mercoledì 29 agosto 2018

SOVRACCOSCE DI POLLO ALLA BIRRA E ROSMARINO


Chissà perché i giorni trascorrono veloci come un treno tipo Frecciarossa  con il quale per viaggiare devi pagare un biglietto costoso e magari con tanto di supplemento!
Con il tempo che passa  non è così  , a volte ed in certi momenti , pagherei oro perché le ore trascorressero meno veloci .
Ti ho guardato sistemare tutta la legna per l'inverno adesso è già stivata , io e la mamma sedute sopra sedie improvvisate , e tu con Franci e la nostra cara vicina Dorina , che mentre lavoravi ti raccontava aneddoti e barzellette strane  e ti faceva  sorridere .Hai conquistato anche lei con la tua gentilezza innata ed il tuo affetto naturale nei suoi confronti.
Per un certo periodo mi è parso di ritornare a quando , da bambina , il vicinato si operava sempre affinché tutti ci sistemassimo bene. 
 Con la campagna , la legna e persino con la morte , quando tornando dai vari ospedali ,per esempio Maria la nostra amata vicina  , non perdeva occasione per sistemare la casa della mamma   e preparare un pentolone di brodo con carne bollita che sfamava tutti i parenti che in quel momento avevano  ben altri pensieri.
Ho nostalgia di queste cose , di gente vera , di persone che non facevano qualcosa per qualcosa , ma semplicemente avevano un animo nobile .
Posso dire di aver avuto a che fare con tante persone e personalità , più o meno come molti della mia età, ma quando la signora romana mi dice mentre paga la sua spesa che io sono una persona molto attenta , so bene a cosa si riferisce .
Così come pensavo fossero attente donne , all'apparenza tanto emancipate da organizzare e partecipare ad eventi per la non violenza o la parità di sessi , e che  poi si sono scandalizzate o hanno contrastato la mia storia perché con un uomo più giovane (ipocrite e false perbeniste!) , o  magari meno attente donne che mi hanno aperto i loro mondi ed i loro cuori .
E ragazze che hanno frequentato la mia casa da bambine e mi portano ancora oggi dei souvenir , perché mi dicono all'orecchio , in quel momento ho pensato a te che con me sei sempre stata meravigliosa .
E bambini , che mi raccontano dell'estinzione di dinosauri dovuta ad una indigestione di salsicce fresche ! Che visioni poliedriche e che sorrisi complici !
Insomma se non si è capito , ho tanto da ringraziare la vita ,mentre pensavo stasera che in fin dei conti da certe persone non ho avuto neppure delusioni , visto che le delusioni si hanno da coloro che stimi e non da chi ti è completamente indifferente ..
..e ringraziare il messaggio del Signor  "Pierpaolo", sperando che lui capirà , che mi ha scritto una bella mail nella quale si complimenta con me , per "le mie meravigliose ricette " e mi chiede che significato letterario ha il nome del mio blog..
Gli rispondo e penso che anche qui ho giocato molto onestamente..avrei potuto scegliere un nome che anche attraverso motori di ricerca fosse più appetibile e facile da trovare , un nome simile ad altri "famosi" o entrare a far parte di mostri sacri della ricerca culinaria..
Anche qui ho scelto il cuore , l'amore per te , e per la mia cucina semplice , in fondo la vita non è che una questione di scelte e non mi importa se non avrò abbastanza cuori , like dei followers , o migliaia di mi piace , ciò che conta è che le persone che valgono sono al mio fianco e che Cucina sotto a livara, rimarrà sempre con la sua descrizione...cucina , amore e passione per il mio compagno e mio figlio...e tutti voi che in tanti mi seguite..

Avete solo poco tempo e volete cucinare comunque un buonissimo secondo piatto ?
Noi adoriamo le sovraccosce , Franci è capace di mangiarne anche tre da solo e cucinate così sono il top!





INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • sovraccosce di pollo , almeno 6
  • rosmarino , una bella manciata
  • aglio in spicchi 5/6
  • olio extra vergine di oliva 
  • birra , 1 bicchiere 
  • sale , pepe nero 
  • salvia qualche foglia



PROCEDIMENTO

  • Lava tutti gli aromi e le sovraccosce di pollo , poi asciugale con della carta assorbente 
  • Prepara un trito con abbondante rosmarino ed aglio , poi fallo andare nell'olio di oliva 
  • Insaporisci con sale e pepe nero il pollo , e quando l'aglio sarà dorato aggiungilo nella casseruola insieme al battuto
  • Alza la fiamma qualche minuto e lascia colorare da entrambe le parti la carne , poi bagna con la birra e copri abbassando la fiamma 
  • Fai cuocere fino a che la birra non sarà evaporata , e lascia che il pollo si "attacchi" un po' al tegame per assumere il colore dell'arrosto
  • Assapora caldo spolverato di salvia tritata finemente e dopo aver aggiustato di sale e pepe 
BUON APPETITO !

...a presto , un abbraccio ,Silvia




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lunedì 27 agosto 2018

CLAFOUTIS ALBICOCCHE E FICHI



Quando comincio a scorgere i frutti  maturi nella nostra pianta di fico , il pensiero va irrimediabilmente alla fine dell'estate,e ai primi sentori dell'autunno a venire .
Ed è quasi sempre così  ..
Il babbo e tutti gli aretini , usavano dire che a San Donato( 7 agosto, patrono della città di Arezzo , ndr) l'inverno è nato .
E' bastato un temporale , seppure anomalo come ormai siamo abituati a vedere da un paio di anni a questa parte ,per far diminuire la temperatura di almeno dieci gradi.
La nostra passeggiata di ieri  a Cortona, ci ha sorpresi  con la felpa avvolta attorno alla vita , il camminare lento tra i vicoli della città della mia mamma , ed il ritorno con lo scooter senza correre per non morire di freddo .
Il cuore pieno  come sempre , perché  tra l altro ,avevamo incontrato due amici , Paola e Giuliano , ed avevamo immediatamente organizzato un aperitivo seguito da una pizzata a casa .
Fino a tarda sera a parlare delle nostre cose  ,attorno ad un tavolo semplice ma imbandito di qualcosa che non si può mangiare , ma nutre l'anima... Affetto ed amicizia , Ii racconti delle loro sempre meravigliose vacanze e alla fine i pensieri tornano sempre li , al mare..



Lo amo , da quando ci sei , non sopporto coloro che  , nati in collina o in montagna , dichiarano  che il mare è un loro habitat naturale . Lo è di chi c'è nato e vissuto , lo vedo dai tuoi modi di viverlo , amarlo e rispettarlo che adesso  hai trasmesso anche a me .
Perché amore è soprattutto condivisione , il rispetto per il tuo amore nei confronti del mare mi fa anche tenere segrete le mie paure come  ogni volta che compi un'immersione e puntualmente risali con un dono meraviglioso che il "tuo " mare ci regala ..e non posso fare a meno di ringraziarti per tutto l'amore che sei.



Esistono giorni colorati di un azzurro che  va al di la delle onde , giorni di un verde che assume la speranza inconscia di ciò che vogliamo , di rosa simbolo di dolcezza , ma ogni giorno sono consapevole che valga sempre di più la pena di viverlo appieno , e respirare profondamente il mare che racchiude al suo interno ogni colore e libera la fantasia senza modificare le certezze..



A pieni polmoni , come quando ti sembra di sentire lo iodio nella gola e nella pelle , ma in realtà forse non sei mai riuscito a percepirlo . Come un amore , come un raggio di sole che penetra dalla finestra della cucina e irradia il piatto dove ho volutamente lasciato albicocche e fichi appena raccolti ..



