sabato 19 maggio 2018

CROSTATA CON CREMA AL LIMONE E FRUTTI DI BOSCO



Mamma per favore mi compri una crostatina ?
Quando ero piccola io , nei banchi del negozio di alimentari sotto casa , non esistevano tante referenze , direi forse tre o quattro delle classiche merendine con le quali adesso rimpinziamo i nostri figli.
Se proprio facevi una colazione da re , il massimo che potevi avere , erano i biscotti di riso , che ho sempre odiato e odio anche adesso..
Quella consistenza molle , che se non hai una velocità assurda  ,mentre inzuppi il biscotto nel latte ecco...  già lo hai perso ed è diventato un tutt'uno con la schiuma del cappuccino .
Amo la consistenza decisa , la farina integrale , l'impasto ruvido della pappardella , e amo molto le crostate , forse proprio perché sono state uno dei primi dolci che da piccole abbiamo trovato con mia sorella sopra il tavolo accanto al caffè latte .
La frolla aveva sempre un leggero retrogusto di liquore , e la marmellata tanto era compatta  poteva essere tranquillamente utilizzata al posto di una colla vinilica .
Nell'arco di trenta anni più o meno , le cose sono molto cambiate  , adesso , ci sono metri e metri di scaffalature piene zeppe di cibi spazzatura tra cui annovero anche certe merendine .
Ma la comodità , il correre che ha preso il sopravvento in questa vita , difficilmente ci porta a fare dei dolci per la prima colazione .
Io ci provo sempre , e soprattutto quando devo fare un piccolo omaggio a qualcuno della mia famiglia , assieme ad un dono irrisorio , cucino anche un dolcino , perché mi sembra un valore aggiunto   rispetto all'oggetto comprato.
E' fatto da me , con il cuore , e tutto quello che mi viene regalato o regalo in stile home made per me ha prestigio inestimabile .
Questa crostata l'ho fatta in occasione del compleanno di mia sorella .E' stato bello , abbiamo trascorso una bella giornata a Firenze tutti e quattro, io lei ed i nostri rispettivi amori  , mangiato nel locale che adesso spopola e visitato i Giardini di Boboli che in tanti anni non avevamo mai visto.
Una bella giornata spensierata con il viaggio in treno ed un bel gelato da Grom a concludere la nostra mini gita ...
Il giorno successivo , la domenica  ,la crostata ..




INGREDIENTI PER UNA CROSTATA DA 24 CM DI DIAMETRO

PER LA FROLLA

  • uova , 2 tuorli
  • zucchero a velo , 100 g
  • burro  freddo , 100 g
  • farina 0 , 200 g
PER LA CREMA

  • uovo , 1 intero
  • limone , 1
  • zucchero semolato , 60 g
  • latte , 250 g
  • farina di fecola , 25 g
PER DECORARE 

  • frutti di bosco , 200 g circa 
  • zucchero a velo
  • foglie di menta 



PREPARAZIONE 
  • Lavora i due tuorli con lo zucchero a velo
  • Incorpora anche il burro freddo a pezzetti e la farina
  • Forma l'impasto , puoi farlo in planetaria o sulla spianatoia 
  • Avvolgi l'impasto con pellicola e fallo riposare almeno un'ora
  • Fai scaldare il latte
  • Grattugia il limone tenendo da parte la scorza , senza intaccare la parte bianca 
  • Lavora zucchero ed uovo , aggiungi la  fecola e poi lentamente il latte caldo al quale avrai aggiunto la scorza del limone grattugiata 
  • Rimetti al fuoco e mescola di continuo fino a quando la crema non si sarà addensata
  • Lasciala raffreddare .
  • Riprendi la frolla e stendila con il mattarello sopra la carta da forno , lasciane da parte una piccola dose


  • Ponila nella teglia e bucherella con i rebbi di una forchetta poi ricopri con altra carta da forno e riempi di sfere di ceramica o legumi per far si che la pasta non gonfi in cottura .
  • Fai cuocere a 180° per circa 20 minuti in forno caldo statico.


