo tritato fresco e servite !

BUON APPETITO 





SHARE:

domenica 18 febbraio 2018

CIAMBELLA DEGLI AVANZI



In una domenica più uggiosa di sempre , perché oltre alla pioggia che cade quasi ininterrottamente , si è aggiunta la tua influenza che non passa più, oltre che cucinare e cercare di riposare , si può chiaramente ottimizzare lo spazio nella dispensa e cercare di riciclare tutto quello che ormai, conservato in buste aperte da giorni , mi osserva ogni qualvolta apro l'anta .
Nel porta pane , quando arriviamo alla domenica c'è un po' di tutto , tanto che lo sportello bombato fa fatica a chiudersi in se stesso.
Riciclo sempre gli avanzi , il pane poi , male che vada lo conservo per la mia vicina che lo usa come cibo per animali.
Ma avendo il tempo lento della domenica a disposizione , quando mi sembra un sogno non avere l'assillo dell'orologio che mi ricorda che devo lasciare la cucina , ho deciso di onorare la ciambella degli avanzi o come la chiamava la nonna Marianna il "dolce di pane".
Il pane che , anche quando ero piccola , tendenzialmente avanzava ,in città non poteva essere usato come cibo per galline o conigli , e quindi si studiavano tutte le ricette affinché potesse essere riciclato.
In estate chiaramente ,essendo nella patria originale,  la faceva da padrona la panzanella , costituita appunto da pane  e cipolla basilico  ,pomodoro ed olio , raramente altre verdure perché costavano troppo e non venivano prodotte , almeno fino a quando il babbo non comprò la casa in campagna .
Allora il nonno , faceva una mega produzione di ortaggi , e ci potevamo permettere verdure nella panzanella che però a quel punto mangiavamo più di rado perché gli avanzi venivano dati ai polli.
Ricordo perfettamente di aver conosciuto per la colazione solo quattro o cinque tipi di biscotti , merendine forse tre  ,compreso il classico Buondì , e mamma che non aveva proprio il pollice dolce per le torte .
La nonna Marianna con il pane riciclato allora , quando stava in estate con noi in campagna , ci preparava la torta ..
Il profumo di latte e burro ci svegliava , benché la cucina distasse abbastanza dalla nostra camera e fingevamo di dormire immobili , io e mia sorella , quando lei entrava in camera , per aspettare che il dolce fosse cotto e poterne avere una bella fetta per colazione.
Io oggi l'ho arricchito con gli avanzi che avevo ma ho cercato di seguire la regola della nonna, riciclare al massimo per ottenere comunque  , e forse anche di più , cibo sano e meraviglioso..




INGREDIENTI PER UNA TORTIERA DI 22/24 CM DI DIAMETRO

  • pane avanzato , bianco , integrale , ai cereali , circa 500 g
  • latte fresco , 500 ml circa 
  • 6/7 prugne 
  • uvetta , circa 3 cucchiai da minestra 
  • liquore dolce , 1 bicchierino
  • corn flakes , 1 ciotola
  • mandorle pelate mezza tazza 
  • mele , 2
  • uova , 2
  • zucchero semolato , 4 bei cucchiai
  • burro fuso , 100 g circa 
  • lievito per dolci mezza bustina 
  • pane grattugiato una manciata 
  • zucchero a velo q.b



Per prima cosa mettete il pane ridotto in piccoli pezzi in ammollo nel latte.
Fate altrettanto con le prugne ed uvetta che invece metterete in ammollo nel liquore .

Sbattete le uova , ed incorporatele al composto di pane e latte che nel frattempo avrete triturato con la forchetta .



Sbucciate le mele e tagliatele a pezzetti , aggiungetele al composto , poi mettete anche le prugne , l'uvetta , le mandorle e lo zucchero semolato.Aggiungete anche i corn flakes ed il burro fuso.

Fate un composto omogeneo e per ultimo unite il lievito per dolci.
Imburrate una tortiera a ciambella , poi cospargetela con il pane grattugiato, quindi ponete il composto nella tortiera.



Cospargete il tutto con altro zucchero ed infornate in forno caldo statico a 180°per circa 50 minuti .


Fate la prova stecchino e sfornate , lasciate raffreddare e trasferite sul piatto di portata .
Cospargete di zucchero a velo .