Il tempo è galantuomo , mette ognuno al proprio posto ogni regina nel suo trono ed ogni pagliaccio nel suo circo ,chissà perché spesso penso a questo proverbio , così come penso ultimamente a croissant pieni di morbido burro e alla cucina francese .
Ci sono piaciuti da morire nei nostri giorni a Parigi , e ne abbiamo fatto incetta nelle "boulangerie"..Con te è accaduto anche questo miracolino,  non do più peso neppure al peso , trasformo ogni difetto in sorriso e soprattutto sorrido .
Ah , l'amour !
E del clafoutis ne vogliamo parlare ? Adorabile con le ciliege come probabilmente in origine è nato , lo rivisito con qualsiasi tipo di frutto che non voglio mai gettare nell'immondizia .


Chiaramente è un dolce francese cotto , con frutta annegata in un impasto molto simile a quello della crepes ,  e la morbidezza dopo la cottura mi sorprende ogni volta che lo faccio .
Ieri eravamo con mio nipote e la sua ragazza , e così ne ho approfittato per usare i miei fichi e le albicocche in un meraviglioso clafoutis , che è stato molto apprezzato..

La mia versione , come sempre , prevede qualche piccola rivisitazione della ricetta originale , ma fidatevi ..




INGREDIENTI PER UNA TEGLIA DI 24 CM DI DIAMETRO

  • albicocche , 300 g
  • fichi , 300 g
  • vinsanto o marsala o kirsc , mezzo bicchiere
  • zucchero semolato , 100 g
  • farina 0, 40 g
  • farina di mandorle , 35 g
  • uova intere , 3
  • panna fresca liquida , 150 g
  • sale , 1 pizzico
  • zucchero a velo per decorare
PROCEDIMENTO

  • Lava la frutta e tagliala in quarti , mettila in una ciotola e bagnala con il liquore , lasciala a macerare per un oretta circa 
  • Fodera la teglia con carta da forno bagnata e strizzata bene 

  • Monta gli albumi a neve ben ferma , poi aggiungi nell'ordine  ,lo zucchero  ,i tuorli (uno alla volta , aggiungendo il secondo dopo che l'impasto ha ben incorporato quello precedente )  la  panna , le due farine ed il pizzico di sale .
  • Riprendi la frutta e passala attraverso un colino facendo cadere il liquido nell'impasto.


  • Disponi la frutta , per due terzi sul fondo della teglia ricopri con il composto e finisci con quella rimasta .
  • Inforna a forno caldo 45 minuti temperatura 180°.
  • Sforna il dolce e lascia raffreddare poi spolvera con zucchero a  velo
  • Servi e gusta !!


BUON APPETITO !


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sabato 25 agosto 2018

RISOTTO CON LA CAVOLELLA





Abbiamo giusto fatto in tempo a raccogliere un bel paniere di fichi , prima che un devastante temporale , peraltro annunciato da ogni previsione  ,ci devastasse mezza strada e la campagna .
I fichi sbucciati e spezzati sono già a bollire con la quantità d zucchero necessaria , per fare una buonissima confettura , ...o marmellata  ?
Non importa , disdegno la differenza e passo direttamente al contenuto !
Mi hai già fatto notare che per il prossimo inverno abbiamo in dispensa diversi barattoli delle nostre produzioni , albicocche , more , fichi ma sono convinta che ancora non sarà finita qui , perché le marmellate non devono bastare solo per le fette  biscottate della colazione ma anche per le mie crostate o cheese cake ...
Intanto mi sono affacciata a guardare in direzione orto , il mio vegetables garden...ho brutti presentimenti , così come nutro preoccupazione per le nostre olive  dopo la grandinata mista a tempesta di vento che è appena venuta .
Meno male che avevamo raccolto i pochi pomodori rimasti e le nostre "cavolelle" .
In realtà la cavolella credo sia il nome che in Toscana attribuiamo al cavolo verza ma la differenza secondo me è che la verza ha foglie più verdi e ondulate ,mentre  la cavolella è bianca e molto levigata . Si mangia cruda in insalata tagliata molto sottile e si condisce con del buon olio di oliva  , sale , aceto e pepe nero abbondante .Era il tipico contorno alle battiture del grano.
Nonna quando aveva delle rimanenze , la faceva con il pomodoro cotta in padella oppure ci preparava il risotto..
Tu hai sostenuto che così cucinata perde parte del suo sapore , ma dato che è una delle tipicità Toscane vi lascio la mia ricetta mentre giro l marmellata di fichi sul fuoco che sta bollendo piano piano ..




INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • riso Carnaroli o Arborio , 190 g circa 
  • cavolella , 200 g da cruda 
  • pancetta  o salsiccia 80 g
  • vino bianco secco , 1 bicchiere 
  • aglio , due spicchi
  • rosmarino 
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , pepe nero 
  • brodo vegetale , mezzo litro
  • parmigiano reggiano grattugiato due cucchiai


PROCEDIMENTO
  • Lava bene la cavolella e tagliala in fettine più o meno fini 
  • Fai scaldare in una padella antiaderente , l'aglio ed il rosmarino in poco olio e la pancetta o salsiccia , e quando saranno leggermente rosolati , aggiungi la cavolella fatta scolare .
  • Cuoci lentamente per un quarto d'ora , venti minuti e poi sala leggermente .
  • Scalda il brodo vegetale e quando la verdura si sarà arrostita bagnala con il brodo caldo e falla ammorbidire 

  • Cuoci per una mezz'ora circa , poi aggiungi il riso e fai tostare

  • Bagna con il vino bianco e fallo evaporare , poi porta a cottura il riso , aggiungendo quando necessario , il brodo caldo .
  • Cinque minuti prima di spegnere la fiamma , regola di sale , aggiungi il pepe nero e una bella manciata di parmigiano grattugiato , mescola e porta in tavola caldo!
BUON APPETITO  E BUON FINE SETTIMANA A TUTTI VOI !
Silvia
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martedì 21 agosto 2018

STRONCATURA CON SUGO DI CILIEGINI E POMODORI SECCHI



Alla ricerca sempre  di ricordi , di un estate che dopo i temporali di questi giorni sembra quasi giunta alla fine , non posso dimenticare i giorni trascorsi a Bagnara Calabra.
Una relativamente piccola cittadina nel comune di Reggio Calabria , con circa diecimila abitanti , e se andate a cercarla nel web , una delle prime voci che appaiono  relativamente a Bagnara , è che ha dato i natali a Mia Martini e Loredana Bertè, sorelle con cognomi diversi perché  una delle due aveva acquisito il nome d'arte .
A me invece è molto piaciuta per la sua gente , l'entroterra  ,dal quale , lasciandola alle spalle , si entra attraverso Sant'Eufemia , nel territorio dell'Aspromonte .
Ci siamo  tolti la voglia di pesce lungo la costa , ma non abbiamo disdegnato dei freschi funghi porcini in collina dove , sebbene a luglio le temperature fossero abbastanza alte , si respirava alla sera una brezza leggera e si poteva godere di un clima frizzante .
Percorrendo il suo corso principale parallelo al lungomare , non ho potuto fare a meno di fotografare quello che di più inerente alla mia passione culinaria mi stava colpendo , quindi cassette di cipolle di Tropea ,



ambulanti con i loro mezzi di sostegno, 




dove dietro spicca la vecchia "stadera" la bilancia di ferro che i contadini toscani e di ogni regione usavano tanti anni fa per pesare i loro prodotti prima di venderli e ricavare il loro sostentamento.
Ma ciò che ti colpisce maggiormente sono le pescherie ed i carrettini simili a botteghe improvvisate dove le mogli dei pescatori vendono il frutto del lavoro di una notte dei loro uomini .