  • Sforna e lascia raffreddare.
  • Riprendi la crema e versala nella base di frolla 
  • Livella bene con il dorso di un cucchiaio o una spatola 
  • Copri tutta la superficie con i frutti di bosco ancora surgelati
  • Ritaglia delle figure floreali nella frolla messa da parte , cuocile pochi minuti in forno e usale come decorazione 
  • Copri tutto con zucchero a velo


  • e piccole foglioline di menta ...



Buon sabato a tutti ! 

e...



BUON APPETITO !



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giovedì 17 maggio 2018

ROSETTE DI PANE



Ogni volta che la pasta lievita accanto al forno , per me è sempre un'emozione ..vedere crescere il panetto nato così piccolo e a volte accudirlo come un bambino .
Coprirlo con la stoffa , se la temperatura scende , accendere la luce del forno , stare attenta che non prenda aria dallo spiffero della finestra in cucina , aperta per fare entrare il fresco del mattino presto...
E poi dopo qualche ora arriva , inaspettato il risultato di tutta quell'opera .
Inaspettato perché , se anche lo impastassi tutti i giorni , il pane , non mi è mai venuto uguale a quello precedente .
Ed è parlando di pane che ti sono venute in mente le rosette , quelle croccanti , bel lievitate , quelle che avresti avuto voglia di assaporare con della bella mortadella con pistacchi  ,appena tagliata.
Le stesse che la zia Clara , mi mandava a comprare ogni mattina nel piccolo alimentari , quando , per l'intero mese di giugno , ce le mangiavamo  io , mia sorella ed i cugini , appena uscivamo famelici dai lunghi bagni delle nostre vacanze estive .
Avevo guardato e riguardato delle ricette , ognuna diversa dalle altre , ed avevo ritenuto che fossero troppo complicate da sfornare .
Anche perché il problema dei lievitati , fondamentalmente è quello del rispetto dei tempi, e quando uno lavora con orari che possono variare , diventa complicato far coincidere il tutto.
Ho preso coraggio , perché , per ricompensarti di tutto quello che mi fai , non mi sento mai al tuo pari .Non esiste premura ed amore più grande di quello che tu metti ogni giorno nella mia vita .
Hai imparato a  fare tutto , dall'orto , al giardino , manutenzione di ogni cosa e nonostante tu abbia pochi momenti liberi  , in  quelli cerchi di prodigarti per far si che io sia tranquilla e serena .
Credo che si chiami amore e che sia scontato tutto questo , ma non sempre è così.
Allora , cercherò di spiegare ogni passaggio e spero tanto riusciate a comprendere , perché il risultato è davvero più che  soddisfacente !



INGREDIENTI PER CIRCA 12 ROSETTE 
PER LA BIGA 
  • farina di forza tipo Manitoba , g 500
  • acqua , 240 g
  • lievito di birra 6 g
PER L'IMPASTO

  • biga pronta 
  • acqua , circa 30 g
  • farina 0 , g 80
  • zucchero , 6 g
  • sale , 10 g
Procedimento per la biga .
Mescola il lievito di birra con l'acqua e fai sciogliere bene , poi aggiungi  gradualmente la farina e forma un impasto dalla consistenza granulosa ma compatta .
Lavora a mano  o con planetaria per cinque minuti e poi riponi all'interno di una ciotola coperto con pellicola dove dovrà rimanere a lievitare per circa 20 ore .



Trascorso il tempo necessario riprendi  l'impasto lievitato.


Aggiungi al primo impasto nella planetaria , l 'acqua con lo zucchero e la restante farina .
Amalgama bene,  in ultimo aggiungi il sale e lavora con le mani formando un panetto , che andrà messo sopra ad un piano , coperto con una ciotola.
Lascia riposare per una mezz'oretta circa .


Riprendi l'impasto stendi con il mattarello e comincia a fare le pieghe .
Forma un rettangolo e piega a quattro.



Cerca di togliere l'aria che si è formata.





Copri con pellicola e lascia riposare per 15 minuti.
Trascorso il tempo fai un altro giro di pieghe sempre nello stesso modo come il precedente , lascia riposare coperto ancora 15 minuti.
Infine , fai il terzo giro di pieghe ed attendi i soliti 15 minuti.