BUON APPETITO 




SHARE:

sabato 17 febbraio 2018

RISOTTO DELL'INCONTRO


E' un giorno abbastanza freddo , con una pioggerella mista a neve , a tratti riporta con il pensiero agli inverni di anni fa , quelli veri , quando il freddo era freddo e l'aria era rarefatta e gelida  .
Stamani mi hanno detto che nei prossimi giorni , avremo un inverno come quello del 1985 , quando gran parte dell'agricoltura venne disastrata dal gelo , compresi tanti olivi del babbo.
Ho guardato il mio piccolo orto dalla finestra  e ho pensato che sarà quel che Dio vorrà , non posso angosciarmi anche e soprattutto per cose rimediabili .
Ho guardato le tue mani mamma , e le ho strette cercando di fare attenzione a non procurarti dolore .
Qualche anno fa non erano così raggrinzite , ma oggi festeggi i tuoi primi 75 anni , e appena tornata dal lavoro , non ho potuto fare a meno di venirti a stringere.
Come potrei non farlo o pensare di non  chiamarti almeno quattro , cinque volte al giorno ?  O non lasciarti mio figlio a pranzo anche se sono a casa per farti sentire ancora  l'importanza che rivesti e soprattutto utile  ?
Il nostro percorso di vita non è stato facile , e fondamentalmente non lo è per nessuno..
Non sono una di quelle che proclama insuperabile l'amore materno o filiale.
Ho sempre sostenuto che figli e genitori sono persone , ed in quanto tali , soggetti a sbagliare o commettere errori.
Abbiamo litigato tante volte , ma con la voglia da entrambe le parti , di rimediare presto.
Credo che il babbo sia stato l'immenso filo che ci ha sempre unite .
Prima di entrare in casa tua , mi soffermo  davanti alla  porta a vetri , e ti vedo sempre lì, assorta , seduta accanto al tavolo..indossi i tuoi occhiali da vista , primo grosso scoglio da superare per non volerti vedere cambiata , le braccia conserte  ,i tuoi programmi   ,che mi racconti ogni volta fedelmente e le maledette sigarette che ti hanno tolto troppi respiri e sicuramente la bellezza di tante passeggiate.
Gli occhi sono sempre velati , ci provo spesso a cercare di  vederli sorridere mi travesto anche da pagliaccio .  Ma il dolore che ti hanno provocato è troppo grande e ti giuro che non permetterò a nessuno che ti si venga a piangere quando sarà troppo tardi .
L'ingratitudine di chi hai troppo amato , il tuo dolore.
Avrei voluto vederti sempre felice e serena , come quella sera che ti ho organizzato il compleanno con le tue amiche , una festa a sorpresa per te .
Sono passati pochi anni , e sembra una vita ,domani ti farò una bella torta se l'influenza avrà abbandonato parte di questa casa , altrimenti troveremo un'altra data per festeggiare , presto molto presto , perché il tempo e la vita sono abbastanza tiranni  e non voglio più rimandare.
Voglio dirti più spesso che ti voglio bene , che le creme per il viso che ti ho portato oggi servono a me più che a te , per aiutarti ad illuminare il tuo colorito ed illudermi di potermi ancora addormentare con la testa sul tuo cuore , quando il battito mi calmava e la tua voce mi tornava amplificata nelle orecchie  ..
Chissà perché  la mia mente che dimentica e rimuove ogni pensiero , che non ha più capacità di concentrazione ed è spesso confusa , non rimuove mai il profumo della tua pelle e della lacca per capelli che usavi da giovane . Forse perché certe cose non si possono dimenticare e fanno parte di un bagaglio , quello dei sentimenti , che ciascuno di noi ha il dovere ed il piacere di portare sempre con se ..
Buon compleanno mamma , ti dedico un gustoso risotto dove il radicchio Trevisano incontra la cipolla di Tropea , ed insieme benchè di tradizioni  opposte ,  creano come noi , uno stupendo connubio .


INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • riso , (ho usato il biologico semi integrale ..ma scegliete quello migliore per il vostro gusto), 180 g circa 
  • cipolla di Tropea 2
  • radicchio trevisano un cespo 
  • limone , il succo di mezzo
  • grana grattugiato , 3 bei cucchiai
  • pepe nero ,sale
  • brodo vegetale , mezzo litro circa 
  • burro un cucchiaio per mantecare
  • olio extra vergine di oliva



Pulite bene le cipolle ed affettatele neanche tanto sottili , perché la loro consistenza si deve sentire bene da cotte .
Fatele andare per una decina di minuti in poco olio , circa un cucchiaio  ,e nel frattempo , lavate bene anche il radicchio , tritatelo ed aggiungetelo alle cipolle.
 Fate andare   il tutto a fiamma bassa .
Quando entrambe le verdure saranno ammorbidite , aggiungete il riso e fate tostare.
Spremete  la metà del limone e con il succo filtrato dai semi bagnate il risotto.
Coprite con il brodo caldo e mescolate spesso .
Fate cuocere lentamente e mano a mano che il brodo viene assorbito dal riso , aggiungetelo di nuovo a piccole dosi.
Quando il riso sarà quasi cotto , aggiungete il grana grattugiato ed il burro.
Fate mantecare e servite caldo .

BUON APPETITO 



SHARE:

venerdì 16 febbraio 2018

CAROTE SIMIL VICHY



Mi rendo conto che questo blog era nato con l'intento di insegnare un minimo di nozioni di base in cucina .
Poi uno si fa prendere la mano , e comincia a cucinare e conseguentemente postare ogni tipo di piatto e ricetta , e magari colui al quale il blog era ed è essenzialmente dedicato , si lamenta di non saper ancora fare a cucinare .
In realtà è vero che  anche le poche volte che capita di preparare la  cena  e tu mi osservi , io mi innervosisco perché ogni angolo della cucina è mio e ne conservo gelosa ogni piastrella , ogni casseruola , ogni posata e tu lo percepisci e mi aiuti a lavare pazientemente ogni oggetto usato senza chiedere  .
Mi raccomando allora, dopo che mi rendo conto di aver preso troppo possesso , che tu rubi con gli occhi , che forse è il sistema con il quale io stessa ho imparato fin da piccola , per esempio i segreti degli gnocchi di patate della nonna .
Ho sempre sfruttato e lo faccio anche adesso , la capacità dell'apprendere visivamente .
Secondo me è la migliore lezione di vita .
Guardare ed imparare .
Poi è vero che dimentico , per esempio non riesco più a leggere un libro e per questo mi rammarico molto , così come non sono in grado di seguire lezioni di base di nessun argomento se non seguo le immagini , perchè ho difficoltà di concentrazione .
Ma in cucina mi viene tutto spontaneo e naturale , qualcosa che scatta dentro e mi suggerisce ..
Poi ci sono le cose semplici , come i contorni che amo moltissimo  le carote , i carciofi , lo spinacio , qualsiasi verdura  che sono spesso protagonisti nella mia tavola  e  cucinarli ,  cosa per me  semplicissima tranne che in preparazioni particolari  , diventa ancora una volta difficoltosa per chi a mala pena sa accendere un fornello ..
Carote Vichy , per esempio..
Vichy splendida località termale in Francia , deve appunto la sua fama alle sue rinomate acque  che la fecero diventare molto presto città fiorente e sviluppata .
Le acque venivano ritenute miracolose , tanto che lo stabilimento termale veniva frequentato anche da Napoleone .
Una rinomata azienda estetica , oltre che alla stoffa a quadretti , resa celebre da Brigitte Bardot in una copertina della famosa rivista Elle , e perché no le sue carote..anche e soprattutto questa è Vichy per noi italiani .
Ecco perché le ho chiamate simil Vichy perché per poterle denominare  così , avrei dovuto avere a disposizione   almeno un litro di quell'acqua portentosa che io ho sostituito con dell'acqua minerale addizionata di anidride carbonica !



INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • carote fresche circa 600  g
  • acqua minerale addizionata di anidride carbonica , circa mezzo litro
  • sale , un pizzico
  • burro, 40 g
  • prezzemolo una bella manciata

Per prima cosa lavate e pulite bene le carote , poi affettatele più o meno uguali per quanto è possibile .
Sistematele in una casseruola dove avrete fatto sciogliere il burro a fuoco basso .



Fatele insaporire mescolando per cinque minuti , quindi ricoprite con l'acqua .
L'addizione di anidride carbonica le renderà più tenere .
Fate cuocere fino a che l'acqua non sarà completamente evaporata ,poi aggiungete un pizzico molto piccolo di sale lasciate glassare leggermente  e completate con un  bel pugno di prezzemolo tritato .
Servite calde .