Tonnetti , alici , sarde ma spicca in maniera predominante il pesce spada .
Qui come a Scilla , la pesca del pesce spada è tipica e prioritaria .




Tale pesca ha origini molto antiche e necessita di una barca detta Feluca dove un equipaggio di rematori e un arpioniere attraverso un rituale del tutto particolare danno vita ad una scena meravigliosa per chi ha avuto la fortuna di viverla e raccontarla .
L'antenniere  di vedetta lanciava  delle grida che venivano raccolte dal pescatore , il quale aspettava il momento giusto per lanciare la fiocina ed iniziare una vera e propria lotta non priva di rischio , (tanto che veniva invocata la protezione di Santa Maria benedetta )ed iniziare la cattura e conseguente uccisione  del pesce .
Molto spesso il pesce spada viene catturato in coppia perché, viaggiando spesso  in due , quello che non viene colpito dalla fiocina cerca di salvare il compagno ma solitamente muore assieme a lui ed intorno a questa straziante morte , è nata anche qualche canzone per raccontare quanto amore alla fine ci fosse dietro queste gesta .
Una volta che il pesce spada viene ucciso , gli viene inferto un segno a croce , e viene coperto per far si che la sua carne non si alteri durante il trasporto.
Più o meno questo è il riassunto di quello che è un lavoro , che funziona così da anni e ci permette di assaporare un prodotto a detta di tanti notevole, ma che io non gradisco .




Le imbarcazioni hanno ancora lo stesso nome , ma con il tempo si è cambiato il materiale usato per la costruzione e probabilmente anche un po' il modo di usare la fiocina ma alla fine il sistema è lo stesso.
Affascinata da questa ed altre storie che solo in certi posti si possono vedere e sentire , sarei rimasta una vita a fare conoscenza e sapienza ..






E chissà quante cose avrei potuto ancora sapere , magari da coloro che passano parte della loro vita ad osservare il mare e a  perdere lo  sguardo lontano nell'orizzonte dove i pensieri si mescolano tra loro e diventano macigni oppure si disperdono completamente tra le braccia di Nettuno..
Non posso fare altro che cucinare la mia pasta " la stroncatura " tipica della piana di Gioia Tauro, che si può acquistare solo nella provincia di Reggio Calabria.
La sua grana e consistenza trattiene il sugo come pochi formati di pasta , il sapore è quello di una volta , della farina di segale ed in origine era prodotta con i residui della crusca di molitura tanto da non essere neppure commerciabile ..io la adoro con questo sughetto di ciliegini ed il tocco dei pomodori secchi Calabresi..
Potete farla anche in altre versioni , così come potete usare altri tipi di pasta con questo condimento che è il Re della cucina estiva..





INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • pomodori ciliegini , una ventina 
  • aglio , 2 spicchi
  • basilico , una decina di foglie 
  • cipolla , una di Tropea
  • olio extra vergine di oliva 
  • formaggio grattugiato , un cucchiaio
  • pomodori secchi , 4/5 metà
  • origano 
  • sale e peperoncino
  • pasta di semola tipo stroncatura o altri formati , 180 g
PROCEDIMENTO
  • Sbuccia l'aglio e schiaccialo con il palmo della mano , poi mettilo in poco olio di oliva a soffriggere leggermente
  • Lava i pomodori ciliegini e aggiungili tagliati a metà all'olio e aglio
  • Falli andare per una decina di minuti poi aggiusta di sale e peperoncino.
  • Copri con un coperchio dopo aver messo la metà del basilico ed un pizzico di origano
  • Fai cuocere per una mezzora durante la quale dovrai cuocere la pasta in abbondante acqua salata.
  • Spegni il sugo e passa tutto al mixer , poi aggiungi i pomodori secchi tagliati a pezzetti.
  • Condisci la pasta saltandola in una padella aggiungendo , basilico fresco , origano parmigiano ed un filo di olio a crudo

BUON APPETITO !!


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