Forma un panetto , ungilo bene con un pennello intriso di olio e copri facendo rilassare  per circa 30 minuti.



Trascorsa la mezz'ora dividi il panetto in dodici pezzi  di circa 80/90 g ciascuno .
Stendi ciascun pezzo con il mattarello.






Piega l impasto e chiudi a fagottino.






Chiudi ogni pallina formata con il palmo della mano  e sistemala all'interno di una teglia ricoperta con carta da forno.
Terminato tutti i pezzi , copri con pellicola e lascia riposare per mezz'ora .



Trascorsa la mezz'ora dai la forma ad ogni panetto con un taglia mela .
Capovolgi ogni panino in modo che la forma non si sciupi .
Una volta data la forma a tutti ed averli capovolti nella teglia , spolvera con poca farina e lascia lievitare per un'ora e mezza.
Trascorso questo tempo accendi  il forno alla massima temperatura , se hai una pietra refrattari falla  scaldare bene .
Dopo quindici minuti capovolgi  le rosette e sistemale  in forno , per 20 minuti totali.
Trascorsi i primi cinque minuti spruzza acqua sulla parte bassa del forno  , fallo  di nuovo dopo altri cinque minuti , in totale comunque serviranno venti minuti.
Se vedi che  la superficie dei panini si colora troppo  ,abbassa la temperatura del forno gli ultimi cinque minuti di cottura.



Sforna le rosette e lasciale qualche minuto nella griglia .
Saranno croccanti e ben lievitate .



Non è difficilissimo realizzare , devi solo tenere conto dei tempi ed avere calma nella procedura ...del resto la calma è la virtù dei forti e queste super rosette ti gratificheranno davvero !

A presto e...
BUON APPETITO !!



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lunedì 14 maggio 2018

MELANZANE AL FORNO


Mi rifiuto di pensare che è lunedì , che sta piovendo e che la temperatura è scesa di dieci gradi  !
Mi concentro , con le dita che spremono le meningi e come da bambina faccio dialoghi con il mio amico immaginario ,"Fai uscire il sole , fai uscire il sole ti prego fai che i pomodori abbiano il calore giusto.."
Non mi ascolta , si è stancato , non ha nessuna intenzione di soddisfare le mie richieste ! 
Qualche animale , presumo capriolo o cinghialetto si è nutrito della nostra lattuga .
Ho raccolto tutto quello che potevo , fave , piselli ravanelli e rucola, almeno questa notte resterà digiuno.
Ma anche la volpe viene a cibarsi da noi e si nutre dei croccantini che somministriamo ai gatti che vengono a farci visita ogni sera e ormai si sono accasati nel giardino  .
La fattoria di Orwell  ! Presumo che un giorno rientrando a casa ,  qualche animale mi dirà anche dove parcheggiare l'auto..Comunque , ci ironizzo ,ma il problema animali selvatici sta diventando veramente una realtà grave .
Ho visto contadini piangere , perché i caprioli mangiano le piccole nuove foglie delle viti , raccolti andati distrutti , auto demolite dall'improvvisa  apparizione di caprioli o cinghiali dietro le curve di notte o giorno nelle nostre campagne .
A volte temo per Franci , quando rientra tardi , ma poi penso che tanto nella vita il destino sceglie molto da se, come quando far piovere , fare splendere il sole , mostrare un arcobaleno o lasciare che la stella Aldebaran sia visibile nel cielo..
Come quando piangi , ridi , gioisci spontaneamente, condizionatamente  ,preghi Dio , speri nel cielo , nella vita che possa cambiare in bene , in male ..
Fare sogni e sperare che possano avverarsi.
Bisogna essere lungimiranti e avere  pochezza di pretese ..Un orto , un gatto che fa le fusa mentre scrivo , Anna che mi manda i suoi cuori e le sue parole meravigliose , mentre ascolto la televisione che mostra la povera gente costretta a lavorare per dieci dodici ore al giorno , per tre o quattro euro all'ora ..non è vero che la vita è uguale per tutti, non lo penso più.


INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • melanzane globose , 2
  • sale , peperoncino fresco rosso 
  • aglio , uno spicchio 
  • olio extra vergine di oliva 
  • menta fresca  





PROCEDIMENTO 


  1. Lava bene le melanzane lasciando la buccia 
  2. Togli il torsolo verde ed asciuga con carta assorbente
  3. Con un coltello affilato taglia la melanzana in senso latitudinale cercando di fare fette sottili
  4. Ricopri la teglia con carta da forno e sistema le melanzane senza sovrapporle
  5. Accendi il forno a 180° e lascia cuocere le verdure per almeno mezzora , controllando visivamente 
  6. Taglia in piccoli pezzetti la menta e trita lo spicchio di aglio , emulsiona con olio e peperoncino fresco .
  7. Togli le melanzane dal forno , predisponi una teglia con un filo di olio nel fondo
  8. Sistema le melanzane a strati .
  9. Su ogni strato metti sale e un cucchiaio di emulsione con l'olio.
  10. Lascia riposare per qualche ora 




Questo è un contorno veloce da preparare e molto più comodo rispetto alla grigliatura di melanzane su padella o piastra !






BUON APPETITO !
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domenica 13 maggio 2018

TORTA SALATA RICOTTA E FAVE



Tornare a casa dopo un'intensa ma bellissima giornata , alla scoperta di posti fantastici , è aver voglia di cucina , la mia ..
Di accarezzare la gatta che mi aspetta , guardare con occhi sempre entusiasti tutto ciò che ogni volta ritrovo e sembra essere nuovo , mai visto.
Di coccolarmi con una doccia calda e massaggiarmi le gambe dolenti , di guardarmi allo specchio e gioire perché anche questa volta ce l'ho fatta.
Ringraziare Dio o chi per lui , per avermi concesso , un altro giro di giostra .
Da San Quirico , siamo ancora in Val d'Orcia , o meglio da Siena proseguendo per  Montalcino , ha inizio un altro tratto della via Francigena  ,stupendo.
Nel Medioevo tutta l'Italia era percorsa da pellegrini che la attraversavano provenienti anche dal nord Europa.
La prima meta era Roma e poi spesso si continuava per Brindisi dove  ci si imbarcava per la Terra Santa .
Ho sempre amato questi pellegrinaggi , un patto con ciò che di Santo ognuno porta dentro di sé, una sorta di rinnovamento , un voto , un qualcosa che spesso conduce per migliaia e svariati motivi a compiere un grande sacrificio , ammesso che il cammino sia fatto a piedi accessoriati di zaino , cappello e bastone  e animo leggero.



Mi sorprende che a farlo sono tanti stranieri , anche in età avanzata che incontriamo lungo la via da noi percorsa per arrivare alla località scelta ..Bolsena .




Mi emozionano i colori , i suoni , e se rallentiamo e ascoltiamo con cura anche quello del silenzio .
Un sogno , quello di essere trasbordati all'interno di un quadro di Monet , o forse Degas , Renoir ,la pittura all'aria aperta  ,come il nostro vagare.
Probabilmente la varietà e la contrapposizione dei cromatismi , il romanticismo del paesaggio o il fatto di non dare contorni definiti a tutto ciò che guardo e vedo , cambia e riempie ,  ad ogni mio breve viaggio , il mio animo ed i miei punti di vista .
Mi scuoto soltanto quando una nuvola passeggera ci bagna leggermente i giacchetti ed il freddo sembra entrarmi dentro le ossa , ma dei timidi raggi di sole , che ci accolgono all'arrivo lungo il lago di Bolsena , ribaltano immediatamente la situazione e solo alla vista del lago dorato mi sento meglio.



Un accenno d'estate e giochiamo ad essere già in vacanza e per prima cosa scegliamo un locale dove mangiare ..