BUON APPETITO 



SHARE:

giovedì 15 febbraio 2018

CROSTINO DEL CONTADINO



Gli ho dato questo nome , crostino del contadino, non per svalutarlo , ma al contrario per onorare un piatto talmente semplice che al contempo racchiude eleganza e raffinatezza.
Adoro chi lavora la campagna , i contadini di una volta , quelli che arrivati all'età di cinquant'anni o poco più, erano ormai curvi su stessi , segno di una vita che li aveva davvero provati.
Ma invidio quel loro essere sereni per la semplicità che caratterizzava le loro vite .
Con una falce erano capaci di tenere puliti ettari ed ettari di campo , aravano con un aratro trainato dai buoi , la terra fumava ed ogni stagione rispettava il proprio corso.
Ho avuto la fortuna di conoscere veri contadini , il babbo del resto lavorava con loro , essendo un rivenditore di macchine agricole , ed ho sempre pensato che sono persone meravigliose .
Il contadino ha la scarpa grossa ed il cervello fino , così mi insegnava il nonno..
Ed era vero , sapevano ingegnarsi come nessuno.
Probabilmente al di là della fatica fisica , erano aiutati dal loro vivere lentamente , avranno conosciuto poco ed assaggiato poche culture , paesi , ma sicuramente non sapevano cosa fosse lo stress.
I cibi rispettavano il tempo e le stagioni , si stivava ovunque , persino sotto ai letti , cosa che a pensarci mi provoca ribrezzo ,questo si..
In  cantina c'erano vino  , olio , fagioli , patate , castagne , i più fortunati avevano formaggi e carne di maiale , attaccata al soffitto con ganci rudimentali e completamente ricoperta di pungitopo , la pianta spinosa che appunto non permetteva ai topi delle cantine di sfamarsi con le provviste per la famiglia .
Ed immagino i canti intorno ad un fuoco , la sera quando si legavano insieme le pannocchie di mais , con le quali poi si adornavano le pareti dei vecchi fienili.
In Toscana la bruschetta la faceva da padrona e con la molitura delle olive  a novembre , continua ad essere indiscussa protagonista delle nostre tavole , accompagnata poi da altri crostini , questo è uno di quelli che adoro..





INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • pane integrale , dalle 4 alle 6 fette arrostite
  • formaggio gorgonzola  4 cucchiai
  • pera , 1
  • noci 3/4
  • miele 
  • peperoncino
Preparazione semplicissima..
Fate tostare il pane e poi lasciatelo raffreddare .
Spalmate su ciascuna fetta una dose generosa di formaggio.



Aggiungete una fettina di pere precedentemente ben lavata alla quale avrete tolto il torsolo.
Continuate con un gheriglio di noce ed un filo di miele al quale avrete aggiunto qualche seme di peperoncino.


Assaporate appena fatto!!

BUON APPETITO 




SHARE:

mercoledì 14 febbraio 2018

CUORI DI BISCOTTO E BUON SAN VALENTINO



In realtà oggi ho lavorato dieci ore e non avevo abbastanza tempo per cucinare o fare una ricetta per il mio blog da condividere con voi.
Tornata dal lavoro però , ho cucinato per  i miei uomini linguine alle vongole e cocktail di mazzancolle , una bella insalatona per me , e poi ho servito a loro dei semplici biscotti che avevo preparato stamani prima di uscire di casa .
Giusto per festeggiare in qualche modo questa giornata , non tanto perché le altre non abbiano valore , ma per onorare  San Valentino patrono degli innamorati..
La mia dolce Nada , mi ha chiaramente mandato un messaggio , perché senza fraintesi lei è l'amore in persona ed io ne sono completamente innamorata .
Il suo messaggio che qui vi ripropongo valga per tutti voi che leggete e davvero seguite in tanti questo mio blog...

IL MIO AUGURIO PERCHÉ TU POSSA SCOPRIRE TUTTI I VOLTI DELL'AMORE .


Vi scrivo la ricetta brevemente , velocissima e semplicissima ...


INGREDIENTI 

  • pasta frolla  pasta frolla  (come da ricetta sul blog che troverete clikkando nelle descrizione in blu, usate farina bianca )
  • confettura di amarena 
  • zucchero a velo 
  • stampino a forma di cuore 



Stendete la frolla e ritagliatela con lo stampo da cuore più grande  , poi con quello più piccolo ritagliate la metà dei cuori formati .
Cuocete tutti i cuori in forno già caldo a 160° per circa dieci minuti su una teglia ricoperta di carta da forno.
Togliete e lasciate raffreddare .


Spalmate di confettura i cuori interi e copriteli con gli altri aperti , mettendo più confettura al centro.
Sigillate delicatamente i bordi premendo e sistemateli sul piatto di portata .
Spolverate con abbondante zucchero a velo!


BUON APPETITO 



L'ora è tarda ed il giorno di  San Valentino sta per terminare , ma  dovremmo fare dei cuori molto spesso ed usare il cuore tutti i giorni , per cui buon lavoro e che la vostra vita sia un predominio del cuore sulla testa ..
SHARE:

martedì 13 febbraio 2018

MINESTRA DI LENTICCHIE E VERDURE




Passare da Carnevale all'inizio della Quaresima è breve  ,come il tempo di una notte .
Si gettano le maschere , ( ma questo solo alcuni lo fanno perché  in molti le indossano per tutto l'anno ), e si ricompongono vestiti e atteggiamenti..
E' già domani , trascorsa la notte più goliardica e scherzosa che c'è , molti si appresteranno a stare in fila alla Messa per ricevere in testa quel piccolo frammento di cenere , con il discorso del prete che lo accompagna ..ricordati uomo che sei cenere e cenere ritornerai .
In quanti ce lo ricordiamo nell'arco di una vita , breve o lunga che sia ..
Non amo il Carnevale , non l'ho mai amato , ma stasera vedere quei quattro o cinque bimbi a fare la spesa con i genitori , travestiti con maschere insolite e bellissime  ,mi ha resa felice .
La bellezza dell'età in cui ti incarni nel vestito che indossi , e per qualche giorno siamo tutti principi e principesse , super eroi e dame di corte , personaggi dei cartoon , ma anche piccoli e vistosi animaletti ..
Indosso il grembiule come una delle vesti che preferisco , è a quadri colorati e mi fa sentire bene mentre cucino , come una sorta di divisa che identifica precisamente quello che faccio.
E passare da un fritto corposo di brighelle o stracci ad una minestra di lenticchie e verdure è rapido e mi fa bene in questa sera che promette neve . Il fuoco arde nella stufa , osservo la fiamma con le sue grandi lingue dal vetro dello sportello..
Chissà in quanti si travestiranno da diavoli rossi con code ritorte e minacciose ?
La Quaresima inizia domani , ma se anche dovessi mortificare il mio corpo lo farei con qualcosa di molto colorato come una zuppa di lenticchie e verdure con tanto di pasta integrale al suo interno..




INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • lenticchie lessate al naturale , circa 100 g
  • carote , 2 medie
  • cipolla , 1 rossa
  • pomodorini . 6/7  
  • aglio , 1 spicchio
  • poco prezzemolo
  • pasta integrale , 60 g
  • olio extra vergine di oliva
  • sale , peperoncino rosso
  • parmigiano grattugiato , 2 cucchiai
  • brodo vegetale , circa mezzo litro

Tritate  a coltello la cipolla e le carote dopo averle ben lavate e sbucciate .
Unite anche gli spicchi di aglio sbucciati e  lasciati interi ma schiacciati con il palmo della mano .
Mettete tutto all'interno di una casseruola e bagnate con poco olio , aggiungete peperoncino rosso un pizzico e sale .
Fate andare a fiamma bassa girando di continuo con un cucchiaio 

.
Dopo circa dieci minuti , durante i quali le verdure saranno appassite , aggiungete i pomodorini tagliati in quattro parti e poco prezzemolo  , fateli cuocere cinque o sei minuti , poi passate alle lenticchie .
Fate insaporire il tutto , quindi coprite con brodo vegetale bollente .
Fate bollire per una mezz'ora circa , coperto per metà , mescolando di tanto in tanto.




A questo punto gettate la pasta e fatela cuocere per il tempo previsto nella confezione .
Mescolate sempre  ,e due o tre minuti prima di spegnere , spolverate con parmigiano.

Servite calda cosparsa di prezzemolo tritato finemente .