Ci attrae qualche piccolo dettaglio messo fuori ad arredare un giardino curato







ed una frase , che amo particolarmente ..
"Si cucina sempre pensando a qualcuno , altrimenti si prepara solo da mangiare .."
E' già , penso !Lo sostengo sempre  e alla vista della scritta sulla porta , mi stringi leggermente la mano ..come dire che il mio pensiero, che tu conosci perfettamente , è stato scritto da qualcuno ..
In alto , alle spalle del lago, il paese ci guarda sornione, facendo bella mostra di se..




Il locale all'interno non ci delude e chiedo anche se posso fare qualche foto perché è particolarmente curato..




Ci sentiamo a casa , a casa ma con vista sul lago..







Mangiamo del pesce e poi andiamo di corsa a cercare un lembo di spiaggia dove riscaldarci .
Con gli asciugamani , i libri ed occhiali da sole , abbiamo già creato i presupposti per ore tranquille e di relax..mi addormento per pochi minuti  e mi risveglio con il sole che brucia e due vicini che mi guardano curiosi..




Decido di fare come loro mi infilo a bagno e respiro profondamente ..
Intanto penso a questo lago di origine vulcanica , ed è per questo che la sua sabbia è così nera, al castello che lo domina dall'alto, Rocca Monaldeschi della Cervara , le piccole viuzze sapientemente conservate e che ancora oggi attraggono tanti turisti .



E poi la fontana nella piccola piazzetta che accoglie chi giunge dall'Autostrada non lontana ,  e la Chiesa .







Si perché Bolsena è nota , oltre che per il castello , il suo lago , il clima mite , il coregone (pesce del lago ottimo cucinato come si deve..) anche per la storia del miracolo Eucaristico , secondo la quale , intorno alla metà del 1200, un'ostia fece sgorgare un enorme quantità di sangue .
Fu allora portata al Papa di quel tempo che decise di istituire la giornata del Corpus Domini .
Il sole sembra quasi scomparire dietro alle nuvole , dobbiamo lasciare il bel paese e riprendere il viaggio di ritorno , questa volta attraversando altri paesi, Trevinano , San Casciano dei Bagni , Cetona , Sarteano , Chianciano..ci fermiamo a San Casciano per un caffè veloce ..qui ogni posto meriterebbe una visita di qualche ora ..ma non abbiamo tempo neppure di fotografare , casa ci aspetta ..ciao Bolsena , alla prossima !!







Al rientro , un cesto di baccelli ci aspetta nell'orto..




Li faccio stufare e con della ricotta , preparo una torta salata velocissima ..





INGREDIENTI PER UNA TORTA SALATA DI 22 CM

  • pasta brise o sfoglia , 1 rotolo
  • ricotta fresca di pecora , 250 g 
  • baccelli , 6/7 cucchiai sgranati
  • provola o caciocavallo , 100 g
  • uovo , 1
  • cipolla , 1
  • olio extra vergine di oliva 
  • timo fresco 
  • sale , pepe nero
PREPARAZIONE 



  1. Sbuccia i baccelli e la cipolla 
  2. Fai soffriggere la cipolla tagliata finemente in poco olio extra vergine di oliva 
  3. a
  4. Aggiungi dopo qualche minuto i baccelli e fai tostare 
  5. Regola di sale e pepe
  6. Nel frattempo fai bollire poca acqua salata e allunga qualche cucchiaio in cottura dei baccelli
  7. Srotola il foglio di pasta sulla teglia coperta di carta da forno e bucherella con i rebbi della forchetta .
  8. Lavora la ricotta con l'uovo , il sale , il pepe ed un cucchiaio di olio.
  9. Assaggia i baccelli che dovrai togliere dal fuoco quando avranno raggiunto una consistenza morbida  .
  10. Ricopri la pasta con il composto di ricotta .
  11. Accendi il forno statico a 200°
  12. Versa sulla torta lo strato di baccelli a coprire tutta la ricotta , concludi con la provola a pezzetti e qualche foglia di timo
    .
  13. Aggiusta di sale e pepe ed inforna , cinque minuti a 200 , poi abbassa il forno a 170° e continua la cottura per altri venti minuti.







Porta in tavola e servi calda .

BUON APPETITO !! 



...e auguri a tutte le mamme !
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