BUON APPETITO 



SHARE:

lunedì 12 febbraio 2018

CHIACCHIERE CROCCANTISSIME E LEGGERISSIME



Eccoci !
Lavorando stamani alla cassa , mi sono resa conto che domani è l'ultimo giorno di Carnevale 
Stelle filanti e coriandoli per festeggiare nelle scuole , comprati da mamme ansimanti perché in gran parte avevano dimenticato anche loro questa data spesso anonima .
E le massaie di una volta , tutte con il lievito e la farina in una mano e nell'altra la busta con lo zucchero vanigliato .
Le  signore con molta fretta e gli uomini desiderosi di accontentare in ogni modo la propria  donna ad attenderli a casa , si affaccendavano davanti a   vassoi di chiacchiere , frittelle , cenci , fiocchi , crogetti , crostoli..in quanti modi li chiamiamo in base ai dialetti e le tradizioni?
Noi  ,abbiamo, ieri sera dopo una domenica trascorsa e dedita alle pulizie e cicli di lavatrici ininterrotti , deciso all'ultimo istante di prepararli in casa, tirando fuori la nostra macchinettina tira pasta o per molti conosciuta come "Nonna Papera"..
Non potevo passare questo Carnevale fingendo che non fosse passato..
Non lo amo , ma fa piacere festeggiarlo in casa solo per i buoni dolcetti che offre e ci propone .
Mi hai tagliato uno ad uno ogni fiocco , così come lo chiamo , con attenzione hai praticato le incisioni centrali e mentre io stendevo la pasta e friggevo in maniera ciclica , tu continuavi a chiedere dove stendere i pezzi già pronti..
Avevo la farina sparsa ovunque , l'odore dello strutto ci ha accompagnati fino a stamani nella cucina e non solo , nonostante avessi avuto l'accortezza di tenere aperta una finestra ..
E poi ripulire tutto insieme e guadare soddisfatti una montagna di stracci che avevi sistemato con un ordine e precisione , come se tu stessi costruendo un muretto di cinta .
E soffiare nel bianco zucchero a velo per tornare bambina , togliere di corsa i vestiti intrisi di zucchero e odore di fritto..
Che importa !
Infarinatevi , sporcatevi di olio , spolverate ogni dispensa e piano di lavoro..la cucina è amore , condivisione passione ed arte ..
Comunque , buon ultimo giorno di Carnevale a tutti ! 
Chissà quante belle mascherine piccole e grandi ..se vi va la ricetta di queste chiacchiere è davvero da condividere ..




Con questa dose otterrete un bel vassoio colmo per almeno 7/8 persone.


INGREDIENTI

  • farina Manitoba , 200 g
  • farina 1 , 50 g
  • zucchero semolato , 40 g
  • burro ammorbidito , 30 g
  • uova , 2 intere
  • i bicchierino da liquore di grappa
  • sale , un pizzichino
  • scorza grattugiata di arancia
  • zucchero a velo , abbondante 
  • strutto per friggere  300 g circa
Cominciate mescolando zucchero e farina , entrambi i tipi , poi formate la classica fontana al centro della quale romperete le due uova .



Lavorate con una forchetta le uova , cercando di fare assorbire piano piano la metà circa della farina .
Aggiungete poi il burro morbido a pezzetti , il liquore e la scorza dell'arancia grattugiata.



Lavorate velocemente l'impasto e dividetelo in più pezzi.
Passate ciascun pezzo nella macchina per tirare la pasta , cominciando dall'apertura più larga fino ad arrivare al 4 , in modo tale che tiriate una sfoglia leggera e sottile.
Mettete a sciogliere lo strutto al gas , e cominciate a tagliare la pasta i rettangoli abbastanza grandi .
Praticate con una rotella dentellata due incisioni parallele centrali e quando lo strutto sarà caldo , fate la prova con un piccolissimo pezzetto di pasta , cominciate a friggere i fiocchi.



La frittura richiederà pochissimi minuti perché bisogna fare attenzione che non si coloriscano troppo !
Togliete con la schiumaiola e posate sopra ad un piatto ricoperto di carta assorbente .
Appena l'olio si sarà asciugato , trasferite in un piatto di portata e spolverate con abbondante zucchero a velo.



Si conservano due o tre giorni , chiusi ermeticamente ....

BUON APPETITO !!


SHARE:
BLOGGER TEMPLATE CREATED BY pipdig